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Cronache Economiche. N.233, Maggio 1962

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(1)

CURA

DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

~~E~~LE liIllA~~~~,~~

N.

233

~

MAGGIO 1962

~

L.

(2)

••

II1II

II1II

U

••

-

o

(3)

cronache

economiche

mensile a c

u

ra de

lla

camera

indus

t

ria

di commerci

o

e agric

oltu

r

a

di t

o

rin

o

numero 233 - maggio 19

6

2

Comitato di redazione:

On, Doti Giuseppe Alpino Dott. Augusto Bargoni Prof. Dott. Arrigo Bordin Doti. Clemente Celidonio Prof. Dott. Giovanni Dalmasso Dott. Giacomo Frisetll Prof Dott. F. Palazzi - Trivelli

Direttore responsabile: Doti. Giuseppe Franco

sommano

3 La « Olivetti »: IIffermazloni, orieniu'''('nti e propositi

Inte' .... isla d.1 mese CBY del lav DotI. Ciu app. rero, Presidente e Amministralore Delegato

de". Ing. Olov.lI, 6. C, S.p,A.

A. RUllO Frlttall

7 Le comunicazioni di Torino nel piano intercomunille

18 Premiazione anziani Cinzano

Ing.

u.

Musso

19 La teleselezione in Piemonte

22 Consegna delle « Stelle al merito del Lavoro»

G. Sacerdote

26 Problemi per la « promotion » delle esportazioni italiane

29 Rassegna della Tecnica a cura di G. F. Micheletti

35 Note di Cronaca Camerale:

1) Conferenza permanente delle Camere di Commercio della C.E.E. Riunione presso la DireZione

Generale del Commercio Interno della CommiSSione Europea

2) Affidata alle Carne, e di Commercio la distribuzione de. formulari previsfl dal primo regola-mento per "applicazione degli articoli 85 e 86 (intese) del Trattalo di Roma

3) Comminione permanente per l'agricoltura, le foresle e l'economia montana (programma

pre-ventivo di iniZiative, a carotiere agrario, zoolecnico e foreslale 1962)

Informazioni e notiZie' Bono di sludio Luigi Einaudi - Concorso per tesi di laureo In Economio del Trasporli - Agevolazioni per ,"veslimenti industrtall - Carla del serviZI boncari - Concorsi ed operazioni o premio

45 Congiuntura economica del mese di aprile 1962

49 Rassegna del commercio estero torinese nel mese di aprile 1962

53 Sinossi dell'tmporl-Export

57 Borsa Valori - Rassegna del mese di maggio 1962

63 Tra i libri (G. B.)

67

- P. Masse: Le choi. des inveshssemenls

_ Universite Padovo - C.C.I.A., Padova: Lezioni sul commerCIO estero: problemi e prospettive economiche af,icane e l'azione italiana

- In biblioteca

Il mondo offre e chiede

68 Fiere, mostre, esposizioni e congressI internazionali

Direzione -reduione e amminislruione:

(4)

u i u

·

·

o

u

i

l

·

I

U (

o

Modelli con schermo di:

(5)

J

TE

R

V

J T

A

DEL

l't-

lE

E

La

"

Oliv tti

"

a

ffermazioni,

orI ntamentI

e

propo

siti

D.

Nel

1,961

/a O/icl'lli ha regislrato

1111

incre-1/1('1110

p rodll

Ili

l

o de'i

3.5

Il Il

rispcl/o

0/1.960.

Lei pella

che

qllnlo ril/llo

(/'incremclllu

l'CITÒ

lI/(/nl(,l1l1to nel

corIo

dci

1962?

R.

-

Anchl'

~l'

non

Ì,'

possibill' precisare la

cifra

d'incrcIllento

che

riteniamo di potl'r raggiungere,

pre-\t'diamo che

nel 1962 sarà

conseguita

una ulteriore

notl'\'()le

espansione

produtti\·a.

D.

Il

continllO

incr('/IIclllo

del/a

produzione

fini-rò

Jler riperclloler.'>i fal'orcl'ol/llellte

slIi

prc;;zi di

I:cn-dita? LWlIalm('nte

lo politica dci prezzi praticati

sui

IIll reati (steri

è

particolar/llentc

cl1nlaggiosa

per il

COI1-w11Iatore

straniero,

LeI pensa

che

racccnio totale del

MEC

determinerò un'allineamento tra

i

prezzi

dclmcr-eato

intl'l'/Io ( CJuelli all'esportazionc?

R.

-

I

prezzi dei nostn prodotti

sul

mercato

ita-liano

.~on()

praticamente

allineati l'

qualche \olta

infe-riori a

quelli praticati

all'esll'ro, ed

in particolarc

nel-l'amb:to dl'l

\f

ercato

Comune Europeo.

