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CORTE DI APPELLO DI TORINO. Relazione al Primo Presidente della Corte di Cassazione sull amministrazione della giustizia per l anno 2020

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CORTE DI APPELLO DI TORINO

Relazione

al Primo Presidente della Corte di Cassazione sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2020

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1 Indice

A. Lo stato degli Uffici del Distretto della Corte d’Appello di Torino.

A. 1. La Corte d’Appello di Torino.

A. 1. a. La copertura della pianta organica della Corte d’Appello di Torino.

Sezioni Civili Sezioni Penali

A. 1. b. Il personale amministrativo della Corte d’Appello di Torino.

A. 1. b. 1. Emergenza sanitaria COVID.

A. 1. c. La situazione della Corte d’Appello di Torino, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile Settore Penale

A. 1. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici della Corte d’Appello di Torino (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo nell’intero distretto).

A. 2. Il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta.

A. 2. a. La copertura della pianta organica del Tribunale per i Minorenni.

A. 2. b. Il personale amministrativo del Tribunale per i Minorenni.

A. 2. c. La situazione del Tribunale per i Minorenni, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 2. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale per i Minorenni (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 3. Il Tribunale di Sorveglianza.

A. 3. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Sorveglianza.

A. 3. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Sorveglianza.

(3)

2 A. 3. c. La situazione del Tribunale di Sorveglianza, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 3. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Sorveglianza (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 4. Il Tribunale di Torino.

A. 4. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Torino.

A. 4. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Torino.

A. 4. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Torino (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile Settore Penale

Analisi per Sezione: Sezioni Civili e Sezioni Penali

A. 4. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Torino (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 5. Il Tribunale di Alessandria.

A. 5. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Alessandria.

A. 5. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Alessandria.

A. 5. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Alessandria (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 5. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Alessandria (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 6. Il Tribunale di Aosta.

A. 6. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Aosta.

A. 6. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Aosta.

(4)

3 A. 6. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Aosta (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 6. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Aosta (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 7. Il Tribunale di Asti.

A. 7. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Asti.

A. 7. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Asti.

A. 7. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Asti (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 7. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Asti (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 8. Il Tribunale di Biella.

A. 8. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Biella.

A. 8. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Biella.

A. 8. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Biella (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 8. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Biella (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 9. Il Tribunale di Cuneo.

A. 9. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Cuneo.

A. 9. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Cuneo.

A. 9. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Cuneo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

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4 A. 9. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Cuneo (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 10. Il Tribunale di Ivrea.

A. 10. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Ivrea.

A. 10. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Ivrea.

A. 10. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Ivrea (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 10. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Ivrea (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 11. Il Tribunale di Novara.

A. 11. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Novara.

A. 11. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Novara.

A. 11. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Novara (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 11. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Novara (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 12. Il Tribunale di Verbania.

A. 12. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Verbania.

A. 12. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Verbania.

A. 12. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Verbania (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 12. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Verbania (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

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5 A. 13. Il Tribunale di Vercelli.

A. 13. a. La copertura della pianta organica del Tribunale di Vercelli.

A. 13. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Vercelli.

A. 13. c. La situazione dell’Ufficio, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo del Tribunale di Vercelli (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

A. 13. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Vercelli (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

A. 14. Osservazioni conclusive sulla situazione degli organici del personale di magistratura e amministrativo.

A. 14. a. Gli organici del personale di magistratura.

A. 14. b. Gli organici del personale amministrativo.

B. La realizzazione ed effetti delle riforme e questioni di rilievo nei diversi Settori.

B.1 Settore civile

B.1.1 La disciplina dell’immigrazione

B.1.2 Legge 89/2001 (Legge Pinto), come mod. da D.L. 22 giugno 2012 n. 83 , convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 134 e da legge 28 dicembre 2015 n. 208

B.2 Settore penale

C. La situazione carceraria nel distretto, le misure alternative alla detenzione la sospensione o rinvio dell’esecuzione, i provvedimenti concernenti i benefici penitenziari nonché quelli risarcitori per sovraffollamento carcerario.

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6 A. Lo stato degli Uffici del Distretto della Corte d’Appello di Torino.

Il distretto della Corte d’Appello di Torino comprende le Regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta ed un territorio di 28.648 km2, il più esteso in Italia, in cui risiedono più di 4.500.000 abitanti, secondo dati Istat aggiornati al 31 dicembre 2019. Negli Uffici giudiziari del distretto prestano attualmente servizio 505 magistrati ordinari, su un organico di 603, suddivisi fra giudicanti e inquirenti come indicato nella tabella 11, 21 magistrati in meno dello scorso anno, con una percentuale totale di scopertura passata in un anno dal 10,85% al 16,25% ed una proporzione, fra magistrati in servizio e popolazione del distretto, pari a 1 magistrato ogni 8.911 abitanti (11,2 magistrati ogni 100.000 abitanti) ed ogni 56,7 km2, ben inferiore, anzi pari a poco più della metà della media dei Paesi europei2.

TABELLA 1

Diversi Uffici giudiziari del Distretto presentano poi scoperture di organico particolarmente significative.

Quanto al personale amministrativo dell’intero Distretto, dall’esame dei dati relativi alla pianta organica e dalle relazioni inviate dai Dirigenti dei diversi Uffici emergono percentuali di scopertura in alcuni casi sinanche più rilevanti.

Nonostante queste scoperture d’organico, cui si sono aggiunte le difficoltà legate alla tragica emergenza epidemiologica da Covid-19, ancora in corso, che ha inevitabilmente comportato sospensioni e rallentamenti dell’attività giudiziaria, solo in parte ovviate dall’incrementata possibilità di lavoro a distanza e dall’impiego degli strumenti informatici per la trattazione scritta dei procedimenti civili e per lo svolgimento di udienze da remoto, grazie all’impegno eccezionale dimostrato dai magistrati e dal personale amministrativo in servizio nel Distretto, è stato comunque possibile registrare nell’anno giudiziario trascorso dei risultati più che

1 Tabella elaborata, come quelle successive, riportando i dati indicati nel sito del C.S.M., da ultimo consultato il 2 novembre 2020, previa verifica con i dati forniti dai singoli Uffici del Distretto.

2 Pari a 21,4 magistrati ogni 100.000 abitanti, secondo i dati riportati nel più recente rapporto CEPEJ (European commission for the evaluation of justice), pubblicato il 22 ottobre 2020.

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7 soddisfacenti, con un significativo calo delle pendenze, ad esempio, per la Corte d’Appello di Torino, pari al 5,00 % per il settore penale (il numero dei procedimenti pendenti è stato ridotto da 15.610 al 30/6/2019 a 14.759 al 30/6/2020) e al 14,5 % per il settore civile (con un numero di procedimenti pendenti ridotto da 3.606 a 3.082).

Questo premesso, si procederà qui di seguito ad esporre, per ogni singolo Ufficio, la consistenza della pianta organica di magistrati e personale amministrativo, i dati statistici più significativi e le variazioni rilevate nell’ultimo anno (relativamente al periodo compreso fra il 1 luglio 2019 e il 30 giugno 2020), le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo), le prassi organizzative e le problematiche di maggior rilievo, nonché poi a relazionare sulla complessiva situazione carceraria nel distretto.

