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La situazione degli organici del personale amministrativo del Tribunale di Alessandria (come illustrata nella relazione del Presidente) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

Dirigente Amministrativo 1 1 0

Direttore Amministrativo 7 3 -4

Funzionario Org. - - -

Funzionario Bibliotecario - - -

Funzionario Giudiziario 26 10 -16

Funzionario Informatico - - -

Funzionario Contabile 1 0 -1

Funzionario Linguistico - - -

Funzionario Statistico - - -

2° AREA

Cancelliere 12 6 -6

Assistente Informatico - - -

Contabile - - -

Assistente Linguistico - - -

Assistente alla Vigilanza - - -

Assistente Giudiziario 25 23 -2

Operatore Giudiziario 11 13 +2

Conducente Automezzi 8 3 -5

1° AREA Ausiliario 13 11 -2

TOTALE 102 70 -33

TABELLA 25

Segnala a questo proposito il Presidente una percentuale di scopertura pari a – 31,68% riferita a tutte le figure e di – 58,69% riferita alle figure professionali di direttore, funzionario e

95 cancelliere, evidenziando che “l’effettivo servizio” è tutt’altra cosa dal “in servizio”: 1 assistente è stato assegnato ad altra sede giudiziaria dal 30 luglio 2018, assegnazione ulteriormente prorogata di anno in anno, da ultimo sino al 30 luglio 2021; n. 1 assistente è assente per malattia dal 9 gennaio 2019; n. 2 operatori sono distaccati ad altre sedi giudiziarie dal gennaio 2018, distacco ulteriormente prorogato di anno in anno, da ultimo sino a gennaio 2021; 1 conducente di automezzi è stato in congedo retribuito per assistenza a congiunto disabile ai sensi dell’art. 42, comma 5, d.lgs. n. 151/2001 dal 1° ottobre 2019 al 30 giugno 2020; 1 ausiliario è assente dal 1 luglio 2019 per fruizione del congedo per maternità, congedo parentale e altri istituti contrattuali per l’intero anno in esame, per cui le unità in effettivo servizio si riducono da 69 a 64, con una percentuale di scopertura, riferita a tutte le figure, che passa dal – 31,68% al – 38,61.

L’analisi della situazione del personale amministrativo, come sopra descritta, dimostra come la attuale sempre più pesante scopertura, determinata in generale da numerosi posti mai coperti, a fronte di pensionamenti (nel periodo di interesse ben 6 unità - 3 funzionari, 1 cancelliere, 1 assistente e 1 autista), costringa l’Ufficio ad operare ormai al limite dell’emergenza, stante gli incombenti in progressivo costante crescendo, che comportano, spesso, in mancanza di assegnazioni di personale in qualifiche non presenti negli organici, ma indispensabili al supporto alla attività di gestione degli Uffici giudiziari, una riconversione forzata del personale, di fatto richiesto, oltre che dei normali adempimenti di supporto alla funzione giurisdizionale, anche di specifiche competenze, ad es. in materia informatica e contabile, senza, a volte, preventivi idonei corsi di formazione.

Lamenta il Presidente che in ordine ai posti vacanti sopra riportati, i disagi maggiori discendono: dalla mancata copertura dei 4 posti di Direttore amministrativo e dei n. 16 posti di Funzionario giudiziario, professionalità deputate a garantire rispettivamente, all’interno di ciascuna area o cancelleria, il corretto funzionamento dei servizi; dalla mancata copertura del posto, previsto in pianta dall’aprile 2013, di Funzionario Contabile, essenziale a garantire le gravose incombenze di natura contabile che vengono richieste a questo Ufficio, sede anche del Funzionario Delegato; dalla mancata copertura delle 6 figure professionali di Cancelliere sui 12 posti previsti in pianta, posto che le attuali esigenze di servizio si concretizzano nella circostanza che il settore penale tiene mediamente più di circa 100 udienze dibattimentali al mese, oltre alle eventuali udienze di convalida di competenza del Gip, alle udienze per rito direttissimo e alle frequenti richieste di designazione di ausiliari di udienza in collegamento

96 audiovisivo (nel periodo di interesse in numero di 37 che, non infrequentemente, impegnano in una stessa giornata due e, a volte, anche 3 ausiliari).

