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Cronache Economiche. N.230, Febbraio 1962

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(1)
(2)

Lexikon Elettrica

(3)

cronache

economiche

mensi

l

e a cura della

camera di c

o

mmerci

o

industria

e agricoltura

di torino

numero

230

-

febbrai

o

1

9

62

Comitato di redazione: Ono Dott. Giuseppe Alpino Dott. Augusto Bargoni Prof. Dott. Arrigo Bordin Dott. Clemente Celidonio Prof. Dott. Giovanni Dalmasso Doti. Giacomo Frisetli Prof. Dott. F. Palazzi - Trivelli

Direttore responsabile: Dott. Giuseppe Franco

sommano

3 l'industria italiana della Radio e della Televisione guarda al futuro Intervista del mese: Cav. del Lav. Giuseppe Soffielti, fondatore della Watt RadiO d, Torino e Vice Presidente dell'A.N,I.E.

Turchi C. M.

5 Tecniche e principi per l'interpretazione e l'analisi finanziaria del bilancio (III) Ferrla Cottln F.

10 Investimenti e finanziamenti nell'impresa industriale 2cuos R.

13 Nascita, infanzia e adolescenza della « macchina per volare»

17 Sviluppo industriale nei Comuni depressi della Provincia di Torino

21 Dall'unione doganale all'unione economica (cronache dell'integrazione europea)

Pdmates'a G.

25 Valorizzazione del siero di latte

Richelli A.

28 Industrialismo ed uomo industriale (tribuna dell'economista)

31 Rassegna della Tecnica a cura di G. F. Micheletfi

37 Note di Cronaca Camerale:

1} Comilalo Vihvinìcolo Regionale Piemontese;

2) Unione delle Camere di Commercio Indu:dria e Agricoltura del Piemonte e Valle d'Aosta;

3) Preparazione dei medi quadrij 4) Bone di studio (f Luigi Einaudi ni 5) Pubblicazioni camerali;

_ Informazioni e notizie: Proposte di partecipaz.ione americana nell'industria italiana ~ Agevolazioni comunali per nuove iniziative industriali.

41 Congiuntura economica del mese di gennaio 1962

45 Rassegna del commercio estero torinese nel mese di gennaio 196Z

50 Sinossi dell'Import-Export

54 Borsa Valori - Rassegna del mese di febbraio 1962

57 Tra i libri

_ Frisch R.: Ma.ima et Minima; Sacchetto A.: Il punto sulla situazione della istruzione tecnica e professionale in Il.li. (G. B.)

_ G4briele Morello: L'industrializzazione della Provincia di Siracusa (G. F. M.) - In b,blioleca

61 Fiere mostre esposizioni e congressi internazionali

63 11 mondo offre e chiede

Direzione -redazione e ~mministrazione:

(4)

~ l v w

"

o

v

i

l

Modelli con schermo di:

(5)

L'INTERVISTA DEL MESE

L'industria Italiana

della Radio

e

della Televisione

guarda al futuro

Il

Cav.

d

e

l Lavoro

G.

Soffi

e

tti

ci

ha d

e

tto:

D.

-

La d

e

nsità d

e

i t

e

l

e

abbonati in Italia

è

di

c

i'/'

c

a

5

0

ogni 1000 abitanti. Quali sono l

e

p1'Osp

e

ttiv

e

di

a

ssor

bim

e

nto d

e

l m

e

'/'cato int

e

mo?

R

-

In

cifre

.

arrotondate,

oggi

abbiamo

sup

e

rati i

3

milioni di

abbonati

TV

.

Un traguardo n

e

l tempo fra 6

e

8 milioni

è

pr

e

-vedibile.

La produzione industriale per il mercato interno

,

pr

e

nd

e

ndo

come

b

ase

gli

anni passati

,

oscilla fra i

700/

800

mila

apparecchi anno.

D.

-

L

e

i p

e

nsa

c

h

e

un

'

ult

e

rior

e

diffusion

e

d

e

lla

t

e

l

ev

ision

e

sia

l

eg

ata a

eve

ntuali diminuzioni d

e

i pr

ez-zi

degli

appar

ecc

hi

?

R

-

I pr

ezz

i d

e

i t

e

l

e

visori

,

data la

concorrenza

in

a

tt

o s

ul m

e

rcato nazional

e,

non

è

pr

e

v

e

dibile possano

esse

r

e

ancora compressi

.

Anche

il passaggio

ai

transistors p

e

r i mod

e

lli

tra-s

portabili

, è

più fa

c

il

e

compoTti aumenti.

Solo

a

front

e

di innovazioni t

ec

nich

e e

riduzioni

d

e

i

costi

p

e

r i

componenti, si

può

considerare

la

pos-si

bilità di li

ev

i ritocchi.

