DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO
~~~~LEliIllA~~~~~~
N.
238
- OTTOBRE 1962 -L.
2
•
•
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•
••
-
o
cronache
economiche
mensile a cura della
camera di commercio
industria e agricoltura
di torino
numero
238 - ottobre
1962
Comitato di redazione:
Ono DotI. Giuseppe
Alpino
Prof. Doti.
Augusto Bargoni
Pro!. Dott.
Arrigo Bord
in
Dott. Clemente Celidonio
Pro!. Dott. Giovanni
Dalmasso
Doti. Giacomo
Frisetl
i
Pro!. Dott. F.
Palazzi - Trivelli
Direttore responsabile:Doti.
Giuseppe Franco
sommano
3
Produzione
e consumo nel
settore
cotoniero
l'Intervista del mese: Pro!. Dr. Carlo Gavoslo, Presidente della Manifattura di Cuorgne
G. Biroghl
5
Popolazione
e abitazioni in Italia
Note
in margine al censimento - Indagini e problemi
N R Vesridello
15 la Direzione del
Personale
ed
il
funzionamenlo dell'Azienda
19 la situazione economica della C.E.E.: Consuntivi
e
previsioni
(Cronache dell'integrazione europea)
M. A.21 la scuola sotto processo e necessità della collaborazione
esterna
(A proposito di alcuni lavori del Pro!. Augusto Bargoni) - Note
e
discussioni
A. Richelll23
le
inflazioni
sud-americane:
inflazioni
da sottosviluppo
e inflazioni da sviluppo,
di Denis lamberl
(Tribuna dell
'
Econom'sta)
25 Rassegn3 della Tecnica, a cura di G.
F.
Micheletti
31Note
di Cronaca Camerale:
l} Conferenza permanente delle Camere di Commercio italiane e francesi di frontiera. 2) Pubblicazioni camerali.
3) Concorso per la nomina di agenti di cambiO alla Borsa V"lori di Torino.
41.
Corso di qualifICazione in commercio eslero5) Inconlro dei dlrigenh delle Camere di Commercio daliane ,,11'eslero con gli operalori torinesi. 6) Comitalo vilivinicolo regionale piemontese.
Informazioni e noli zie: Agevolazioni per Iniziative Industriali - tGE - Agevolazioni per la indu~ sirialjzzlllione del Mezzogiorno.
41
Congiuntura Economica del mese di Settembre 1962
44
Rassegna
del Commercio Estero Torinese del mese di Settembre 1962
48 Sin
ossi
dell'lmporl-Export
51
Borsa Valori - Rasse';jna del
mese di
Oltobre
1962
5~Tra
i
libri
(G
.
B.):
Autori vari: Espansione degli scambi internazionali e automaZIone nelle decisioni direZionali.
56
Il mondo offre
e
chiede
60
Fiere, Mostre,
EspOSizioni e Congressi Internazionali
Direzione, redazione e amministrazione:
CASSA
DI
Sede central
e:
RISPARMIO
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8
27
Ct46"llOtl -r-e--~~-r __ ~TORINO
Via XX Settembre, 31
21
Dipendenze in Torino
134
Dipendenze nelle
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rovincie
P
iemontesi
e nella Valle d'Aosta.
DI
TORINO
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L E OPERAZIONI
E SERVIZI DI BANCA
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e
le irregolarità
manifesta-t(,8i
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R.
