CURA
DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO
~~E~~LE liIllA~~~~,~~
N.
233
~
MAGGIO 1962
~
L.
••
II1II
II1II
U
•
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-
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cronache
economiche
mensile a c
u
ra de
lla
camera
indus
t
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di commerci
o
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oltu
r
a
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o
rin
o
numero 233 - maggio 19
6
2
Comitato di redazione:
On, Doti Giuseppe Alpino Dott. Augusto Bargoni Prof. Dott. Arrigo Bordin Doti. Clemente Celidonio Prof. Dott. Giovanni Dalmasso Dott. Giacomo Frisetll Prof Dott. F. Palazzi - Trivelli
Direttore responsabile: Doti. Giuseppe Franco
sommano
3 La « Olivetti »: IIffermazloni, orieniu'''('nti e propositi
Inte' .... isla d.1 mese CBY del lav DotI. Ciu app. rero, Presidente e Amministralore Delegato
de". Ing. Olov.lI, 6. C, S.p,A.
A. RUllO Frlttall
7 Le comunicazioni di Torino nel piano intercomunille
18 Premiazione anziani Cinzano
Ing.
u.
Musso19 La teleselezione in Piemonte
22 Consegna delle « Stelle al merito del Lavoro»
G. Sacerdote
26 Problemi per la « promotion » delle esportazioni italiane
29 Rassegna della Tecnica a cura di G. F. Micheletti
35 Note di Cronaca Camerale:
1) Conferenza permanente delle Camere di Commercio della C.E.E. Riunione presso la DireZione
Generale del Commercio Interno della CommiSSione Europea
2) Affidata alle Carne, e di Commercio la distribuzione de. formulari previsfl dal primo regola-mento per "applicazione degli articoli 85 e 86 (intese) del Trattalo di Roma
3) Comminione permanente per l'agricoltura, le foresle e l'economia montana (programma
pre-ventivo di iniZiative, a carotiere agrario, zoolecnico e foreslale 1962)
Informazioni e notiZie' Bono di sludio Luigi Einaudi - Concorso per tesi di laureo In Economio del Trasporli - Agevolazioni per ,"veslimenti industrtall - Carla del serviZI boncari - Concorsi ed operazioni o premio
45 Congiuntura economica del mese di aprile 1962
49 Rassegna del commercio estero torinese nel mese di aprile 1962
53 Sinossi dell'tmporl-Export
57 Borsa Valori - Rassegna del mese di maggio 1962
63 Tra i libri (G. B.)
67
- P. Masse: Le choi. des inveshssemenls
_ Universite Padovo - C.C.I.A., Padova: Lezioni sul commerCIO estero: problemi e prospettive economiche af,icane e l'azione italiana
- In biblioteca
Il mondo offre e chiede
68 Fiere, mostre, esposizioni e congressI internazionali
Direzione -reduione e amminislruione:
•
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•
·
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Modelli con schermo di:
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siti
D.
Nel
1,961
/a O/icl'lli ha regislrato
1111incre-1/1('1110
p rodll
Ili
lo de'i
3.5
Il Ilrispcl/o
0/1.960.
Lei pella
che
qllnlo ril/llo
(/'incremclllu
l'CITÒlI/(/nl(,l1l1to nel
corIo
dci
1962?
R.
-
Anchl'
~l'
non
Ì,'possibill' precisare la
cifra
d'incrcIllento
che
riteniamo di potl'r raggiungere,
pre-\t'diamo che
nel 1962 sarà
conseguita
una ulteriore
notl'\'()le
espansione
produtti\·a.
D.
Il
continllO
incr('/IIclllo
del/a
produzione
fini-rò
Jler riperclloler.'>i fal'orcl'ol/llellte
slIi
prc;;zi di
I:cn-dita? LWlIalm('nte
lo politica dci prezzi praticati
sui
IIll reati (steriè
particolar/llentc
cl1nlaggiosa
per il
COI1-w11Iatore
straniero,
LeI pensa
che
racccnio totale del
MEC
determinerò un'allineamento tra
i
prezzi
dclmcr-eato
intl'l'/Io ( CJuelli all'esportazionc?
