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Uno strumento che facilita la gestione della tesoreria dei gruppi aziendali, soprattutto quelli estesi a livello internazionale, è senza dubbio il netting.

49 Con il termine cross-currency si intende fare riferimento a soluzioni che consentono la gestione

centralizzata di posizioni finanziarie espresse in monete di conto differenti attraverso operazioni effettive o virtuali di conversione tra le stesse.

Il gruppo di imprese genera due tipi di movimenti monetari: quelli che coinvolgono gli interlocutori esterni e quelli che si esauriscono al suo interno. Il cash pooling cerca di gestire al meglio, riducendo al minimo gli sprechi, i flussi finanziari “esterni” delle diverse società; il netting, invece, cerca di ottimizzare i flussi finanziari “interni” cioè quelli che si vengono a creare dagli scambi commerciali e dai rapporti che si istaurano tra le società appartenenti allo stesso gruppo aziendale.

Il principale vantaggio che si riceve questa pratica gestionale è sicuramente l’abbattimento dei costi derivanti dalle operazioni con gli intermediari creditizi. Queste determinano oneri sia strettamente monetari, come commissioni e spread di conversione per le divise estere, sia in termini di costo opportunità e tempo sprecato: come possono essere i giorni valuta persi tra le operazioni.

La tecnica del netting prevede la compensazione dei flussi finanziari connessi all’attività commerciale intercorsa fra società del gruppo, secondo modalità prestabilite.

In pratica il netting è un processo di pagamento all’interno di un gruppo, grazie al quale le società vedono compensarsi tutti i loro debiti e crediti verso gli altri membri, e a scadenza periodica e prefissata vengono vedersi accreditati o addebitati solo i saldi netti.

Esistono due modalità di netting:

 Bilaterale : nel quale il centro di netting provvede a individuare e a compensare

le transazioni tra le società del gruppo a due a due cioè, la compensazione avviene tra due società alla volta. Questo sistema non consente una vera e propria ottimizzazione e coordinamento nella gestione delle relazioni infragruppo, a causa della mancanza di una visione di insieme, può tuttavia essere molto utile nel caso di società del gruppo con frequenti scambi.

 Multilaterale : in questo caso si ha una compensazione completa. Viene creata

una clearing house (detta anche netting center o stanza di compensazione) in cui le posizioni di tutte le società confluiscono e, dopo aver eseguito le compensazioni, si regolano i saldi del gruppo nel suo complesso.

La funzione di clearing house viene svolta solitamente dalla holding e l’attività cardine è quella di coordinare i rapporti finanziari delle varie società del gruppo, fungendo, se ne è necessario, da “banca”: liquidando le posizioni debitorie delle società del gruppo che al momento non hanno la disponibilità concedendo una dilazione di pagamento che altro non è che un vero e proprio finanziamento che produce interessi calcolati sulla base di un tasso stabilito nel regolamento di funzionamento del sistema di pooling.

I sistemi di netting possono anche essere distinti a seconda di come avviene il regolamento finale. Se si ha un regolamento interno, si produce solamente una scrittura nel sistema dei conti correnti infragruppo (non bancari); se, invece, si opta per la soluzione di regolamento esterno, alla fine del ciclo di netting avviene un vero e proprio pagamento che consisterà in un accredito al conto corrente della partecipante se il suo

400 100 150 800 200 650 900 500 250 300 700 300 Società A Società B Società D Società C

Prima dell’implementazione di un sistema di netting

550 200 150 700 Società A Società B Società D Società C Clearing house

saldo è positivo, o in un addebito se la sua posizione nei confronti della clearing house è negativa.

Prima di adottare la procedura di netting, il gruppo deve effettuare determinate scelte, affinché possa trovare la soluzione che meglio si addice alle sue caratteristiche e necessità. Le variabili sono:

♦ Payable o receivable driven . Tale distinzione si riferisce al processo di compensazione, cioè: nel payable è il debitore che comunica al clearing house le fatture a scadenza che intende regolare; nel caso del receivable driven, invece, sono i creditori che indicano al netting center quali fatture attive intendono incassare.