L

'

ult

e

rior

e

diffusione,

a

mio

a\'viso,

può

esse

re

fa-vorita

da un miglioT

servizio

di

assistenza

tecnica

e

dal

completamento

d

e

i programmi RA

.

r. circa

l'attrezza-tura di trasmissione in tutto il territorio nazional

e

an-c

h

e

p

e

r il 2 programma.

D

. -

Attualmente in

Italia

il 33

Ofo

d

e

i t

e

l

ev

isori

in funzi

o

n

e è

a

17

pollici m

e

ntr

e

il

r

es

tant

e

67

%

è

a

21

pOllici

e

oltre.

L

e

r

ece

nti tecniche

c

ost1'tltti

ve

sem-brano

orientarsi

ve

rso

i

t

e

l

ev

isori da

19/23

polli

c

i

.

Il Cav. del Lavoro Giuseppe SoHietti, fondatore delle Watt Radio di Torino e Vice Presidente della A.N.I.E.

Qu.ali

sono

l

e

ragioni

e

d

il futuro di questa

evo

lu.

zione

t

ec

nico-costruttiva

?

R

-

Il pa

ssagg

i

o

d

a

17/21

pollici

a

l 1

9

/

23 pollici

r

e

alizza qualch

e

miglioram

e

nto dato

c

h

e

lo

sc

h

er

m

o

è

più piano

.

Siccom

e

la misura in pollici

è

rif

e

rita

sulla

diago-nal

e,

r

e

nd

e

ndo più r

e

ttang

o

lar

e

lo

sc

h

e

rmo

stesso, a

u-t

o

maticam

e

nt

e

n

e

consegue

un

a

um

e

nto in polli

ci.

Dal lato t

ec

nico-

cos

trutti

vo,

non

rappresenta

inno-vazione sostanziale.

D

. -

Cosa

p

e

n

s

a

del

pro

bl

e

ma

dell

e giace

n

ze

di

fin

e

anno? Dati,

i

cambiamenti

annuali d

ei

modelli in

produ

z

ion

e,

non

v

i

e

n

e

a

c

r

e

arsi un

o s

to

c

k di

merce

s

valutata? l n

caso

aff

er

mativo,

c

hi

soppo'

rta l

e

mag-gioT'i conseguenze

di qu

es

to f

e

nom

e

no

?

Il produtt

o

r

e,

il

g1'Ossista o

il d

e

ttagliant

e?

R

-

La

vendita radio-tv

h

a ca

r

a

tt

ere

pr

eva

l

e

nt

e-m

e

nt

e

stagionale.

Si

concentra

in 4/

5 m

es

i p

e

rciò

,

nel-!'impostazione d

e

i progmmmi

, va

considerato questo

fatto ch

e

comporta

una pr

e

parazion

e a

nti

c

ipata d

e

l

fabbisogno

,

immagazzinando prati

ca

m

e

nt

e

l

a

produ-zion

e

p

e

r diversi m

es

i.

E

'

più fa

c

il

e

avere

forti

stock all'inizio

d

e

ll

a s

ta-gion

e

che alla

fin

e.

In

ogni

modo

,

riman

e

nz

e

im

'

e

ndibili dip

e

ndono da

tanti f

a

tt

o

ri

e

ogni

fabbri

ca

nt

e,

con programmazione

prud

e

nzial

e,

può ridurr

e

il

rischio di t

a

l

e

svalutazione.

Svalutazion

e

che

p

e

r la maggior

parte

v

i

e

n

e

assorbita

dal produttore

stesso.

D.

-

R

ece

nt

e

m

e

nt

e

è

stata

avan

zat

a l'ipot

es

i

che

lo

sviluppo

d

e

i pro

g

rammi trasm

ess

i

(po

ssi

bil

e e

ntrata

in funzion

e

d

e

l

terzo

ca

nal

e)

fa

vo

rirà la t

e

nd

e

n

za a

(6)

l'acquisto d

e

l

secondo

televisore nell'ambito del

nu-cleo

familiar

e e

contribuirà ad

accel

e

rar

e

il

d

e

clino

della

radio. Qual

è

il suo

pensi

e

'/'o

in

mat

eri

a?

R

-

E'

possibile che

lo

sviluppo

dei programmi

faciliti l'adozione del televisore

sussidiario

nelle

fami-glie. Si è anche osservato

che molti utenti

acquistano

t

e

levisori

recenti, già funzionanti

per i due programmi

,

e

trattengono il

vecchio,

destinandolo

alla

villeggia-tura

oppure a

locali

accessori

.

Non

ritengo

che

,

la televisione

,

almeno

per

il

mo-mento, acceleri

il declino della radio.

L

'a

pparecchio radio

avrà sempre

la

sua

ragion

e

di

utilizzo,

sia per

la durata

ed

il

cara

tt

e

re

specifico

dei

programmi

TV

,

come

per l'int

eresse

che suscitano

l

e

trasmissioni

via

radio.