~('l

settore

di

nostro interessI:'

non

~i

riscontra pertanto lIna situazione

di

wantaggio

del

consumatore

italiano rispl'lto

a

quello

straniero. tltl'riori increIllenti procluttl\

l,

s,

i1uppo del

\

1

ECo

intl'grazione economica

tra

1(,

aree tt'nùono,

d'al-tra partt\

a

ridurre ancora i prezzi

anchc

fuori ù'Italia

Cav. del Lav. 0011. Giu~eppe Pero Presidente e Ammini\fratore Delegato

de Il. Ing. C. Olivelli & C., S.p.A.

(in

pa(>~i

do\c i dazi

erano

qua~i

sempre più c!e\ ati

),

come già si

,cde

per

i

nuo\

i

modellI

di macchine che

\ ia \

la

\t'ngono

introdotti sul

mercato.

D.

"'d

1961

~0/1()

siate imporlale macchin(' da

~eril'erc

'

(' conlavili

pcr

UI1

ralorc

di

21

miliardi c

.

'52!:J

milio/li

CO/1tro

UI1

I:a/ore

di

12

milial'di

c

590

milio/1i

ncl1!:J60

CO/1

ll/l

allme/1/o

di

olll'c il

I.)

Il

n.

Quali

sono

le ragio/1i di qucsto i/1Cl'c/II('n/o? Lei

!cpu/a ch('

,

con

/a

graduale

l'ealizzazio/1(, dci

~lEC

Il'

importa;::,ioni

di

macchine da

scrirc/'c (' con/ahili su/ /1lcrca/o italiano

aumcnte

/'(//1/10 ulle/'ior/ll(,/1le?

R.

-

L'incremento delle

import,lzioni

in Italia

\

l'-rincatosi nell'ulimo anno è

dm uto

non

tanto

ai prodotti

tradIzionali,

Il

cui

s\'iluppo può

esser(

'

considerato

nor-male, quanto

al

settore dl'lle macchine

a schede

pl'r-forat(·

(d1l' la

nostra

ocietà

non produce)

ed agli

ela-boratOrI

elettronici

la

cui

domanda

sul

m('rcato italiano

è

in ulla fase altamente dinamiea

l'

la

cui

produzione

noi

abbiJ.mo

iniziata

!>u

base industriaI>

5010

da due

anl11.

Si ritiene

comunque che

la realizzazione del :\lEC

porterà

ad

un

aumento assoluto

delle

importazioni

dI

macchin(> per ufncio

sul

mercato italiano, ma tale

au-mento non

comporterà

un peggioramento del

rapporto

tra importazioni

('d esportazioni,

la cui tendenza

è anzi

(6)

rivolta

ad

un

graduale

miglioramento

come

appare dai

dati seguenti:

Macch. per scrivere Perccntuule (indicc 1950 = 100) J sporta7ione lmportnzicne (imp. su e.p.)

1959

323

,

9

288

,

7

10,2

1960

483

,

6

414,9

9,8

1961

707

,

6

592,6

9,6

Macch. da Cd !colo Percentunle

(indice 1950

=

100) F sportazionc Importuzionc (imp. su esp.)

1959

789

,

2

76,1

4

,

9

1960

l.436

,

5

105,6

3,7

1961

2.277,8

120

,

2

2,7

P

e

r

valutar

e

appi

e

no

il rapporto

reale tra

importa-zioni ed esportaimporta-zioni

,

bisogna

inoltre non

dimenticare

ch

e

sov

e

nt

e

l'acquisto della macchina di marca

est

e

ra

è

motivata

non tanto da una

concreta considerazione

qualitativa

quanto dai

d

e

ttami di una

c

e

rta

moda.

D.

-

Nel 1960 la

Underwood americana,

secondo

le

dichiarazioni

d

el suo

Presidente,

ha perduto 15

mi-lioni di dollari, nel

1961

la

p

erdita

si

è aggirata sui

10

milioni

di

dollari.

Quali

sono

le

cause

preminenti di

questo d

eficit

? Alti costi d

eTivanti dall'

obsolescenza de

-gli impianti?

PTOblemi cornmerciali di distribuzione?

R.

-

L

e

cause sono

rappr

e

sentate

dal

costo

d

e

lla

riorganizzazione,

tecnica

e

soprattutto commerciale,

at-tuata

con

una largh

e

zza

di idee

e

di mezzi

che

ha

pro-fondamente

e

favor

e

volmente

impressionato

gli stessi

ambienti am

e

ricani

(tra

l'altro

,

n

e

l 1961

,

sono stati

im-pi

e

gati

1500

nuovi venditori

diretti

e

1100

agenti).