R.
-
I
prezzi dei nostn prodotti
sul
mercato
ita-liano
.~on()
praticamente
allineati l'
qualche \olta
infe-riori a
quelli praticati
all'esll'ro, ed
in particolarc
nel-l'amb:to dl'l
\f
ercato
Comune Europeo.
~('l
settore
di
nostro interessI:'
non
~i
riscontra pertanto lIna situazione
di
wantaggio
del
consumatore
italiano rispl'lto
a
quello
straniero. tltl'riori increIllenti procluttl\
l,s,
i1uppo del
\
1
ECo
intl'grazione economica
tra
1(,
aree tt'nùono,
d'al-tra partt\
a
ridurre ancora i prezzi
anchc
fuori ù'Italia
Cav. del Lav. 0011. Giu~eppe Pero Presidente e Ammini\fratore Delegato
de Il. Ing. C. Olivelli & C., S.p.A.
(in
pa(>~i
do\c i dazi
erano
qua~i
sempre più c!e\ ati
),
come già si
,cde
per
i
nuo\
i
modellI
di macchine che
\ ia \
la\t'ngono
introdotti sul
mercato.
D.
"'d
1961
~0/1()
siate imporlale macchin(' da
~eril'erc
'
(' conlavili
pcr
UI1ralorc
di
21
miliardi c
.
'52!:J
milio/li
CO/1tro
UI1I:a/ore
di
12
milial'di
c
590
milio/1i
ncl1!:J60
CO/1
ll/lallme/1/o
di
olll'c il
I.)
Iln.
Quali
sono
le ragio/1i di qucsto i/1Cl'c/II('n/o? Lei
!cpu/a ch('
,
con
/a
graduale
l'ealizzazio/1(, dci
~lEC
Il'
importa;::,ioni
di
macchine da
scrirc/'c (' con/ahili su/ /1lcrca/o italiano
aumcnte
/'(//1/10 ulle/'ior/ll(,/1le?
R.
-
L'incremento delle
import,lzioni
in Italia
\
l'-rincatosi nell'ulimo anno è
dm uto
non
tanto
ai prodotti
tradIzionali,
Il
cui
s\'iluppo può
esser(
'
considerato
nor-male, quanto
al
settore dl'lle macchine
a schede
pl'r-forat(·
(d1l' la
nostra
ocietà
non produce)
ed agli
ela-boratOrI
elettronici
la
cui
domanda
sul
m('rcato italiano
è
in ulla fase altamente dinamiea
l'la
cui
produzione
noi
abbiJ.mo
iniziata
!>u
base industriaI>
5010da due
anl11.
Si ritiene
comunque che
la realizzazione del :\lEC
porterà
ad
un
aumento assoluto
delle
importazioni
dI
macchin(> per ufncio
sul
mercato italiano, ma tale
au-mento non
comporterà
un peggioramento del
rapporto
tra importazioni
('d esportazioni,
la cui tendenza
è anzi
rivolta
ad
un
graduale
miglioramento
come
appare dai
dati seguenti:
Macch. per scrivere Perccntuule (indicc 1950 = 100) J sporta7ione lmportnzicne (imp. su e.p.)
1959
323
,
9
288
,
7
10,2
1960
483
,
6
414,9
9,8
1961
707
,
6
592,6
9,6
Macch. da Cd !colo Percentunle
(indice 1950
=
100) F sportazionc Importuzionc (imp. su esp.)1959
789
,
2
76,1
4
,
9
1960
l.436
,
5
105,6
3,7
1961
2.277,8
120
,
2
2,7
P
e
r
valutar
e
appi
e
no
il rapporto
reale tra
importa-zioni ed esportaimporta-zioni
,
bisogna
inoltre non
dimenticare
ch
e
sov
e
nt
e
l'acquisto della macchina di marca
est
e
ra
è
motivata
non tanto da una
concreta considerazione
qualitativa
quanto dai
d
e
ttami di una
c
e
rta
moda.