D.

-

P

eT

i

p'/'ossimi anni in

Italia

si prevede

un

"

boom

»

dei televisori,

dovu.to:

all'

aum

e

nto del 1'

e

d-dito pl'O-capite, all'incremento

d

e

lla

capacità

d'acqui-sto

d

e

ll

e

mgioni

depr

esse,

alla riduzion

e

dei

pr

ezz

i d

e

i

televisori

ed

allo sviluppo

d

ei

pl'Ogmmmi. L

ei

con-corda

con

qu

es

t

e

ottimistiche

pr

ev

isioni

e

sui

fattori

che dovrebbero

d

e

t

erm

inar

e

l'

esp

ansion

e

del

mercato

interno?

R -

Pur

condividendo

la previsione

che

l

a

TV

abbia ancora

p

er

qualche

anno

un mercato in

espan-s

ion

e,

ritengo personalmente che

l'incremento sarà

gra-duale, senza

boom

spettacolari.

Abbiamo visto che anche negli anni passati

del

cosidetto

miracolo

eco

nomico,

è

vero si è verificato

un

aumento

d

e

ll

e

vendite

ma tale da

essere

bcilm

e

nt

e

coperto

dalla produzione industriale.

O

ccorre

anche considerare che

i pr

ezz

i dei tel

e

-visori praticamente stabilizzati

da qualch

e

tempo,

han-no

p

e

r

conh'o assorbito

notevoli

aumenti

di

costo

do-vuti alla

mano d

'o

pera

,

aggiunta

dell

'U

HF, perf

ez

io-namento

di

automatismi e

pres

e

ntazione

es

tetica

sem-pre più

ricca

,

ecc.

In merito

a

ll

o sviluppo

d

e

i programmi

,

va

ricono

-sciuto che

la RA.I

.

ha fatto moltissimo

,

tanto da

essere

in

anticipo sui

tempi previsti

; è

certamente

augura-bil

e

che continui con egua

l

e

ritmo

ed

imp

eg

no.

D.

-

Sul totale delle vendite di

t

e

l

ev

isori

,

qual

e è

il

rapporto

tm

la produ

zio

n

e

nazional

e e

l'importa-zione

di mod

e

lli

esteri?

R

-

E' molto difficile

stabilire

dei rapporti

anche

conoscendo

l

e

statistiche

doganali in

quanto

molte

In-dustrie

o

rappresentanze

di

Case Estere non

impor-tano l'unità finita ma

solo

delle parti

che servono a

completare

il t

e

levisor

e,

che così

v

ien

e

nazionalizzato.

Una yalutazione

di

circa

il

5

%

su

l

totale d

e

ll

e

vendite in

Italia può

,

a

mio

giudizio,

esse

re plausibile.

D.

-

Quali

sono

l

e

sue previsioni sul

nostro

'

import-expo

rt di

televisori?

R

-

Non è

un problema molto important

e,

al-meno

dal lato quàntitativo.

L'importazione tende

a

diminuir

e

per

il fatto

che

la

produzione

nazional

e

ha raggiunto livelli qualitativi

ottimi, e

che i prezzi

sono orma

i

uguali

se

non minori

agli europei.

41

CRONACHE ECONOMICHE

L

'es

portazione

è

resa difficile perch

è

i nostri t

e

l

e-visori

non

si adattano agli standard degli alh'i Paesi

e

richi

e

dono modifich

e

che possono

essere

fatte

so

l

o

p

e

r quantitativi importanti.

Qualche iniziativa

è

in

atto e fabbricanti hanno

anche stabilito all' estero delle stazioni di montaggio

p

e

r

superare

difficoltà doganali

o

fiscali.

D.

-

Il m

e

'/'cato d

e

lla

radio che

fino

al

19

59

avellO

d

e

nunciato

ww

fl

ess

i

.

one preoccupante

,

ha

oggi ripreso

il

suo

normal

e

andamento grazie

a

g

li

apparecchi ad

alimentazion

e

autonoma. Quale

è

il

fu.turo degli

ap-pa'/'ecchi

tmdizi

.

onal-i? Fini

rann

o

p

e

r

ce

d

eTe

il

passo

ai transisto

r

s?

R

-

La

co

mparsa d

e

i transistors ha

rivoluzionat

o

la tendenza

con

uno

svi

lu

ppo considerevole degli

ap-parecchi cosidetti

p

e

rsonali

o

trasportabili.

Ciò ha

contribuito a

ll

a

ripr

esa

d

e

l

mercato radio,

aprendo

anche possibilità all'

espor

tazion

e.