-
Le previsioni
sull'andamento
della
congiun-tura,
nel particolare
settore
della filatura del
cotone.
non sono
molto tavore\'oli
e ciò
non
è
dovuto
oltanto
alle
incertezze
ed alle
irregolarità della domanda
mani-festutt'si rt'Ct'ntenwnte,
ma
è
es enzialmente
detemli-nato dalla
struttura e
dalla dimen ione dell'industria
della filatura in Italia,
in relazione
anche alle
partico-lari
condizioni
del mercato
internazionale,
Occorre ricordare,
che
l'instabilità
è
la
caratteri-~tiea peculiare del nostro
settore
produttivo;
a
periodi
nei
quali la domanda di filati
è adeguata
per
condizioni
e
\olul1w
alle
pos .. ibilità medie della produzione,
us-seguono altri
periodi nei quali l'offerta
è
nettamente
uperiore
alle
necessità di mercato, Se però i
esamina
il
problema a
lungo andare,
al
di apra delle
tempora-nee ampie oscillazioni
del mercato, i può rile\'are un
permanente
squilibrio fra la produzione
ed
il consumo
di filati. determinato da una ben nota
esuberanza, sia
sul
piano nazionale
sia
su quello internazionale. delle
,trutture produtti\e rispetto alle dimen ioni della
do-n1ànda,
D,
-
l possibili alimenti del costo del lacoro
nel-/'industria
cotolllera
sono tali da minacciare
i
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Proi. Dr. Carlo Gavoslo, Presidente delle Manlfa.ttura di Cuorgne.
raggiunti
attraccrso la trasformazione tecnologica
ed
il rinl10CIJI/IC'l1to degli impianti?
R.
-
No, l'aumento del
costo
del lavoro
ba
accen-tuato il logorio
economico
delle
vecchie macchine ed
ha determinato
il
rinno\
'
amento
dei mezzi tecnici
ne-ces
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per la fabbricazione di filatI.
E' noto
che
nel
campo
delle macchine per la
fila-tura del
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il progres
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tecnico
,
realizzato
in
modo
particolare in que
ti
ultimi
anni.
la
diminuzione
del
co
to dei
capitali,
l'aumento del
costo
del lavoro
e
de-gli
oneri sociali,
hanno
accelerato
il processo di
obso-lescenza dei vecchi impianti
ed
hanno imposto
l'attua-zione
di nuo\. i programmi di
acquisto
di macchine
e
di
organizzazione
dell'atti\'ità produttiva,
I
nfatti, pur rimanendo
ancora
immutate le
tradi-zionali concezioni
tecnologiche del proce
so
di
trasfor-mazione del
cotone,
il progresso tecnico
si è
manife-tato in
ogni
fase del ciclo produttivo, riducendo
i
tem-pi
e emplificando alcuni
passaggi intermedi,
con
no-te\'oli
conseguenze
sulla
stru
t
tura dei
costi
di
produ-zione, i quali
accolgono
quote
empre
più
elente
re-lati\e
all'ammortamento degli impianti.
Pertanto, molte nuove macchine per la filatura del
cotone
sono tate installate in questi ultimi anni
in
Italia e se il numero dei fusi operanti
è
diminuito,
è
il1\ ece notevolmente
aumentato
il
rapporto fra fu i
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e
quelli
vecchi,
di
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fra
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attività.
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e
il
g
rado
medio
in
cui i
servizi igienici
e
tecnici
(im-pianti fissi di illumin
azon
e e
l
e
ttrica
,
acqua
potabil
e
di
acqu
edotto,
latrine,
b
agni
,
ecc.)
sono
diffu
si n
e
ll
e
abi-tazioni. Ciò
signifi
ca conoscer
e
il
grado
di
effici
e
nza
con
c
ui l'abitazione
risponde alle esigenze
del
citta-dino.
Qui
ci
occuperemo es
clusivament
e
de
l
p
rimo aspe
t-to:
que
ll
o ch
e
norm
almente si defini
sce g
rad
o
d
i
aff
o
l
-lam
e
nto
.