D.
-
Nel 1960 la
Underwood americana,
secondo
le
dichiarazioni
d
el suo
Presidente,
ha perduto 15
mi-lioni di dollari, nel
1961
la
p
erdita
si
è aggirata sui
10
milioni
di
dollari.
Quali
sono
le
cause
preminenti di
questo d
eficit
? Alti costi d
eTivanti dall'
obsolescenza de
-gli impianti?
PTOblemi cornmerciali di distribuzione?
R.
-
L
e
cause sono
rappr
e
sentate
dal
costo
d
e
lla
riorganizzazione,
tecnica
e
soprattutto commerciale,
at-tuata
con
una largh
e
zza
di idee
e
di mezzi
che
ha
pro-fondamente
e
favor
e
volmente
impressionato
gli stessi
ambienti am
e
ricani
(tra
l'altro
,
n
e
l 1961
,
sono stati
im-pi
e
gati
1500
nuovi venditori
diretti
e
1100
agenti).
Lo
st
e
sso
Ministro del Commercio USA, Hodges
,
ha
espr
e
sso
la
sua ammirazione per
tale
opera,
in
di-chiarazionni alla stampa e ·alla
tel
e
visione,
in occasione
di
una
sua recente visita allo stabilim
ento
Underwood
di
Hartford. Il riordino
e
il
pot
e
nziamento dell'
orga-nizzazione precede
ovviamente la sua
piena operatività,
p
e
r cui
!'inizial
e
alto
livello di
spese
per un
certo
pe-riodo di t
e
mpo
supera
quello relativo
ai
pur ottimi
ri-sultati
di
v
e
ndita.
D.
-
Nel luglio
del 1960 la Olivetti,
che
già
pos-sede
va
il
34
%del capitale
azionario
Underwood,
por-tava la
sua
ptl'rt
ecipazion
e
al
65
%.Quali
sono
le
ra-gioni che
hanno indotto l'Olivetti ad
assicuraTsi
una
parte
cipazione
così
notevole
?
R.
-
Prima di tutto
si
tratta di ragioni d
'
ordine
legale. S
e
condo
la legislazione americana infatti,
solo
con
tale
partecipazione si
può
avere
un
effettivo
con-trollo
,
in tutte le
circostanze.
In
secondo
luogo, essendo
la rivitalizzazion
e
della Und
e
rwood legata all'azione
4\
CRONACHE ECONOMICHEOlivetti
e ai
prodotti Oliv
e
tti
,
era
logico
e
giusto ch
e
della Underwood la nostra Soci
e
tà
acquisi
s
s
e
la
m
ag
-gior
quota di proprietà
,
ond
e
beneficiar
e
d
e
i
ri
s
ultati
che
ci
si attendono
dall
'
azione
in
corso
di
sviluppo.
D.
-
Secondo recenti comunicati dell'
Oli
vetti, per
qt/anto riguarda l'Italia
,
sarebb
e
TO
,
in
programma:
un
nuovo
stabilimento
presso
Ivrea per le
produzion
i
tradizionali, uno p1'
esso Milano per la
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e e
let-tronica,
nonchè t/n
nuovo
com
plesso del
M
ez·z
ogiorn
o.
Questi
nuovi stabilim
enti p
'
reludono
alla fabbri
ca::.ion
e
di pTOdotti diversi da qt/
elli
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'
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R.
-
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produzion
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e
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o
,
b
a
-sata principalm
e
nt
e
sui grandi
e
laborati
«
El
e
a cl
asse
9000
»e su
quelli di minor
e
dim
e
n
s
ioni
d
e
lla
«
cl
asse
6000
»,e su
nuove
appar
e
cchiatur
e
attualm
e
nte
in f
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di
studio.