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8 A. 1. La Corte d’Appello di Torino.

A. 1. a. La copertura della pianta organica della Corte d’Appello.

La situazione complessiva degli organici della Corte d’Appello di Torino è riportata nella seguente tabella:

TABELLA 2

Deve notarsi la permanente scopertura della posizione di Magistrato distrettuale giudicante, per la quale, invece, occorrerebbe semmai una ben maggiore dotazione numerica in organico, nonché una rilevante scopertura del 16% nelle posizioni di Consigliere di Corte d’Appello.

Sezioni civili

La ripartizione organica delle Sezioni civili, ristrutturata con provvedimenti di variazione tabellare del 2018 e divenuta pienamente operativa dal gennaio 2019, è risultata corrispondere positivamente alle esigenze dettate dalle variazioni dei flussi in entrata per materia che ne erano state la ragione fondante.

Le prime tre sezioni civili della Corte sono deputate alla trattazione del contenzioso ordinario nelle materie rispettivamente loro assegnate quali competenze specialistiche.

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9 La IV Sezione e la V Sezione civile hanno competenza rispettivamente in materia di Protezione internazionale ed Impresa, sono composte da un Presidente di sezione comune ad entrambe e da Consiglieri che vi assumono funzioni come secondo incarico.

Il Presidente ed i Consiglieri della II Sezione sono deputati, quale secondo incarico, a svolgere funzioni di Presidente e Giudici del Tribunale regionale delle acque pubbliche (TRAP).

Il Presidente della III Sezione ha come secondo incarico la Presidenza della Sezione VI, deputata all’esame del contenzioso derivante dall’applicazione della “legge Pinto”; a tale Sezione sono assegnati, quale secondo incarico, i Consiglieri della III Sezione e giudici ausiliari co-assegnati ad altre Sezioni.

La Sezione Lavoro e la Sezione Famiglia hanno le competenze loro proprie.

Tutti i Consiglieri del settore civile (con esclusione di quelli assegnati alla Sezione lavoro e alla Sezione Famiglia) svolgono, accanto all’incarico principale, un secondo incarico, taluni anche un terzo incarico non esclusivo.

Più specificamente, le sezioni civili della Corte sono attualmente composte come segue:

- Prima Sezione3: 1 Presidente, 5 Consiglieri, 2 Giudici Ausiliari. Dal 30 settembre 2019 risulta vacante la posizione di un Consigliere. Uno dei due Giudici Ausiliari non ha confermato la propria disponibilità alla proroga.

- Seconda Sezione4: 1 Presidente, 5 Consiglieri, 3 Giudici Ausiliari (la posizione di Presidente di sezione, prima vacante, è stata coperta dal 1 ottobre 2019; una posizione di Consigliere, vacante dal 2 settembre 2019, è stata coperta dal 1 gennaio 2020 con assegnazione peraltro solo provvisoria di un Consigliere delle sezioni penali; dal 31

3 La I Sezione civile ha competenza in materia di: associazioni e fondazioni, imposte e tasse, contratti di mutuo, conto corrente, contratti bancari e di borsa, intermediazione finanziaria, concorrenza sleale, società, azienda e contratti relativi all'azienda, fideiussione, mandato di credito, anticresi, cause di prelazione e di conservazione della garanzia patrimoniale, fallimento e procedure concorsuali, titoli di credito, controversie e ricorsi in materia elettorale, infrazioni valutarie, cause in cui sia parte una pubblica amministrazione, non attribuite ad altre sezioni, appalti di opere pubbliche (non devoluti alla sezione specializzata per le imprese), volontaria giurisdizione e reclami avverso provvedimenti emessi in camera di consiglio in materie che non siano specificamente assegnate ad altre sezioni, riconoscimento di sentenze straniere (fatta eccezione per le sentenze relative a materie assegnate alla Sezione Famiglia), esecuzioni forzate, agenzia e mediazione, leasing, factoring e franchising, giudizi di rinvio conseguenti ad annullamento di sentenze emesse dalla Sezione III Civile.

4 La II Sezione civile ha competenza in materia di: diritti reali e possesso, successioni e donazioni, comunione e scioglimento di comunione, condominio, compravendita e permuta di immobili, arbitraggio e perizia contrattuale, espropriazioni per pubblica utilità, vendite mobiliari, contratti di appalto ad eccezione degli appalti pubblici, contratti d’opera ad eccezione dell’opera professionale, contratti atipici, ripetizioni di indebito connesse con la competenza della sezione, impugnazioni delle decisioni sui ricorsi avverso decisioni dei C.N. degli Agrotecnici e dei Geologi, ricorsi di volontaria giurisdizione attinenti sia alla materia condominiale, quali le domande di revoca di amministratori di condominio, sia alle altre materie di competenza della sezione, giudizi di rinvio conseguenti ad annullamento di sentenze emesse dalla Sezione I Civile.

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10 dicembre 2020 risulterà vacante anche una seconda posizione di Consigliere; dal 1 novembre 2019 è stata invece disposta l’assegnazione alla Sezione di un terzo Giudice Ausiliario).

- Terza Sezione5: 1 Presidente, 5 Consiglieri, 3 Giudici Ausiliari (una posizione di Consigliere, vacante dal settembre 2019, è stata coperta dal 1 gennaio 2020 con assegnazione peraltro solo provvisoria di un Consigliere delle sezioni penali; una seconda posizione di Consigliere risulta scoperta a seguito del decesso della compianta Collega Maria Dolores Grillo, intervenuto il 29 marzo 2020 a seguito della grave patologia di cui era sofferente; uno dei tre Giudice Ausiliario è co-assegnato al 50 % alla IV Sezione civile).

- Quarta Sezione – Protezione internazionale6: composta da 1 Presidente, 3 Consiglieri assegnati come secondo incarico, 8 Giudici Ausiliari. A fronte del previsto prossimo esaurimento delle cause assegnate a questa sezione, nel periodo de quo sono rimasti assegnati alla sezione solo 6 degli 8 Giudici Ausiliari tabellarmente previsti, di cui uno co-assegnato al 50 %. Ai Consiglieri togati della IV Sezione, che vi esercitano funzioni quali secondo incarico, non sono assegnate cause, distribuite invece tra i Giudici Ausiliari e in ragione del 50% del carico di ciascuno di questi ultimi al Presidente. La Cancelleria della sezione è la stessa della sezione II civile.

- Quinta Sezione - Impresa7: composta da 1 Presidente -lo stesso della Quarta Sezione, come secondo incarico- e 7 Consiglieri assegnati come secondo incarico; alla sezione

5 La III Sezione civile ha competenza in materia di: responsabilità extracontrattuale, contratti di somministrazione, spedizione, trasporto, deposito, mandato, contratti di assicurazione, ripetizione di indebito, impugnazione di lodi arbitrali, contratti di prestazione d’opera professionale, responsabilità professionale, locazioni, cessioni di azienda, cause c.d. “atipiche” (impugnazioni di disciplinari notarili, richieste di liquidazione di parcelle avvocati, spese di giustizia), giudizi di rinvio conseguenti ad annullamento di sentenze emesse dalla Sezione II Civile.