Propriamente
qu
esto s
i
ca
l
co
l
a a
ttraverso
il
rapporto
fra il num
ero
di
abitanti
censiti ne
lle
abita-zio
ni
occ
up
ate ed
il
numero d
e
ll
e stanze esistenti in
ta
li
abitazioni
(per
stan
za
o vano
utile si int
end
e
il
«vano
avente
lu
ce ed
a
ria dirette ed un'ampiezza
ta
le
da
contenere
almeno un
l
etto
»
). Per
ora,
dal
censi-;
1
t
1,37d
al num
ero m
edio di st
anze per ogni
abitaz
ion
e, essendo
abbastanza
noto
che
le
dim
ensi
oni de
ll
e
abitazjoni
si
accompagn
ano ordinariame
nte,
so-GRADO 01 ArroLLAMENTO
(RIPARTIZIONI STATISTICHE)
1961
mento del
1
96
1
, conoscia
m
o so
lo il num
ero
complessivo
de
ll
e ab
it
azion
i
e
delle
s
t
anze (anc
h
e
quelle
non
occu-pate) ed il numero
di
a
bitanti in tot
a
l
e, co
mpr
es
i qu
e
lli
c
h
e vivono
in
conv
i
venze (
militari
,
ospedaliere,
ecc.).
Anc
h
e
utili
zzan
d
o
qu
esti
dati il rapporto non
può
su-bire
tuttavia
variazioni
sensi
bili
,
o
co
munqu
e
t
a
li d
a
modificarne
l
a co
mp
ara
bilit
à te
rritorial
e.
Ad ogni
mo-do,
per
scr
up
o
l
o s
·
c
i
en
tifi
co,
potremo
di
s
tingu
e
r
e
tr
a
«grado
di
affo
llam
ento effe
tti
vo
"
,
c
h
e è
quello
so
pr
a
definito in
conform
it
à
alle
conve
nzioni
sta
ti
s
ti
c
h
e, e
«grado
di
affo
ll
amen
t
o v
irtu
a
l
e
»
(o
potenziale,
co
m
e
a
ltri hanno de
tt
o), a
formare il quale
conco
rrono
da
un
l
ato anche
l
e
abitazion
i
non
occ
up
a
t
e e
dall
'
altro anche
gli
abitanti cos
titu
e
nti
conv
i
venze
.
Come è già sta
t
o sopra accenna
to
ana
li
zze
r
emo
il
grado
d'i
affo
ll
amen
t
o (vir
tu
a
l
e)
da
un
punto
di
vista
sia
tempora
l
e
che
t
e
rrit
or
i
a
l
e
. O
sservere
mo
pertanto
la
configuraz
i
one
del fenomeno
n
e
ll'int
ero
Paese,
nelle
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entali
circo
scrizioni
geog
rafi
c
h
e,
n
e
ll
e s
in
go
l
e
regioni
ed
infi
ne
ne
ll
e
provincie
d
e
l
nostro
Pi
emo
nt
e.
M
ett
eremo
a confron
t
o
l
e risu
lt
anze
ricavabili
dalla
ri-levazione
d
e
l 1
96
1
con la si
tu
az
ion
e eme
rs
a
nel
pr
ece
-dente cens
im
ento de
l 1951
,
ed otterremo
cos
ì
la
mi-sura del cammino
che,
in lin
ea s
ia
assoluta che
r
e
lati
va,
le
diverse
aree
h
anno co
mpiuto
nel
co
r
so
d
e
l
decennio.
<> " "
In via pre
limin
are osservia
m
o c
h
e per
!'int
e
ro Pa
ese
i
l
grado
di
affo
ll
a
m
e
nt
o
m
e
dio
è
ri
s
ultato
,
n
e
l 1961
,
pari ad
--l
,
0
8 (va
l
e
a dire
1
,
08
a
bitanti p
e
r
ogni stanza
disponibil
e)
m
entre
dieci
a
nni prima raggiung
eva
il
quozi
ente
di 1
,27.
In t
er
mini di
numero
indi
ce,
raggu
a-g
l
ia
t
a a
100
la
d
ens
ità d
e
l 1951
,
qu
e
lla d
e
l 1961
scen-d
eva a
quota 85,
04. Dur
a
nt
e
il
periodo si
è
avuto
dun-que
un
miglioramento del
15%
c
irc
a
.