L

'a

ppar

ecc

hio tradizional

e

a valvole con

alimen-tazione dalla rete riman

e

p

erò

ancora valido per

par-ticolari pr

estaz

ioni

,

come

radiofonografi

e

riproduttori

ad alta fedeltà o stereofonici. Gli apparecchi

a

M.F.

sono oggi costruiti lJrevalentemente a vah'o

l

a mentre

già compaiono,

e

subentreranno

n

e

l

tempo, i

tran-sistors.

D.

-

Entro qual

e

anno avremo

in ltali.a la

tele-visione a colori?

R

-

E

'

una pr

ev

ision

e

difficile. Nell

'

ambient

e

t

ec

nico

si

parla dopo il 1965.

Molto dipende dai p

e

rfezionam

e

nti

che verranno

r

e

alizzati p

er

render

e

il

sistema

riproduttor

e

più

sem-plic

e e

d

eco

nomico.

Par

e

che

il principio d

e

l

cinescopio a

tr

e can

n

on

i

e

l

e

ttronici

(rosso, verde e

blu)

stia

p

e

r

essere superato.

Giung

e

notizia

recentissima

di

un nuovo

tub

o

,

il

«

Banana Tub

e

».

Composto di un

solo cannone e

da

quattro

striscio-lin

e

di

fosforo

(rosso, verde,

blu

e

bianco)

che

permet-t

e

r

e

bbe un minimo ingombro

anche

in

profondità.

Per la

composizione

d

e

l

quadro, nel senso

verti-cale,

provv

e

de un tamburo ruotante

co

n l

e

nti

cilin-driche

che

proiettano

su

uno

schermo parabolico,

svi-luppando

così

l'intera figura.

Siamo nella fase

sperimentale, però può darsi

si

tratti di una

svolta

d

ec

isiva.

D.

-

Comunem

.

e

nt

e

si

prop

e

nd

e

per

Llna

ce

rta

SII

-peri.orità

qualitativa d

ei

p'/'odotti stranie

ri

del ramo

.

L

e

i

pensa che

qu

es

to

giudizio trovi

con

f

erma

in

un

e

ff

e

ttivo divario qualitativo

tra

la

nostra produzione

e

qu

e

lla

es

t

e

ra?

R

-

Se nel passato

,

specie

n

ei

riprodutt

o

ri

fono

-grafici,

l'estero faceva mercato

,

oggi

po~s:amo

dire che

la produzion

e

nazionale

è

p

e

rf

e

ttam

e

n

te

in

grado

di

competere.

Nei TV non

esistono

diff

e

r

en

ze

apprezzabili,

se si

esdudono certi automatismi

molto

diffusi

a

ll'

es

t

ero,

che al

lat

o

pratico

sono sorgente di

in

conve

ni

ent

i.

(7)

Tecniche

e prIncIpI

per l'interpretazione

e

l'analisi finanziaria di

bilancio

(III)

c.

M

.

TI/l'chi

Il metodo degli indici finanziari

"

misti"

Compl

e

tiamo

con questo articolo

l'argomento degli

indici

o

rapporti finanziari

(

<<

Ratios

,,)

come

metodo

per

in

terpretare

e

d

analizzare

i bilanci

aziendali.

Nei

nostri

due articoli

pr

ece

d

e

nti

(1) ci

siamo

oc-cupati degli

indici

che mettono

in r

e

lazione voci

del

Conto

Patrimoniale

ed

indici

che raffrontano voci

del

Conto Perdite

e

Profitti.

Intendiamo

ora occuparci

d

eg

li

indici finanziari

così detti

«

misti

",

cioè a

dir

e

di quei

rapporti

che

mettono

in

ev

idenza

l

e

r

e

lazioni

es

ist

e

nti fra

voci

del

Conto Patrimoniale e

di quello Economico.

Naturalm

e

nte innumerevoli

sono

l

e

possibili

com-binazioni fra

l

e

molt

e

voci,

più

o

m

e

no

signifi

cative,

di

quei due Conti e sarebbe

pertanto

assurdo volerli

con-siderare

tutti in questa

sede: comunqu

e

riteniamo di

poter

presentar

e

al cortese

Lettore

alcuni

dei più

co-(l)

C. M. Turchi

:

Tecniche

e

Principi per

l'ln/erpr

etaz.ionp

e

l'Analisi Finanziaria di Bilancio.

Indic

i

Finanziari del Conto

Palrimoniale

(I).

in

«

Cronache Economiche

"

,

n. 227 -

no-vembre

1961.

C.

M.

Turchi: Tecniche

e

Prin

cipi pe

r /'Inte

rpretaz

ione e

l'Allalisi Fina/lziaria

di Bilanc

io.

Indi

ci

Finanz

i

ari

del

ConIo

Economico

(

lI

),

in

«

Cronache Economic

h

e

"

,

n.

229

-

gen-naio

1962.