6 Alla IV Sezione civile sono assegnate tutte le cause in materia di protezione internazionale (status di rifugiato politico, diritto di asilo, protezione sussidiaria, protezione umanitaria), nonché i corrispondenti reclami avverso le liquidazioni dei difensori delle parti ammesse in materia al patrocinio a spese dello Stato e le opposizioni alle revoche dell’ammissione.

7 La V Sezione civile è chiamata a decidere le impugnazioni proposte avverso le decisioni della corrispondente Sezione Impresa costituita presso il Tribunale di Torino, a sua volta competente, con riferimento al territorio dell’intero distretto della Corte d’Appello di Torino, nelle cause in materia di proprietà industriale ed intellettuale e concorrenza sleale, escluse quelle non interferenti con l’esercizio dei diritti di proprietà industriale (sino al 2012 attribuite alle Sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale) e in quelle in materia societaria, comprese le azioni di responsabilità, che vedono interessate società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative e società europee, nonché società di persone che rispetto alle stesse esercitano o sono sottoposte a direzione e coordinamento, contratti pubblici di appalto di lavori, servizi o forniture di rilevanza comunitaria in cui sia parte una società di capitali, ovvero società di persone esercitanti o sottoposte a direzione e coordinamento da parte di una società di capitali; nonché, infine, per le cause e i procedimenti che presentano ragioni di connessione con altri procedimenti di propria competenza.

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11 non sono assegnati Giudici Ausiliari. Una posizione di Consigliere è vacante dal marzo 2020. La Cancelleria della sezione è la stessa della sezione I civile.

- Sesta Sezione - “legge Pinto”8: composta dal Presidente e dai Consiglieri della III Sezione civile, quale secondo incarico. A fronte di un contingente aggravio della situazione di questa Sezione, dal novembre 2019 e per la durata di sei mesi, la composizione della Sezione VI è stata integrata con l’assegnazione temporanea e provvisoria di altri 2 Consiglieri di altre sezioni, sempre come secondo incarico. A partire dallo stesso mese sono stati poi assegnati alla sezione anche alcuni Giudici Ausiliari: 3 co-assegnati al 50 % con altre sezioni dall’ottobre 2019, cui si sono aggiunti 2 a tempo pieno dal marzo 2020. La Cancelleria della sezione è la stessa della sezione III civile.

- Sezione Lavoro9: composta da 1 Presidente ed 8 Consiglieri. Una posizione di Consigliere è vacante dal 30 marzo 2020; nel periodo de quo, inoltre, un Consigliere ha fruito di 62 giorni di congedo straordinario.

- Sezione per i minorenni, delle persone e della famiglia10: sezione promiscua, civile e penale, composta da 1 Presidente, 5 Consiglieri e 2 Giudici Ausiliari, 20 Consiglieri Onorari aggregati per le cause relative ai minori. La sezione è a pieno organico, eccetto che per due posizioni di Consiglieri Onorari, al momento vacanti, in attesa di nomine da parte del C.S.M.. I 2 Giudici Ausiliari sono co-assegnati al 50 % con altra sezione.

- Sezione Agraria: composta da 1 Presidente, attualmente nella persona del Presidente della Corte d’Appello, e 2 Consiglieri, quale secondo incarico, nonché 4 Giudici Onorari. Una posizione di Consigliere, prima vacante, è stata coperta dal 1 gennaio

8 Alla VI Sezione civile è attribuita esclusivamente la trattazione dei procedimenti di cui alla legge n. 89/2001 (c.d. “Legge Pinto”) che disciplina l'equa riparazione in caso di superamento del termine di durata ragionevole del processo, in attuazione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950, ovvero i procedimenti instaurati per ottenere l'equa riparazione in conseguenza della irragionevole durata dei processi dei quali il c.d. processo presupposto si sia celebrato nel distretto della Corte di Appello di Torino.

9 La Sezione Lavoro ha competenza a giudicare sulle controversie di cui al titolo IV, libro II c.p.c..

10 La Sezione per i minorenni, delle persone e della famiglia è chiamata a giudicare sulle impugnazioni di provvedimenti emessi dal Tribunale per i minorenni in materia civile e penale, ha inoltre competenza in tutti i procedimenti concernenti: istituti e materie di cui al libro primo del codice civile (escluse associazioni e fondazioni), scioglimento del matrimonio, provvedimenti di volontaria giurisdizione relativi alle predette materie, riconoscimento di sentenze straniere attinenti le stesse materie, esecutività di sentenze ecclesiastiche in materia matrimoniale, affari in tema di amministrazione di sostegno, interdizioni e inabilitazioni.

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12 2020, con assegnazione peraltro solo provvisoria di un Consigliere delle sezioni penali. La Cancelleria della sezione è la stessa della sezione III civile.

- Tribunale Regionale Acque Pubbliche (TRAP): istituito presso la Corte d’Appello di Torino, ai sensi del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, ne sono componenti, come secondo incarico, il Presidente ed i Consiglieri della II Sezione civile, nonché 3 Esperti, giudici onorari. La Cancelleria del TRAP è la stessa della sezione II civile.

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13 Sezioni Penali

Nel settore penale, la Corte d’Appello continua a soffrire di importanti scoperture di organico.

Il C.S.M. ha qualificato la Corte d’Appelli di Torino penale come sede disagiata nel bando di concorso pubblicato il 29/3/2018, per la copertura di 10 posti di Consigliere, di cui ne sono stati coperti solo 8. Nel corso del 2020 due di loro sono stati assegnati, su domanda, alle sezioni civili della Corte; revocato il provvedimento, sono stati assegnati provvisoriamente al settore civile fino all’esito del concorso indetto nel mese di ottobre 2020 dal CSM per la copertura di 6 posti vacanti (3 al civile e 3 al penale).

Al 30/6/2020 le sezioni I, II e III (tabellarmente composte da 2 Presidenti e 7 Consiglieri) e IV penale (composta da 1 Presidente e 7 Consiglieri) presentavano complessivamente la scopertura di 5 posti di Consigliere e, dal 1 febbraio 2020, anche uno di Presidente (in I sezione).

E’, invece, a pieno organico la sezione V penale (istituita presso la Corte d’Appello di Torino con decreto presidenziale di variazione tabellare n. 210/2015 VT in data 29.12.2015;

successivamente, con decreto n. 5/2018 VT in data 14 giugno 2018 e decreto 10/2018 VT in data 11.7.2018, il Presidente della Corte aveva disposto la variazione tabellare di modifica della composizione; ora è presieduta dal Presidente della I sezione della Corte d’Assise d’Appello, che ne è componente di diritto, come secondo incarico, così come il Consigliere a latere della stessa I sezione della Corte d’Assise d’Appello, ed è inoltre composta da altri 2 consiglieri effettivi, nonché da 2 altri consiglieri come secondo incarico, questi due ultimi assegnati alla sezione solo per la trattazione delle misure di prevenzione, almeno fino alla prossima assegnazione di 2 consiglieri in via esclusiva, come da nuova proposta tabellare 2020 - 2022).