Nella nuova
fabbrica ch
e s
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e
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e
l
Sud
d'Italia, trov
e
ranno invece
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e
d
e
le
produzioni tr
a
di
z
i
o-nali di macchine
p
e
r ufficio
,
articolat
e se
condo
la
n
o
r
-male
evoluzione
dei
vari
mod
e
lli.
D.
-
E'
ipotizzabile
un inserim
ento
della
Olivetti
nel
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d
elle
ricerche
spaziaU
(strumentaz
'
ioni,
ap
-parecchiatt/re elettTOniche)
?
La
Olivetti
int
e
nd
e
avva-lersi
della
sua partecipazion
e
nella
Società G
e
n
e
ral
e
Sel1'Liconduttori per
allargare
la
sua
gam ma
pro-duttiva?
R. -
La Oliv
e
tti
si
è
sempr
e
limitata
a produrre
macchine
per
ufficio
e
, più g
e
n
e
ricam
e
nt
e, s
trum
en ti
per
la
meccanizzazione d
e
l
lavoro amministrati
v
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e
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che costituiscono gli el
e
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e
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e
nti de
ll
e
apparecchiature
elettronich
e
di propria produzion
e.
D.
-
La
concessione
di
azioni privil
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e
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e
lla
società
agli
operai
rientra n
el
qt/adro di
una
politica
diretta ad inserire
i
lavoratori in
posti di
sempre
ma
g-giore
responsab-ilità?
R.
-
Le
azioni privil
e
giat
e
Oliv
e
tti
,
com'
è
noto
,
sono
quotate in Borsa
e sono a
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e
di ognuno
che
possa
e
desideri
compi
e
r
e
inv
e
stim
e
nti di caratt
e
r
e
finanziario;
a
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anch
e
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e
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e
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e
lla Società.
della direzione,
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e -
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Sede MILANO - Via Pontaccio, 21
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nazionali, internazionali, terrestri, marittimi,
fluviali, aerei.
Settori speciali per viaggi e turismo.
AI servizio della produzione, del commercio
e del turismo, con vasta e diretta
organizza-zione mondiale.
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FABBRICA ITALIANA DI VALVOLE PER PNEUMATICI
TORINO
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fenomeno
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e
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struttura
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,
tutt
a
una serie
di nuovi probl
e
mi in
ere
nti
alla viabilità ed al
tr
a
ffico urbano
e
d
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traurbano
(fig.
l
,
tab.
1-2)
,
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m
ez
-z
i
pubblici
e
privati
che, su strada o su
rotaia
,
conflui-sco
no
e
si
dipartono dal
centro
urbano, probl
e
mi l
a
cui
e
ntità
e
l
e
cui
modalità di
soluzione
sono
esclusiva
fun-zione
d
e
lla
caratterizzazione sempre
più
spinta che
ha
assunto
la nostra
città:
Torino
centro
industrial
e
.
Infatti la
suddivisione
della popolazione tra le
grandi
classi di
attività, secondo
l'ultimo
censimento,
era
la
seguente:
a
dd
e
tti
all'agricoltura
»all'industria
» » » »ai
trasp.
e comunico
al commercio
al credito ed assic.
all' amministr.
pub b.
0
,33
Ofo
29 Ofo
2,95 Ofo
6,2 Ofo
0,87 Ofo
5
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6 Ofo
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e
lla popoI. tot.
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Si pr
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che
in
genere
la popolazion
e
attiva
rap-presenta circa
il
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Ofo
di qu
e
lla total
e.
E'
d
a
notare che
!'industria m
ecca
nica
,
p
e
r
oltre
metà degli addetti
è
concentrata
in moltissimi
stabili-menti grandi
e
piccoli
che creano agglomerazioni
po-t
e
nti di lavoratori
e
vivacissimi
flussi di traffi
co
specie
n
e
ll
e
ore
di punta
.
