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PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1986 (pagine 81-85)

Sergio Serre

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resso le Camere di commercio hanno sede gli Uffici provinciali di stati-stica istituiti nel 1949 in seguito ad accordi intercorsi tra il Ministero dell'industria, commercio e artigianato e l'Istituto Cen-trale di Statistica.

Nel quadro del servizio statistico naziona-le, sono organi tecnici periferici dell'I-S T A T da cui ricevono le istruzioni tecni-che per l'assolvimento delle loro funzioni. Amministrativamente dipendono dal Mi-nistero, mentre praticamente sono affidati sul piano della funzionalità operativa alle Camere di commercio, che forniscono i mezzi necessari ed il personale occorrente. L'attività degli Uffici provinciali di statisti-ca, per brevità UPS, si esplica nello svolgi-mento delle rilevazioni periodiche effettua-te dall'ISTAT e delle indagini richieseffettua-te dal Ministero dell'industria, commercio e arti-gianato, nonché dagli stessi enti camerali in relazione ai propri compiti istituzionali; collaborano inoltre ad indagini promosse da altri enti quali ad esempio l'Unionca-mere e il Mediocredito Centrale.

Il momento di maggiore impegno e di rile-vanza dell'Ufficio coincide con lo svolgi-mento dei censimenti demografico ed eco-nomici, organizzati sempre dall'ISTAT. In tale occasione, come si dirà appresso, l'Uf-ficio assume le attribuzioni di Ufl'Uf-ficio pro-vinciale di censimento.

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rima di passare in rassegna le princi-pali indagini nelle quali sono coinvol-ti, direttamente o indirettamente, gli UPS, vediamo il quadro dei compiti attualmente attribuiti all'Ufficio in relazione allo svol-gimento di ciascuna rilevazione.

Il primo è quello ispettivo sull'organo di rilevazione. È svolto per la maggior parte delle statistiche, ed è senza dubbio un aspetto di rilievo dell'attività dell'Ufficio in quanto la funzione di ispezione, oltre a porre l'UPS in una posizione di prestigio, comporta un'attività di controllo e di assi-stenza tecnica nei confronti degli organi di i rilevazione. Questa è svolta innanzitutto

per quelle indagini i cui modelli, una volta > compilati, transitano per gli UPS ed anche per quelle altre indagini curate direttamen-te dai Comuni (che sono poi il principale organo di rilevazione) anche se i relativi i modelli non transitano attraverso gli Uffici

provinciali (è il caso delle rilevazioni delle forze di lavoro e dei consumi delle fami-glie).

Il secondo compito attribuito agli UPS ri-guarda la raccolta dei modelli. Dagli orga-ni di rilevazione (Comuorga-ni, imprese, enti vari) pervengono i diversi questionari, e ciò deve avvenire nei tempi stabiliti secon-do le disposizioni impartite per le varie in-dagini. La fase di raccolta implica quindi un'attività di sollecitazione sugli stessi or-gani, il cui svolgimento in termini di tem-po e di lavoro assorbe una quota in verità troppo rilevante dell'attività dell'Ufficio. Per alcune indagini anziché parlare di rac-colta dei modelli è più corretto parlare di raccolta dei dati. Si tratta di un gruppo di rilevazioni, alcune di grande importanza, come vedremo, per le quali lo stesso UPS funziona da organo di rilevazione.

Vi è poi la fase di revisione dei dati, quan-titativa e qualitativa, ed è questo il mo-mento più importante e delicato di tutta la rilevazione. Se la prima significa un sem-plice controllo sulla completezza del mate-riale prima del suo inoltro all'ISTAT, la revisione qualitativa del modellarne rac-colto permette un sostanziale controllo di merito, che comporta una «pulitura» del dato affinché esso rivesta la più ampia e corretta significatività. Questa revisione del dato è svolta dal personale dell'UPS che si avvale all'uopo di strumenti diversi, quali la conoscenza diretta del fenomeno, il confronto con i risultati di analoghe in-dagini, magari di fonti diverse, e soprattut-to l'esperienza acquisita nel corso del tem-po, che gli permette di individuare con im-mediatezza le lacune o le distorsioni dei dati che va ad esaminare.