È a pieno organico anche la I sezione della Corte d’Assise d’Appello mentre la sezione II della Corte d’Assise d’Appello è composta da 1 Presidente e 1 consigliere come secondo incarico.

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14 A. 1. b. Il personale amministrativo della Corte d’Appello di Torino.

Osserva la Dirigente amministrativa che, nonostante l’elevato numero di applicazioni (che porta la scopertura totale al 7,78%), permane la grave carenza di personale delle qualifiche apicali di Direttore, Funzionario e Cancelliere.

Di seguito, la situazione attuale di copertura

QUALIFICA IN PIANTA

ORGANICA COPERTURA SCOPERTURA PERCENTUALE DI SCOPERTURA

Dirigente 1 1 - 0,00

Direttore

amministrativo 8 4

-4 -50,00

Funzionario

Bibliotecario 1 1

- 00,00

Funzionario

Giudiziario 37 24 -13

-35,14

Funzionario Contabile 5 4 -1 -20,00

Funzionario Statistico 0 2 - 0,00

Funzionario Tecnico 0 1 - 0,00

Cancelliere 17 8 -9 -52,94

Contabile 2 2 - 0,00

Assistente Giudiziario 50 46 -4 -8,00

Operatore giudiziario 24 21 -3 -12,50

Conducente automezzi 6 5 -1 -16,67

Ausiliario 18 14 -4 -22,22

TOTALE 167 133 -36 -21,30

La Dirigente osserva, dunque, che la conseguenza inevitabile della carenza di organico (effetto negativo del blocco delle assunzioni in vigore negli anni scorsi) è la formazione di arretrati nei servizi che possono essere svolti solo da tali figure professionali per i profili di responsabilità anche erariale che ne derivano (es.: spese di giustizia sia sotto l’aspetto della decisione sul recupero o meno di spese che nella funzione stessa del recupero, esecuzione penale, ecc.), nonché l’assenza spesso di organizzazione nel lavoro delle cancellerie, criticità questa di grande rilievo nel settore penale.

Altra grave criticità è la carenza di spazi. La Corte d’Appello dispone di spazi insufficienti per ospitare magistrati e personale amministrativo, in quanto la distribuzione dei locali fra gli uffici aventi sede nel Palazzo “Caccia” risale ad epoca in cui l’organico dei magistrati era di gran lunga inferiore all’attuale. La situazione è particolarmente critica nel settore penale, in

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15 cui il notevole carico di lavoro richiederebbe impiego di un maggior numero di personale e dove, ad oggi, non vi è disponibilità di spazi per le postazioni di eventuale personale di nuova assunzione, e risulta parimenti difficile ogni forma di riorganizzazione che preveda la creazione di cancellerie centralizzate in spazi comunque vicini alle cancellerie di sezione per minimizzare gli spostamenti dei fascicoli.

A. 1. b. Emergenza sanitaria COVID

L’istituto del lavoro agile ha consentito di garantire standard ottimali di sicurezza per il personale che ha svolto attività in presenza.

Osserva la Dirigente come, peraltro, con la recente conversione in legge del D.L. 34/2020, che ha sancito la possibilità di lavoro agile per il 50% del personale che ha la possibilità di operare da remoto, e l’impossibilità di accesso da remoto ai sistemi civili e penali, sarà possibile nei prossimi mesi autorizzare il lavoro agile ad una piccola percentuale di lavoratori. In taluni settori, con presenza pari al 100% del personale, gli spazi risulteranno insufficienti a garantire il distanziamento, con problematiche notevoli laddove il lavoratore, che svolge attività incompatibili con lo smart working, sia anche soggetto ipersuscettibile, e come tale che necessita, più di altri, di adeguati spazi di sicurezza.

L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha imposto una totale riorganizzazione di alcuni servizi.

Dal 23.2.2020, data del primo decreto legge, che ha imposto, tra l’altro, la limitazione alla circolazione delle persone, la chiusura degli uffici pubblici, salvo la garanzia dei servizi essenziali, nonché la previsione di adozione di particolari misure di cautela individuate dall’autorità sanitaria, e sino alla prima metà di maggio, l’obiettivo primario è stato quello di tutelare la salute dei dipendenti sul posto di lavoro, garantendo i servizi essenziali e assicurando, altresì, la funzionalità minima degli altri servizi.

Successivamente, da metà maggio a fine emergenza sanitaria (ad oggi: 15 ottobre 2020) l’Ufficio ha gestito la ripresa graduale dell’attività giudiziaria.

Riferisce la Dirigente che in questa fase l’attività è mirata alla ridefinizione dei protocolli con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati al fine di mantenere l’operatività degli sportelli virtuali per il deposito della maggior parte degli atti, alla stipulazione di protocolli tra la Dirigenza della Corte d’Appello e quella del Tribunale per la gestione condivisa dello sportello fisico per il deposito delle impugnazioni, nonché alla gestione controllata degli accessi da parte del personale e dei magistrati secondo le disposizioni impartite dal Procuratore Generale di Torino in data 9 maggio 2020, alla rimodulazione dei progetti di

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16 lavoro agile con la previsione di un maggior numero di giorni in presenza per il personale dei settori civile e penale, necessaria per la ripresa dell’attività giudiziaria e l’impossibilità di accesso da remoto dei sistemi.

Settore civile

La Dirigente riferisce che il settore civile è quello che presenta allo stato meno problematiche, in quanto, grazie alla piena diffusione del PCT, le attività di cancelleria sono notevolmente semplificate.

Peraltro, anche in questo settore il problema della carenza di personale si sta facendo sentire.

Nel 2019 ci sono stati vari cambiamenti sugli assetti organizzativi che hanno portato all’istituzione di nuove cancellerie e a una diversa distribuzione delle competenze per materia tra le sezioni. Le cancellerie hanno subìto riduzioni di personale a seguito di vari collocamenti a riposo e, nel contempo, a causa della grave situazione in cui versava (e versa tuttora) il settore penale, vi sono state assegnate poche unità di personale di nuova assunzione.

La maggiore criticità, rilevata anche in sede ispettiva, risiedeva nell’eccessivo accentramento di servizi in capo al Coordinatore del settore, con conseguente formazione di arretrato. Il carico di lavoro è stato, quindi, ridistribuito con l’attribuzione di alcune attività alle singole cancellerie competenti (pene pecuniarie, revoche dei Patrocini a spese dello Stato, gestione delle liquidazioni, chiusura dei fogli notizie).

Peraltro, il personale assegnato a ciascuna sezione è appena sufficiente a gestire il corrente, sì che il pensionamento nel corso del 2020 di due dipendenti ha generato sofferenze in due sezioni.

