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Amministrazione della giurisdizione

Nel documento Inaugurazione Anno Giudiziario 2018 (pagine 157-161)

L’esecuzione penale

7.4 Amministrazione della giurisdizione

Per il più efficace funzionamento degli uffici, vanno segnalate le scelte organizzative effettuate da alcuni uffici del distretto.

La Procura della Repubblica di Bari ha riferito che ha proceduto ad effettuare una serie di riunioni tenute con il Tribunale di Bari, allargate, in taluni casi, anche al Consiglio dell’Ordine degli Avvo-cati ed alla Camera penale per razionalizzare i rapporti tra uffici e per concordare le priorità di trattazione degli affari penali. Nell’anno lo stesso ufficio ha stipulato un protocollo con i Giudici di Pace de-stinato ad accelerare i tempi di fissazione delle udienze; ha fatto luogo all’istituzione dell’Ufficio risorse esterne ed ha concluso ac-cordi per l’acquisizione di alcune unità di beneficiari del reddito di dignità del Comune di Bari.

A sua volta la Procura della Repubblica di Foggia ha costituito un gruppo specializzato dedicato a reati di intermediazione illecita nella manodopera e caporalato e ha adottato una serie di direttive

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rivolte alla polizia giudiziaria per definire il modello di indagine più efficace in vista anche dell’applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali; ha stipulato un protocollo con i sindaci dei comuni della provincia per conseguire l’accesso diretto delle segre-terie dei magistrati nei sistemi e nell’archivio dell’anagrafe.

Dal gennaio 2017 è stato varato il Progetto Organizzativo della Procura Generale presso la Corte di Appello diretto a garantire la tendenziale uniformità nell’esercizio dell’azione penale e ad evitare che autonomia ed indipendenza organizzativa delle singole Procure della Repubblica diano luogo a ingiustificate disparità dei modi e dei tempi della risposta giudiziaria suscettibili di disorientare l’utenza e scalfire la fiducia nell’operato della magistratura. In questa prospettiva si è proseguito nella prassi, già inaugurata, di riunioni sistematiche tra le Procure, destinate alla condivisione di soluzioni organizzative, alla diffusione delle buone pratiche, alla circolazione delle informazioni, all’esame delle principali novità normative e delle eventuali ricadute organizzative. Inoltre, sono state promosse e tenute riunioni che hanno visto coinvolti tutti gli uffici del distretto, requirenti e giudicanti, di primo e di secondo grado, in vista della ormai prossima indizione della Conferenza Di-strettuale conclusiva.

La Corte di Appello di Bari, sulla base del periodico monitoraggio statistico, ha disposto la trattazione anticipata dei procedimenti più datati sia in materia civile che penale. stabilendo, altresì, le priorità.

Il Tribunale di Trani ha istituito:

1- in primo luogo un’area di cinque magistrati togati e quattro ono-rari deputata alla trattazione dei procedimenti relativi alle persone e ai rapporti di famiglia, con ulteriore specializzazione per la trat-tazione delle materie di competenza del Giudice tutelare;

2- quanto alle controversie relative alle crisi di impresa, al mondo bancario ed alla realizzazione dei crediti, un’area denominata

“commerciale”, all’interno della quale favorire, il più possibile,

l’affinamento di competenze specialistiche; tale area “commer-ciale” ha competenza nella materia del fallimento e delle altre procedure concorsuali, delle procedure esecutive mobiliari ed im-mobiliari, del settore bancario, comprese le opposizioni a decreto ingiuntivo in materia bancaria e le revocatorie fallimentari;

3- al fine di favorire la massima specializzazione dell’area “contenzioso ordinario”, il Tribunale ha previsto, pertanto, la suddivisione, al-l’interno dell’area medesima di gruppi di materie o microaree:

a) contenzioso in materia contrattuale

b) contenzioso in materia di diritti reali, condominio, locazioni e P.A.

c) contenzioso in materia extracontrattuale ed amministrativa.