Lo

st

e

sso

Ministro del Commercio USA, Hodges

,

ha

espr

e

sso

la

sua ammirazione per

tale

opera,

in

di-chiarazionni alla stampa e ·alla

tel

e

visione,

in occasione

di

una

sua recente visita allo stabilim

ento

Underwood

di

Hartford. Il riordino

e

il

pot

e

nziamento dell'

orga-nizzazione precede

ovviamente la sua

piena operatività,

p

e

r cui

!'inizial

e

alto

livello di

spese

per un

certo

pe-riodo di t

e

mpo

supera

quello relativo

ai

pur ottimi

ri-sultati

di

v

e

ndita.

D.

-

Nel luglio

del 1960 la Olivetti,

che

già

pos-sede

va

il

34

%

del capitale

azionario

Underwood,

por-tava la

sua

ptl'rt

ecipazion

e

al

65

%.

Quali

sono

le

ra-gioni che

hanno indotto l'Olivetti ad

assicuraTsi

una

parte

cipazione

così

notevole

?

R.

-

Prima di tutto

si

tratta di ragioni d

'

ordine

legale. S

e

condo

la legislazione americana infatti,

solo

con

tale

partecipazione si

può

avere

un

effettivo

con-trollo

,

in tutte le

circostanze.

In

secondo

luogo, essendo

la rivitalizzazion

e

della Und

e

rwood legata all'azione

4\

CRONACHE ECONOMICHE

Olivetti

e ai

prodotti Oliv

e

tti

,

era

logico

e

giusto ch

e

della Underwood la nostra Soci

e

acquisi

s

s

e

la

m

ag

-gior

quota di proprietà

,

ond

e

beneficiar

e

d

e

i

ri

s

ultati

che

ci

si attendono

dall

'

azione

in

corso

di

sviluppo.

D.

-

Secondo recenti comunicati dell'

Oli

vetti, per

qt/anto riguarda l'Italia

,

sarebb

e

TO

,

in

programma:

un

nuovo

stabilimento

presso

Ivrea per le

produzion

i

tradizionali, uno p1'

esso Milano per la

produzion

e e

let-tronica,

nonchè t/n

nuovo

com

plesso del

M

ez·z

ogiorn

o.

Questi

nuovi stabilim

enti p

'

reludono

alla fabbri

ca::.ion

e

di pTOdotti diversi da qt/

elli

t1'Cldiz

'

ionali

?

R.

-

Confermiamo

ch

e

lo

stabilim

e

nto

pr

e

s

so

Mi

-lano

assorbirà

}a

produzion

e

d

e

l

s

e

ttore

e

l

e

ttroni

c

o

,

b

a

-sata principalm

e

nt

e

sui grandi

e

laborati

«

El

e

a cl

asse

9000

»

e su

quelli di minor

e

dim

e

n

s

ioni

d

e

lla

«

cl

asse

6000

»,

e su

nuove

appar

e

cchiatur

e

attualm

e

nte

in f

ase

di

studio.

Nella nuova

fabbrica ch

e s

org

e

rà pr

esso

I

v

r

ea

e

in quella

ch

e

v

e

rrà

e

dificata

in una r

e

gion

e

d

e

l

Sud

d'Italia, trov

e

ranno invece

s

e

d

e

le

produzioni tr

a

di

z

i

o-nali di macchine

p

e

r ufficio

,

articolat

e se

condo

la

n

o

r

-male

evoluzione

dei

vari

mod

e

lli.

D.

-

E'

ipotizzabile

un inserim

ento

della

Olivetti

nel

settore

d

elle

ricerche

spaziaU

(strumentaz

'

ioni,

ap

-parecchiatt/re elettTOniche)

?

La

Olivetti

int

e

nd

e

avva-lersi

della

sua partecipazion

e

nella

Società G

e

n

e

ral

e

Sel1'Liconduttori per

allargare

la

sua

gam ma

pro-duttiva?

R. -

La Oliv

e

tti

si

è

sempr

e

limitata

a produrre

macchine

per

ufficio

e

, più g

e

n

e

ricam

e

nt

e, s

trum

en ti

per

la

meccanizzazione d

e

l

lavoro amministrati

v

o

e

contabile; e

intende risp

e

ttare

qu

es

ta lin

e

a

di

conclott

a

.

l;a partecipazione della Oliv

e

tti n

e

lla

S.C.S

.

è

l

e-gata all'inter

e

ss

e

della nostra Soci

e

p

e

r

i

s

emi-

c

on-duttori

che costituiscono gli el

e

m

e

nti

compon

e

nti de

ll

e

apparecchiature

elettronich

e

di propria produzion

e.

D.

