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La situazione degli organici del personale amministrativo del Tribunale di Cuneo (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

Dirigente Amministrativo 1 1 0

Direttore Amministrativo 7 1 -6

Funzionario Org. - - -

Funzionario Bibliotecario - - -

Funzionario Giudiziario 22 112 -11

Funzionario Informatico - - -

Funzionario Contabile - - -

Funzionario Linguistico - - -

131

Funzionario Statistico - - -

2° AREA

Cancelliere 14 16 +2

Assistente Informatico - - -

Contabile - - -

Assistente Linguistico - - -

Assistente alla Vigilanza - - -

Assistente Giudiziario 24 20 -4

Operatore Giudiziario 8 14 +6

Conducente Automezzi 7 43 -4

1° AREA Ausiliario 9 9 0

TOTALE 93 83 -10

TABELLA 45

Il Presidente del Tribunale riferisce come, rispetto alla pianta organica e alla presenza in servizio del personale, sono numerosi (15) i part-time (18%), con assenze, anche prolungate, soprattutto nel periodo estivo. Inoltre, numerosi dipendenti beneficiano dei permessi della L. n. 104 del 1992, anche per se stessi.

Le applicazioni di personale da altri Uffici (in particolare di due Assistenti dall’UNEP) non sono sufficienti a compensare le menzionate vacanze, in particolare per l’espletamento dei compiti che le disposizioni normative e regolamentari assegnano a profili più qualificati. Si segnala, quindi, la carenza di personale nelle figure di responsabilità quali quella del Direttore Amministrativo e di Funzionario Giudiziario.

La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Cuneo (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it ed aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

Direttore Amministrativo - - -

Funzionario Giudiziario 1 0 -1

Funzionario Informatico - - -

Funzionario Contabile - - -

2° AREA Cancelliere 1 2 1

Assistente Informatico - - -

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La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Mondovì (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA

La situazione degli organici del personale amministrativo del Giudice di Pace dell’Ufficio di Saluzzo (come pubblicato sul sito www.giustiziapiemonte.it e aggiornato) è la seguente.

UFFICI GIUDICANTI

AREA FUNZIONE ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

3° AREA Direttore Amministrativo - - -

Funzionario Giudiziario 1 0 -1

133

Per quanto riguarda il settore amministrativo, l’ufficio di Cuneo risulta avere una scopertura molto elevata, ma l’apporto del poco personale rimasto è di tale qualità ed impegno che riesce comunque a far fronte efficacemente al lavoro.

A. 9. c. La situazione del Tribunale di Cuneo, i dati statistici, le eventuali variazioni quantitative e qualitative, gli interventi e le prassi organizzative, le problematiche di maggior rilievo (anche per novità complessità e rilevanza socio-economica).

Settore Civile.

Il Presidente dà preliminarmente atto che, nel periodo di riferimento, l’organico della Sezione Civile prevede la presenza di 13 magistrati, compreso il Presidente di sezione. Alla sezione civile sono inoltre assegnati GOP, alcuni dei quali titolari di ruolo autonomo, (sia per previsione tabellare che a causa di perduranti scoperture di organico in conseguenza di trasferimenti), altri destinati ad attività di affiancamento dei magistrati togati, essendo delegati allo svolgimento di attività istruttoria o inseriti nell’ufficio del processo. L’organico della sezione soffre attualmente di quattro scoperture, che saranno parzialmente coperte, come si è detto in apertura, con la recente destinazione di tre MOT, due dei quali prenderanno possesso dell’ufficio a metà novembre e la terza nella primavera del 2021.

Rileva il Presidente che nel periodo considerato, l’andamento dell’attività della sezione ha certamente risentito della eccezionale situazione emergenziale connessa alla nota pandemia Covid, che ha riguardato un arco temporale pari ad 1/3 del periodo considerato (4 mesi, da marzo a giugno 2020), per altro tempestivamente affrontata con gli strumenti organizzativi che hanno consentito a tutti i magistrati di svolgere il proprio lavoro (udienze, camere di consiglio, provvedimenti) operando “da remoto” sulla piattaforma “Teams” o mediante lo

134 strumento processuale della “trattazione scritta”, limitando al minimo indispensabile i rinvii.

