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La situazione negli organici del Tribunale comunicata dal Presidente del Tribunale stesso nella sua relazione, è il seguente:

Tribunale

BIELLA Organico Vacanti Presenza

giuridica Scopertura

Segnala la Presidente del Tribunale che permangono le scoperture del passato (attualmente del 30%), temporaneamente destinate a migliorare con l’arrivo di tre MOT (di cui due prenderanno possesso nel periodo ordinario decorrente dal 18.11.2020 e una non prima di febbraio 2021) ma che potrebbero riproporsi, a causa dell’incessante turn over.

L’apporto fornito dagli attuali 6 giudici onorari di Tribunale ha carattere di rilevanza in termini numerici di risposta di giustizia erogata. Ad oggi, sono stati assegnati tre nuovi giudici onorari di pace che, però, per il prossimo biennio potranno essere utilizzati unicamente nell’ufficio del processo, senza funzioni giurisdizionali.

A parere del giudice anziano (la cui relazione è integralmente riportata dal Presidente) il d.lgs.

n. 116/2017 che ha dato in parte attuazione alla legge delega n. 57/16, di riforma della magistratura onoraria e di pace, presenta forti criticità ed avrà un impatto negativo sugli uffici soprattutto il prossimo anno quando andrà a regime la c.d. legge “Orlando”, limitando di fatto l’utilizzo della magistratura onoraria, compresa quella con maggiore esperienza, dato il limite di utilizzo a tre impegni settimanali che comporterà una seria riduzione della attività giurisdizionali oggi devolute alla magistratura vicaria.

Si osserva che, in sostanza, i giudici onorari di tribunale, potranno ancora svolgere le attività che verranno loro assegnate in forza dell’art. 30 comma 1° lett. b) d.lgs. 116/17, a patto che gli stessi non vengano inseriti nell’ufficio del processo, circostanza che impedirebbe in concreto il prosieguo dell’attività ora svolta, anche in ragione della limitazione del numero di impegni che scenderanno a tre giorni, ed in ragione della farraginosità ed estrema complessità di utilizzo del giudice onorario alla luce dell’art. 10 del d.lgs. 116/17.

124 A. 8. b. Il personale amministrativo del Tribunale di Biella.

Sono presenti n. 21 unità di personale amministrativo su un organico di n. 37; l'ufficio è, dunque, carente di n. 17 unità distribuite tra i vari livelli, con drammatiche scoperture a riguardo delle figure apicali.

Le maggiori disfunzioni sono state riscontrate nel settore penale, causa il poco personale presente rispetto agli adempimenti richiesti. Per sopperire a tale carenza sono stati predisposti mensilmente dei turni del personale per il servizio di assistenza all'udienza che coinvolge tutti i settori del Tribunale.

Ulteriori disservizi si sono determinati nel periodo emergenziale, in conseguenza delle assenze, della necessità di adibire il personale allo smart-working, di scarsa utilità nel settore dell’amministrazione della giustizia, del sovraccarico di lavoro dovuto ai successivi adempimenti di notifica dei rinvii delle varie udienze, specie nel settore penale.

Inoltre, due assistenti giudiziari, di cui uno di nuova nomina, e un cancelliere sono stati distaccati presso altri Uffici giudiziari.

Tutti i servizi di cancelleria in materia civile e tutti i servizi che il Tribunale svolge in materia amministrativa (gestione presenze, inventario dei beni dello Stato, etc.) sono informatizzati.

Comunicazioni e notificazioni civili e penali sono effettuate telematicamente.

A. 8. c. La situazione del Tribunale di Biella, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile

Nel periodo di riferimento sono diminuite le pendenze nel settore del contenzioso ordinario (all’1.7.2019 erano 1765; al 30.6.2019 ammontano a n. 1849) e nel settore lavoro e previdenza (all’1.7.2019 n. 616; al 30.6.2019 n. 589, molte delle quali nell’ambito del P.I.).

parimenti diminuite le pendenze in materia di esecuzione immobiliare (iscritte n. 78 nuove procedure, definite n. 102).

Aumentate sono invece le pendenze dei procedimenti in materia di separazione (da 21 a 51 le pendenze delle separazioni consensuali; da 85 a 94 quelle delle separazioni giudiziali) e divorzio (da 19 a 89 i divorzi congiunti; da 95 a 104 i divorzi contenziosi). È alta la conflittualità familiare, che si riverbera nei casi più gravi anche sul settore penale; sono in aumento i casi di disagio minorile in conseguenza di situazioni familiari esasperate anche

125 dalla crisi economica.