SCHEMA DI CALCOLO DEL TAsSO DI REODITIVITÀ DEL TOTALE

[

Tasso dI reddltlvlrà

del totale degli lnVeSrlmf'nt"1 dI un' Impresa

Una delle Il clòssiche» creazioni della Generai Molors: la Cadillac,

ultimo modello 1962.

munem

e

nt

e

usati nella pratica

aziendal

e

riuscendo

Iwr-altro a

dare

un

'idea

dell

'

utilità di tali

strumenti

d·a-nalisi.

Indici

Finanziari Misti

1. -

Indic

e

di Rotazion

e

d

e

ll

e

Attiuità

T

otal

i

(

<<

Tur-nou

e

r d

e

ll

e

Attiuità totali

,,

).

T

a

l

e

indic

e esp

rim

e

la

r

e

lazione

fra 1'ammontare d

e

l

fatturato

e

le

Attività

Totali

,

a

loro vo

lta costituite

dall'insi

e

m

e

delle

Atti

v

it

à

Correnti

-

Magazzino, Cassa

e

Crediti

-

e

gli

In

ve-stimenti

Permanenti

,

e cioè:

[lI

« TU/"Ilouer

delle Alt.

Totali»

Vendite Nette

Attività Tota

li

X

100

Tale indic

e

fra

i

molti

suoi

im-pieghi ha quello di

servire

di bas

e

al calcolo

del

«

Tas

so

di R

e

dditi-vità

"

d

eg

li

investim

e

nti

aziendali

,

il quale

viene calcolato come

il

-lu

strato all

a

figura

l.

Vediamo

ora

di

yalutare

il

gra-do di utilità di tale indic

e

«

mi-sto» con

riferim

e

nto al

caso

con-creto

di una

grande società

ameri-cana:

la

C

e

n

e

rai Motors.

I dati che

sono essenziali ai

fini

del

calcolo

dell'indic

e

sono quelli

riportati in

tabell

a.

(8)

(

l)

(

2)

(3)

Tabella

1

DATI

DI

BILANCIO

DELLA SOCIET A' GENERAL MOTORS

(in

milioni di dollari)

1960

1959

195

8

« Turnover»

delle Attività

T

ota

li:

2

,

1 volt

e

2,0 volte

1,8 vo

l

t

e

a)

Vendite nettI'

12

.

740

11.237

9.524

h)

Attività Totali

5

.

809

5.403

5.062

- Attivilà corrCllli 2. i9<) 2.566 2.099 - AUivillì fis~c 3.010 2837 2.963

Uti

l

e

cl

'ese

rcizi

o

in

%

delle

ve

ndit

e:

7,5

%

7

,

8 "

/

0

6,7 n,'o

a)

Util

e

n

etto

cl

'ese

rcizio

959

873

634

h)

Vendit

e

n

e

tt

e

12.740

11.237

9.52

,

1

T

asso

di

Redditività

d

el

to-tal

e

cl

eg

li inv

est

im

e

nti cl

e

l-Ia

Società Genera

i

M

o

t

o

r

s

15

,

75%

15

,

60"

/

0

12

,

06"

/

0

[

(3)

=

(

l

)

X

(

2

)

]

(

Fonli:

Bilanci Annuali cl

e

li

a

Soci

e

t

à

G

e

n

e

rai

1\1

[

o

tor

s)

Dall'

esa

m

e

d

e

i dati della Tabe

ll

a

l

'ii

ricavano

d

e

ll

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inter

ess

anti deduzioni. S

e

ci

limiti

amo a

consi-derare

l'Utile d

'ese

rcizio in perc

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ntuale delle

vendite

n

e

tt

e

della Soci

e

,

dobbiamo

constatare che

t

a

l

e

in-dic

e è

peggiorato dal 1959

al

1960

,

essendo

passato

dal valor

e

di 7

,

8

%

a

quello di 7

,

50/0. Dobbiamo

,

p

e

r

questo

,

pensare

che

la

«

redditività

»

dell

e

impr

ese sia

diminuita in quel periodo? Certamente no: basti

in-fatti considerare

un indice più

comprensivo e

,

p

e

r i

no

s

tri

scop

i

, certo

più

s

ignifi

cativo,

qual

e

que

ll

o del

Tasso di r

e

dditività de

l

tot

a

l

e

degli investim

e

nti dell

e

Soci

e

tà. Quest'ultimo indic

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infatti

,

se

pur

e

l

egger-ment

e,

aumen

t

a

dal

15

,

60

Ofo

n

el

1959 al 15,75

Ofo

n

e

l-l'

a

nno

s

uc

cess

ivo.

2. -

Indic

e

di Rotazi

.

on

e

d

e

l

Magaz

z

i

.n

o

(

<<

TU/"l1ov

e

r

d

e

l Magazzino

»

).