Le fasi successive di registrazione e di ela-borazione dei dati non sono per ora svolte dagli UPS. Si parla in prospettiva di affida-re loro, per qualche indagine, il compito della registrazione, al fine di caratterizzar-ne maggiormente l'attività, ma è questo un discorso al momento improponibile data la carenza di mezzi tecnici e di persone a di-sposizione. Al momento la registrazione, ed a maggior ragione l'elaborazione dei ri-sultati, è svolta direttamente dall'ISTAT in sede e in piccola parte dagli Uffici regio-nali dell'Istituto, che sono presenti in ogni capoluogo di regione.

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ossiamo ora rapidamente accennare alle indagini principali, iniziando da quel gruppo di rilevazioni ISTAT per le quali la raccolta dei dati è effettuata

diret-tamente dagli UPS.

In questo comparto si annoverano dieci in-dagini correnti: sei mensili (protesti, falli-menti dichiarati, prezzi all'ingrosso, prezzi dei prodotti venduti e acquistati dagli agri-coltori, costo di costruzione di un fabbrica-to residenziale e cosfabbrica-to di costruzione di un capannone industriale), una semestrale (sulla consistenza del bestiame e sulle pro-duzioni zootecniche), due annuali (rileva-zione dei supermercati, grandi magazzini e cash and carry e consistenza dei grossisti, commissionari, mandatari ecc. iscritti negli albi delle Camere di commercio) ed una pluriennale (sulle piccole imprese).

Per queste indagini, come si è detto, è l'Uf-ficio provinciale a reperire i dati avvalen-dosi di varie forme di collaborazione: con-tatti diretti con le ditte (per le rilevazioni dei prezzi, sulle piccole imprese e sulla grande distribuzione); raccolta delle sen-tenze dei Tribunali, per quanto riguarda la statistica dei fallimenti; riunioni di esperti, nel caso dell'accertamento della consisten-za del bestiame; utilizzo delle fonti infor-mative interne della Camera di commercio (elenchi ufficiali ed albi) per la classifica-zione dei dati riguardanti i protesti levati e la determinazione del numero degli inter-mediari del commercio.

Tra queste indagini, le più impegnative sono certamente le rilevazioni dei prezzi, sia per la delicatezza e complessità della materia, sia per la loro importanza dal mo-mento che i dati rilevati costituiscono la base per il calcolo, da parte dell'ISTAT, dei vari numeri indici dei prezzi all'ingros-so, alla produzione e dei costi di costruzio-ne pubblicati sul «Bollettino mensile di statistica».

Un cenno merita anche l'indagine a caden-za pluriennale sulla struttura dei costi e dei ricavi delle piccole imprese (industriali, commerciali, artigianali). Tale indagine, a base campionaria, riguarda le imprese con meno di 20 addetti ed ha lo scopo di acqui-sire i dati contabili occorrenti per la co-struzione del bilancio economico naziona-le integrando così naziona-le rinaziona-levazioni sul prodot-to lordo condotte direttamente dall'ISTAT presso le imprese di maggiori dimensioni.

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i è poi il grande gruppo di statistiche per le quali l'UPS funge da tramite tra l'organo di rilevazione e l'ISTAT. Nella maggior parte dei casi l'organo suddetto è

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ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

RILEVAZIONE TRIMESTRALE DELLE FORZE DI LAVORO AL

a settimana di riferimento è quella che comprende II giorno di rlterimento

il Comune. È il sottogruppo più numeroso che comprende statistiche di grande impor-tanza e di vario argomento. Sono da ricor-dare, tra le tante, la rilevazione delle forze di lavoro, dei consumi delle famiglie, la ri-levazione dell'attività edilizia, delle

auto-rizzazioni e delle licenze di esercizio, del bestiame macellato. L'organo di rilevazio-ne è poi la redaziorilevazio-ne di un periodico rilevazio-nel caso dell'indagine della stampa periodica; l'ente gestore di un corso di formazione professionale per l'omonima rilevazione; i

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STATISTICO SERIE STORICHE: CONTABILITA' NAZIONALE..

