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L'AEROPORTO DI TORINO VERSO IL 2000

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1986 (pagine 69-73)

Giuseppe Iacopino

«Dotare il sistema delle comunicazioni re-gionali di una infrastruttura aeroportuale in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze dell'utenza per gli anni '90». Questo è l'obiettivo che la S A G A T , società di gestione dell'aeroporto, si è posta per la riorganizzazione e il potenziamento dello scalo torinese.

Obiettivo che è stato affrontato in modo globale, per evitare interventi settoriali non coordinati, mediante la predisposizio-ne di un piano - Master Pian -.

Il documento, dopo aver analizzato la si-tuazione in essere, ha definito le linee di sviluppo, costituendo un organico quadro di riferimento per gli interventi che si ren-dono necessari, per affrontare con efficien-za gli incrementi di traffico che già nel 1985 hanno visto transitare oltre 900 mila passeggeri e circa 10.000 tonn. di merci. Proiezioni al 1990 indicano condizioni fa-vorevoli per ulteriori forti incrementi di traffico, dovuti al recupero del potenziale di traffico aereo generato dal bacino natu-rale dell'aeroporto.

Ipotesi previsionali molto caute indicano in 1.200.000 passeggeri e 24.000 tonn. di merci, il traffico al 1990; la crescita «parti-colare» del settore merci sarà consegnata, in gran parte, all'accordo General-Motors-Pininfarina che a partire dalla seconda metà dell'anno in corso movimenterà sullo scalo di Caselle circa 12.000 tonn/anno. Nel dettaglio, sono stati approfonditi i se-guenti aspetti:

— le procedure di volo e di utilizzazione degli spazi aerei con riferimento agli

im-pianti di radioassistenza in essere;

— l'analisi della capacità dei singoli orga-nismi infrastrutturali;

— il quadro socio-economico e territoriale del bacino di traffico dell'aeroporto; — l'accessibilità allo scalo; — le previsioni future di traffico; — gli aspetti climatologici;

— l'impatto ambientale, con riferimento all'inquinamento acustico e atmosferico. Sulla base delle analisi e degli studi effet-tuati e in considerazione degli interventi di potenziamento e di ristrutturazione realiz-zati negli utimi anni (legge 825/73 e suc-cessive) il sistema infrastrutturale/operati-vo risulta adeguato a rispondere alle esi-genze del traffico per molti anni ancora. Inoltre, da evidenziare che la S A G A T , me-diante autofinanziamento ha dotato la pi-sta di volo di un modernissimo impianto I.L.S. di III categoria, che dal prossimo

au-Fig. 1 - Situazione attuale (LEGENDA)

i AEROSTAZIONE PASSEGGERI E PALAZZINA

2 CAPANNONE SMISTAMENTO BAGAGLI PARTENZA 3 CAPANNONE RICOVERO MEZZI

4 AEROSTAZIONE POSTALE 5 AEROSTAZIONE MERCI 6 TORRE DI CONTROLLO

7 AEROSTAZIONE CARGO GENERAL MOTORS 8 HANGAR AVIAZ. GENERALE

9 CENTRALE ELETTRICA 10 AREA TECNICA 11 PERSONALE DI STATO 12 DEPOSITO CARBURANTI AVIO 13 MAGAZZINI UFFICI SAGAT 14 MAGAZZINI MATERIALI 15 PARCHEGGI AUTOVETTURE 16 DISTRIBUZIONE CARBURANTE AUTO

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tunno consentirà di operare con minime di visibilità di 200 m.

Per contro, l'area terminale soffre di insuf-ficienze, disfunzioni e frequenti momenti di saturazione, e già oggi è strutturalmente inadeguata a sopportare il traffico, soprat-tutto in coincidenza delle punte, e ancor più lo sarà in futuro. Si è pertanto definito un progetto per riorganizzare tale area che, secondo fasi temporali, razionalizza e po-tenzia le infrastrutture per adeguare le fun-zioni alle attuali e future esigenze di traf-fico.

La necessità di contenere i costi dell'inter-vento ha fatto scartare soluzioni progettua-li che comportavano acquisizioni di nuove aree e l'interferenza con la viabilità pro-vinciale e la ferrovia Torino-Ceres (che lambiscono l'attuale sedime), con conse-guenti elevati e consistenti oneri finanziari per le opere di deviazione.