Il dato più rilevante che emerge dall’esame dei prospetti allegati è il mantenimento di ottimi livelli di produttività della Sezione, assicurati nonostante i problemi determinati dalle gravi scoperture di organico, cui si è fatto fronte grazie alla disponibilità dei magistrati addetti ad altri settori e dei GOP (senza per questo ridurre, neppure in minima parte, i rispettivi ordinari carichi di lavoro). A fronte di una notevole riduzione delle pendenze complessive (calate di quasi il 5%, da 6779 a 6456), veramente elevato è stato il numero di procedimenti complessivamente definiti, pari a 10398, superiore alle sopravvenienze, pari a 10075 (queste in modesto calo – anche grazie all’epidemia - rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, in cui si registravano 11323 ingressi).

Per venire ai settori specifici, la pendenza delle procedure fallimentari è stata ridotta da 334 a 273, in ulteriore contrazione rispetto al precedente periodo, mentre rispetto alle istanze è stato definito un numero di procedimenti (96) superiore alle sopravvenienze (pari a 78, nuovamente in calo rispetto al dato – 147 - del precedente periodo). Per quanto riguarda il settore delle esecuzioni si registra una significativa riduzione della pendenza di quelle immobiliari rispetto all’anno precedente, essendo passate da 716 a 633. In riferimento alle esecuzioni mobiliari, invece, va rimarcata la perdurante destinazione esclusiva allo specifico settore di un solo GOP; a fronte del leggerissimo aumento della pendenza in detto settore (da 474 a 621), va comunque sottolineato il numero veramente alto di definizioni, pari a 1002 (rispetto a 1149 sopravvenienze).

Il settore della volontaria giurisdizione – in cui i tempi di definizione sono parimenti soggetti ad assoluta variabilità – registra una diminuzione delle pendenze, passate da 1708 a 1560, a fronte di ben 4026 (su 3878 sopravvenuti) procedimenti definiti, dato leggermente inferiore a quello del corrispondente periodo dell’anno precedente (4345). Si registra, poi, una leggera diminuzione della pendenza nel settore delle cause civili ordinarie (da 2014 a 1998), con un numero di definizioni (915) maggiore delle sopravvenienze (899); sono state abbattute le pendenze dei ricorsi per decreto ingiuntivo (da 174 a 43) e dei procedimenti civili speciali (da 325 a 200), grazie all’impegno dei magistrati addetti al settore, che è quello maggiormente interessato dalle scoperture. In proposito, segnala il Presidente come lo sforzo della sezione sia sempre stato teso ad eliminare le cause più “vecchie”, privilegiando l’abbattimento dell’arretrato ultra triennale rispetto al numero complessivo delle definizioni. Nel settore delle locazioni, affidato a due giudici onorari impegnati nella trattazione di procedure eterogenee, si registra un sostanziale mantenimento della pendenza (81 rispetto ai 68 del precedente

135 periodo), ed un numero di definizioni (42) in linea con le sopravvenienze (55). Il dato sulle separazioni è stabile (la pendenza è passata da 294 a 285, con definizione di 421 procedimenti a fronte di 412 sopravvenienze), mentre la pendenza delle cause di divorzio è stata ridotta, essendo passata da 255 a 223 cause, con 332 definizioni (a fronte di 300 sopravvenienze). Nel settore lavoristico si è registrato, in controtendenza, un leggero aumento delle pendenze, passate da 375 a 515 - a fronte comunque di ben 737 definizioni.

Sottolinea ulteriormente il Presidente che il tribunale di Cuneo è uno dei pochi tribunali (forse l’unico) che vi ha dato compiuta attuazione, attraverso una sperimentazione che prosegue ormai da anni. Il gruppo di lavoro sul cosiddetto “cruscotto di controllo” è stato creato dall’ufficio di presidenza con lo scopo di monitorare l’andamento delle cause civili; nel corso del 2019 sono stati monitorati i seguenti obiettivi contenuti nel programma di gestione ex art.