Il Conto Magazzino

o

M

e

rci

o

Scor-t

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interessa

]'

ana

li

sta

finanziario

sia

rispetto

a

l

valore

d

e

ll

e

merci

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del materiale

che

l

o

riguardano

, e

sia

anc

h

e e soprattu

tt

o

rispetto alla

sua

e

ntità

in

rapporto

al fabbisogno dei fondi p

e

r

il

suo

finanziam

e

nto

,

ed

in

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a

l

volum

e

delle

vendite.

In

altre

paro

l

e è

n

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cessario

ver

ifi

care

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con

tr

ollare

che

il

Magazzino

adempia sempr

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a

ll

e

sue

du

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fonda

-mentali funzioni:

l

)

risp

e

tto al proc

esso

di produzion

e,

s

i

a

in

gra-do di rifornir

e

regolarmente

e

senza

int

oppi o

s

trozza

-ture

i

vari

reparti;

2) risp

e

tto al proc

ess

o di

vendita,

sia

ancora

in

grado

di

assicurare

un flusso

costan

t

e

e

r

egu

l

are

p

e

r

tutti

i

cana

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di distribuzione

.

Una

es

atta

va

lut

azione

dell

e

funzionalità

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dell

'ef-fici

e

nza di un magazzino risp

e

tt

o a

ll

a produzione

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ri

s

p

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tt

o al

m

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r

ca

to

,

ovviamente

non

è

po

ss

ibil

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senza

on

'

ana

li

si

d

e

ttagliata

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d

e

ll

a consistenza

e

d

e

l

valore

del magazzino

stesso, sia

d

e

l processo produttivo

e

d

e

l

mercato.

Comunqu

e

un

ana

li

sta

può farsi un

qualche

se

rio

giud

izio

mediante

l

o strumento

dei Rapporti Finanziari

«

Misti

»

fra

l

e

vendite

e

d il

costo

d

e

ll

e

m

e

rci

ven-dute

(2)

e

l

e giacenze

iniziali

,

fina

l

i

o

m

e

di

e

.

a)

-

«

Rapporto fra Costo d

e

ll

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V

e

ndit

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Maga

zz

ino

».

Tal

e

rapporto

è

int

eso

a

m

e

tt

e

r

e

in

ev

id

e

nza l

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r

e

l

azioni che

es

istono fra

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costi

d

e

ll

e

m

e

r

c

i

vendute

(2)

Rimancli

a

mo

,

p

e

r

il

canc

e

llo

cli

«

Coslo dell

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mer

c

i

ve

ndut

e

»

o

({

Costo delle

ve

nclit

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»

al no

s

tr

o a

rti

co

l

o:

C. ì\l.

Tur

c

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T

ec

ni

c

h

e e

Principi p

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r l'lnl

.

e

rpr

e

la

z

i

o

n

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l'Anali

s

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Finon

::.

iaria di Bilanci

o

.

IneZi

c

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Finan

z

iari

d

e

l

Gonio

Economi-co,

in

({

Cronache

Economi

c

h

n. 229 -

ge

nnaio 1962.

Veduta dall'aereo delle grandiose fonderie della U. S. 5feel di Chicago, U.S.A.

(9)

La Generai Molor!> nel mondo: lo Stabilimento (( Generai Molors do Brasil $. A. l', di Saa José dos Campos in Brasile,

c

d i

va

l

or

i

re

l

a

ti

v

i

a

ll

e g

ia

ce

n

ze

«

m

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dil"

»

(

Cm

)

di

magazzino

-

c

io

è

l

e

m

e

di

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a

ritm

e

ti

c

h

e

fra

i

va

l

ori

r

e

l

a

tivi

a

ll

e

co

n

s

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s

t

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nz

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di m

agazz

in

o,

iniziali

,

o

dal

l

"

genna

i

o

(3)

(C

i

)

e

que

ll

i

r

e

l

ativi

a

ll

e

co

n

s

i

s

t

e

n

ze

nnali

o

d

a

l

3

1 di

cem

br

e (3)

(C

f).

Gm

=

G

i

+

cr

_

2

Tale

i

ndice

,

p

e

r la n

a

tur

a s

t

essa

d

e

l

s

uo num

e

r

a-t

o

r

e

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de

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s

uo d

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nominator

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può

t

a

lor

a

es

prim

e

r

e

mo

lt

o

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ffi

caceme

nt

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la

funzionalità

e

cl il

rend

im

e

nto

(3)

Supponendo

naturalment

e,

c

h

e

l'a

nn

o

nn

a

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zia

ri

o

d

e

il

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soc

i

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t

à

per

le

qu

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li

si calco

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ano

tali

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apporti, eo

in

ci

d

a con

tIuello

so

l

a

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e.

d

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l

m

agazz

ino

r

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spe

tt

o a

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pro

cesso

pr

od

utti

vo

d

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ll

'a-z

i

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nd

a

in

esa

m

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.