In particolare, l’Ufficio registra un notevole arretrato nel servizio di chiusura dei Fogli Notizie per il conseguente passaggio all’Ufficio Recupero Crediti. Trattasi di servizio complesso, che risente di numerosi “ostacoli” esterni di gestione (mancata allegazione al fascicolo del foglio notizie di primo grado, verifica dell’esito del ricorso in Cassazione per dichiarare l’irrevocabilità, ecc.). Negli anni scorsi vi sono stati vari tentativi di risolvere il problema con la creazione di gruppi di lavoro che avrebbero dovuto affiancare il Coordinatore in tale servizio. Purtroppo il personale, impegnato a tempo pieno nella gestione delle altre incombenze di cancelleria, non ha potuto dare il contributo auspicato.

Attualmente il servizio è affidato per quanto riguarda l’arretrato al Coordinatore e per quanto riguarda le cause iscritte a ruolo a partire dall’anno 2018 ai Responsabili delle Cancellerie di Sezione.

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17 La consistenza dell’arretrato al 31.12.2018 era di n. 4845 fogli notizie da chiudere. Tra novembre 2019 e agosto 2020 ne sono stati chiusi n. 711, in gran parte come progetto di lavoro agile del Coordinatore nel corso del lockdown.

Di tutta evidenza che un servizio così delicato non possa essere assegnato ad una sola persona, oltretutto in via non esclusiva. L’eliminazione dell’arretrato e la riorganizzazione del servizio saranno oggetto di programmazione degli obiettivi di performance per l’anno 2021, fermo restando la necessità di individuare personale apicale che vi possa essere assegnato in via esclusiva.

Settore penale

Riferisce la Dirigente che il settore penale è indubbiamente quello che presenta le maggiori criticità.

L’imponente attività di smaltimento dell’arretrato intrapresa negli ultimi anni in Corte ha portato ad erodere la pendenza di circa 6.250 fascicoli (da una pendenza all’1.7.2014 di 21.667 a una pendenza al 30.6.2019 di 15.418 processi da definire). Le sentenze emesse nello stesso periodo sono state 37.970.

Osserva la Dirigente che L’impatto sulle cancellerie è stato devastante, anche perché negli stessi anni vi è stato il collocamento a riposo di molte unità di personale di elevata esperienza.

Nel 2018 era stato creato il c.d. “Ufficio Arretrato”, con competenza sull’esecuzione dei fascicoli sentenziati fino al 31.5.2017, stimati all’epoca in circa 15.000. Ad aprile 2019 (data dell’inchiesta ispettiva), la consistenza dell’arretrato è stata stimata in 9.812 sentenze da eseguire, oltre a 3.165 sentenze per le quali non risultava ancora accertata l’irrevocabilità.

L’attività di smaltimento dell’arretrato rilevato in sede di inchiesta amministrativa è proseguita nel corso del 2020, ma con un inevitabile rallentamento dovuto all’emergenza sanitaria e all’ammissione del personale al “lavoro agile”. La Dirigente fa presente che l’impossibilità di accesso da remoto al registro SICP e al Sistema del Casellario, nonché la necessità di avere a disposizione la sentenza originale e il fascicolo processuale per effettuare gli adempimenti esecutivi, ha di fatto impedito di mantenere un ritmo costante di smaltimento.

Dal 1 aprile 2019 al 31 luglio 2020, l’Ufficio ha provveduto ad eseguire complessivamente n.

5.504 sentenze già irrevocabili alla data ispettiva dell’1.4.2019; nello stesso periodo sono state eseguite anche n. 4.386 sentenze divenute irrevocabili dopo la data ispettiva

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18 dell’1.4.2019, molte delle quali presumibilmente facenti parte delle 3.165 sentenze dichiarate come “accantonate”, ovvero per le quali non risultava neppure accertata l’eventuale irrevocabilità.

Dell’arretrato come quantificato in sede ispettiva residuerebbero, quindi, da eseguire n.

4.308 sentenze divenute irrevocabili ante l’1.4.2019.

Lo smaltimento dell’arretrato, avviato a partire dal 2018 con la creazione di un ufficio ad hoc, prevede oggi il rispetto dei criteri di priorità anche in fase esecutiva.

È stato a tal fine creato un gruppo di lavoro formato da circa dieci persone, individuate tra i dipendenti già addetti all’esecuzione delle sentenze, incaricato di monitorare da remoto, nelle giornate di lavoro agile, le sentenze emesse dal 1° gennaio 2014 al 31 marzo 2019 al fine di individuare quelle ancora ineseguite e di segnalarne la priorità. A tal fine è stata utilizzata la banca dati delle sentenze che questa Corte scansiona fin dal 2014, avendo cura di sostituire la copia inserita all’atto del deposito con quella successiva con l’annotazione dell’irrevocabilità.

Il progetto ha avuto, di recente, un ulteriore sviluppo: è stato appena emanato un provvedimento riorganizzativo del servizio esecuzione, che prevede il superamento dell’Ufficio Arretrato e la creazione di un Ufficio centralizzato, competente per l’esecuzione di tutte le sentenze emesse dalle 5 sezioni penali (esclusa solo la Corte d’Assise e la Sezione per i Minorenni), comprese quelle facenti parte dell’arretrato residuo.

I benefici che, nell’arco di tre anni, la Dirigenza attende dalla riorganizzazione sono essenzialmente tre: riduzione dei tempi di esecuzione e, conseguentemente, abbattimento dell’arretrato grazie alla specializzazione del personale addetto; gestione razionale dell’arretrato e del corrente, che assicuri l’esecuzione delle sentenze secondo criteri di priorità indicati dalla Dirigenza stessa; conoscenza da parte della Dirigenza di dati attendibili circa la consistenza degli arretrati, sì da consentire l’adozione di eventuali provvedimenti di rinforzo.

Stima la Dirigente che il modello organizzativo incentrato sulla centralizzazione dei servizi potrebbe portare benefici anche la centralizzazione di altri servizi, quali, per esempio, gli incidenti di esecuzione, i ricorsi per cassazione e i decreti di citazione.

Tale ultimo settore rappresenta il punto debole dell’organizzazione delle sezioni.

Obiettivo prioritario nei prossimi anni sarà un intervento su questo servizio che si articolerà su due linee: centralizzazione del servizio con recupero di risorse umane che potranno meglio essere impiegate in altro settore; introduzione dell’applicativo di SICP “Atti e documenti 2”.

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19 Presupposto imprescindibile sarà il tempestivo e corretto aggiornamento dei dati in SICP, al momento ancora carente sia per la mancata formazione del personale (in particolar modo di quello di nuova assunzione) nell’uso dell’applicativo, che per la carenza di personale, assolutamente non sufficiente a garantire la tempestività di tutti gli adempimenti.

La possibilità di realizzare questi ulteriori progetti riorganizzativi è subordinata alla copertura dei posti vacanti delle figure apicali.

Settore amministrativo

Il servizio amministrativo che presenta le criticità maggiori è indubbiamente quello delle Spese di Giustizia, in particolare degli onorari dei difensori di imputati ammessi al Patrocinio a spese dello Stato nel settore penale, per il cui pagamento si registrano considerevoli ritardi:

ad oggi risulterebbero circa 3750 richieste di liquidazione pendenti.