La mod
es
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a
nza d
e
l
com-mercio che potrebbe dar vita ad
un flusso di traffici
durant
e
l
e
ore
int
e
rmedi
e
tra qu
e
ll
e
di punta,
spiega
l
e
notevoli
difficoltà
che si
incontrano nella
razionaliz-zaz
ion
e
di tutti i
servizi
di tra
s
porto
pubblici
e
n
e
lla
regolazion
e
di una
circolazione che
ha
carattere
sus-sultorio.
La
concentrazione degli
uffici n
e
lla
zona
d
e
l
vec-chio cenh'O, già
di
per sè sovrappopolato
in una
super-ficie
di
poco
più di
4
Km
', è
all' origine
d
e
ll'intasamento
d
e
ll
e
vie centrali
e
giustifica
la n
ecess
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e
il
traffico
sia spostando
il
centro
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sia
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(2).
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l
crescere
del volume
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l traffico
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a
quando quest'ultimo non
abbia raggiunto
la
capacità possibile.
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sperie
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hann
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dimostrato
che
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/
h
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diminuisce col
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si susseguono ad
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di
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minori
di
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secondi
(3):
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e
valore
la
velocità del
veicolo che segue si avvicina
rapid
amen
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e a
quella del
veicolo che
lo pr
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d
e
.
Ammettendo
quindi
che
una
strada
s
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a conges
ti
o-nata
quando
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dei conducenti
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e
la propria
velocità su
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precede, si
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cava
come
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di
una
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a
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da
rapidamente
a
l di
so
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di
800
veicoli orari.
S
e
a
ciò
si aggiunge
la
riduzione
di
capa-cità
pOlt
a
ta dal
parcheggio
(4) e
la influ
e
nz
a
dei mezzi
(I
)
Ricordiamo a
tal
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gli studi
del
W.
S.
Reilly
sulla gra
vitazione e sul
potere di
attrazione
degli
agglomerati
urbani,
quelli
del
S.
D.
Carrel
e
del P. D. Converse.
(2)
Sono
infatti imp
osta
ti
gli
studi
per
la
costruzione di
tre
gallerie stradali
colleganti
rispettivamente:
-
la
prima C.so Giulio Cesare
con
il
C.so Siccardi in modo da
stab
ilire
una
com
unicazione efficace
h'a
la
zona
Nord
e
la
zona
Sud della
città
;
la seconda tra
C.
so
Regio
Parco e
Piazza
Castello,
evitando
i
complessi
attraversa
menti
di ponti,
corsi di
grande
traf-fico,
stre
ttoie, ecc.;
-
la
terza
tra
C.so
Stati
Uniti
e
c.so Marconi per
deconge-stion
are
il
traffico
di
C.so Vittorio Emanuele
specialm
en
te
nel
tratto tra
le
vie Nizza
e
Sacchi.
(3)
Infatti l'intervallo medio
fra
i
veicoli in una
corrente
di
traffico,
può
essere
calcolato
con la
formula
1m
=3600
/
Vo
dove
1m
=
intervallo
medio (in
secondi
) e
Vo
=
volume
ora-rio,
e
pertanto
l'intervallo
considerato
è
relativo ad
una
cor-rente
unidirezionale
di traffi
co
di
400
veic./h.
(4)
Da una
indagine
effettuat
a
nella
città
di
Vienna
è
risul-tato
che
il 91
%dei veicoli
ril
evati
durante
le sedici ore
diurne
nella cerchia
dei
Ring
ed
il
Kai
era costituito
da
veicoli
in
sosta ed
il 9
%da veicoli
in movimento,
mentre
un'altra
inda-gine svolta a
Chicago precisava
che almeno
il 7
%delle
vetture
che
percorreva
una
determinata strada si
muoveva molto
len-tamente
in
cerca
di posteggio; a
ciò
si aggiunga
il
fatto
che
la
durata
delle sos
te varia,
nei
diversi
centri
europei
ed
americani
,
da 34'
a 3h
e
30'.
Tab.
TRAffiCO MfOIO GIORNAlifRO NfGlI ANNI 1950.'55.'60 Nfl POSTI DI RllfVAMfNIO OUlA PROVINCIA DI TORINO PRfSI IN
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