La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Alessandria (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Tortona (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

97

Operatore Giud. distaccato dal Comune - 1 0

TOTALE 5 3 -2

TABELLA 27

La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Acqui Terme (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

A. 5. c. La situazione del Tribunale di Alessandria, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile. Riferisce il Presidente che Il settore civile da gennaio 2020 è privo del Presidente di Sezione, le sue incombenze sono state ripartite fra un magistrato che presiede i collegi ordinari e il Presidente stesso che presiede i collegi di famiglia e gestisce gli a.t.p., sempre più numerosi. La sezione civile ha operato, quindi a ranghi ridotti; e l’emergenza Covid ha senza dubbio aggravato la situazione, provocando il blocco parziale delle attività in alcuni settori. Si è infatti fatto ricorso alla trattazione scritta per le cause che lo consentivano, ma alcune tipologie di procedimenti (necessitanti istruttoria testimoniale oppure in materia di lavoro) hanno certo risentito della pausa forzosa; è invece del tutto evidente che altri settori (esecuzioni e fallimenti) hanno avuto un andamento positivo, sia perché i Magistrati hanno potuto lavorare da remoto, sia per la stasi di nuove istanze.

98 Ritiene il Presidente che, ciononostante, i risultati complessivi possono ritenersi soddisfacenti, in considerazione della proficuità del lavoro svolto nel periodo anteriore all’emergenza sanitaria, e può ritenersi che, senza l’emergenza sanitaria, il rapporto definizioni- sopravvenienze sarebbe stato senz’altro di segno positivo. Le pendenze finali complessive dei dati SICID sono superiori a quelle dell’inizio periodo (4616- 4122) in virtù di un numero di definizioni inferiore a quello delle iscrizioni; il paragone con i dati SICID dell’anno precedente segnala un numero inferiore delle iscrizioni, 6720 (a fronte delle 8.104 del periodo precedente ) e 6.244 definizioni (a fronte delle 8.261 precedenti).

Il dettaglio dei dati con riferimento alle principali materie, secondo il Presidente del Tribunale, porta alle seguenti conclusioni: Risultano in diminuzione le pendenze delle cause di contenzioso civile ordinario, che si assestano sul numero finale di 2.854 a fronte delle 3.086 iniziali. Il dettaglio delle cause di famiglia (separazioni e divorzi, giudiziali e consensuali, da ricomprendersi nel risultato finale appena riportato) indica che sono sopravvenuti 755 procedimenti e che ne sono stati definiti 732, con pendenze che passano da 548 a 568.

Nei procedimenti di volontaria giurisdizione, le pendenze finali (370 ) sono di poco superiori a quelle iniziali (284) a fronte di 2.053 definizioni per 2265 iscrizioni. Data la varietà della materia ed il fatto che i dati disaggregati del giudice tutelare non sono compresi in questa rilevazione, sembra opportuno riportare alcuni spunti di dettaglio (non viene considerata, ovviamente, la variabile delle pendenze delle amministrazioni di sostegno, delle curatele e delle tutele, dal momento che esse si esauriscono non per effetto della diligenza del giudice, ma per cause naturali relative al soggetto beneficiato). Sono positivi i dati relativi alla materia fallimentare ed esecutiva. Infatti: i procedimenti di esecuzione mobiliare sono sopravvenuti complessivamente in numero di 1673, tra quelli con vendita, senza vendita e con vendita post legge 80 e definiti in numero di 1696, con calo delle pendenze complessive a 731; le istanze di fallimento si attestano su 46 a fronte delle 41 dell’anno precedente, grazie ad una buona tenuta delle definizioni (195) rispetto alle sopravvenienze (135); nei procedimenti in materia di fallimento, le pendenze finali (488) sono inferiori a quelle dell’anno precedente (558), grazie ad un costante aumento delle definizioni (137), superiore alle nuove iscrizioni (66). I concordati ed altre procedure concorsuali sono stati iscritti complessivamente in numero di 3 e definiti in numero di 10, il che ha ridotto le pendenze finali a 32, rispetto alle 37 del periodo precedente. I procedimenti di esecuzione immobiliare passano dalle iniziali 1571 alle finali 1.287, a