Il servizio è già stato oggetto di completa riorganizzazione mediante l’istituzione di due uffici centralizzati, con l’obiettivo di eliminare gli attuali ritardi nei pagamenti laddove il ritardo non sia determinato dall’attesa dell’emissione della fattura da parte degli avvocati (ad oggi, i decreti di pagamento in attesa di fattura sono 2166).

Quanto agli altri servizi, la Dirigente evidenzia, tra le principali criticità, l’insufficienza del personale assegnato a far fronte alle competenze (così per l’Ufficio del Funzionario delegato per le Spese di Giustizia, per l’Ufficio Contabilità, l’Ufficio Affari Generali, la Segreteria del Personale).

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20 A. 1. c. La situazione della Corte d’Appello, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile

Per il settore civile, nonostante le difficoltà particolari legate all’epidemia in corso, che peraltro ha avuto un ruolo rilevante anche nella diminuzione dei flussi in entrata, si conferma un trend complessivamente positivo già evidenziato nelle relazioni degli anni precedenti, con una riduzione delle pendenze totali del al 14,5%, con un numero di procedimenti pendenti ridotto da 3.606 a 3.082.

Tutte le Sezioni Civili della Corte perseguono il controllo delle pendenze secondo il criterio first in first out di cui al noto “Progetto Strasburgo”, ormai da diversi anni applicato con eccellenti risultati ed i termini di definizione dei procedimenti richiesti dalla legge Pinto risultano in linea di massima essere stati sempre rispettati, da tutte le Sezioni, nonostante il periodo di sospensione dal 9 marzo all’11 maggio 2020, imposto dalla pandemia in atto.

Passando all’esame dei dati relativi alle singole Sezioni si evidenzia quanto segue.

I Sezione Civile

Cause pendenti ad inizio periodo 766, pervenute 468, definite 528, pendenti a fine periodo 705.

Risalta positivamente il decremento dei procedimenti contenziosi pendenti, così come l’incremento delle cause definite, specie con sentenza (481, rispetto alle 437 dell’anno precedente).

Quanto alla tipologia dei procedimenti, si caratterizzano normalmente per l'elevato valore economico degli interessi in gioco, sia con riferimento agli appalti pubblici, che alle opposizioni ad ordinanza ingiunzione (per importi che normalmente sono di centinaia o anche milioni di euro), che alle cause di impugnazione di delibere Consob (spesso comportanti lo studio di istruttorie complesse svolte dalla Autorità Indipendente), che alle cause bancarie, per le quali frequentemente devono essere disposte integrazioni di consulenze tecniche a fronte di nuovi principi elaborati dalla Suprema Corte di legittimità (in tema soprattutto di usura e commissione di massimo scoperto). Numerosi sono anche i procedimenti camerali o contenziosi nella materia fallimentare.

L’oggettiva difficoltà delle cause ha determinato un apporto dei Giudici Ausiliari non sempre costante.

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21 II Sezione Civile: pendenti ad inizio periodo 436, sopravvenuti 428, esauriti 286, pendenti a fine periodo 578, cui devono aggiungersi un limitato numero di procedimenti di espropriazione (6 pendenti, 6 pervenuti, 2 definiti, 10 pendenti a fine periodo).

L’aumento delle pendenze è stato occasionato dalla rilevante scopertura d’organico per la più parte del periodo in esame, nonché dal necessario assai limitato apporto dei Giudici ausiliari, in precedenza ancora impegnati in materia di protezione internazionale, ora assegnata alla IV Sezione Civile, a fronte sia dell’oggettiva complessità delle cause di competenza della sezione che delle particolari difficoltà, a fronte della loro residenza in altre Regioni, di un loro apporto nel periodo compreso fra marzo e giugno 2020, caratterizzato dall’emergenza Covid-19, che ha comportato anche in generale il rinvio di molte cause dal primo al secondo semestre 2020.

Il numero delle pendenze ultra-biennali è rimasto peraltro contenuto in termini fisiologici e la sezione è attivamente impegnata al loro esaurimento nei prossimi mesi.

III Sezione Civile: pendenti ad inizio periodo 531, sopravvenuti 451, esauriti 395, pendenti a fine periodo 587.

Anche per questa sezione il contenuto aumento delle pendenze è da attribuirsi esclusivamente alle contingenti carenze di organico e alla particolare situazione determinata dalla pandemia in corso. Limitatissimo il numero delle cause a c.d. “rischio Pinto”, nella quasi totalità già rinviate per precisazione conclusioni o già tratte a decisione.

La tipologia delle cause trattate dalla sezione nel periodo, pur assolutamente variegata, è risultata prevalentemente incentrata sulle vertenze di prestazione d’opera professionale e le correlate azioni di responsabilità (specialmente di medici e avvocati) e risarcitorie. Molte le controversie di estrema importanza decise nel periodo.

Il c.d. “filtro in appello”, di cui al d.l. n. 83/2012 convertito in l. 134/2012, ha avuto una stabile efficacia deflattiva per questa Sezione, vista la pronuncia di un totale di 45 ordinanze ex art. 348 bis/ter c.p.c.. Risulta elevato anche il tasso di successo dei tentativi di conciliazioni esperiti direttamente dal collegio o dal relatore, infrequente invece il ricorso all’istituto della mediazione.

IV Sezione Civile - Protezione Internazionale: pendenti ad inizio periodo 574, sopravvenuti 44, esauriti 371, pendenti a fine periodo 247.

La sezione sta esaurendo i procedimenti attualmente pendenti. A fronte del mutato quadro legislativo in materia, non vi saranno ulteriori procedimenti sopravvenuti di competenza della Corte d’Appello. La previsione è di pervenire al completo esaurimento delle pendenze entro il primo semestre 2021.

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22 V Sezione Civile - Impresa: pendenti ad inizio periodo 50, sopravvenuti 28, esauriti 26, pendenti a fine periodo 52.

Nonostante il numero delle cause non sia eccessivo, tutte comportano un notevole impegno lavorativo per tutti i componenti del Collegio. Trattasi infatti di cause sempre di notevole complessità.

La durata dei procedimenti d’appello trattati dalla Sezione è stata costantemente mantenuta entro il termine di due anni e numerose decisioni sono, anzi, intervenute dopo circa un solo anno dalla instaurazione del giudizio di secondo grado.

VI Sezione Civile – “legge Pinto”11: pendenti ad inizio periodo51, sopravvenuti218, esauriti 234, pendenti a fine periodo 35.

I procedimenti trattati hanno avuto prevalentemente ad oggetto procedure fallimentari risalenti nel tempo, provenienti pressoché da tutti i Tribunali del Distretto; sono stati invece rari i ricorsi relativi a procedimenti amministrativi, penali o a cause civili ordinarie.

Va segnalata l’ulteriore riduzione delle pendenze, estremamente positiva. La sezione non ha in carico procedimenti antecedenti al 2019.