♦ Monobanca o multibanca . Il gruppo in questo caso è chiamato a decidere se

preferisce indirizzare tutti i flussi su una banca o su più intermediari creditizi. La scelta tra una soluzione o l’altra determina conseguenze differenti. L’alternativa monobanca permette alla società di non perdere giorni valuta; la decisione, invece, di appoggiarsi su più banche fa acquisire al gruppo maggiore forza contrattuale nei confronti delle banche (dal momento che la minaccia di spostare parte del lavoro da un istituto creditizio ad un altro comporta a loro una diminuzioni di introiti), riuscendo a spuntare un miglior prezzo per la gestione del netting.

♦ Sistema informativo interno o esterno . I sistemi informativi svolgono un ruolo

importantissimo nella gestione del netting; essi possono essere interni o esterni. L’utilizzo di un sistema informativo bancario è senza dubbio economico, in quanto esso si accolla i costi di acquisto e successivamente di mantenimento del software; tuttavia, potrebbe risultare una soluzione troppo rigida e incapace di adattarsi alle esigenze del gruppo, oltre al fatto che, potrebbe generare a favore della banca operatrice una indesiderabile posizione di forza. L’opzione di acquisto e gestione di un sistema informativo all’interno del gruppo, invece, permette una maggiore personalizzazione e aderenza alle esigenze societarie del software.

♦ Monovalutario o plurivalutario . Questa scelta riguarda i gruppi che hanno società presenti in diversi Stati con diverse divise. Il sistema monovaluta prevede la conversione, con una quotazione prefissata, in unica moneta di tutti

i flussi finanziari; questo permette di eliminare i rischi di cambio tra le singole società e di aggravarlo sulla clearing house.

La tecnica del plurivalutario è più complessa in quanto costringe ogni società ad avere vari conti di netting denominati nelle diverse divise.

Il netting, perché dia dei risultati apprezzabili in termini di rapporto costi/benefici, richiede un notevole interscambio di operazioni tra le società e con una certa continuità temporale, per sopperire agli elevati costi di struttura necessari alla sua creazione.

Implementare una procedura di netting comporta molti sforzi, sia a livello organizzativo che economico, da parte della holding, che funge da clearing house, ma anche da parte di tutte le società del gruppo.

La gestione della tesoreria infragruppo attraverso il sistema di netting è sicuramente complesso ma, se ben implementato, porta con sé notevoli vantaggi.

Gli aspetti positivi di tale tecnica sono:

♦ riduzione dei costi connessi alla diminuzione del numero dei pagamenti effettuati;

♦ eliminazione dei giorni banca con conseguente migliore disponibilità della liquidità;

♦ riduzione del lavoro amministrativo in capo alle singole società del gruppo,

dato dalla diminuzione delle operazioni effettuate;

♦ aumento della capacità e possibilità di controllo dei flussi finanziari da parte

della holding, che permette, di conseguenza, di migliorare la pianificazione finanziaria dell’intero gruppo;

♦ migliore disciplina dei pagamenti intercompany;

♦ maggiore efficienza nelle comunicazioni e omogeneità nelle informazioni e

nel reporting.

Nel menzionare i vantaggi, però, non si possono escludere gli elementi negativi e i punti che molto spesso portano i gruppi societari a orientare le loro scelte gestionali verso altri strumenti di accentramento della tesoreria. La prima cosa che si evidenzia subito, nello studio del netting, è l’elevato assorbimento di costi di gestione in termini di personale specializzato e strutture appositamente dedicate allo svolgimento delle attività che ne comporta. L’altro elemento che preoccupa i managers sono i costi di sistema: l’adozione del netting richiede software creati ad hoc e che devono, successivamente,

integrati con i sistemi teconologici e le applicazioni gestionali ERP (Enterprise Resource Planning) presenti nel gruppo.

Il netting, indipendentemente dalle sue varie sfumature tecniche, ha delle importanti e delicate implicazioni legislative dei vari Paesi e ripercussioni a livello fiscale50.

Un primo problema che si presenta è la normativa sulle ritenute alla fonte sugli interessi; altra questione che si pone riguarda il caso dei receivable driven netting, nel caso in cui la filiale italiana si trova a dover pagare una fattura di servizi che per qualsiasi motivo non sia stata ancora contabilizzata51.