«

Happ

o

rto fra

Cosio de

ll

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Ve

lldit

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J'v!aga

zz

in

o

"

=

Costo de

ll

e ve

ndit

e (2)

X

(vo

ll

e)

(G

i

+

Gf)

X

2

b

)

-

«

Rapporto

fra V

e

n

dit

e e

Ma.ga

zz

ino

».

T

a

l

e

«

Rapporto

»

m

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tt

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in

ev

id

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n

za

l

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r

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azioni

fra

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V

e

ndite N

e

tt

e

di

un

a

impr

esa e

l

e

consist

e

n

ze

nnali

-

od a

l

3

1

dic

e

mbr

e (3)

-

di magazzino

(Cf).

T

a

l

e

indi

ce.

p

e

r

l

a

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tura d

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s

u

o

num

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rator

e

e

de

l

suo

d

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nomina

t

ore può

t

alora

esp

rim

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r

e assai

b

e

n

e

]'

e

ffi

c

i

e

nza

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d

il

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ndim

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nto d

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m

agazz

in

o

ri

spe

tt

o al

p

ro

cesso

distributivo

o

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vendita

d

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ll'

az

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nda oggett

o

d

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ll'

a

n

a

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s

i fin

anz

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aria.

«

Happorto fra V

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ndit

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Mag

azz

i

.

n

o

"

=

_

V

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n

d

it

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tt

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X

(

)

-

Gf

vo

l

te

S

e

pr

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ndiamo

l'

ese

mpio di

un

a

grande az

i

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nda

americana:

la

Uni-ted

Sta.t

es

St

ee

l

Corporation

(D

.

S.

St

eel),

avremo

-

con

riferim

e

nt

o

a

ll'

anno

1959

-

p

e

r il

primo rap

-po

rt

o

fra

cos

to d

e

ll

e

V

e

ndit

e e

M

a-gazzino

,

il

seg

u

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nt

e

va

l

o

r

e:

[111

Cos

t

o

d

e

ll

e

V

e

ndit

e

X

2

=

Gi

+

Cf

S

2720

,1

X

2

=

4,32

volt

e

S

665

,3

+

S

596,4

(C

ifr

e

in mili

o

ni di d

o

ll

a

ri

USA -

1959)

P

er

il

secondo rapporto

fra V

en-dit

e e

Magazzino

,

avremo

il

se-g

u

e

nt

e

va

l

o

r

e:

hl

Vendite n

e

tt

e

=

$

3598,0

=

603

I

[

Gf

596

, 4 '

va t

e

La Generai Molors nel mondo: lo stabilimento Il Generai Molors South African (Plg.) Lld. )), di

Pori Elisabelh , Sud Africa.

(C

ifr

e

in milioni di

.

do

ll

ar

i

USA - 1959)

(10)

la Generai Motors nel mondo: lo Stabilimento jj Generai Motors New

Zealand lId.)I di Wellinglon in Nuova Zelanda.

D

a

l

co

nfr

o

nt

o

di qu

es

ti du

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indici p

oss

i

a

mo

co

n-s

t

a

t

a

r

e

un f

a

tt

o

int

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essa

nt

e

p

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r qu

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ta

g

r

and

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società

s

id

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rur

g

i

ca

statunitens

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:

che

c

io

è

i

suoi

magazzini

pres

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ntano

un

grado

di r

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dditività maggior

e

d

a

l punto

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vis

t

a

d

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lla di

s

tribu

z

i

o

n

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che

non da qu

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llo

produt-tivo

in

se

n

so s

tr

e

tt

o

.

In

a

ltr

e

parol

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p

e

r

l

a

U. S

.

St

ee

l

,

come

p

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r molt

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a

ltr

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impr

ese

b

e

n

e

amministrat

e,

il punt

o

di

vista

d

e

i

dirig

e

nti

amministrativi

preval

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su

qu

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ll

o

d

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i diri

ge

nti

t

ec

nici

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d

eg

li ing

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n

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ri

;

c

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te

ri di prod !lfti

v

ità

,

cioè

r

a

pporti fr

a

risultati produttivi

e

fattori impi

ega

ti

,

ve

n

-gono considera

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so

ltanto

in

secondo ordine

risp

e

tto

a

i

c

l'it

e

ri di l'

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dditività

o

di

economi.

c

ità

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sf

ruttam

e

nt

o

d

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l m

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c

ato

,

cioè

risp

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ttivam

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nt

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r

a

pport

i

fra

utili

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cap

it

ali

,

rapp

o

rti tra

cos

ti

e

ri

cav

i

e

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appo

rti fr

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l

e

quot

e

di

s

frutt

a

m

e

nto d

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l

m

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rcato

e

d

i

l

t

o

tal

e

d

e

i

co

nsumi.