-

La

concessione

di

azioni privil

eg

iat

e

d

e

lla

società

agli

operai

rientra n

el

qt/adro di

una

politica

diretta ad inserire

i

lavoratori in

posti di

sempre

ma

g-giore

responsab-ilità?

R.

-

Le

azioni privil

e

giat

e

Oliv

e

tti

,

com'

è

noto

,

sono

quotate in Borsa

e sono a

disposizion

e

di ognuno

che

possa

e

desideri

compi

e

r

e

inv

e

stim

e

nti di caratt

e

r

e

finanziario;

a

disposizione, quindi,

anch

e

d

e

i

dip

e

n-denti d

e

lla Società.

(7)

della direzione,

ha i

l

fin

e -

citiamo l

e

parol

e

d

e

llo

sta-tuto

-

«

di

sv

i

l

uppar

e

un

'azio

n

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unitaria p

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r rend

e

r

e

i l

avoratori coscien

t

e

m

en

t

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part

ec

ipi

all'indirizzo

gene-ra

l

e

d

e

ll

'az

ienda

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per

co

n

se

ntir

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ag

l

i

s

t

essi

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contri-buir

e

a

l

s

u

o svi

lupp

o e a

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s

uo mig

li

oramento

t

ecnico e

organ

i

zza

t

ivo e a

qu

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ll

o

delle

co

n

di

z

ioni

morali

e

ma

-t

e

ri

a

li

de

ll

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persone

c

h

e

vi partecipano

»

.

E

'

n

os

tra

i

mmut

ata

i

nt

e

n

z

ion

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che

qu

es

to

sp

ir

ito di

co

ll

abora-z

i

one

fra

tutt

e

l

e

for

ze

op

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ranti in

se

no

a

ll

'

azienda

tro-vi

in futur

o a

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cora

più

frequ

e

nti

occas

ioni di manif

e

-s

tarsi, in modo

c

h

e

i

migli

ori

e

i

più

capac

i

ass

urg

a

no

a

se

mpr

e

m

aggior

i

e

più dirett

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respo

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sabi

lit

à.

D.

-

Sia

n

e

ll

'

ambito

Co

munitari

o c

h

e

in

altTi

Pa

es

i

l

a Oliv

e

tti

è

disposta a pr

e

nd

e

r

e

in

co

nsid

e

m-z

i

o

n

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eve

ntuali

possibilità di

co

ll

a.bomzion

e

co

n a.l

tTe

gTCI

ndi impr

ese

d

e

l

ramo?

R.

-

In lin

ea

t

eo

rica

,

la

Oliv

e

tti

,

n

on

è

a

li

e

n

a

dal

prendere

in

co

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s

id

e

ra

z

i

o

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e even

tu

a

li

possibilità

di

co

l

-l

aborazio

n

e

con

a

ltr

e

impr

ese (si

ramm

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nti l'accordo

con

l

a Società

fr

ancese

Bull

ne

l

se

tt

ore

m

eccanog

rafì

co

e

con

l

a

n

o

rd

a

m

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ricana Fair

c

hild

n

e

l

ca

mp

o

d

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se

mi

-co

ndutt

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ri

).

In

r

ea

lt

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co

mbina

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o

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s

i

pr

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ntano

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lt

o

difficoltos

e.

La O

li

v

e

tti infatti

,

c

h

e

n

e

l

s

u

o

set-t

o

r

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tradiz

i

ona

l

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produ

ce

una

ga

mma

co

mp

l

e

t

a

di ma

c-c

hin

e e attrezza

tur

e, v

i

e

n

e

di

so

li

t

o a

tro

va

r

s

i

a

con-tatt

o

con

impr

ese

di minor

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dim

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n

sion

i

d

a

cui diffici

l

-m

e

nt

e

può

ricevere

un

fattivo

con

tribut

o

di

es

p

e

ri

e

nza

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di forze

.

Ne

l

se

ttor

e e

l

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ttr

onico,

inv

e

c

e,

in

c

ui l

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con-s

id

e

r

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potrebbero

essere

diff

e

r

e

nti p

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r

l

a

presenza

(

n

eg

li St

a

ti

Un

i

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)

di

ve

ri

co

l

ossi

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li

,

l

a

Oli

ve

tti

ha

pr

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f

er

ito

sceg

li

e

r

e

un

a

sua

s

tr

ada co

n

suo

i

prog

e

tt

i

e s

uoi

prodotti

.

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i

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e

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mo

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e

t

a

l

e

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ut

onom

i

a

costi-tu

i

sca

l

a

ga

ranz

i

'

a

d

e

l

nostro f

ut

ur

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.