COMMERCIO ESTERO.. PREZZI LAVORO

; TERRITORIALI: CENSIMENTI GENERALI 1971 E 198 CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE

E DELLE ABITAZIONI 198 BILANCIO DEMOGRAFICO COMUNICATI STAMPA: ) INIZIALE MOBIL PROVINCIA TO CAPITOLO 198S CDAL MESE 1 AL ME ANNO 1984 (JENNA IO FFBRRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

vari mercati all'ingrosso della provincia per le rilevazioni riguardanti la struttura degli stessi o i prodotti che vi affluiscono; ed ancora i vari enti che gestiscono istituti di ricovero, colonie e asili-nido nel caso della rilevazione cosiddetta «dell'assisten-za sociale».

' Per tutte queste indagini l'UPS non si limi-ta solamente al compito formale di raccol-ta dei modelli compilati dai Comuni o da-gli altri organi citati ed al loro inoltro all'I-STAT, ma svolge in molti casi un'attività di assistenza tecnica nei confronti di detti organi, che talvolta si manifesta anche at-( traverso ispezioni e controlli presso di essi.

Essa riveste una particolare importanza nel caso della rilevazione trimestrale delle for-ze di lavoro che l'ISTAT conduce presso » un campione di comuni (e nel loro ambito di famiglie) scelti secondo criteri di assolu-ta casualità, allo scopo di disporre a caden-za regolare e ravvicinata di dati riguardanti » la situazione occupazionale del Paese.

Alla raccolta dei modelli segue l'aspetto più qualificante, come già si è detto, della rilevazione, e cioè quello di revisione del * materiale raccolto. Si entra così nel merito dell'indagine, con interventi critici che consentono di meglio delineare l'attendibi-lità del dato rilevato eliminandone incer-> tezze e dubbie interpretazioni.

Come per il gruppo di rilevazioni per le quali la raccolta dei dati è effettuata diret-tamente dall'UPS, anche per quest'altro

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI E IMPIEGATI

COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE DEL VALORE DELLA LIRA COEFFICIENTI PER MOLTIPLICARE VALORI ESPRESSI IN LIRE

DELL' ANNO 1949 CDAL MESE 13 AL MESE 13 J PER TRADURLI IN LIRE

DELL' ANNO 198S [MESE 13 3

COMUNICATI STAMPA

NOICI DEL COSTO VITA SINDACAI.! TK IMFSTRAL I NOICATURI OEL LAVORO NEH A GRANOE INDUSTRIA NIKCE OELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE RAMPRCIO CON I ESTERO

NOIL: F A U . R BEGLI OROIN. OEU-'INOLSÌRIA CRZE 0 ! I RTVORO

NDIC1 DEI PREZZI ALI." INGROSSO

NOICI u r i LE RMMIBUZIONI E CONFLITTI 01 LAVORO NOICI OCI PRFZZI AL CONS. PER LF FAM. 01 OP. E IWP.

LRLI.no

INCENDI BOSCHIVI CONTI ECONOMICI TFIINTSTRALI

2 6 / 0 3 / 8 6 21/01/86 2 9 / 0 3 / 8 6 2 A / 0 4 / 8 S 2 3 / 1 2 / 8 S 2 8 / 1 2 / 8 S PERIODO DI R I F . 4 r/es 01/86 1 2 / 8 S 4 T / 8 S 1 2 / 8 5 0 3 / 8 6 / 8 S CODICE .

gruppo l'Ufficio non cura la fase di regi-strazione.

È questa una lacuna che se colmata, in maniera graduale, completerebbe, arric-chendola, la qualificazione degli Uffici e consentirebbe la trasmissione dei microda-ti all'ISTAT mediante supporto magnemicroda-tico anziché cartaceo, spesso di notevole in-gombro, o direttamente via terminale.