Per una maggiore efficienza del servizio in generale oltre che per un migliore andamento e qualità della giurisdizione, è certamente da condividere quanto segnalato dai Presidenti dei Tribunali di Bari e Foggia circa l’adozione dei seguenti strumenti:

1- L’utilizzo dei g.o.t. in servizio nella massima misura possibile conformemente alla normativa vigente;

2- Lo svolgimento più frequente degli stages formativi previsti dall’art. 73 D.L. 69/2013 conv. In L. n. 98/2013, valorizzando l’attività di studio e di ricerca dei tirocinanti;

3- La stipulazione di convenzioni con le facoltà universitarie di giu-risprudenza, con le scuole di specializzazione per le professioni legali e con gli Ordini degli Avvocati al fine di reperire assistenti di studio che collaborino con i magistrati nell’attività giurisdi-zionale vera e propria;

4- L’impiego di lavoratori socialmente utili nelle cancellerie, previa stipulazione di convenzioni od accordi;

5- L’adozione di prassi “virtuose”, quali ad esempio: l’adozione di protocolli condivisi di udienza, di ruoli specializzati, oltre all’in-troduzione di schemi di motivazione sintetica, all’incentivazione dell’uso di strumenti di deflazione del contenzioso ed alla pro-mozione dell’innovazione tecnologica;

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6- L’incentivazione dell’uso di strumenti di deflazione del conten-zioso;

7- Un’azione diretta a promuovere l’innovazione tecnologica.

Tra le strategie organizzative previste per supportare in modo più efficace il lavoro giudiziario vi è la formazione del c.d. “Ufficio per il Processo”, istituito dall’art.l6 octies del D.L. n.179112, convertito con modificazioni dalla legge n.221112, introdotto dall’art. 50 del D.L. n.90/14, convertito con modificazioni dalla legge n.114/14, ed attuato dal D.M. 1.10.2015. Si tratta di una struttura che il Presi-dente della Corte di Appello e del Tribunale hanno facoltà di istituire a supporto di ciascuna sezione o di singoli magistrati. Secondo il Ministero, con l’apporto di queste “strutture organizzative” - che operano con il coordinamento e sotto il controllo dei presidenti di sezione - si dovrebbe pervenire alla riduzione dell’arretrato, potendo le stesse condurre ad una maggiore efficienza di sistema.

Fino ad oggi, fatta eccezione per il Tribunale di Trani, l’Ufficio per il processo non è stato ancora attuato a causa delle gravi carenze di organico del personale amministrativo e per la impossibilità di coinvolgere alcune figure professionali (funzionario o assistente in-formatico e funzionario o assistente statistico). In particolare, al Tri-bunale di Trani è stato emesso il decreto presidenziale di istituzione dell’UPP civile, già inviato al Consiglio giudiziario. Inoltre, è già stata costituita, con apposito interpello, la commissione che redigerà un progetto esecutivo e che sarà composta, oltre che dal Presidente di sezione, dal coordinatore dei tirocini, da due magistrati togati, da un GOT e da un direttore di cancelleria civile. Entro il 30 dicembre 2017 sarà depositato presso la Presidenza del Tribunale il progetto esecutivo.

Al fine di elevare il limite della produttività media del magistrato, è auspicabile che si addivenga all’eliminazione tabellare del doppio incarico, facendo in modo che tutte le sezioni siano in grado di ope-rare con una propria autonoma dotazione di organico.

In ogni caso, è indubbio che risultati significativi si possono ottenere solo coinvolgendo e responsabilizzando tutta l’organizza-zione.

Ciò significa procedere a:

• incoraggiare la comunicazione interna all’ufficio, al fine di fa-vorire la conoscenza reciproca delle attività svolte;

• prevedere un piano programmatico pluriennale ed un piano ope-rativo annuale, raccogliendo segnalazioni e suggerimenti;

• prevedere uno stretto rapporto con i presidenti di sezione ed il dirigente amministrativo;

• valorizzare la crescita professionale sia dei magistrati che del personale amministrativo, incoraggiando la formazione e lo svi-luppo professionale;

• adoperarsi affinchè si rafforzi l’idea che l’efficacia e l’efficienza dell’ufficio stesso dipendano dalla corretta interazione fra i di-versi interlocutori coinvolti.

Nel documento Inaugurazione Anno Giudiziario 2018 (pagine 157-161)