37 per il 2019: l’eliminazione di tutte le cause (contenzioso civile) iscritte a ruolo prima del 2012; la riduzione del 50% (al posto del 60% previsto l’anno passato) delle cause (contenzioso civile) ultratriennali (per il 2019 sono quelle iscritte fino al 31 dicembre 2015);

la riduzione del 40% (al posto del 50% previsto l’anno passato) delle cause (contenzioso civile) ultrabiennali (per il 2019, sono quelle iscritte nel 2016); il mantenimento (al posto dell’abbattimento del 5% previsto l’anno passato) delle pendenze iniziali; la riduzione dell’attuale arretrato ultradecennale nelle macroaree delle procedure concorsuali e dell’esecuzione immobiliare. Alla fine del 2019, su 11 obiettivi, uno solo manifestava una lieve sofferenza, dovuta al fatto che si trattava di procedimenti particolari (eredità giacenti), mentre tutti gli altri (10) erano stati sostanzialmente raggiunti e in gran parte ampiamente superati. Il “saldo” 2019 è stato, pertanto, complessivamente positivo.

L’andamento generale del settore civile nel 2019 – conclude il Presidente – nonostante le scoperture effettive nell’organico, non può che essere valutato positivamente, dandosi atto ai magistrati addetti ai relativi settori di essersi impegnati con particolare dedizione allo smaltimento programmato. La sopravvenienza dell’epidemia di Coronavirus nel primo trimestre 2020 ha imposto la sospensione delle riunioni del cruscotto, così come l’estrapolazione dei dati statistici, sia per la presenza di gran parte dei lavoratori in smart-working, sia per l’incremento di lavoro delle cancellerie dopo la fase di emergenza.

Settore Penale.

Secondo il Presidente i risultati conseguiti nel corso dell’anno appena trascorso sono stati pesantemente influenzati in senso negativo dal prolungato periodo di sostanziale sospensione dell’attività giudiziaria, a partire dal 9.3.2020 e fino alla fine di giugno 2020, determinata

136 dall’emergenza epidemiologica COVID-19. Quella situazione, assolutamente eccezionale e senza precedenti, ha reso necessario predisporre speciali accorgimenti organizzativi (volti a consentire l’espletamento di udienze da remoto, pur con i limitati strumenti informatici a disposizione) per poter continuare ad espletare le attività giudiziarie consentite dalla legge, e di limitare così gli ovvi effetti di rallentamento della produttività della Sezione Penale. Nello specifico, lo svolgimento delle udienze da remoto è concretamente avvenuto facendo ricorso all’applicativo Microsoft “Teams”, l’impiego del quale tuttavia è stato possibile soltanto laddove vi era la disponibilità di computer collegati alla RUG e muniti di altoparlanti e microfoni. Lo sfruttamento delle risorse disponibili è stato operato prioritariamente nell’Ufficio GIP/GUP, data la tipologia, di regola, maggiormente urgente delle attività giudiziarie di quel settore. Minori conseguenze in senso negativo ha quindi patito l’ufficio GIP/GUP con riguardo alla continuazione dell’attività giudiziaria ed ai risultati conseguiti.

Non si sono infatti registrati fenomeni di termini non rispettati nel deposito di provvedimenti, né di scadenze di misure cautelari nel corso delle indagini preliminari. Più consistenti sono invece risultate le conseguenze, in termini di accumulo di processi pendenti, per il settore dibattimentale e, segnatamente, di quello monocratico. E’ da sottolineare, secondo il Presidente, che il contenimento, alla fine del periodo, delle conseguenze negative delle limitazioni normative emergenziali per il COVID-19 è stato ottenuto anche grazie alla prosecuzione (rispetto agli anni passati) del trend positivo di smaltimento delle pendenze verificatosi nel secondo semestre del 2019, favorito dalle ormai consolidate economie di scala dovute alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Nondimeno, quale ulteriore fattore impeditivo di una maggiore produttività della Sezione, non si può poi fare a meno di segnalare il fatto che, nell’arco dell’intero periodo in considerazione, si è continuato a sopportare scoperture di organico sia dei magistrati addetti al dibattimento penale (risulta infatti tutt’ora vacante uno dei posti di giudice, sui sette tabellarmente previsti), sia dell’ufficio GIP/GUP (dato che la vacanza di uno dei 4 posti in organico, risalente al 1.2.2019, è stata colmata soltanto in data 20.7.2020, all’esito di una procedura di trasferimento per sede disagiata). Per converso, un dato rilevante da sottolineare risulta pure il mantenimento dei flussi processuali in entrata (pur in leggero aumento, rispetto all’anno appena trascorso, nel settore GIP-GUP) in termini apprezzabilmente contenuti rispetto a quanto registrato (in conseguenza dell’accorpamento dei tribunali vicini) negli anni 2015 e 2016. Questo fattore, a fronte di una complessiva produttività della Sezione che, pur nell’emergenza epidemiologica, si è mantenuta a livelli complessivamente accettabili

137 (nell’arco dell’intero anno), ha consentito di raggiungere buoni risultati sotto molteplici aspetti.