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e

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sviluppo

d

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n

eg

li ultimi di

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i

a

nni

,

ha mut

a

to

completamente

il

volto

d

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l

complesso

c

itt

a

dino

e

d in particolar

e

di

tutti qu

e

i quarti

e

ri

e

rioni

c

h

e es

t

e

nd

e

ndosi

verso

l'

es

t

e

rn

o

d

e

l Comune

,

t

en

dono

a stacca

rsi dalla

gravitazione verso

il

centro storico

e

d

a

formare

d

eg

li

agg

lomerati

satelliti sempre

più

au-tonomi (l).

Qu

es

to

fenomeno

di polic

e

ntrismo pon

e

in maggior

rili

evo,

col

modificarsi d

e

lla

struttura

c

ittadina

,

tutt

a

una serie

di nuovi probl

e

mi in

ere

nti

alla viabilità ed al

tr

a

ffico urbano

e

d

ex

traurbano

(fig.

l

,

tab.

1-2)

,

ai

m

ez

-z

i

pubblici

e

privati

che, su strada o su

rotaia

,

conflui-sco

no

e

si

dipartono dal

centro

urbano, probl

e

mi l

a

cui

e

ntità

e

l

e

cui

modalità di

soluzione

sono

esclusiva

fun-zione

d

e

lla

caratterizzazione sempre

più

spinta che

ha

assunto

la nostra

città:

Torino

centro

industrial

e

.

Infatti la

suddivisione

della popolazione tra le

grandi

classi di

attività, secondo

l'ultimo

censimento,

era

la

seguente:

a

dd

e

tti

all'agricoltura

»

all'industria

» » » »

ai

trasp.

e comunico

al commercio

al credito ed assic.

all' amministr.

pub b.

0

,33

Ofo

29 Ofo

2,95 Ofo

6,2 Ofo

0,87 Ofo

5

,

6 Ofo

d

e

lla popoI. tot.

» » »

)} » »

» » »

» » »

» » »

Si pr

ec

isa

che

in

genere

la popolazion

e

attiva

rap-presenta circa

il

50

Ofo

di qu

e

lla total

e.

E'

d

a

notare che

!'industria m

ecca

nica

,

p

e

r

oltre

metà degli addetti

è

concentrata

in moltissimi

stabili-menti grandi

e

piccoli

che creano agglomerazioni

po-t

e

nti di lavoratori

e

vivacissimi

flussi di traffi

co

specie

n

e

ll

e

ore

di punta

.

La mod

es

ta import

a

nza d

e

l

com-mercio che potrebbe dar vita ad

un flusso di traffici

durant

e

l

e

ore

int

e

rmedi

e

tra qu

e

ll

e

di punta,

spiega

l

e

notevoli

difficoltà

che si

incontrano nella

razionaliz-zaz

ion

e

di tutti i

servizi

di tra

s

porto

pubblici

e

n

e

lla

regolazion

e

di una

circolazione che

ha

carattere

sus-sultorio.

La

concentrazione degli

uffici n

e

lla

zona

d

e

l

vec-chio cenh'O, già

di

per sè sovrappopolato

in una

super-ficie

di

poco

più di

4

Km

', è

all' origine

d

e

ll'intasamento

d

e

ll

e

vie centrali

e

giustifica

la n

ecess

ità di all

egge

rirn

e

il

traffico

sia spostando

il

centro

dir

ez

ionale

sia

sepa-rando

l

a

viabilità

pubblica da qu

e

lla privata

(2).

P

e

r inci

so s

i ricord

a

che, nei

m

agg

iori

ce

ntri

ita-liani

,

l

a circolazione

effe

tti

va s

i può

co

n

side

rar

e

pari

a

l 60-65

Ofo

d

e

l total

e

d

e

ll

e

unit

à

imm

a

tri

co

lat

e

nel

capoluogo

e c

h

e

la diff

ere

n

za

di

velocità

d

e

i

veicoli

c

h

e

si

s

u

sseg

uono

diminuisce

lin

ea

rm

en

t

e co

l

crescere

del volume

d

e

l traffico

s

ino

a

quando quest'ultimo non

abbia raggiunto

la

capacità possibile.

E

sperie

nz

e ame

ri

cane

hann

o

dimostrato

che

l

a

dif-f

ere

nza

di

ve

lo

c

it

à

d

e

i

veicoli che

s

i

s

u

sseg

u

ono s

i

ag-gira

in m

e

dia

sui

10

/

11 Km

/

h

e

diminuisce col

c

r

esce

r

e

d

e

l traffico m

o

lt

o

l

en

t

a

m

e

nt

e

fino a quando i

veico

li

non

si susseguono ad

int

erva

lli

di

t

e

mp

o

minori

di

9

secondi

(3):

al

disotto di tal

e

valore

la

velocità del

veicolo che segue si avvicina

rapid

amen

t

e a

quella del

veicolo che

lo pr

ece

d

e

.

