L’esecuzione penale
6.4 Capienza e situazione carceraria degli Istituti Penitenziari nel Distretto
La capienza regolamentare complessiva degli 8 istituti peniten-ziari è stata determinata in n. 1291 posti letto. Su 8 istituti, in ben 7 (fatta eccezione per la casa di reclusione femminile di Trani) le pre-senze effettive al 30/06/2017 hanno nuovamente superato la ca-pienza regolamentare e sono state pari a n. 1774 (di cui n. 778 imputati e n. 996 definitivi).
Inoltre, la REMS di Spinazzola ospita 20 internati.
Per quanto attiene alla situazione intramuraria degli Istituti Pe-nitenziari, nell’ambito del Programma Territoriale Unitario del-l’anno 2017, in sinergia con le direttive dipartimentali ed in considerazione del graduale incremento del numero delle presenze negli Istituti a livello regionale, sono stati attuati interventi di ade-guamento negli Istituti che hanno consentito di coniugare le esi-genze organizzative del territorio penitenziario.
Si è ritenuto necessario proseguire nelle azioni di miglioramento collegate alle indicazioni rinnovate dal Ministro della Giustizia anche per il 2017 cercando di valorizzare la partecipazione e quindi il coinvolgimento dei detenuti in attività professionalizzanti al fine di migliorarne le condizioni di vita negli istituti. L’obiettivo è stato quello di rendere l’offerta trattamentale ancor più mirata ed indivi-dualizzante per agevolare il percorso evolutivo individuale. Sono state incentivate tutte le occasioni e modalità possibili per coinvol-gere le persone, condividendo questo con tutte le componenti del personale e degli attori, istituzionali e non, che partecipano alla vita dell’istituto. Sono state intensificate le attività scolastiche e di for-mazione professionale anche attraverso specifici accordi con le isti-tuzioni scolastiche regionali nell’ottica del miglioramento dell’integrazione delle persone detenute, anche straniere, all’attua-zione del programma riformatore incentrato sul circuito
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rio. Nel precedente anno scolastico (2015/2016) n. 464 detenuti hanno completato i vari corsi di studio di ogni ordine e grado (dal-l’alfabetizzazione agli esami di stato per gli istituti di istruzione se-condaria di secondo grado), dato confortante alla luce anche dei recenti cambiamenti organizzativi nel campo dell’istruzione e con-fermato anche per il recente semestre del 2017 (n. 425 promossi).
Le linee d’azione sono state orientate ad incrementare non solo le dimensioni, ma la qualità degli spazi destinati al movimento, alle iniziative culturali e trattamentali ed alla socializzazione intesa come integrazione con la comunità esterna. Sono stati altresì attuati inter-venti di adeguamento negli istituti che hanno consentito di realizzare in linea generale un “sistema di istituti differenziato per le varie ti-pologie detentive”, tendente a delineare un modello di organizza-zione attraverso il quale l’indirizzo nazionale della politica penitenziaria si è tradotto in scelte progettuali, con l’individuazione di obiettivi specifici perseguiti in una visione aderente alle peculia-rità del territorio.
Per quanto concerne, ad esempio, il numero dei detenuti lavo-ranti alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, si è avuto modo di constatare che nell’ultimo semestre (dicembre 2016/giugno 2017) è aumentato considerevolmente il numero delle persone de-tenute impegnate in attività lavorative interne, compresi i servizi ex-tramurari ai sensi dell’art. 21 L. n. 354/75 ( da 791 al 31/12/2016 si è passati a 948 al 30/06/2017).
Di contro, si è rilevata un’inversione di tendenza rispetto ai de-tenuti lavoranti esterni. Infatti, alla data del 30/06/2017 risultavano essere impiegati n. 63 detenuti, a differenza del dato del 31/12/2016, pari a 93 unità. Ridotto anche il numero dei detenuti ammessi al re-gime di semilibertà (calato da 54 a 28 unità), verosimilmente attri-buibile alla sensibile riduzione dell’offerta di lavoro regolarizzato.