Sezione Lavoro: pendenti ad inizio periodo 728, sopravvenuti 545, esauriti782, pendenti a fine periodo 467.

Va notata una consistente riduzione delle pendenze.

I tempi medi di definizione dei processi sono stati di 328 giorni; l’udienza ex art. 437 c.p.c. è fissata a circa 5 mesi dal deposito del ricorso e normalmente le cause vengono definite all’udienza stessa. L’udienza per i reclami ex art. 1, comma 48 legge 92/12 è fissata nel rispetto del termine di 60 giorni.

Sezione per i minorenni, delle persone e della famiglia: cause civili pendenti ad inizio periodo 370, sopravvenute 612, esaurite 658, pendenti a fine periodo 333; cause penali pendenti ad inizio periodo 146, sopravvenute 53, esaurite 44, pendenti a fine periodo 155.

Risulta significativa la diminuzione delle pendenze in materia civile, va peraltro soprattutto

11 Nell’impianto originario della Legge 89/01, il procedimento era collegiale e la competenza relativa a ricorsi aventi ad oggetto procedimenti presupposti celebratisi nel Distretto della Corte d’Appello di Genova.

Successivamente, l'articolo 55 del D.L. 22 giugno 2012 n. 83, convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 134, ha previsto la pronuncia di un decreto monocratico, inaudita altera parte, con eventuale successiva procedura camerale a contraddittorio pieno radicata in caso di opposizione di una delle parti (ricorrente o Ministero della Giustizia). Con la legge 28 dicembre 2015 n. 208 è stata modificata la competenza territoriale della Corte di Appello che si occupa dell'equa riparazione e, attualmente, essa riguarda i ricorsi aventi ad oggetto processi presupposti il cui primo grado si sia svolto nel medesimo Distretto. Sono stati altresì introdotti gli articoli 1 bis e 1 ter, che prevedono “rimedi preventivi” costituiti da istanze varie procedurali della parte finalizzate alla celerità del processo, che costituiscono presupposti per l’ammissibilità dei ricorsi, con intento deflattivo e di contenimento della spesa, norma non ancora applicata, ratione temporis, ma che è stata dichiarata illegittima da Corte Cost. 34/2019 limitatamente all’istanza di prelievo nei giudizi amministrativi.

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23 notata una drastica riduzione dei flussi in entrata, rispetto agli anni precedenti, attribuibile in larga misura agli effetti dell’emergenza Covid-19. Il numero non elevato di definizione di procedimenti penali è attribuibile anche a ripetuti necessitati rinvii di udienze determinati da ripetute astensioni degli avvocati per lo stato di agitazione della categoria.

Costante è rimasta l’attenzione a contenere i tempi di definizione dei processi entro due anni, con sporadiche eccezioni determinate da problematiche di notifiche all’estero o da fasi istruttorie particolarmente complesse.

In materia civile, fra le questioni rilevanti in punto di diritto trattate dalla Sezione nel periodo in esame, sono state segnalate in specie quelle riguardanti il rapporto fra decisioni di, o procedimenti in corso presso, autorità giurisdizionali straniere e procedimenti pendenti in Italia in tema di rapporti di filiazione e di famiglia; le condizioni di riconoscimento di sentenze straniere in tema di rapporti di filiazione, famiglia e stato delle persone; le questioni in tema di condizioni e limiti dell’assegno divorzile, oggetto di frequenti mutamenti giurisprudenziali; le questioni in tema di limiti e presupposti del riconoscimento di figli già riconosciuti da altro genitore, o al contrario non riconosciuti da alcuno.

In materia penale, sono stati molto rari i casi di imputati in custodia cautelare, data la specificità del processo penale minorile, negli stessi si è ricorso alla fissazione di udienze straordinarie, stante la brevità dei termini di custodia cautelare nei procedimenti in questione.

Sezione Agraria: pendenti ad inizio periodo 8, sopravvenuti 5, esauriti 8, pendenti a fine periodo 5.

Non vi è arretrato e ogni procedimento viene definito entro un anno dalla presentazione del ricorso, salvo particolari esigenze istruttorie, dato che a tutte le cause della sezione si applica il rito del lavoro. Non si segnalano situazioni di criticità.

Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP): pendenti 32, sopravvenuti 26, esauriti 20, pendenti a fine periodo 37. La composizione del TRAP è stata modificata dall’ottobre 2019, con assegnazione allo stesso del Presidente e dei Consiglieri della II Sezione civile. La Cancelleria che si occupa del TRAP è quella della II Sezione Civile. Si tratta di giudizi di primo grado, con applicazione del rito previsto dal R.D. 11.12.1933, n. 1775, un Consigliere svolge le funzioni di giudice delegato all’istruzione, non sono applicabili gli strumenti deflattivi previsti per il grado d'appello, né è possibile la trattazione con riti sommari. Si tratta, di regola, di cause complesse e caratterizzate dalla necessità di svolgere accertamenti peritali di notevole ampiezza e laboriosità. Anche al riguardo, peraltro, risulta il pieno rispetto dei

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24 tempi previsti dalla “Legge Pinto”, con la sola eccezione, peraltro fisiologica, di due procedimenti, già assunti a decisione e di prossimo esaurimento.

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25 Settore Penale

Nel settore penale si conferma, sebbene non con l’ampio margine che ha caratterizzato gli ultimi anni, il trend positivo in essere già dal 2016: aumento dei procedimenti definiti e sempre maggiore smaltimento delle pendenze.

TABELLA 6

La contrazione delle definizioni è in massima parte ricondotta, da tutti i Presidenti di sezione, dall’emergenza COVID; la programmazione delle udienze secondo ritmi prossimi alla normalità è ripresa solo dal 1 luglio 2020 ed ha comunque dovuto tenere conto della necessaria ed imponente attività di ri-calendarizzazione dei processi che nel periodo del lockdown erano rimasti sospesi (centinaia per ciascuna sezione), modulando le rifissazioni in ossequio ai criteri di priorità.

Non si prevede un’apprezzabile riduzione dei fascicoli in ingresso per effetto della sospensione dei processi in primo grado: segnalano i Presidenti della III sezione che la tipologia dei fascicoli che attualmente pervengono in Corte è indicativa del fatto che le cancellerie dei Tribunali paiono aver “approfittato” della sospensione dell’attività ordinaria per accelerare lo smaltimento dell’arretrato delle impugnazioni giacenti presso i rispettivi uffici; sicché, il flusso dei fascicoli in ingresso non registra sensibili riduzioni.

L’andamento progressivamente decrescente delle sentenze di estinzione del reato per prescrizione è un dato assolutamente positivo, in quanto attesta con chiarezza sia la più efficace programmazione dei ruoli d’udienza, sia -per conseguenza- la maggiore celerità di risposta alla domanda di giustizia.

Il saldo positivo evidenziato dai Presidenti di tutte le cinque sezioni penali ordinarie è frutto, dunque, di un impegno davvero encomiabile dei magistrati e del personale amministrativo;

tuttavia, la straordinarietà del momento ha determinato un sacrificio che, in quanto parimenti straordinario, non potrà essere a lungo sostenuto.