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n discorso a parte meritano poi i Cen-simenti generali della popolazione, commerciale e dell'agricoltura, che l'I-STAT conduce a cadenza decennale e che hanno come oggetto rispettivamente la po-polazione e le abitazioni, le imprese indu-striali commerciali ed i servizi, le aziende agricole.

Scopi dei censimenti, come è noto, sono, in sintesi, quello di accertare la consistenza numerica e la distribuzione territoriale del-le unità di ridel-levazione e quello di ridel-levare i principali caratteri strutturali e descrittivi sia per le dette unità che per le persone che ne fanno parte. Il Censimento viene così a costituire la fonte principale dei dati neces-sari per la ricerca scientifica e per le esi-genze connesse ad ogni pianificazione di natura economica e sociale. I risultati cen-suari sono quindi suscettibili di molteplici utilizzazioni per fini politici e amministra-tivi, scientifici ed economici.

Di notevole interesse è poi l'opportunità offerta dal censimento di costituire la base per eventuali altre indagini di natura cam-pionaria al fine di approfondire taluni

par-ticolari aspetti della realtà economico-sociale, i quali non sempre possono essere considerati in occasione di indagini totali-tarie, come sono appunto i censimenti. La raccolta dei dati censuari presuppone una complessa organizzazione, sia a livello centrale che a livello periferico, con una precisa individuazione dei compiti che spettano ai vari organi interessati alla gi-gantesca operazione.

Mentre il compito di organo centrale spet-ta all'Istituto Centrale di Sspet-tatistica, per quanto riguarda gli organi periferici la struttura organizzativa ha sempre fatto perno sull'esistenza di Uffici comunali e provinciali di censimento appositamente costituiti. Le attribuzioni di Uffici provin-ciali di censimento spettano, dal 1961, agli Uffici provinciali di statistica ed il princi-pale compito consiste nel coordinare lo svolgimento delle operazioni di censimen-to nell'ambicensimen-to della provincia, vigilando sulla regolare e puntuale esecuzione degli adempimenti affidati ai Comuni.

I censimenti — il cui svolgimento in tutte le varie fasi, da quelle preparatorie e dell'i-struzione del personale interessato, a quel-le ispettive, e di raccolta, revisione ed invio dei modelli all'ISTAT, impegna l'attività dell'Ufficio per almeno un triennio — rap-presentano indubbiamente il momento, in-vero piuttosto lungo, di massimo sforzo tecnico ed organizzativo degli UPS ed an-che di maggiore rilevanza esterna e quindi di prestigio.

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i è parlato finora dell'attività degli Uf-fici in relazione alle indagini ISTAT correnti; vanno a questo punto ricordate quelle indagini occasionali che l'Istituto svolge una-tantum oppure a cadenza plu-riennale per soddisfare particolari esigenze conoscitive del Governo o dei vari Mini-steri oppure di organismi internazionali, quali ad esempio la CEE. Tra le indagini occasionali effettuate negli ultimi anni, che hanno richiesto la collaborazione degli UPS, se ne ricordano alcune di particolare rilevanza quale la costituzione di un cata-sto viticolo, la rilevazione delle aziende agricole, altre relative al patrimonio zoo-tecnico, ad alcuni caratteri delle forze di lavoro, e poi le recentissime indagini sulla salute, sui comportamenti famigliari, sulle letture e l'utilizzazione del tempo libero. Si è detto all'inizio che gli UPS

collabora-«

no altresì allo svolgimento di indagini per conto del Ministero dell'industria, com-mercio e artigianato. Per la maggior parte si tratta di indagini in comunione con l'I-STAT, nel senso che gli stessi dati vengono forniti all'uno e all'altro ente, sia pure con modalità diverse.

Rientrano tra queste le rilevazioni annuali concernenti il settore del commercio; da quelle sulla grande distribuzione (consi-stenza di cash and carry, supermercati, grandi magazzini), a quella appena avviata sui grandi esercizi specializzati. Per il Mi-nistero soltanto viene svolta un'indagine sulle forme associative del commercio (unioni volontarie e gruppi di acquisto).

