prot: utt: Giorgio Comollo
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IMPOSTAZIONE GENERALE
Per definizione le A.G.D . intendono fornire conoscenza, controllo, soluzione dei problemi grafici di rappresentazione delle forme geometriche mono-bi-tridimensionali. Il disegno di queste forme geometriche costituisce, ancora oggi, il migliore tramite razionale e concreto per definire e risolvere il problema focale della progettazione (coscienza e controllo dello spazio generato dalla forma architettonica).
Quanto, pero, una forma geometrica disegnata correttamente a rette e a punti corrisponda alla forma architettonica valutabile in termini percettivi di fruizione spaziale, e interesse del corso rìlevarlo e definirlo con molta cura tramite offerta continua di occasioni riflessive (lezioni ed esercitazioni di lettura e scrittura formale).
n
corso, inoltre,percorrendo il campo delle scienze di relazione tra punti (le Geometrie) si impegna a realizzare una rete di "attenzioni" critiche con cui, lo studente, possa raccogliere e riconoscere quei valori della conoscenza (comunque esperita) utili professionalmente e, oserei dire, esistenzialmente. L'ordito della geometria euclidea deve annodarsi ai fili colorati della memoria percettiva, cosi come una legge proiettiva e conoscibile in una poesia di luci;il mondo della esperienza personale deve relazionarsi intimamente a quello dello studio e quello della disciplina a quello delle altre discipline e queste, ancora, al mondo delle esperienze personali senza soluzione di continuità.Regole, proposte, concetti, prove, richieste, nozioni, interrogativi, traduzioni ed azioni si alternano ed avvicendano, perciò, nell'iter corsuale in clima di ricerca collettiva e personale di collocazione critica delle acquisizioni conoscitive. Proiettività finite e non, questioni metriche, convenzioni (per citare qualche titolo disciplinare d'esempio) alimentano e devono alimentarsi di creatività, cioé di interrelazioni e condizionamenti umani, del più vario tipo, essenziali per l'utilizzazione significativa e personale della conoscenza.
lifine del corso potrebbe, emblematicamente, considerarsi raggiunto quando l'allievo scopre e subisce (stabilmente e profondamente) il fascino del foglio bianco:infatti se il foglio, planando sul tavolo da disegno, induce nell'uomo progettista una emozionante sensazione di instabilità tra forza (libertà espressiva, fiducia nella conoscenza) e paura (COscienza di dichiarare), allora, molto probabilmente,qualche meta e stata raggiunta: gli impacci calligrafici e nozionistici dell'apprendimento sono stati superati . l'interesse alle
"righe" e stato sostituito dalla attenzione (solo ora possibile) ai significati spaziali delle SUperfici corrispondenti ai bianchi del foglio - forse l'affezione si e avvicendata al feticismo nei riguardi dello strumento "descrittivo" ora posseduto dalla conoscenza nelle SUe Componenti scientifiche magicamente essenziali, profondamente semplici.
ARGOMENTI SPECIFICI
l) Spazio proiettivo - spazio percettivo.
2) Generalità e terminologia dell~ geometria descrittiva e proiettiva, definizioni e Ornologia.
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3) Proiezioni a centroinfinito (biortogonali e parallele)- proiez. quotate (cenni). 4) Proiez. centrale, prospettiva - restituzione fotogrammetrica (cenni)
S) Teoria delle ombre, eliodinamica (cenni). Archi e volte.
6) Problemi linguistici.
ESERCITAZIONI ED ATTIVITA' INTERCORSO
Sono previste, continuativamente, brevi esercitazioni in aula sugli argomenti specifici trattati e numerose (60 circa) esercitazioni da elaborare praticamente o criticamentea casa per integrare la disciplina al mondo dell'esperienza personale.
E consuetudine, con i corsi del prof. Paolo Bertalotti e del prof. Attilio De Bernardi condurre in comune esercitazioni sull'analisi della geometria delle forme reali.
Sono accolte altre attività in tercorso solo se singolarmente riferite e di manifesto interesse disciplinare (cioé non di semplice competenza).
TESTI CONSIGLIATI
Si sconsiglia vivamente l'uso di qualsiasi testo specifico di geometria descrittiva nei primi cinque mesi di corso,per varie ragioni;tra queste,la necessita di promuovere I Insostituibile pratica degli appunti disegnati, personali-temporizzati-progettualmente Dopo il So mese:
A) per gli studenti che frequentano regolarmente il corso
A.DcBernardi, Forma, spazio epercezione., Ed.Giardini,'Pisa, 1979.
A. Marcolli Teoria del campo - voI. l° e 2° ., Ed. Sansoni,Firenze, 1980.
M. Doccì-D , Maestri, Il rilevamento architettonico - storia, metodi e disegno. Ed.
Laterza. Bari. 1984
Chisini, Biggiogero, Lezioni di geometria descrittiva, Ed. Masson Italia, Milano, 1981.
B) per gli studenti che frequentano saltuariamente il corso:U. Saccardi, Applicazioni della geometria descrittiva, Lib. Ed. Fiorentina, Firenze,1983.
Scheda consuntiva, annuale, dei titoli trattati nel corso.
Scheda informativa dei contenuti e delle modalità d'esame.
Indice generale dell'offerta di esercitazioni.
TESI DI LAUREA
Poiché !'insegnamento ha un carattere applicativo, di tipo strumentale, la docenza non ritiene opportuno, se non in certi casi eccezionali, accogliere tesi di laurea strettamente inerenti il titolo disciplinare. Sono invece proposte numerose e differenziate tematiche di
"comunicazione visiva" sugli argomenti di più vario interesse del candidato, da concludersi "in ogni caso"con un prodotto formale, di progetto.
AREA9:DELLA RAPPRESENTAZIONE
A93I5 APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA Prof. uff. Paolo Bertslotti
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MPOSTAZIONE GENERALE
L'attività di ricerca e progettuale abbisogna distrumenti che consenta no di comunica re con il disegno, nel rigoroso rispetto delle convenzioni interpretative , le immagini mentali chesi forma no in seguito alla conoscenza .
Lo studio delle applica zioni di geometri a descrittiva consente di contro llare il passaggio da una immagine soggettiva di unaform a, in atto o in potenza,ad una immagine gra fica strutturata; facilita il disegno delle forme, ed offre un mezzo di verifica di quan to è stato intuito,sviluppand o la capacità di percezione e di orga nizzazio ne spaziale.
ARGOMENTISPECIFICI
·La percezion e e lageometria peril disegno delle forme.
· Elementi di proiett iva: termino logia, definiz ion i, i metod idi rappresentazione.
· Proiezioni ortogonali: piani , rette, punti e problemi relativi.
·Lapercezionedelle forme edello spazio.
Matri ci geometriche delle forme architettoniche: gener azione geometrica delle volte.
· Assonometria.
· Proiezione centra le , prospettiva, fotogr afia.
·Ombre: La luce , direzio ne convenzio na le , illuminazione solar e e artificia le.
ESERCITAZIONIED ATTIVITA"INTERCORSO Ognistude nte sarà tenuto asvolgere:
.esercitazioni sugli argomenti del corso (parte teorica e riferimenti architettonici),
.una esercita zione (obbliga toria) sui contenuti di ciascuna disciplina prevista per l'anno in corso ;
.una ese rc itazio ne di sint esi (te mo ne), consiste n te nell 'an a lisi di un a for ma (architett on ica) e relativ i diseg ni; per cettivi, proiezion i.
ortogon ali, assono metria, prospettiva, ombre, ed eventuale modello.
TESTICONSIGLIAT I
A.DeBERNARD! , Forma, spazio, percezione,Ed. Giardini, Pisa, 1979.
U. SACCARD! , Applicazioni della geome tria de.scrittiva, Lib. Ed. Fiore nti na, Fire nze, 19 8 3.
G. M.ZUCCOTTI, Applicazioni di geometria descrittiva, Celid,Torino, 1984,85.
G. M.ZUCCOTTI, La prospettiva, Alinea, Firenze , 1980. G.M.ZUC COTTI,La teoria delle ombre, Alinea ,Firenze, 1988.
Articoli di Paolo Berta lotti, Giorgio Comollo , Mauro Luca De Bern ardi e Fran ca Ceresa sulla rivista "II foglio di Cristallo". (I numer i della rivista sono disponi bili presso il Centro Stampa).
Fornisce contributi didattici integrativialcorso l'Architetto Maur o Luca De Bern ard i.
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