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Affari civili

Nel documento Inaugurazione Anno Giudiziario 2018 (pagine 111-117)

La giustizia minorile

5. Cenni sullo stato della giustizia minorile nel distretto

5.1 Affari civili

Il movimento dei procedimenti civili dinanzi al Tribunale, così come rappresentato nella Tab. 5.1 e nel Graf. 5.1 che seguono, mo-stra – rispetto al dato regimo-strato nel precedente periodo – un aumento

periodo pervenuti definiti pendenti

durata in giorni

01.07.14 30.06.15 2.413 2.550 2.895 436

01.07.15 30.06.16 2.235 2.192 2.938 481

01.07.16 30.06.17 2.752 2.372 3.307 445

variazione 23% 8% 13% -8%

Tab. 5.1 Movimento dei procedimenti civili e durata media espressa in giorni, nel Tribunale per i minorenni di Bari

Periodo 01.07.14 - 30.06.17 to

espressa in giorni, nel T r Pe

todeiprocedimenticiviil edu

ribunale per i minorenni di Bari espressa in giorni, nel T

7

ribunale per i minorenni di Bari

periodo pe

01.07.14 30.06.15 01.07.15 30.06.16 01.07.16 30.06.17

e

2.413 2.550 2.895

2.235 2.192 2.938

2.752 2.372 3.307

23% 8% 13%

Graf. 5.1 Movimento dei procedimenti civili e durata media espressa in giorni, nel Tribunale per i minorenni di Bari

Periodo 01.07.14 - 30.06.17

2.413 2.235 2.752

2.550 2.192 2.372

2.895 2.938 3.307

01.07.14 30.06.15 01.07.15 30.06.16 01.07.16 30.06.17

pervenuti definiti pendenti

giorni, nel T

mentodeiprocedimenticivili ribunale per i minorenni di Bari

giorni, nel T

0 ribunale per i minorenni di Bari

7

01.07.14 30.06.15

2.413 2.550

01.07.14 30.06.15

2.235

2.550 2.192

01.07.15 30.06.16

ti

01.07.16 30.06.17

2.752 2.372

(+23%) dei pervenuti che sono stati n. 2.752. Si rileva, altresì, un lieve aumento numerico (+8%) delle definizioni, n. 2.372, comun-que, minore dei pervenuti, che ha prodotto ugualmente un aumento dei pendenti finali pari a n. 3.307 (l’anno scorso furono n. 2.938).

La durata in media di questi procedimenti ha subito una riduzione dell’8% ed è pari a 445 giorni.

Relazione Anno Giudiziario 2018 108

Nel settore civile, il Tribunale per i minorenni si è dimostrato presidio insostituibile di legalità nei rapporti di famiglia e nelle re-lazioni genitoriali.

L’introduzione dei giudizi a cura del P.M.M. continua a rappre-sentare il mezzo più diretto e incisivo per concretizzare gli interventi di tutela, rivolgendosi alle situazioni più marginali ed estreme, quando il disagio del minore trova causa nella debolezza delle ri-sorse d’ambiente e nella inidoneità accuditiva dei genitori e della famiglia allargata.

Nel contempo sono cresciute le iscrizioni dei giudizi a domanda di parte:

- con riguardo a casi di irresponsabilità determinati dalla contrap-posizione fra i genitori e quindi con domande dirette alla deca-denza o alla limitazione delle funzioni di controllo verso i figli, secondo uno schema di conflitto fra le parti;

- con riguardo al bisogno di affermazione di diritti di diversa spe-cie, tra i quali comprendere le autorizzazioni alla permanenza in Italia di genitori stranieri, l’affidamento di minori esteri a parenti che si trovano nello Stato, le adozioni, distinte in domande di adozione nazionale e internazionale, (con il corollario relativo ai decreti di trascrizione dei provvedimenti stranieri o, all’inverso, alle domande di accesso alle origini diretto a conoscere l’identità dei genitori biologici da parte di persone adottate).

Un rilievo a sé ha assunto l’ampio settore dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) soprattutto dopo l’approvazione del dlgs.

del 2016, che ha attribuito nuovi compiti agli uffici minorili e nuove responsabilità di tutela.