Sono stati raggiunti obiettivi importanti secondo quanto disposto e sollecitato dalle direttive dipartimentali in tema di:
- individualizzazione del trattamento rieducativo e differenziazione dei percorsi penitenziari;
- potenziamento dei processi relativi all’accesso alle misure alter-native ed alla semplificazione delle procedure;
- incremento delle opportunità di lavoro retribuito nonché di atti-vità di volontariato individuale e di reinserimento sociale dei con-dannati;
- pieno riconoscimento del diritto all’affettività delle persone de-tenute e internate e disciplina delle condizioni generali per il suo esercizio;
- tutela del rapporto tra detenute e figli minori;
- possibilità di fruire a rotazione di visite dei familiari in giornata festiva;
- allestimento di spazi nelle sale colloqui per l’accesso di bambini in visita al genitore detenuto e conferma dell’attivazione di quat-tro sezioni nelle quali vige un regime custodiale più attenuato (custodia aperta con sorveglianza dinamica).
Nella consapevolezza dell’elevata funzione trattamentale, sono state promosse attività di rilievo culturale, nel quadro delle iniziative in atto che hanno registrato notevole adesione e ampio coinvolgi-mento delle persone detenute. Inoltre, tra i protocolli in atto tra le direzioni e le associazioni di volontariato, si citano in particolare quelli consolidati nel tempo, stipulati tra l’Associazione di volonta-riato “Fratello Lupo” di Bari e la Casa di Reclusione di Altamura;
tra la Casa Circondariale di Foggia e l’Associazione “Genoveffa De Troia” relativamente ad un progetto di sostegno alla genitorialità.
Significativa al riguardo è anche la recente sottoscrizione di un pro-tocollo tra il Comune e la Direzione della Casa Circondariale di Fog-gia relativamente all’inclusione socio-lavorativa di detenuti nel progetto denominato “Campi liberi”, che prevede l’impegno in am-bito agricolo dei detenuti ammessi ad attività volontarie e gratuite ai sensi dell’art. 21 comma 4 ter L. n. 354/75.
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Presso il carcere di Trani maschile continua la collaborazione con la Cooperativa “Campo dei Miracoli” di Gravina in Puglia che da anni gestisce il tarallificio con l’impiego di n. 4 detenuti. L’eventuale espansione dell’attività potrebbe incrementare altri posti di lavoro attuabile anche attraverso l’acquisto di macchinari necessari per al-largare ed aumentare la produzione del predetto laboratorio. Presso la casa di reclusione femminile di Trani opera da anni il laboratorio sartoriale gestito da “Officina creativa”.
regolamentare 30:06:15 30:06:16 30:06:17 30:06:17 imputati definitivi
Altamura 52 51 63 84 Altamura 84 0 84
Bari 299 379 327 395 Bari 395 242 153
Foggia 368 492 525 572 Foggia 572 300 272
Lucera 145 146 137 171 Lucera 171 81 90
San Severo 65 87 90 88 San Severo 88 20 68
Trani femminile 42 26 27 29 Trani femminile 29 2 27
Trani maschile 221 265 282 289 Trani maschile 289 133 156
Turi 99 138 145 146 Turi 146 0 146
TOTALE 1.291 1.584 1.596 1.774 TOTALE 1.774 778 996
Tab. 6.8 Capienza e situazione delle presenze negli istituti penitenziari ubicati nel Distretto al 30-06-17
PRESENZA EFFETTIVA ISTITUTI DI PENA
CAPIENZA
PRESENZE
30:06:17 imputati definitivi
Altamura 84 0 84
Bari 395 242 153
Foggia 572 300 272
Lucera 171 81 90
San Severo 88 20 68
Trani femminile 29 2 27
Trani maschile 289 133 156
Turi 146 0 146
TOTALE 1.774 778 996
DI CUI
Tab. 6.9 Presenze di detenuti imputati e definitivi negli istituti penitenziari ubicati nel Distretto al 30-06-17
ISTITUTI DI PENA
Capitolo settimo