Naturalmente il dato
nazional
e
n
asco
nd
e
not
evo
li
disparità
t
err
itori
a
li. Il primo
app
roccio
ad
una
visione
più
p
art
i
co
l
aregg
i
a
t
a
delle cose
mu
ove
dall
'
esa
m
e
delle
grandi c
ir
cosc
rizioni
geografiche.
S
e
mbra tuttavia
op-portuno
rif
a
r
s
i
,
anz
i
chè
alla
vecc
hia distinzion
e
fr
a
nord
,
cen
t
ro e s
ud
,
a
qu
e
lLa
proposta
dall
'
Istituto
Cen-trale
di
Statistica:
1
°)
Italia nord-o
cc
id
e
ntal
e (
Pi
e
mon-t
e, Valle
d
'Aos
ta
,
Liguria
e
L
o
mbardia
);
2
°)
Italia
nord-o
ri
e
ntal
e
e cent
ral
e (
Tr
e
ntino-Alto Adig
e,
V
e
n
e
to
,
Friu-p
o
poZazio
'~e
residente
li-V
e
n
ez
i
a
Giulia,
Emilia-Romagna,
M
arc
h
e,
Toscana,
Umbria, Alto
Lazio
,
Rom
a
e
pr
ov
in
cia); 3")
I
ta
li
a
me-ridionale
e
d in
s
ular
e (
L
az
i
o
meridionale,
Campania,
Abruzzi
e
Moli
se,
Pu
g
lia
,
B
as
ili
cata,
Calabria,
Sicilia
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Sardegna).
Qu
es
t
e, c
h
e s
i di
cono
«ripartizioni
stati-s
ti
c
h
e
»,
ri
specc
hian
o
in
modo più
adeg
u
a
t
o a
ll
a
strut-tur
a econo
mic
a
l
e
r
ea
li
s
uddi
vis
i
o
ni
geografiche del
nostro
Pa
ese.
M
en
tr
e
n
e
l 1951 il
g
r
ado
di
affo
ll
ame
nt
o
presenta-va
lITIquo
z
i
e
nt
e s
up
eriore a
ll
'unità per tutte
l
e
tre
ri
-partizioni
(r
i
spe
ttivam
ente
1
,
0
3;
1
,15;
1
,68), esso si
tro
va a
l di
so
tt
o
dell'unità per
l
a
prima
e
seconda
ri-p
a
rti
z
ion
e
n
e
l 1961
(rispettivamente 0,93; 0
,96)
di
front
e
a
d 1
,37 della
t
erza
ripartizione. Se misuriamo il
ca
mmino
c
h
e c
ia
sc
un
a
di tali aree
h
a compiu
t
o ne
l
de-cenn
io
si
avverte
c
h
e
il
miglioramento più
accentuato
s
i
è ver
ifi
ca
to
nell'
Itali
a
me
ridion
a
l
e
ed insulare e
quin-di n
e
ll
a zona
più arretrata,
un
a
nd
amento solo
li
eve-m
e
nt
e
inf
e
rior
e s
i
è avu
t
o
nell'Italia nord-orienta
l
e
e
centrale,
un
progresso più attenuato
in
quella
nord-occ
id
e
ntal
e
. T
a
l
e
diff
ere
n
zia
t
o
processo
è
sfociato
quin-di in un
avvic
inam
e
nt
o
delle
po
s
i
z
i
oni
fra
l
e
tre
aree:
presa come
ba
se
l
a
d
ensità
dell
'
It
a
li
a
nord-occidentale,
il
ca
mpo di
va
riazion
e
dell'
indic
e, c
h
e e
r
a
d
e
l
63010
n
e
l 1951
,
s
i ridu
ce
al
47010
nel
1961.