Il problema ha trovato soluzione, a parità di esigenze e con costi contenuti, adottan-do, quale sistema di parcheggio per gli ae-romobili la manovra power-in/push-out (aeromobile che muove utilizzando i pro-pri propulsori in ingresso e viene spinto da un trattore in uscita). Ciò consente il par-cheggio di un elevato numero di aeromobili rispetto all'usuale sistema power-in/po-wer-out.

Le linee guida per la riorganizzazione del-l'area terminale sono state:

— mantenimento dell'area terminale entro l'attuale sedime aeroportuale e comunque entro il limite definito dalla sede ferrovia-ria esistente;

— compatibilità ed integrazione con la sede ferroviaria a piano campagna sul trac-ciato attuale;

— compatibilità con la viabilità provin-ciale esistente;

— concezione modulare delle realizzazio-ni al fine di consentire un programmato e graduale incremento delle capacità sino al soddisfacimento delle esigenze anche a lungo termine;

— rispetto dei vincoli normativi, renden-do possibile il collegamento in forma con-tinuativa dei due tratti esistenti di via di circolazione a sud e a nord del piazzale ae-romobili, al fine della netta distinzione tra area di circolazione, area di manovra e di sosta aeromobili;

— garantire la continuità operativa del-l'aeroporto nel corso delle realizzazioni. Nella fig. 1 viene rappresentata l'area ter-minale allo stato attuale, nelle figg. 2 e 3 vengono tracciati gli interventi proposti per le due fasi temporali in programma. Per la linea ferroviaria Torino-Ceres che lambisce il lato ovest dell'area terminale, si

Fig. 2 - Fase 1 (LEGENDA)

INFRASTRUTTURE IN RILOCAZIONE

I AEROSTAZIONE PASSEGGERI

II CAPANNONE SMISTAMENTO BAGAGLI PARTENZA III CAPANNONE RICOVERO MEZZI DI RAMPA IV AEROSTAZIONE POSTALE

V AREA TECNICA

INFRASTRUTTURE DI NUOVA REALIZZAZIONE

1 NUOVA AEROSTAZIONE PASSEGGERI 2 STAZIONE FERROVIARIA

3 PARCHEGGIO AUTO MULTIPIANO

4 AEROSTAZIONE POSTALE - MAGAZZINO MERCI 5 AREA TECNICA

6 HANGAR (RILOCAZIONE II)

7 CAPANNONE RICOVERO MEZZI SOCIETARI (RILOCAZIONE III) INFRASTRUTTURE ESISTENTI A AEROSTAZIONE MERCI B CARGO CENTER G.M. C TORRE DI CONTROLLO D HANGAR E CENTRALE ELETTRICA F MAGAZZINI MATERIALI G ALLOGGI PERSONALE DI STATO H DEPOSITO CARBURANTI L PARCHEGGI AUTO M DISTRIBUTORE BENZINA N ISOLA MOTORISTI INFRASTRUTTURE ESISTENTI | NUOVE INFRASTRUTTURE

| [ AMPLIAMENTO PIAZZALE PARCHEGGIO AEROMOBILI VIABILITÀ ESISTENTE

NUOVA VIABILITÀ | | AREE VERDI

Fig. 3 - Fase 2 (LEGENDA)