99 seguito di 707 definizioni rispetto a 399 sopravvenienze. Ritiene il Presidente trattarsi di un risultato molto importante; infatti, nelle precedenti relazioni annuali sull’amministrazione della giustizia non si era mancato di sottolineare come le esecuzioni immobiliari costituissero:” il tallone d’Achille del Tribunale di Alessandria, che segnala una grave sofferenza, dipendente – oltre che dall’inevitabile complessità delle procedure, spesso rallentate dalla necessità di attendere la definizione dei giudizi di divisione endoesecutivi e/o di altre controversie collegate – per la gran parte da cause esterne al sistema giudiziario, prima tra tutte la perdurante stagnazione del mercato che impedisce la vendita dei beni pignorati”. Crede ora il Presidente che questa definizione non abbia più ragion d’essere e sia volta finalmente al termine.

I procedimenti speciali sommari hanno visto un aumento delle pendenze (da 266° 484) iniziali) indicano uno smaltimento in tempo reale delle sopravvenienze, a fronte del considerevole numero di iscrizioni (2.265), cui hanno corrisposto 2.053 definizioni. Le cause di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatoria che aumentano da 706 a 906, con definizioni (917) inferiori alle sopravvenienze (1.119) e molto inferiori a quelle dell’anno precedente (1.450). Il settore dedicato alle procedure di lavoro e previdenza sociale aveva registrato, dopo anni di contrazione, un aumento delle nei periodi precedenti (1.368 nel periodo 1/7/2017-30/6/2018; 1.520 nel periodo 1/7/2018-30/6/2019, mentre l’afflusso è diminuito a 119 nel periodo in esame; l’aumento delle pendenze, sconta sicuramente la ripetuta assenza dal servizio per maternità dei due magistrati addetti che ha portato dal maggio 2018 al dicembre 2019 alla totale scopertura dell’ufficio.

Settore Penale.

Il Settore Penale del Tribunale di Alessandria si articola in Sezione Dibattimento (composta da nove giudici, compreso il Presidente di Sezione, e sei Got) e Sezione Gip-Gup (composta da quattro giudici). Da marzo 2020, oltre al Presidente di Sezione, sono in servizio quattro giudici su otto in pianta organica.

Segnala il Presidente, come cause di criticità sotto il profilo della rapidità di trattazione dei procedimenti, alcune recenti riforme legislative: l’esclusione dall’ammissione al rito abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo (L. 33-2019) ha determinato un aggravio del carico della locale Corte d’Assise di quattro volte superiore a quello degli anni precedenti (un processo sopravvenuto all’anno in media fino al 2018, 4 procedimenti sia nel 2019, che nel 2020); l’attribuzione al tribunale collegiale della competenza quoad poenam dei maltrattamenti aggravati per la presenza di minori o soggetti deboli (L. 69-2019, c.d. “codice