Tra
i fattori
d
e
t
er
minanti
dell'a
ccostamento
viene
in
primo
piano annoverato
il
minor
e a
um
ento
della
po-polazion
e
n
e
l Sud Tisp
e
tt
o a
l
NOTd
,
conseguen
t
e
alla
fort
e e
migra
z
ion
e
d
a
ll
e
zone
pov
e
r
e verso
quelle più
industrializzat
e
d
e
l P
aese.
In r
ea
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a
p
o
p
o
lazion
e
d
e
ll
'
It
a
h
a
nord-occidentale
è c
r
esci
uta d
e
ll
'
1l
,5% ,
mentre
n
e
ll
'
Itali
a
nord-orien-tal
e e ce
ntral
e
l'espansione
è sta
t
a so
lt
an
t
o
del 4%
e
in qu
e
lla m
er
idion
a
l
e ed
in
s
ul
a
r
e
d
e
l
4,8010.
Ciò
spiega
se
nza dubbio in buona p
ar
t
e
il
fenomeno
d
e
ll
a
minor
e
disparità n
e
l
grado
di
affollamento,
m
a
n
on
l
o
esauri-sce.
Infatti l'Italia m
er
idi
o
nal
e e
d in
s
ul
a
r
e, graz
i
e
ad
un
'
inten
sa
politica
d
'
int
erve
nto
,
h
a
nno
v
ist
o
progredire
il proprio patrimonio
e
dilizio
ad
un ta
sso
d
e
l
28010,
con-tro il 24
,7010
d
e
lle
altre
rip
a
rti
zion
i d
e
l P
aese.
Un quadro
s
in
ottico
comp
I
e
to d
eg
li
e
l
e
m
e
nti
qui
accennati
è
fornito dalla
segue
nt
e
t
abe
ll
a.
In
essa sono
docum
en
tati l'ammont
a
r
e
d
e
Ua
popolazione resid
ent
e,
C
ons
i
ste
n
za stanze
Crado di
qffo
l/am
e
nto
Circosc
ri
z
ioni
Varia
z
ion
Varia
z
ione
O
'
a l
t'
asso
Z'U
tI 'tempo
I
ndici
'
rali
(la
I
ndici
Riparti
t
e
rritoriaZ/
z.=
100
)
19
51
1961
O/o
1951
1961
O/o
19
51
19
61
(l951=100
)
1951
1961
l
'
Rip
artizio
ni
e
11.745
.432
1
3.097.838
+
11
,
51
11.
343.787
14.149
.
667
+
24
,
73
1,03
0
,
93
90
,
29
100
,
00
100,00
(
Pi
e
m
on
t
e,
Va
ll
e
d
'Ao-s
ta
,
Liguria
,
L
ombardia)
2'
Ripartizion
e
17.
332
.
388
18.036.589
+
4,06
15,024.1071
8.
730.6
88
+
24
,6
7
1,15
0,96
83,48
111,65
103
,
23
(
Tr
e
ntino - Alto
Adige
,
Ve
n
e
to
,
Friuli-V
e
nezia
Gi
uli
a
,
Emilia - R
oma
-g
na, Marche
,
Toscana
,
Umbria,
Alto Lazio
Ro-ma
e
provincia)
,
3
'
Ripartizion
e
1
8.437.71
71
9.329.335
+
4,83
10
.
974
.
32314.057.945
+
28,09
1
,
68
1
,
37
(
Lazio meridion.
,
Cam-
81
,5
5
163
,
11
147
,
31
pan
i
a,
Abruz
zi
e Molise
,
Puglia
,
Ba
s
ili
ca
ta
,
Cala-bria
,
Si
c
ilia
,
Sardegna
)
la
consis
t
e
nza delle
s
tan
ze,
nel
1951
e
n
e
l 1961
,
e
il
g
r
a
do di
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ll
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nto
co
n
s
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e
rato
p
er
d
a
ti
asso
luti
,
in-dici temporali
e
indici
t
err
it
oria
li.
o o o