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Alcune attività commerciali prive di imprimatur regionale

“storico” per la comunità

Trieste possiede quindi un ricco panorama di Locali Storici che hanno la fortuna di potersi fregiare con il suddetto marchio, ciononostante il territorio gode altresì di numerose attività che, seppur non dotate dell’imprimatur, caratterizzano la realtà commerciale da più generazioni e sono entrate a far parte dell’immaginario cittadino. Ciò non toglie che alcune di esse possano ottenere questo prezioso riconoscimento in futuro.

2.3.1 Drogheria Toso

La Drogheria Toso, situata in Piazza San Giovanni n.6, fu fondata nel 1906 da Vittorio Toso il quale diresse l’attività fino al 1935, anno in cui presero le redini dell’attività gli eredi e il socio Miro Kosmina. Negli anni sessanta le quote degli eredi furono acquistate dal fratello di Miro, Corrado Kosmina, e la gestione è passata nelle mani di questa nuova famiglia. Dal 2000 il titolare dell’esercizio è Mauro Kosmina (figlio di Corrado), affiancato dalla sorella Nadia e dal fratello Dario.92

L’attività di Toso si distingue dalle comuni drogherie, già dalla predisposizione della vetrina, che mette in mostra un antico elmo da palombaro affiancato da numerose spugne di mare, al di sopra della quale svetta l’insegna dell’attività “Vitt. Toso Succ. Drogheria” ormai consumata dal tempo.

Gli interni della drogheria sono rimasti intatti così com’erano nel 190693 mantenendo le scaffalature color beige alte fino al soffitto, la lunga scala, gli infissi e il bancone di legno marcato dall’usura, sul quale è collocata la bilancia. Sugli scaffali poggiano antichi barattoli di vetro pesante contenenti spezie, infusi, caramelle, ossidi, talco, dai quali fuoriescono intensi profumi di chiodi di garofano, citronella, curry, che rendono l’aria

92 Laura TONERO, “Dal Talco alle spezie Toso, la drogheria uguale ad un secolo fa”, Il Piccolo (2011)

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2011/07/03/news/dal-talco-alle-spezie-toso-la-drogheria- uguale-a-un-secolo-fa-1.712084

93 Discover Trieste – Ultima consultazione febbraio 2016 http://www.discover-trieste.it/Cose-da-fare/We-

frizzantina.94 A differenza dei prodotti già confezionati e pesati presenti in molti supermercati, da Toso è possibile acquistare le merci al dettaglio.95 Non mancano colle, vernici, sali da bagno, oli essenziali, lucido da scarpe, polveri per pulire i mobili, per debellare gli insetti, tant’è che in città Toso è considerato un negozio dalle mille risorse. A conferma di ciò è la vendita degli introvabili piumini cattura polvere in piume di struzzo e delle scope in crine di cavallo.96

La Drogheria Toso rimanda al secolo passato, trasformando un veloce acquisto o una semplice sbirciatina indotta dalla curiosità, in un’esperienza fuori dal tempo, che le generazioni più giovani hanno conosciuto solamente attraverso gli occhi dei propri nonni o grazie alla letteratura. Questa storica attività è frequentata molto dalle donne che si affidano ai prodotti della bottega ed ai relativi consigli da parte del personale, per la pulizia delle loro case. Negli ultimi anni non manca la clientela giovanile alla ricerca di prodotti naturali e caramelle.97

Figura 15 – Drogheria Toso. Scaffalature e barattoli di spezie, ossidi, caramelle.

Fonte: http://www.invoga.info/tag/antiquariato/

94 Laura TONERO, “Dal Talco alle spezie Toso, la drogheria uguale ad un secolo fa”, Il Piccolo (2011)

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca

95 InVoga – Ultima consultazione febbraio 2016 http://www.invoga.info/2015/08/242/

96 Discover Trieste – Ultima consultazione febbraio 2016 http://www.discover-trieste.it/Cose-da-fare/We-

are-Trieste/Curiosità-leggende/Drogheria-Toso

97 Laura TONERO, “Dal Talco alle spezie Toso, la drogheria uguale ad un secolo fa”, Il Piccolo (2011)

2.3.2 Fioreria M. German

La fioreria German, situata in Via Roma n.3, fu fondata nel 1897 da Martino German, proveniente dall’Ungheria e recatosi a Trieste, all’epoca porto-franco dell’Impero Austroungarico, intenzionato a salpare verso le “Americhe” in cerca di miglior vita. A differenza di quanto programmato decise di fermarsi a Trieste dove trovò terreno fertile per far fiorire la propria vocazione imprenditoriale.98 Sfruttando le sue conoscenze di perito agrario e la pratica acquisita nei giardini viennesi, Martino getta le basi della sua attività commerciale di fiorista aprendo inoltre tre vivai a Trieste, Redipuglia ed alle Bocche di Cattaro che andò perduto durante le due Guerre Mondiali. Nel 1902 sposò Maria Bernhard dalla quale ebbe tre figli. La sua attività imprenditoriale non ebbe vita facile poiché, a causa della sua nazionalità ungherese, dovette richiedere la cittadinanza austriaca assieme ai suoi famigliari e giurare fedeltà all’Impero Austroungarico. Nel 1920

dovette fare un nuovo giuramento al Regno d’Italia.

Dopo la morte di Martino, la gestione della fioreria passò nelle mani della figlia Maria, unica erede rimasta, che proseguì l’attività insieme al coniuge Nero Bruchi, un ex ufficiale del Regno d’Italia. I due ebbero un solo figlio (Lucio) che si sposò con Gloria Mitis, dalla quale ebbe due figli: Giorgio e Cristina. Nel 1989 Cristina ha preso le redini dell’attività, aiutata da tre collaboratori, e porta avanti con passione e creatività il proprio lavoro, confezionando in modo minuzioso composizioni floreali, bouquet e dispensando consigli sulla cura delle piante.99

98 Germanfiori – Ultima consultazione febbraio 2016 http://www.germanfiori.it 99 Ibidem

Figura 16 – Fioreria German. Vecchia foto di famiglia.

Capitolo 3

I

C

AFFÈ

S

TORICI DI

T

RIESTE

Nel presente capitolo l’attenzione sarà dedicata ai principali Caffè Storici di Trieste in quanto, a differenza dei Locali Storici come negozi, farmacie, alimentari, drogherie, costituiscono degli elementi di vitalità, punti di maggior aggregazione sociale e scambio relazionale. Tali Caffè vantano la fortuna di poter rispondere alla domanda di ristoro del turista, così come della popolazione locale, offrendo allo stesso tempo un elemento di attrattiva culturale grazie al loro patrimonio storico-artistico-letterario. La loro capacità di accoglienza superiore in termini quantitativi rispetto a quella dei piccoli Locali, permette inoltre una pianificazione turistica più efficace.