Ammettendo

quindi

che

una

strada

s

i

a conges

ti

o-nata

quando

il 75 Ofo

dei conducenti

è cost

r

etto a

rego-lar

e

la propria

velocità su

qu

e

lla d

e

l

veico

l

o c

h

e

l

o

precede, si

ri

cava

come

la

capaci

tà prati

ca

di

una

via

a

du

e ca

rr

eggia

t

e scen

da

rapidamente

a

l di

so

tto

di

800

veicoli orari.

S

e

a

ciò

si aggiunge

la

riduzione

di

capa-cità

pOlt

a

ta dal

parcheggio

(4) e

la influ

e

nz

a

dei mezzi

(I

)

Ricordiamo a

tal

proposito

gli studi

del

W.

S.

Reilly

sulla gra

vitazione e sul

potere di

attrazione

degli

agglomerati

urbani,

quelli

del

S.

D.

Carrel

e

del P. D. Converse.

(2)

Sono

infatti imp

osta

ti

gli

studi

per

la

costruzione di

tre

gallerie stradali

colleganti

rispettivamente:

-

la

prima C.so Giulio Cesare

con

il

C.so Siccardi in modo da

stab

ilire

una

com

unicazione efficace

h'a

la

zona

Nord

e

la

zona

Sud della

città

;

la seconda tra

C.

so

Regio

Parco e

Piazza

Castello,

evitando

i

complessi

attraversa

menti

di ponti,

corsi di

grande

traf-fico,

stre

ttoie, ecc.;

-

la

terza

tra

C.so

Stati

Uniti

e

c.so Marconi per

deconge-stion

are

il

traffico

di

C.so Vittorio Emanuele

specialm

en

te

nel

tratto tra

le

vie Nizza

e

Sacchi.

(3)

Infatti l'intervallo medio

fra

i

veicoli in una

corrente

di

traffico,

può

essere

calcolato

con la

formula

1m

=

3600

/

Vo

dove

1m

=

intervallo

medio (in

secondi

) e

Vo

=

volume

ora-rio,

e

pertanto

l'intervallo

considerato

è

relativo ad

una

cor-rente

unidirezionale

di traffi

co

di

400

veic./h.

(4)

Da una

indagine

effettuat

a

nella

città

di

Vienna

è

risul-tato

che

il 91

%

dei veicoli

ril

evati

durante

le sedici ore

diurne

nella cerchia

dei

Ring

ed

il

Kai

era costituito

da

veicoli

in

sosta ed

il 9

%

da veicoli

in movimento,

mentre

un'altra

inda-gine svolta a

Chicago precisava

che almeno

il 7

%

delle

vetture

che

percorreva

una

determinata strada si

muoveva molto

len-tamente

in

cerca

di posteggio; a

ciò

si aggiunga

il

fatto

che

la

durata

delle sos

te varia,

nei

diversi

centri

europei

ed

americani

,

da 34'

a 3h

e

30'.

(10)
(11)

Tab.

TRAffiCO MfOIO GIORNAlifRO NfGlI ANNI 1950.'55.'60 Nfl POSTI DI RllfVAMfNIO OUlA PROVINCIA DI TORINO PRfSI IN

fSAM~

Strada statale o provinciale

110

I

T

or

in

o

-

Volpiano

58

Torino -

p

e

r

Rivarolo

Cuorgnè

I

Au

t

os

tr

ada

la

Torino

_

Milano

Ib

I

s.

S. N.

II

Padana Superiore

151

T

o

rino

- Settimo

1

52

Case

ll

e

-

Set

tim

o

17

le

l

Torino

Casale

S. S. N. lO

T

ori

no -

Chieri

IlIa

S. S. N

.

29

Id

11

8

24

89

S. S.

N.

2

0

Vill

as

t

e

ll

o

n

e

Ca

ri

g

nan

o

Car

m

agnola

Chieri

Gassino

Pinerolo

Poirino

N

i

c

h

e

lin

o

None

90b

I

N

i

c

h

e

lin

o

No

n

e

Torino

-

Piossasco

per

Orb

assano

42

38

I

Orba

ssa

n

o

Bruino

Comune o località

S

e

ttimo - Pr

a

m

o

llo

Caselle

Mappano

Settimo

Casello Autostrada

Torino

S ni

a

Vi

scos

a

Settimo -

L

a

Ro

sa

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Pramoll

o

Casa cantoniera

San

M

a

ur

o

C

hi

e

ri

Pino

Casa

ca

nt

o

ni

era

Trof

a

r

e

ll

o

passagg

io

a

liv

e

ll

o

Torino -

Chieri

L

'I

L

ogg

ia

Carignano

Pont

e s

u

l

Po

Carmagnola

Borgo Sa

l

sas

io

Carmagno

l

a

Frazione

Tunin

e

tti

I

Dopo

l'inn

es

to

S.