100 rosso”). Nel corso del periodo in osservazione si è verificata l’emergenza epidemiologica che, nel territorio alessandrino, è stata particolarmente allarmante (avendo comportato anche il contagio di un giudice penale) e ha costretto questo ufficio, al pari degli altri, ad una pausa forzosa fra i mesi di marzo e maggio 2020. Questa criticità è stata positivamente superata grazie alla fattiva collaborazione dell’Ufficio di Procura e degli Organismi dell’Avvocatura, con i quali il dialogo è stato costante; al termine del periodo emergenziale, in data 16 Luglio 2020 alla presenza dei Sigg. Procuratore e Procuratore Aggiunto e dei rappresentati del Foro, preso atto del ridotto numero di giudici in servizio e della disponibilità da parte del dibattimento a rifissare tutti i processi rinviati ex lege di competenza della Corte d’Assise, del collegio e del giudice monocratico provenienti da udienza preliminare, si sono convenuti criteri convenzionali di Priorità (Circolare Circolare CSM 17.10.19, cit.) con riferimento ai soli reati a citazione diretta; in questa materia, si è individuata la data di prescrizione del marzo 2023 per ritenere non opportuno l’investimento delle scarse risorse disponibili in relazione ai procedimenti convenuti come ‘non prioritari’. In sintesi, la difficoltà provocata dal Covid 19 è stata, in sede locale, valutata quale opportunità per mettere ordine nei ruoli inesigibili per i pochi giudici togati in servizio, condividendo con gli stakeholder lo scopo di perseguire i soli reati per i quali sussistesse una particolare rilevanza riconosciuta dagli interessati e con l’impegno del Tribunale alla trattazione celere. Più in generale, il periodo di rallentamento dell’attività ordinaria a causa della pandemia, è stato affrontato in modo particolarmente efficace nel Settore Penale anche grazie alla incondizionata disponibilità offerta da tutto il Personale di Cancelleria, nonché alle ottimali soluzioni individuate, in particolare, dal Direttore di quest’Area e dal Funzionario Responsabile dell’Ufficio Gip. E’

stato istituito lo Sportello Telematico, che ha ottenuto il plauso dell’utenza. E’ stato elaborato il Protocollo per Tiap.

Relativamente ai risultati raggiunti al dibattimento, come risulta dalle allegate statistiche, quanto ai procedimenti monocratici erano pendenti all'inizio del periodo n. 2831 processi, ne sono sopravvenuti n. 1880, ne sono stati esauriti n. 1776 e sono, quindi, pendenti alla fine del periodo (1A+2A-3A) n. 2935 processi. Poiché i mesi lavorativi sono stati soltanto 8 (escluso il periodo da marzo a maggio 2020 per il Covid), la produttività mensile dell’Ufficio è stata di 253 sentenze e, così, proiettando la produttività per 11 mesi (virtuali) si sarebbero potute pronunciare ben 2.790 sentenze monocratiche, ossia un record assoluto per questo ufficio che, dopo l’unificazione del 2013, ha avuto statistiche oscillanti da un minimo di n. 1686, nel 2017, ad un massimo di n. 2335 nel 2019; in sintesi, le definizioni del periodo in

101 osservazione sono superiori a quelle dell’anno 2017 (n. 1686, come si è visto) nel corso del quale non si verificò alcun lockdown. Passando ai numeri del collegio, erano pendenti all'inizio del periodo n. 167 processi; ne sono sopravvenuti n. 51; ne sono stati esauriti n. 74 e sono, quindi, pendenti alla fine del periodo (1A+2A-3A) n. 144 processi. La produttività del collegio, dal 2013 in poi, ha visto un minimo di 39 sentenze nel 2015 e un massimo di 78 nel 2018. La definizione di 74 processi collegiali in 8 mesi lavorativi corrisponde a circa una decina di sentenze al mese e così, in 11 mesi (virtuali) a possibili 107 definizioni; si tratta secondo il Presidente di un dato veramente lusinghiero, tenuto conto del fatto che, dal mese di novembre 2019, sono state trasferite ad altra sede ben due colleghe e, da febbraio 2020, pure una terza, come si è visto in premessa. In ogni caso, il dato supera le previsioni del Programma di Gestione (n. 60 definizioni collegiali annue).

Quanto alla valutazione dell’andamento dell’Ufficio Gip-Gup, il Settore ha potuto contare sulla presenza di tutti i Giudici soltanto fino a fine anno 2019, quando è stato disposto il congedo del giudice più anziano. Inoltre, come si è visto, uno dei magistrati, dall’inizio di marzo, è dovuto assentarsi per circa un paio di mesi a causa del contagio Covid: quindi, nel secondo semestre in osservazione, la situazione di scopertura è stata pari al 50% fino a fine maggio, quando è stata disposta l’Applicazione Extradistrettuale di un giudice. Tenendo conto di queste criticità, si può ritenere eccellente il risultato globale registrato dalle statistiche: n.