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l quadro sinora delineato dell'attività degli UPS ha evidenziato sia gli aspetti formali della collaborazione dei suddetti uffici nei confronti dell'ISTAT (ricezione e trasmissione del materiale di rilevazione) sia gli aspetti sostanziali, che consistono, come si è visto, in attività di coordinamen-to a livello locale attraverso lo svolgimencoordinamen-to di una funzione ispettiva e poi di controllo e di revisione dei dati raccolti.

11 discorso è stato quindi circoscritto alle sole fasi connesse all'input dell'informazio-ne, cioè al processo di rilevazione del dato statistico. Merita quindi un breve cenno, a conclusione, la fase della diffusione dell'in-formazione statistica, la cui importanza, nel contesto del ruolo e dell'attività degli UPS, è già cresciuta notevolmente negli ul-timi anni ed è certo destinata a lievitare ancora.

Presso gli Uffici provinciali si possono re-perire le pubblicazioni ISTAT, per le quali purtroppo non esiste ancora una rete di di-stribuzione adeguata, magari gestita dallo stesso Istituto, ed è possibile disporre di molti dati statistici in anteprima, raccolti non solo in occasione delle rilevazioni so-pra elencate, ma anche per finalità generali di documentazione.

In molti casi l'Ufficio svolge una vera e propria attività di consulenza al pubblico, che va dal reperimento dei dati alle infor-mazioni sulla natura e sulle modalità di utilizzo degli stessi, al giudizio sulla loro validità.

I dati più richiesti sono indubbiamente i numeri indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, più noti come numeri indici del costo della vita,

che consentono il calcolo delle variazioni del potere di acquisto della lira nel tempo. La loro utilizzazione è molto ampia: basti citare al riguardo la legge dell'equo canone per gli adeguamenti annuali degli affitti. A notevole distanza vengono poi, nelle ri-chieste del pubblico, gli altri numeri indici dei prezzi al consumo per l'intera colletti-vità e all'ingrosso, disponibili anche per settori e gruppi di prodotti; ed ancora i nu-meri indici del costo della vita valevoli per l'applicazione della scala mobile sulle re-tribuzioni.

Va ricordata ancora, tra le principali, la ri-chiesta di dati statistici in tema di occupa-zione. Essa viene soddisfatta in larga misu-ra attmisu-raverso i risultati delle rilevazioni tri-mestrali delle forze di lavoro (in Piemonte disponibili anche a livello di ogni singola provincia) e con l'utilizzo dell'archivio del-le imprese della provincia con almeno 10 addetti, aggiornato periodicamente.

Per fornire una risposta più tempestiva ai bisogni degli utilizzatori, da qualche tempo si vanno individuando, da parte dell'Istitu-to Centrale di Statistica, sistemi più effica-ci per la diffusione dell'informazione stati-stica. Attualmente gli UPS stanno speri-mentando un collegamento via terminale con le banche dati dell'ISTAT, che con-sente di disporre in tempo reale dei dati più aggiornati in materia di prezzi, com-mercio estero, contabilità nazionale, occu-pazione, ecc. In questo modo si dovrebbe-ro pressoché annullare i tempi lunghi che caratterizzavano la trasmissione del dato statistico dalle fonti agli utilizzatori finali. Il servizio è per ora limitato all'accesso ad alcuni soltanto degli archivi ISTAT, ma è destinato entro breve tempo ad una rapida espansione. Attraverso la sua gestione l'UPS, e le Camere di commercio di conse-guenza, assumendo il duplice ruolo di utenti delle banche dati dell'Istituto e di diffusori di più fresche informazioni stati-stiche «da sportello», acquisiranno una posizione ancora più rilevante nella rete periferica del servizio statistico nazionale.

TORINO

Nel documento Cronache Economiche. N.002, Anno 1986 (pagine 81-85)