Nell’ipotesi di abbandono, il P.M. ha richiesto l’apertura dei pro-cedimenti di adottabilità. Nell’anno considerato sono stati 115, in netta diminuzione rispetto al passato (222), di modo che è possibile ipotizzare una migliore risposta dell’apparato di sostegno (servizi sociali comunali, consultori familiari, centri per la famiglia, ma

anche reparti sanitari, come il servizio di neuropsichiatria infantile).

Tale apparato di sostegno appare così svolgere in sede locale un be-nefico intervento di supporto che alimenta le capacità genitoriali e dà una prospettiva di recupero adeguata al mantenimento dei minori in famiglia, pur in presenza di condizioni di pregiudizio.

Sui ruoli del T.M. non risultano, invece, più pendenti i procedi-menti contenziosi propriamente detti, giacchè si sono esauriti quelli introdotti prima della riforma di cui al dlgs. 2012 e, a seguito, della modifica della competenza a vantaggio del Tribunale ordinario, non ne sono stati iscritti di ulteriori.

In relazione alle procedure civili camerali merita di essere ricor-data ancora una volta l’organizzazione decentrata dell’attività istrut-toria dei procedimenti camerali nella provincia di Foggia. Tale decentramento è stato reso possibile grazie all’ampio impiego dei giudici onorari, secondo quanto previsto dalla Circolare del Consi-glio Superiore in materia tabellare, che ne consente l’utilizzazione per fini istruttori mediante il modulo dell’affiancamento al magi-strato togato.

Grazie agli accordi sottoscritti sin dal 19-23 giugno 2000 ed an-cora il 7 luglio 2006 dagli uffici interessati (Corte di Appello e Pro-cura Generale di Bari, Tribunale di Foggia, Tribunale di Lucera, Tribunale e Procura per i Minorenni di Bari) si è reso possibile ga-rantire l’espletamento dell’attività istruttoria decentrata dei proce-dimenti camerali civili, anche se dopo la chiusura del Tribunale di Lucera e delle articolazioni del tribunale di Foggia, le udienze si svolgono solo presso quest’ultimo ufficio e non sempre con adegua-tezza di condizioni, posto che non si dispone di un’aula apposita-mente dedicata e i giudici onorari sono costretti a cambiare la stanza di ascolto, spesso condividendo l’ambiente fra loro e trattando più cause contemporaneamente.

Nonostante la grande disponibilità del Presidente del tribunale di Fog-gia, non sempre la sistemazione è risultata congrua rispetto alla

delica-Relazione Anno Giudiziario 2018 110

tezza delle materie trattate; ciò in ragione della riduzione degli spazi di-sponibili che ha finito per sacrificare proprio l’attività “estranea” del Tri-bunale per i minorenni, relegando l’ascolto dei minori e dei loro familiari in ambienti non sempre adatti e senza adeguate garanzie di privacy.

Nessun novità, in relazione ai procedimenti civili camerali, se-gnala il tema dei difensori di ufficio nei procedimenti civili “de po-testate” di cui all’art. 336 cod. civ..

In mancanza di una specifica normativa la prassi seguita non pre-vede la nomina di un difensore da parte del T.M. e, piuttosto, negli atti di apertura si dà avviso alle parti della facoltà di nominare un difensore, avvalendosi anche del patrocinio a spese dello Stato ove le condizioni economiche lo consentano. Nei procedimenti di ab-bandono si rimette al tutore la scelta di richiedere una difesa anche tecnica, mentre in molti procedimenti di volontaria giurisdizione, quando si ravvedono situazioni di conflitto fra minori ed esercenti la responsabilità genitoriale, il Tribunale nomina curatori speciali, autorizzandoli all’esercizio della difesa tecnica.

In base a un accordo con il sig. Procuratore della Repubblica, le notifiche alle parti dei giudizi camerali introdotti dal P.M. sono poste a carico di quest’ultimo, risultando così esentato da tale incombente la cancelleria del Tribunale e giungendosi di fatto a un effettivo sgra-vio di lavoro, quanto mai conveniente in una situazione di forte con-trazione del personale. In ogni caso, l’onere di notifica al P.M.

corrisponde alla configurazione anche del processo camerale mino-rile come processo a parti contrapposte, regolato secondo le forme del contraddittorio processuale.