INFRASTRUTTURE IN RILOCAZIONE

I AEROSTAZIONE MERCI II ISOLA MOTORISTI III MAGAZZINI MATERIALI IV ALLOGGI PERSONALE DI STATO

INFRASTRUTTURE DI NUOVA REALIZZAZIONE

1 AMPLIAMENTO AEROSTAZIONE PASSEGGERI 2 PARCHEGGIO AUTO MULTIPIANO 3 AEROSTAZIONE MERCI

4 AEROSTAZIONE AVIAZIONE GENERALE 5 HANGAR

6 ALLOGGI PERSONALE DI STATO

7 AREA TECNICA COMPAGNIA AEREA (EVENTUALE)

INFRASTRUTTURE REALIZZATE IN 1* FASE

A AEROSTAZIONE PASSEGGERI B STAZIONE FERROVIARIA

C AEROSTAZIONE POSTALE - MAGAZZINO MERCI D AREA TECNICA

E HANGAR

F CAPANNONE RICOVERO MEZZI SOCIETARI

INFRASTRUTTURE ESISTENTI INFRASTRUTTURE REALIZZATE IN 1« FASE NUOVE INFRASTRUTTURE

AMPLIAMENTO PIAZZALE PARCHEGGIO AEROMOBILI VIABILITÀ ESISTENTE

] NUOVA VIABILITÀ ] ] AREE VERDI

prevede a medio termine la ristrutturazio-ne ed il potenziamento tra Torino e l'aero-porto. Questa linea avrà caratteristiche metropolitane, sarà attestata alla stazione FF.SS. di P. Susa e costituirà un valido collegamento città-aeroporto.

Allo scalo di Caselle la stazione ferroviaria è stata prevista in corrispondenza dell'ae-rostazione passeggeri e collegata a questa da una passerella pedonale sopraelevata. Principali interventi previsti:

a) Aerostazione passeggeri.

E l'intervento prioritario in quanto l'attua-le struttura già oggi è soggetta ad un traffi-co superiore alla propria capacità (600 mila passeggeri/anno con punte di traffico di 600 pax/ora elevabili a 900 con confort ridotto).

La nuova aerostazione (fig. 2, n. 1) verrà arretrata di circa 70 m. verso ovest per consentire l'ampliamento del piazzale par-cheggio aeromobili e garantire senza inter-ferenze, la continuità operativa dello scalo. Sarà di tipo modulare, dotata di ponti di imbarco e nella prima fase disporrà di 15.000 mq. operativi in grado di servire con un buon livello di confort 1.800.000 passeggeri/anno e punte orarie di circa 4.000 passeggeri.

La struttura è prevista su due livelli, arrivi e partenze, oltre ad un terzo piano destina-to a servizi.

Nella fase finale l'aerostazione sarà am-pliata modularmente in funzione della evoluzione del traffico, fino a raggiungere i 50.000 mq. operativi.

b) Parcheggio auto.

Contemporaneamente alla costruzione del-la nuova aerostazione passeggeri è prevista l'edificazione di un primo modulo di par-cheggio auto multipiano (fig. 2, n. 3) che porterà la capacità complessiva dagli at-tuali 1.200 posti ad oltre 2.000; nella fase II un ampliamento modulare dello stesso porterà la disponibilità ad oltre 7.000 posti (fig. 3).

c) Piazzale parcheggio aeromobili.

L'attuale piazzale per la sosta degli aero-mobili dispone di una superficie di 90.000 mq. operativi, permettendo di accogliere tutte le classi di velivoli fino ai B747, se-condo varie combinazioni.

Nella I fase, il piazzale di sosta verrà

am-pliato di 32.000 mq. a seguito della riloca-lizzazione e successivo abbattimento delle aerostazioni passeggeri e postale, e dei ca-pannoni per il ricovero dei mezzi di rampa e smistamento bagagli. Con questo primo ampliamento verranno soddisfatte le esi-genze di sosta dei velivoli nel medio pe-riodo.

Successivamente, la rilocalizzazione del-l'aerostazione merci consentirà un ulterio-re ampliamento di 30.000 mq. garantendo cosi sufficiente disponibilità di spazi a lun-go termine.

d) Aerostazione merci e postale.

Nella prima fase verrà mantenuta la desti-nazione dell'attuale aerostazione merci in quanto sufficiente, nel breve periodo, a svolgere le funzioni assegnate (capacità di circa 12.000 tonn/anno).

L'aerostazione postale, situata attualmente a lato dell'aerostazione passeggeri, verrà ri-locata a nord dell'area terminale (fig. 2, n. 4) realizzando una struttura modulare che sarà anche in parte destinata al trattamen-to delle merci.

Successivamente, nella fase II, questo fab-bricato sarà ampliato (fig. 3, n. 3) per sosti-tuire l'aerostazione merci che verrà demo-lita consentendo, come già detto, l'amplia-mento del piazzale aeromobili e completa-re cosi l'organizzazione programmata.

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Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1986 (pagine 69-73)