Parimenti aumentata è la pendenza dei procedimenti speciali sommari (all’1.7.2019 n. 109; al 30.6.2020 n. 133).

Sostanzialmente immutata è la pendenza delle procedure concorsuali (267 a inizio periodo;

269 a fine periodo) e delle procedure esecutive mobiliari (iscritte nel periodo n. 458 procedure; definite n. 459).

La procedura ex art. 702 bis c.p.c. è risultata efficace solo per quanto riguarda controversie semplici di agevole definizione, mentre appare problematica, anche in relazione alla deformalizzazione del rito ed alla mancata regolamentazione delle scansioni processuali, riguardo a controversie più complesse, nelle quali anzi tale rito appare foriero di ulteriore contenzioso (basti pensare alla vicenda dei compensi degli avvocati).

Osserva la Presidente che è evidente l’incidenza degli effetti della pandemia (e della conseguente situazione emergenziale) tuttora in corso sul complessivo lavoro del Tribunale, con naturali ricadute anche sui risultati statistici. Tuttavia, segnala anche che il Tribunale ha sottoscritto, previa concertazione (ed in accordo) con il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Biella, vari protocolli di intesa: attività, questa, che ha coinvolto, oltre al Presidente del Tribunale, anche il Presidente di Sezione e tutti i magistrati, nonché il Consiglio dell’Ordine degli avvocati e che ha permesso di poter trattare, nel rispetto delle restrittive misure di sicurezza imposte dalla normativa emergenziale, numerosi procedimenti senza lo svolgimento di udienze tradizionali (e quindi implicanti la presenza fisica delle parti e dei loro difensori).

Settore Penale

Secondo i dati statistici forniti (che, però, avverte il Presidente, presentano sempre criticità quanto ad attendibilità e precisione, anche in relazione alla carenza del personale che le segue ed inserisce i dati) risultano pendenti alla data del 30.6.2020 n. 2382 procedimenti (di cui 2311 trib. monocratico e 71 collegiali) con sopravvenuti nel periodo n. 752 (di cui 20 collegiali e 732 monocratici, oltre a 32 appelli giudice di pace) e definiti n. 695 (di cui 674 monocratici e 21 collegiali) a fronte della situazione all’1.7.2019, che vedeva pendenti n.

2341 procedimenti (di cui 2273 trib. monocratico e 68 collegiali), rimanendo quindi sostanzialmente invariata la pendenza.

Pesante è l’incremento di procedimenti a trattazione prioritaria a c.d. “codice rosso”, con imputati sottoposti a misure cautelari in scadenza e necessitanti di lunga e complessa trattazione, che hanno la priorità.

126 Il numero di sentenze di n.d.p. per prescrizione è in netta diminuzione.

Marginale è il ricorso ai riti alternativi nei procedimenti a citazione diretta, mentre gli stessi esplicano un discreto impatto deflattivo innanzi all’ufficio g.i.p.-g.u.p.

Il sistema di notificazioni e comunicazioni telematiche penali è in uso sin dalla sua introduzione e risulta molto valido ed utile per il personale di cancelleria.

I riti alternativi esplicano un discreto effetto deflattivo riguardo a procedimenti ove vi è stata l’applicazione di misure cautelari, oltre che per i reati di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, per cui è possibile la sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità (o l’applicazione dell’istituto della messa alla prova), mentre scarso è il ricorso a detti riti per le altre tipologie di reato.

Ufficio GIP/GUP

Le statistiche fornite (per quanto attendibili) evidenziano l’andamento del numero delle definizioni dei procedimenti in relazione alle sopravvenienze (quanto al registro noti:

pendenti all’inizio del periodo 585, sopravvenuti 1435, esauriti con provvedimento definitorio 1121, pendenti alla fine del periodo 845).

Nel periodo di emergenza, di concerto con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale, è stato adottato un protocollo per la celebrazione “da remoto” delle udienze di convalida dell’arresto e del fermo e dei giudizi direttissimi (effettivamente svolte mediante la

“stanza virtuale” nel periodo primaverile).

A. 8. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici