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Accenni sul cash pooling Zero Balance internazionale e sul target balancing

2.5 Effective pooling: lo Zero Balance System

2.5.2 Accenni sul cash pooling Zero Balance internazionale e sul target balancing

Per quanto riguarda il cash pooling zero balance internazionale, i contenuti e gli effetti sono gli stessi di quello “domestico”, l’unica cosa che cambia è l’architettura operativa necessaria a realizzare l’azzeramento dei saldi.

La situazione tipo potrebbe essere quella illustrata nel diagramma seguente. Grafico 8 Struttura societaria e dei conti in un cash pooling internazionale

Dove si ha una Holding e due società, una commerciale e l’altra produttiva, con sede in Italia, le quali affidato alla Banca X il compito di host bank45 e una Sub Holding

in Germania che controlla due aziende commerciali le quali hanno un conto aperto presso la Banca Y la quale svolge la funzione di account holding bank.

Gestire un sistema come quello sopra rappresentato comporta notevoli difficoltà per la host bank. Difficoltà sia di tipo tecnico informatico nell’organizzazione di una piattaforma tecnologica adeguata a questo tipo di transazioni, ma soprattutto difficoltà legate alla possibilità di effettuare valutazioni creditizie soddisfacenti necessarie alla quantificazione e alla erogazioni del credito. Raccogliere informazioni, riuscire a definire un quadro di rischio creditizio su società appartenenti a paesi e sistemi finanziari diversi i quali, hanno una normativa definita dalla stessa autorità di vigilanza, che prevede l’invio di dati statistici circa i movimenti finanziari dei capitali.

Affinché si possa parlare di Zero Balance System internazionale, ossia di trasferimento della liquidità con azzeramento dei saldi dei conti periferici, con rispetto delle valute e del segno delle operazioni originarie, è necessario che le banche coinvolte realizzino una specifica piattaforma di procedure e accordi.

Innanzitutto le due banche, nel diagramma sopra riportato, X e Y, devono sottoscrivere il service level agreement – SLA, cioè un vero e proprio contratto volto a regolare le modalità operative di svolgimento del servizio e i profili di responsabilità di ciascuna in caso di mancato funzionamento del servizio. Questo contratto svolge un ruolo importantissimo al momento in cui deve essere determinato il limite massimo al saldo dare (negativo) (coverage agreement), in quanto assume una duplice funzione: quella di definire l’ammontare massimo giornaliero della liquidità che la tesoriera

45 La host bank, così è chiamata la banca che organizza e gestisce il pooling e che detiene il conto

master. H Italia Banca X C Italia Banca X P Italia Banca X Sub H Germania Banca Y C10 Germania Banca Y C11 Germania Banca Y

centrale intende mettere a disposizione delle singole società partecipanti al pool; e quella di rappresentare il limite del rischio che la host bank è disposta ad accollarsi nei confronti della subsidiary estera.

La somma di tutti i massimali per i quali la host bank si rende garante nei confronti delle società del gruppo, coincide con una specifica linea di credito concessa alla holding tesoriera e rappresenta in un certo senso l’affidamento “a ombrello” al servizio del cash pooling internazionale.

Il superamento del coverage limit nel corso della giornata, che comporta il blocco della possibilità di ulteriori addebiti, può avvenire solo a fronte di sconfinamenti temporanei concessi dall’istituto di credito.

Infine, le società del gruppo devono a loro volta stipulare dei contratti: da un lato, con la host bank da parte della società pooler; dall’altro, con le diverse account holding bank da parte di ciascuna società partecipante al pooling stesso.

Per quanto riguarda gli aspetti contabili dello Zero Balance System internazionale non ci sono rilevanti differenze con quanto analizzato per quello domestico; ci sono solo alcuni aspetti da evidenziare.

In primo luogo, va precisato che, se le banche interessate nel svolgimento del meccanismo di cash pooling non utilizzano la stessa piattaforma informatica, la data contabile delle operazioni nel conto master è successiva di un giorno rispetto a quella in cui vengono azzerati i conti periferici.

In secondo luogo, in presenza di prestazione di servizi in ambito internazionale all’interno di un gruppo va tenuto di conto della normativa sul transfer price di cui all’art. 110 punto 7 del TUIR.

Le difficoltà che si presentano dal momento in cui si decide di implementare un sistema di cash pooling internazionale in un gruppo multinazionale sono molteplici e di rilevante complessità.

Una prima riflessione va posta sulla valuta. Si ipotizzi una situazione in cui si ha la capogruppo (nonché tesoriera) residente in Italia, con banca italiana e quindi transazioni in euro; una società commerciale con sede negli Stati Uniti con conto corrente in una banca statunitense e transazioni in dollari e infine la società produttrice localizzata in India che effettua le proprie transazione con la moneta propria del suo Stato, la rupia. Con questo scenario è evidente che il gruppo abbia un rischio valutario da gestire in quanto, a parità di quantità prodotte e commercializzate e dei rispettivi

prezzi, si possono avere risultati economico-finanziari diversi a seconda del cambio tra euro, dollaro e rupie.

Una ulteriore difficoltà riscontrata nell’attuazione di un cash pooling internazionale è dovuta alla necessità di ricondurre le scritture di conto a una stessa giornata contabile, in quanto la società consociata con sede all’altra estremità della terra rispetto alla tesoriera si trova in una diversa giornata solare.

Infine, bisogna ricordare le complessità strutturali derivanti da un accentramento della tesoreria a livello globale, come ad esempio le diverse legislazioni presenti nei territori delle differenti società e le capacità tecniche degli istituti di credito chiamati a svolgere tutte quelle attività che ad essi competono.

La soluzione che molto spesso viene adottata, per aggirare queste problematiche tecniche, dai gruppi multinazionali è la costituzione di diversi treasury centers localizzate in diverse aree geografiche coordinate e dirette da una tesoriera globale che ne controlla l’operato.

Un’alternativa allo Zero Balance internazionale è il target balancing o ripianamento internazionale dei saldi, il quale viene utilizzato quando la ZBS internazionale non sia fattibile per questioni di eccessiva complessità o nei casi in cui il tesoriere centrale non ritenga indispensabile disporre di una soluzione ad azzeramento dei saldi.

Nel target balance pooling i conti delle società controllate vengono mantenuti a un livello target di saldo attivo, al fine di minimizzare il numero di trasferimenti di fondi e i relativi costi.

Il ripianamento internazionale dei saldi rappresenta una soluzione di pooling effettivo semplificata rispetto allo zero balance che richiede maggiori attenzioni da parte del tesoriere; attenzioni che riguardano il fatto che non necessariamente il ripianamento produce una situazione a saldi zero sui conti periferici, tanto per i tempi tecnici necessari alla chiusura delle operazioni quanto per la ragione di non trasferire i singoli saldi per valuta bensì un unico importo compensato.

La differenza tra i due metodi di effective cash pooling internazionale sta nel fatto che, il target balancing non ha bisogno di particolari formalità contrattuali, non è necessario sottoscrivere un service level agreement e un coverage agreement.

Gli elementi necessari per poter implementare un sistema di gestione della tesoreria del genere sono:

♦ Compatibilità dei sistemi informatici e di comunicazioni tra i vari istituti di credito;

♦ La tesoriera deve sottoscrivere uno specifico contratto con la host bank;

♦ Le controllate titolari dei conti periferici devono sottoscrivere delle autorizzazioni affinché la propria banca possa inviare le informazioni sui conti ed eseguire le istruzioni di trasferimento fondi.

Per quanto riguarda l’inquadramento dei movimenti all’interno di un sistema di conti intercompany e l’applicazione della normativa fiscale sul transfer price agli interessi e alle commissioni regolate tra tesoreria e controllate.