S.

N.

20

pr

esso

Nichelino

None

Ri

va

lta Torin

ese

(magazz

ino

artiglieria)

Bruino

prima d

e

l bivio

per

Tr

ana

1960

{

1950

1955

1

960

{

{

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1960

{

I

i~~~

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1960

{

1950

1955

1860

{

1950

1955

1

960

{

1950

1955

1960

{

1950

1

955

1960

43

{

1950

Orbassano

I

Volvera

1955

Airasca

ponte Chisola

1960

{

1950

S. S

.

N. 24

Grange

P

a

l

m

e

ro

1955

II

126

G

ollegno

-

Alpignano-Va

l

de

ll

atorre Va

ld

e

llatorr

e -

Scuol

a d

i

Brion

i

1960

mb

S .. S. N

.

25

99

102

52

54

Torino

-

Givoletto

L

ucent

o

- Venaria -

F

ian

o

-

L

anz

o

Torino

- L

anzo

Germagnano

T

or

ino -

Cuorgnè

p

e

r

Caselle

Avigliana

{

1950

1955

1960

Collegno

- Sa

vone

r

a

1960

Roba

ss

on

e

ro

-

B

i

vio p

e

r Roba

ss

.

1

960

{

1

950

Ciriè

1955

::

::~;eg

iO

a

livell

o

{

1

t~ig

(12)

Tab.2

110

58

la

lb

151

152

17

le

l

IIla

Id

11

8

24

89

90b

42

38

43

II

126

mb

99

102

52

5-1

Strada statale o provinciale

Torino -

Volpiano

Torino -

Cuorgnè

per

Rivarolo

Autostrada

Torino -

Milano

S. S

.

N.

11

Padana

Superiore

Torino

-

Settimo

Caselle

-

Settimo

Torino

Casale

S. S.

. lO

Torino

-

Chieri

S.

S

.

N. 29

S. S.

N.

20

Vi

ll

astellone

Carignano

Carmagnola

Chieri

Gassino

Pinerolo

Poirino

Nichelino

None

Niche

l

ino

None

Tor

i

no

-

Piossasco

per

Orbassano

Orbassano

Bruino

Orbassano

Airasca

S.

S. N. 24

COllè

gno·Alpi gnano-V

a

lde

Ila torre

S. S.

.

25

Torino - Givo

l

etto

Luce

n

to - Vena

ria· Fiano - L

a

nzo

Tor

i

no - Lanzo

Germagnano

Torino -

Cuorgnè

per

Caselle

Comune e località

Settimo

- Pramollo

Caselle

Mappano

Settimo

Casello Autostrada

Torino

Snia Viscosa

Settimo -

La Rosa

Settimo bivio Pramollo

Casa cantoniera

San Mauro

Chieri

Pino

Casa cantoniera

Trofare

ll

o

passaggio

a

livello

Torino -

Ch

i

eri

La Logg

i

a

Carignano

Ponte

s

ul

Po

Carmagnola

Borgo Sa

l

sasio

Carmagnola

Frazione Tuninetti

Dopo l'innesto

S

.

S.

N.

20

presso

Nichelino

None

R

i

va

l

ta Torinese

(magazzino

artig

l

ieria)

Bruino

pr

i

ma del biv

i

o

p

.er

Trana

Vo

l

vera

ponte Chiso

l

a

1960

{

1950

1955

1960

1

1

{

1

950

1955

1960

1950

1955

1960

1960

{

1950

1955

1960

{

{

{

1

1

{

{

{

{

{

{

{

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1

955

1960

1950

1

955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

1950

1955

1960

Grange Pa

l

mero

{

1950

1955

Valdellatorre - Scuola di Brion

i

Avigliana

{

(13)

di tra

s

porto pubbli

co

e

dei

veicoli

industriali

(

5)

,

ci

si

ren

d

e

conto

fa

c

ilm

e

nt

e

d

e

lla

complessità

d

e

l

fenomeno

e come

i div

ers

i provv

e

dim

e

nti

,

pr

es

i dall

e

Autorità

com

un

a

li

,

al

l

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vo

lt

e

non possano rappr

ese

ntare

che

d

e

i

palliativi

di t

e

mp

o

r

a

n

ea ef

fici

e

nza.