Sommario e conclusioni

Abbiamo

così

ultimat

a

una

so

mmari

a

d

esc

rizion

e

di alcun

i

strumenti

e

di

alc

uni

principi

p

e

r l'int

e

rpr

e-tazion

e e

l'analisi finanziaria di bilan

c

io.

Reparto di collaudo dei motori ad 8 cilindri a "Y" cc Chevrolelll. St

a-bilimento Generai Motors di Tonawanda nello Stato di Nuova York (U.S.A.).

La Generai Molors nel Mercato Comune: lo Stabilimento cc Generai Molors Continentali) di Anlwerp in Belgio.

(11)

Abbiamo,

in partico

lare,

descritto

alcuni

dei

più

signi

ficativi indici finanziari d

el

Conto Patrimonia

le

,

d

e

l

Conto

Economico

e

«

Mist

i

»

:

non rit

e

niamo

,

co-munqu

e

di aver

esa

urito, in qu

es

ti tr

e

br

ev

i

art

icoli

,

il

vasto

a

rgom

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nto d

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li indici finanzia

r

i; d

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l r

es

t

o non

e

ra n

ep

pur

e

n

ell

e

nostr

e

int

e

nzion

i

il

farlo.

Ciò che abbiamo voluto

far

e,

inv

ece,

è

di

aver

dato

un

'

id

e

a

d

e

ll

'

utilità di

tali

mod

e

rn

e

t

ec

niche d

'

anal

isi

finanziaria

aziendale

,

rimandando

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gentile

Lettor

e,

a

ll

a

bibliografia

s

u

ll

'

argomento, qualora

int

e

nda

ap-profondire qualcuno

d

e

i punti trattati in qu

es

t

e

pagin

e

.

Bibliografia

Cece

h

e

r

e

lli

:

II

lin

g

l/a

gg

i

o

d

e

i

bilallci

-

Ed. F. L

e

Monni

e

r,

Fi-renze

1956

.

Danten:

Business

fill(lllc

e

-

Ed.

Pr

e

nti

ce

_

H

a

ll. In

c

.

-

Engl

e

-wood Cliff

s,

N.

J.

-

U.s.A.

,

19.5

6.

OFFICINE METALLURGICHE E MECCANICHE

OBERT GIUSEPPE

&

C.

S. p.A.

TORINO

Via V

itt

orio Amedeo Il, 24

-

Telefoni

:

53

.

792 . 46

.

828

Ferria-Contin: Fil1an

za

Az

i

e

ndal

e

-

Ed. F.

Ang

e

li - IIIi1

a

n

o,

1959.

Gerstenberg: Fil1allcial

o

rgal1i

za

ti

o

n

&

mallag

e

m

e

llt

of

bll

s

ill

ess

-

Ed.

Pr

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ntiee - H

a

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e

. -

En

g

l

ewoo

d

C

liff

s,

N.

J.

-U.S.A.

,

1

95

1.

Guthman:

Ana

ly

s

i

s

of

fil1allcial

s

tat

e

m

e

llt

s

-

Ed. Pr

e

nti

ee

-

H

a

ll.

In

e.

-

Eng

l

e

wood Cliffs

,

N.

J

.

-

U.S.A.,

195

3.

Hunt

,

~lilliams

e

D

ona

ld

son:

Ba

s

i

c

bu

si

n

ess

fin

a

ll

ce

-

Ed.

R.

D.

In"in

,

In

c.

-

H

omewood,

Illin

o

i

s,

U

.S

.A.

- 195

8.

Hunt

,

Wi

ll

iam

s,

Port

e

rn

e

ld

,

L

ange

r

e

Vand

e

ll

: Case

Pr

o

bl

e

m

s

ill Finallc

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-

Ed

.

R.

D.

Irwin

,

In

c.

- H

o

m

ewoo

d

,

Illin

ois,

U

.

S.A.

- 1959.

Kimball:

Corporate FinC/nc

e

_

Ed.

Litt

l

e

n

e

ld

,

Adam

s

&

Co.

,

Ame

s,

J

owa,

U.s.A. - 1957.

J

o

hn

so

n: Finan

c

ia.1 Manag

e

m

e

nt

-

Ed. All

y

n

&

Ba

co

n,

In

c.

Bo

sto

n

,

M

ass,

U.S.A

.

-

1959.

My

e

r: Financial Stat

e

m

e

nt

Ana

ly

s

i

s

-

Ed

.

Pr

e

nti

ce

- H

a

ll. In

e.

-

Engl

e

wood Cliff

s,

N.

J.,

U.S.A. -

1

952.

,

,yhitin:

Th

e

Th

eo

ry of

ln

ve

nt

o

ry

Mana

ge

m

e

llt -

Ed.

Prin

ce

l

on

Univer

s

it

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