4326 pendenze iniziali, n. 4966 sopravvenienze, n. 4907 definizioni, con un saldo di rimanenze finali di n. 4385. Peraltro, ad un’analisi più accurata è stato possibile estrapolare il dato relativo alle richieste di rinvio a giudizio che, al 30 giugno 2020, vedevano n. 503 pendenze. Si tratta secondo il Presidente di un dato veramente allarmante: dovranno essere scorporati i processi sospesi per irreperibilità e per Map, nonché quelli già fissati avanti ai giudici e in fase di trattazione, al fine di comprendere il numero di quelli – eventualmente – finora non esaminati ed individuare una soluzione al grave problema.

102 A. 5. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Alessandria (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

Riferisce il Presidente, quanto alla distribuzione delle sedi di lavoro, che la situazione logistica nel periodo di interesse non ha registrato alcun miglioramento e rimane gravemente deficitaria, in quanto il Tribunale, che sino ad oggi è riuscito a superare le conseguenti difficoltà, solo grazie al progressivo impoverimento numerico del personale amministrativo ed ai frequenti trasferimenti dei giudici ad altre sedi, si troverebbe ad affrontare gravi problematiche in caso di assegnazione di altro personale, vuoi togato, vuoi, soprattutto, amministrativo, a copertura dei sempre più numerosi posti vacanti. Il trasferimento avvenuto nel 2019 delle cancellerie lavoro ed esecuzioni civili mobiliari in una struttura attigua al Palazzo di Giustizia è comunque una soluzione di ripiego, essendo evidente l’utilità – ed i lati svantaggiosi della situazione contraria - di un luogo unico per i molteplici servizi di cui si compone, in generale, l’amministrazione della giustizia cittadina, oltre che per l’inadeguatezza, la vetustà, la ristrettezza degli spazi, se è vero, come è vero, che la qualità della risposta agli utenti è determinata anche da condizioni logistiche dignitose e funzionali di tutto il personale, togato, onorario e amministrativo, condizioni logistiche che, attualmente, al Tribunale di Alessandria sono ben lontane dall’accettabile. Permane infatti l’assoluta carenza delle aule d’udienza, destinate, in particolare, a quelle penali. Le udienze civili sono celebrate dai magistrati togati nei propri uffici, con evidente difficoltà, a causa della ristrettezza degli spazi, in quanto i locali sono in generale piuttosto angusti. Pure per gli archivi, la situazione è rimasta invariata rispetto al periodo precedente. Il Tribunale dispone di una struttura periferica messa a disposizione dal Comune di Alessandria, ove è allocato il materiale cartaceo costituente l’archivio storico e di deposito. L’archivio corrente del Tribunale e quello della soppressa Sezione distaccata di Novi ligure, il cui trasferimento è stato effettuato nell’anno 2014, sono conservati nel piano interrato del Palazzo di Giustizia. Nell’anno 2017 tutto l’archivio (storico, di deposito e corrente), previo debito scarto, e gli arredi della sede soppressa di Tortona sono stati trasferiti ad Alessandria, in due strutture esterne messe a disposizione dal Comune, destinate alla custodia l’una della documentazione cartacea e l‘altra degli arredi. Successivamente, l’Ufficio ha provveduto allo scarto del materiale cartaceo del soppresso Tribunale di Acqui Terme e, nel secondo semestre del 2018, ha

103 trasferito l’archivio di detta sede e i restanti arredi nelle due strutture esterne che già ospitano archivio e arredi del Tribunale soppresso di Tortona. Il trasferimento dei predetti archivi ad Alessandria ha consentito di migliorare il relativo servizio e di conseguire un significativo risparmio sia di risorse umane che economiche (impiego di due unità - un conducente e un ausiliario - e carburante per recarsi a Tortona e/o ad Acqui Terme con periodicità quindicinale o settimanale, nei casi di urgenza, per prelevare dall’archivio i fascicoli richiesti dall’utenza).

