Tra le iniziative più recenti di valorizzazione di tale patrimonio, l’8 aprile 2016 a Trieste, presso il Salotto Azzurro, è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e il Borgomastro di Vienna, Michael Häupl, che mette in luce il desiderio condiviso di ripresa e miglioramento dei rapporti reciproci, frutto degli ultimi anni di dialogo tra le due Amministrazioni. Già in occasione della manifestazione “Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”, tenutasi a Trieste a luglio 2015 presso il Salone degli Incanti e nata come prolungamento di EXPO e del Cluster del caffè, i due sindaci avevano presentato, seppur in modo informale, la nascita dell’Associazione europea dei Caffè storici.213 Trieste e Vienna quindi non sono più legate soltanto da un comune passato mitteleuropeo, ma anche da interessi comuni rivolti al futuro sulla base di una solida collaborazione e sulla messa a punto di progetti grazie allo scambio di esperienze. Tra i temi principali contenuti nel Protocollo, si evidenziano cinque ambiti di intervento: progetti di Smart City finalizzati al miglioramento della qualità della vita urbana dei cittadini; la pianificazione delle città e la progettazione di spazi pubblici; la conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale; la cooperazione tra i porti Trieste – Vienna e dei collegamenti ferroviari; il vino ed infine, fonte di studio in questo elaborato, la valorizzazione della comune cultura dei Caffè.214
Il quinto punto dell’Art. 1 del Protocollo prevede infatti:
213 Fabio DORIGO, “Trieste e Vienna fondano la “rete” dei Caffè storici”, Il Piccolo (2015)
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/05/28/news/trieste-e-vienna-fondano-la-rete-dei-caffe- storici-1.11509812
- Intensificazione della collaborazione tra Trieste e Vienna, al fine di creare sinergie in ambito turistico ed economico
- Organizzazione di eventi analoghi nelle due città: ad esempio il “Mese dei Caffè triestini a Vienna” e l’evento “Cultura dei Caffè viennesi a Trieste”, con programmi culturali letterari e musicali215
La cultura dei Caffè che, come sostenuto nel capitolo precedente lega Trieste e Vienna, è ribadita da questo punto del Protocollo che oltre a riconoscerne l’importanza, getta le basi per la creazione di progetti futuri finalizzati alla valorizzazione dei Caffè Storici attraverso una pianificazione turistica congiunta ed il confronto tra i rispettivi modelli.
Interessante è la proposta della creazione di un evento della durata di un mese dedicato alla Cultura dei Caffè grazie alla realizzazione di programmi culturali, letterari e musicali. Lo svolgimento di tale iniziativa troverebbe nei Caffè Storici un terreno fertile per la sua attuazione, riportandoli a svolgere il ruolo di fucina culturale che li ha caratterizzati in passato. Esposizioni artistiche, incontri con gli autori di libri, serate dedicate alla poesia, concerti di musica classica e da camera, conferenze sul caffè e sulla sua tradizione, sono solo alcune delle iniziative culturali che potrebbero essere trattate durante il mese dell’evento. Uno dei punti focali del protocollo risulta essere l’organizzazione di eventi analoghi a Trieste e Vienna legati ai Caffè, con l’intento di trasmettere la storia della rispettiva caffetteria e la cultura di questo antico rituale. In particolar modo l’evento “Cultura dei Caffè Viennesi a Trieste”, proposto nel protocollo, consentirebbe di poter cogliere e vivere le somiglianze che stanno alla base del rituale del caffè alla viennese; allo stesso tempo il “Mese dei Caffè Triestini a Vienna”, permetterebbe di portare l’attenzione dei viennesi su una tematica a loro tanto cara e condivisa con Trieste. Questo sforzo comune di sviluppo turistico congiunto potrebbe garantire una miglior progettazione degli eventi, facendo forza sulla compartecipazione. Il successo di un evento infatti, non è mai legato al caso, bensì frutto di un attento processo di programmazione che con la progettazione di un event mix dinamico, cerca di stimolare la nascita di esperienze positive per gli utenti che vi prendono parte.216
215 Ibidem
216 Sergio CHERUBINI, Enrico BONETTI, Gennaro IASEVOLI, Riccardo RESCINITI, Il valore degli eventi.
Vautare ex ante ed ex post gli effetti socio-economici, esperienziali e territoriali, FrancoAngeli (2009), 155.
Un evento simile garantirebbe maggior visibilità per questi aspetti di entrambe le destinazioni facilitando il movimento dei flussi turistici che potrebbero essere intesi come una sorta di “gemellaggio”.
5.2.1 Potenziale crescita dell’offerta turistica e ricaduta economica positiva
La fase post-evento assume una rilevanza notevole poiché attraverso l’analisi dei punti di forza ed opportunità, così come dei punti deboli e delle minacce, permette di comprendere le ricadute positive-negative da esso generate e migliorare le proposte future. I principali aspetti da prendere in considerazione sono quelli legati all’immagine ed alla redditività conseguiti con la realizzazione dell’evento. Esso potrebbe offrire un guadagno economico considerevole derivante dalle presenze turistiche. La durata mensile dell’evento permetterebbe infatti di beneficiare di una permanenza media superiore rispetto ad un evento giornaliero, avendo una ricaduta turistica maggiore garantita dal pernottamento e di conseguenza dei ricavi più elevati per il comparto alberghiero. Altri aspetti positivi potrebbero derivare da una crescita dell’offerta, seppur temporanea, di posti di lavoro e da un maggior utilizzo dei servizi di trasporto pubblico. Se organizzato in modo virtuoso porterebbe delle ricadute positive altresì sull’immagine di Trieste in quanto destinazione culturale, ma allo stesso tempo anche dei benefici di ritorno di immagine per i Caffè Storici “teatro” dell’evento. Tale evento sarebbe inoltre l’occasione ideale per l’informazione e sensibilizzazione sul tema della conservazione e valorizzazione dei Locali Storici.