Invero – continua il Presidente – pur a fronte delle varie problematiche già evidenziate, il dato dibattimentale, sia monocratico che collegiale, appare complessivamente positivo alla luce dei dati numerici effettivamente registrati. La pendenza dei processi monocratici risulta, infatti, solo leggermente aumentata (essendo attualmente pari a n. 1543, in lieve rialzo rispetto al livello storicamente minimo di 1350, raggiunto nel 2019) in una misura di circa il 14 %, limitandosi così ad un valore ampiamente accettabile (essendo ancora inferiore ai 1610 registrati nel giugno 2018) e suscettibile di uno smaltimento in termini temporali contenuti.

Viceversa, i processi collegiali pendenti avanti al Giudice dibattimentale sono ulteriormente diminuiti nell’ultimo anno (passando da 75 a 69), proseguendo la tendenza di decremento già registrata nelle annualità precedenti. Inoltre, il numero dei processi conclusi con una pronuncia di prescrizione è risultato pari complessivamente a n. 22 avanti al GIP/GUP e n. 8 avanti al giudice dibattimentale, con una consistente diminuzione (in continuità con il periodo precedente) in entrambi i settori, anche con riferimento allo scorso anno (ove erano stati rispettivamente pari a 34 e 46) e, dunque, è divenuta ormai estremamente esigua rispetto al totale dei procedimenti esitati (meno dell’uno per cento, per quanto riguarda il dibattimento).

Nel settore gip/gup si rileva per quest’anno una quantità di sopravvenienze di processi contro persone note (3377) leggermente aumentata rispetto a quella del 2018/19 (3238). Ovviamente aumentata (in conseguenza del lockdown) risulta pure la quantità delle pendenze (passate da 584 a 723), sebbene ormai da tempo stabilizzata e tutt’ora mantenuta in corrispondenza a valori assoluti che devono ritenersi fisiologici.

Il Presidente ricorda l’ormai consolidato funzionamento del sistema di notifiche telematiche penali (tramite SNT). Tutto il personale esegue infatti abitualmente notifiche utilizzando l’applicativo SNT. In particolare, allo stato, le notifiche, conformemente alle disposizioni impartite da ciascun giudice in merito alle modalità di notifica da seguire, vengono normalmente effettuate tramite SNT a tutti gli avvocati, ai soggetti domiciliati presso gli stessi, alle case di reclusione, alle Questure ed alle stazioni dei CC.

138 9. d. Le risorse logistiche e lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici del Tribunale di Cuneo (anche con riferimento al livello di attuazione del processo civile e penale telematico e del sistema delle comunicazioni nel processo).

Gli spazi a disposizione sono occupati in modo intensivo dal personale, in particolare dalle cancellerie e nel settore civile. La dotazione hardware è da considerarsi sufficiente numericamente. La dotazione di stampanti e scanner è da considerarsi idonea alle necessità degli uffici, anche tenuto conto delle aumentate esigenze correlate alla necessità di informatizzazione dei fascicoli civili, con scansione degli atti introduttivi e del Magistrato ancora depositati in modalità cartacea, e di scansione degli atti penali da notificare telematicamente. Tutti i magistrati togati dispongono di PC portatili, alcuni dispongono ancora anche di PC fissi. Tuttavia, l’emergenza determinata dall’epidemia COVID19 ha imposto di accelerare i tempi delle ultime distribuzioni e delle istallazioni e di porre in atto una, provvisoria, diversa distribuzione, privilegiando l’esigenza di consentire a tutti di poter avere sempre a disposizione degli strumenti in grado di sostenere il lavoro da remoto e la installazione dei programmi da ultimo individuati, piuttosto che il rispetto delle destinazioni nominative stabilite dal DGSIA.

139 A. 10. Il Tribunale di Ivrea.