Quanto sopra esposto in ordine alle risorse logistiche evidenzia secondo il Presidente l’assoluta necessità, al fine di migliorare le attuali condizioni di lavoro, di poter fruire di ulteriori spazi, considerato che il numero dei locali destinati al Tribunale, pensato per un organico di 17 magistrati e di n. 51 unità di personale di cancelleria, oltre al relativo compendio di materiale cartaceo rappresentato dai fascicoli correnti, è rimasto di fatto pressochè immutato, pur se le piante organiche dei magistrati (D.M. 18.04.2013) e del personale amministrativo (DD.MM. 25.04.2013 e 14.02.2018) sono state ampliate da 17 a 29 magistrati e da 51 unità a 101 amministrative in vista della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, con accorpamento del personale di magistratura e amministrativo e di tutto il materiale dei due Tribunali soppressi di Acqui Terme e Tortona e della Sezione distaccata di Novi Ligure. A tal riguardo, l’Ufficio, precedentemente all’attuazione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, aveva segnalato al Ministero della Giustizia, con apposita scheda, gli ulteriori spazi ritenuti necessari, quantificati in circa mq. 1.000 per uffici e mq. 2.500 per archivi, oltre a circa mq. 200 da adibire a tre aule d’udienza.

Nota il Presidente che la dotazione di risorse strumentali materiali (fotoriproduttori, telefax, apparecchi telefonici) risulta adeguata. L’infrastruttura telematica può ritenersi adeguata, sia dal punto di vista numerico sia da quello qualitativo, in rapporto al numero di dipendenti attualmente in organico.

L’automazione dei servizi è strettamente legata agli applicativi in uso, che costituiscono di sicuro un valore aggiunto per una gestione moderna e ordinata dell’attività d’ufficio, e che, secondo il Presidente, dovrebbero essere implementati e potenziati con adeguati corsi di formazione al personale e con contratti di assistenza più ampi, che garantiscano un aiuto effettivo agli utenti sulle molteplici problematiche di natura tecnica. Tale considerazione vale in particolare per il Sistema Integrato della Cognizione Penale - SICP -, applicativo avviato presso il Tribunale il 18 luglio 2014, che da subito ha mostrato una serie di criticità, gran parte delle quali ad oggi risolte, tra cui la problematica relativa alle statistiche estratte con il

104 nuovo sistema Consolle, che non risultavano pienamente attendibili, fornendo dati di volta in volta diversi, pur prendendo in considerazione periodi identici.

L’utilizzo dello strumento informatico nella gestione del processo civile costituisce un dato ormai acquisito nel Tribunale di Alessandria. Tutti i magistrati addetti alla Sezione Civile del Tribunale dall’anno 2015 sono dotati di tessere per la firma digitale (e sono consapevoli della esigenza di chiederne il rinnovo con largo anticipo rispetto alla scadenza), di computer portatili – alcuni dei quali con relative docking station - e dell’applicativo Consolle.

Nell’anno 2018 anche i GOT hanno ricevuto in dotazione computer portatili. Nei primi mesi dell’anno 2019 sono stati assegnati ai giudici civili in servizio i nuovi computer portatili pervenuti all’ufficio negli ultimi mesi dell’anno 2018. Allo stato, tutti i magistrati togati hanno in dotazione i computer portatili più efficienti a disposizione dell’Ufficio (di marca HP

Nell’anno 2018 anche i GOT hanno ricevuto in dotazione computer portatili. Nei primi mesi dell’anno 2019 sono stati assegnati ai giudici civili in servizio i nuovi computer portatili pervenuti all’ufficio negli ultimi mesi dell’anno 2018. Allo stato, tutti i magistrati togati hanno in dotazione i computer portatili più efficienti a disposizione dell’Ufficio (di marca HP