La produttività del Tribunale è stata davvero ragguardevole. Ri-spetto all’anno precedente, nell’annualità in commento le definizioni sono visibilmente aumentate passando dal numero di 4962 a quello di 5604 e quindi con un aumento percentuale di circa il 12%. Tale significativo incremento di risultati è certo dipeso dalla definizione dell’organico e dalla sua stabilità, ma anche dalla qualità e quantità

dell’impegno dei singoli magistrati che si sono distinti per capacità e spirito di servizio.

Rispetto al crescente numero delle definizioni, le impugnazioni sono rimaste numericamente costanti, passando da 50 a 51. Quindi hanno avuto un incremento di appena lo 0,5%, ma soprattutto, in termini assoluti si vedono ancora confinate in una dimensione irri-soria, che dà conto della efficacia della risposta giudiziaria del T.M.

nell’intercettare positivamente i bisogni dell’utenza con un’attività effettivamente rivolta a superare il disagio e finalizzata alla propo-sizione di risposte migliorative delle condizioni ambientali e di vita.

Nel periodo in esame la Procura ha proposto 1958 ricorsi e for-mulato 3767 pareri. L’evidente incremento rispetto all’anno prece-dente (in cui furono proposti 1287 ricorsi e formulati 3408 pareri) denota la sempre maggiore attenzione dei Servizi e delle Polizie ter-ritoriali verso la situazione di disagio, ma anche la sempre maggiore propensione dei cittadini a rivolgersi direttamente all’autorità giu-diziaria per segnalare condizioni di pregiudizio relative a minorenni.

Continua ad essere molto elevato il numero di ricorsi relativi ad in-fradiciottenni stranieri non accompagnati (pari a 659 rispetto ai 181 dello scorso anno). Pure significativo è il dato concernente i fascicoli trattati dai P.M. senza evidenza esterna perché conclusi con provvedi-menti di NLP o di incompetenza funzionale o territoriale (ben 752).

Ulteriori 459 sono in fase di accertamento preliminare sicché il numero complessivo dei procedimenti trattati nel presente anno è pari a 11840 oltre il 110% in più rispetto al precedente. Ciò evidenzia il grande im-pegno del P.M. minorile e della segreteria nella gestione di indagini ci-vili propedeutiche ad un effettivo intervento del TM.

La Procura è in costante contatto con gli Enti locali e i Servizi ter-ritoriali e sollecita ad affrontare in modo sempre più incisivo e organico le esigenze dei minori delle varie fasce di età, a risolvere i problemi scolastici e sanitari dei tanti extra comunitari non accompagnati e di quelli di cultura nomade che vivono in campi sosta quasi tutti abusivi

periodo pervenuti definiti pendenti durata in giorni

01.07.14 30.06.15 371 556 991 1035

01.07.15 30.06.16 372 376 987 965

01.07.16 30.06.17 320 349 958 1061

01.07.14 30.06.15 200 192 128 232

01.07.15 30.06.16 208 194 142 245

01.07.16 30.06.17 172 227 87 209

Adozioni internazionali Periodo 01.07.14 - 30.06.17

Tab. 5.2 Movimento e durata dei procedimenti di adozione nazionale ed internazionale di minori

Adozioni nazionali periodo

01.07.14 30.06.15 01.07.15 30.06.16

r

01.07.15 30.06.16 01.07.16 30.06.17

01.07.14 30.06.15 01.07.15 30.06.16 01.07.16 30.06.17

e inadeguati, nonché a vigilare più attentamente sulle comunità desti-nate ad accogliere bambini e adolescenti, molto numerose nel distretto.

Saldo è il raccordo con la Polizia Municipale di Bari, sollecitata al cen-simento dei minori ospiti in alcuni insediamenti siti nel territorio e alla verifica delle loro condizioni esistenziali.

Nel documento Inaugurazione Anno Giudiziario 2018 (pagine 111-117)