Iscritti Definiti Finali Iscritti Definiti Finali Iscritti Definiti Finali

Procura Generale Avocazioni 9 31 12 45 28 34 -80% 11% -65%

Esecuzioni 1.192 629 4.279 1.410 855 3.716 -15% -26% 15%

Corte di Appello 4.888 6.160 14.759 6.797 8.663 15.610 -28% -29% -5%

Appello ordinario 4.809 6.074 14.574 6.656 8.531 15.418 -28% -29% -5%

Appello assise 26 21 27 31 31 22 -16% -32% 23%

Appello minorenni 53 65 158 110 101 170 -52% -36% -7%

Tav. 2.1 - Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti nell'A.G. 2019/2020. Confronto con l'A.G. precedente e variazioni percentuali. Sedi completamente rispondenti

Tipologia Ufficio Materia A.G. 2019/2020 A.G. 2018/2019 Variazione percentuale

A.G. 2019/2020 vs. A.G. 2018/2019

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26 Il mantenimento dell’attività di classificazione dei fascicoli al momento del loro pervenimento in Corte continua a consentire il costante monitoraggio non solo dei flussi ma anche della tipologia dei processi pendenti.

Nel periodo dell’emergenza è stato redatto un “protocollo” per la celebrazione delle udienze da remoto, sottoscritto dal Presidente della Corte d’Appello e dal Procuratore Generale, cui l’Ordine degli Avvocati ha ritenuto di non aderire, dando esso concreta attuazione a disposizioni della normativa primaria dello Stato sulla celebrazione delle udienze da remoto non gradite alla classe forense.

Scarsissime sono state le richieste di celebrazione dei processi con imputati detenuti, a norma dell’art. 83 c. 3 d.l. 18/2020.

Lo stato di detenzione degli imputati ha determinato, in periodo di emergenza, un significativo aumento di subprocedimenti in materia cautelare personale, cui si è fatto fronte (segnalano i presidenti della III sezione), con riferimento alla fase decisionale, mediante il ricorso a camere di consiglio da remoto, utilizzando l’applicativo Teams.

Nessun Presidente segnala apprezzabili effetti di riforme recenti, diversi dalla normativa speciale del periodo dell’emergenza sanitaria.

È, anzi, segnalato l’“impatto trascurabile” per la Corte di riforme che avrebbero dovuto snellire la fase processuale, quali l’introduzione dell’istituto della messa alla prova e della speciale causa di non punibilità di cui all’art. 131bis c.p.

Continua ad essere indicato come fonte di importante aggravio processuale la modifica dell’art. 603 c.p.p.: l’aumento delle rinnovazioni istruttorie, anche in processi decisi in primo grado con rito abbreviato, determina il “blocco” dei collegi anche per più udienze “dedicate”

o fissate in orario pomeridiano, esaurita la celebrazione dell’udienza ordinaria.

Sul versante del rapporto con la Dirigenza amministrativa, degno di nota è il plauso di tutti i Presidenti al “nuovo corso” impresso dalla dr.ssa De Meo alla gestione dei servizi di cancelleria, negli ultimi anni segnati da pesanti criticità, malfunzionamento, difficoltà nell’assecondare l’incremento di produttività dei magistrati, mantenimento di un pesante arretrato. Gli interventi che la Dirigente sta realizzando paiono efficaci sia in termini di snellimento e alleggerimento del lavoro delle cancellerie di sezione, grazie alla creazione di servizi di cancelleria centralizzati (liquidazione parcelle ai difensori d’ufficio e patrocinio a spese dello Stato, esecuzione penale), sia in termini di efficienza e buon andamento della P.A., sia in termini di miglioramento dei rapporti interni al personale di cancelleria.

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27 L’ufficio per il processo nella Corte di Appello.

Non è stato istituito l’Ufficio per il Processo perché il numero dei tirocinanti è ancora esiguo e i giudici ausiliari non possono essere impiegati per lo studio dei procedimenti (ricerche) né per la predisposizione di schemi di provvedimenti da parte dei consiglieri togati.

Nel corso dell’anno si è incrementato il flusso dei tirocinanti ex art. 73 D.L. 69/2013 conv. in legge 98/2013 e 37 D.L. 98/2011 conv. in legge 111/2011.

In data 4.4.2019 il Presidente della Corte ha firmato un protocollo con l’Università degli Studi di Torino per avviare, dall’autunno 2019, stages curricolari per i laureandi. Gli stagisti, seguiti dal tutor, seguono le udienze penali affiancando un magistrato affidatario e svolgono anche attività di cancelleria nell’ambito delle singole sezioni o sotto la direzione della Dirigente amministrativa nei servizi centralizzati.

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28 A. 1. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici della Corte di Appello (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo nell’intero distretto).

La Corte d’Appello dispone di spazi insufficienti per ospitare magistrati e personale amministrativo, se si tiene conto che la distribuzione dei locali fra gli uffici aventi sede nel Palazzo “Caccia” risale ad epoca in cui l’organico, e la copertura, dei magistrati era di gran lunga inferiore all’attuale. Particolarmente critica la situazione nel settore penale, in cui il notevole carico di lavoro richiederebbe impiego di un maggior numero di personale. Ad oggi non vi è disponibilità di spazi per le postazioni di eventuale personale di nuova assunzione, e risulta parimenti difficile ogni forma di riorganizzazione che preveda la creazione di cancellerie centralizzate in spazi comunque vicini alle cancellerie di sezione per minimizzare gli spostamenti dei fascicoli.

Sufficienti gli spazi dedicati agli archivi, utilizzati per lo più non per l’archiviazione di atti che la Corte d’Appello deve conservare per i tempi di legge, ma come deposito di fascicoli in corso, che non trovano adeguati spazi nelle cancellerie.

Gli spazi, già insufficienti per lo svolgimento di tutte le attività lavorative, risultano esserlo in misura maggiore nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, che ha imposto regole ferree di distanziamento fisico tra le postazioni di lavoro a tutela della salute dei lavoratori.

Rilevo, inoltre, che, grazie all’istituto del lavoro agile, fino a data odierna è stato possibile garantire standard ottimali di sicurezza per il personale che ha svolto attività in presenza.

Peraltro, con la recente conversione in legge del D.L. 34/2020, che ha sancito la possibilità di lavoro agile per il 50% del personale che ha la possibilità di operare da remoto, e l’impossibilità di accesso da remoto ai sistemi civili e penali, sarà possibile nei prossimi mesi autorizzare il lavoro agile ad una piccola percentuale di lavoratori. In taluni settori, con presenza pari al 100% del personale, gli spazi risulteranno insufficienti a garantire il distanziamento, con problematiche notevoli laddove il lavoratore, che svolge attività incompatibili con lo smart working, sia anche soggetto ipersuscettibile, e come tale che necessita, più di altri, di adeguati spazi di sicurezza.

Le due maggiori criticità evidenziate (carenza di personale e di spazi) diventano, purtroppo, fattori determinanti per talune scelte organizzative che dovrebbero essere, a mio parere, adottate quanto prima.

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