L'imposs

ibilit

à

di

es

pan

s

ion

e

d

e

ll

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vecchie

indu-s

tri

e g

i

à so

ffo

ca

t

e

d

a

ll

e cos

truzioni

confinanti,

la nec

es

-sità di

provv

e

d

e

r

e

a

nuovi

e

dific

i

industriali

p

iù adatti

a

ll

a

moderna organizzazione

d

e

l

la \

'

oro,

l

a

poss

ibilità

di

ven

d

ere

il

terreno su cui gravano a

pr

ezz

i

e

levati

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tali d

a

p

e

rm

e

tt

e

r

e

la

sos

tituz

io

ne di qu

e

ll

e

ormai

supe-rat

e co

n

costruzioni

nuov

e e

di più

l

argo

r

esp

iro

,

spin-gono

molt

e

industri

e

a

trasportar

e

tutt

e,

od

in parte

,

l

e

loro l

avo

r

az

ioni n

e

i

ce

ntri

contermini.

Solo n

e

i 23

Comuni

d

e

ll

a cin

tura di Torino

(

tab

.

4)

s

i hanno

,

p

e

r

l

e

aziende

ivi impiant.at

e

o

tra

s

f

e

rit

e,

i

se-g

u

en

ti d

a

ti r

e

l

ativi al

p

e

riodo 1952

/

1960:

nuov

e

aziende

circa

70

l

avo

ratori

interessati

»

2200

az

i

e

nd

e

trasf

e

rit

e

»

130

l

avorato

ri in t

e

r

essa

ti

»

8000

(5)

La

capac

it

à

pratica

di una

st

rada urbana

a due

se

n

si

risulta ridotta

d

e

ll

'

l

%

per ogni per

cen

t

o

di

ve

i

co

li indu

s

tri

a

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supe

ri

ore a

l lO

%

d

e

l num

e

r

o

totale

d

e

i

veicoli;

di un

'

Iz

010

p

e

r

ogn

i p

e

r

cen

to

di veicoli

c

h

e

girano a

d

es

tra

oltre

i

l

lO

010

d

el

numero

total

e

d

e

i

ve

i

co

li

;

di

un 1010

per

qu

elli,

come

so

pra

,

c

h

e g

ir

a

n

o a si

ni

s

tra

,

tenendo

p

e

r

ò co

nto

c

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e

la

ma

ss

ima r

i

du-zione

d

e

ll

a capac

it

à c

ii una

s

trada p

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r

veicoli

c

h

e

girano a

s

ini-s

tr

a

o

a

destra

non può

s

up

e

rar

e

il

20010

.

Ino

l

tr

e

le

f

e

rmate di

au

tobu

s

in pro

ss

imit

à

di in

c

ro

ci,

in

s

trad

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con

divi

eto

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par-c

h

egg

i

o

ridu

cono

la

capac

ità d

e

ll

a s

trada d

el

lO

010 (

tab

.

3).

Tab

.

4

T

ab. 3

PERCENTUALI

DI TRA

F

FI

C

O PESA

NTE E

DI

VEICOLI

INDUSTRIALI RISPETTO

AL TOTALE

,

SULLE

STRADE

PRESE

I

N

ESAi\IE,

NEL

L

'

ANNO 1960

(l

oa

lo

ri

si

rif

e

ri

sco

n

o

al

tr

affico omog

e

ni

z

;:;a

!

o

)

o o

_2

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,.,

>

110

1.

8

1

8

1

9

,

17

26

,

49

58

8.343

23

,

19

26,42

Auto

s

tr

a

da Torino

-

M

il

ano

1

2

.

649

21

,

8

0

23

,

00

S

.

S. N.

11

151

3.48

1

27,40

30

,

01

152

1.622

22

,

0

4

29

,

53

17

5.628

12

,

50

14

,

60

S.S

.

N.

lO

5.367

17

,44

49,6

0

l

1.49

4

1

3

,

9

0

15

,

50

III

S.S. N. 29

12

.694

33

,

20

36

,

27

I

S.S.

N. 20

1

3

.

38

5

30

,

11

33

,

41

11

2.633

40

,

9

8

43

,

8

0

8

7.596

22

,

61

24

,

64

24

1.456

34,95

38

,

94

89

90 b

42

2

.

732

1

3

,

00

15

,

32

38

2.644

1

8

,

50

21

,

76

43

1.360

25,00

28

,

68

II

S.S

.

N. 24

126

723

10

,

55

1

3,33

III

S.S.

N. 25

8.632

11,46

17

,

06

99

4.255

1

8,83

22

,

89

102

2

.

696

14

,

43

16

,

09

52

6.471

16

,4

0

19

,

29

54

4.992

10

,

61

1

2

,

77

ELENCO DEI COMUNI L

EGATI D

AL PI

ANO

IN

TERCOMUNALE

DI TORINO

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