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3.2 Nascita e sviluppo del Free China Fortnightly

3.2.2 L’ambiguità di Hu Shi

Chi Zijian 迟子建 ha usato la seguente espressione per definire Hu Shi: Maodun xing yu tuoxie xing 矛盾性与妥协性,105 ovvero “uomo il cui carattere è denso di contraddizioni e, allo stesso tempo, che tende a propendere per il compromesso”. Anche Nie Hualing si è focalizzata sulla dualità di questo importante personaggio storico, definendolo, in relazione a Lei Zhen, “vacillante tra sincerità e ipocrisia”.106

Sebbene molti abbiano criticato la decisione di Hu Shi di ritirarsi dal ruolo di editore del Free China Fortnightly come atto di protesta contro le imposizioni e le interferenze continue del sistema politico e militare, poiché ritengono che le sue intenzioni siano in realtà motivate dal timore di persecuzione, tuttavia, nessuno può negare il legame che esiste fra i due. È dunque con sgomento che Nie Hualing riporta la reazione di colleghi e famigliari dopo l’incarcerazione di Lei Zhen, dal momento che, pur potendo fargli visita soltanto il venerdì, Hu Shi non si è mai recato alla prigione dove l’amico è detenuto. Il comportamento di Hu Shi implica l’idea che egli cerchi di distanziarsi il più possibile da quanto è successo, a discapito delle belle parole con lui lo aveva elogiato in passato, definendolo un modello da seguire e suggerendo di erigere una statua in suo onore per il grande ruolo svolto nella battaglia a favore della democrazia. In realtà, Hu Shi ha cercato di far cadere le false accuse mosse contro Lei Zhen, cercando di ottenere un colloquio con Jiang Jieshi, il cui esito è stato ovviamente inconcludente:

我对言论自由,已经放得很宽,但雷震背后有共产党的间谍,政府不能不办他。这一

两年来,胡先生好像只相信雷震,不相信我们的政府。107

(Jiang: Mi sono già notevolmente ammorbidito per quanto riguarda la libertà di parola, tuttavia, il caso di Lei Zhen è diverso, poiché egli è una spia che sostiene il Partito Comunista. Per questo motivo, il governo non può far finta di nulla. Da un paio di anni a questa parte, sembra che tu creda soltanto a lei Zhen e non al governo).

蔣談到胡適好像相信雷震,不相信政府。胡適回說這話太重,在道義上他始終支持政 府 […]。108

(Jiang Jieshi ha rimarcato il fatto che Hu Shi crede a Lei Zhen, di conseguenza non appoggiando la posizione presa dal governo. Hu Shi ha replicato dicendo che una simile affermazione è troppo pesante, visto che, da un punto di vista morale, ha sempre appoggiato il governo […]).

105

Chi Zijian, “Yi ge ren he san ge shidai”, op. cit., p. 126.

106 Nie Hualing, San sheng san shi, op. cit., p. 162. 107

“Shou gudao de minzhu mengxiang”, op. cit.

108

Inoltre, Hu Shi, in occasione del sessantacinquesimo anniversario di Lei Zhen, gli invia in carcere uno dei suoi componimenti preferiti, quello scritto dal poeta Yang Wanli 杨万里 (1127-1206) della dinastia dei Song Meridionali, ovvero “La stazione di posta di Guiyuan”:109

万山不许一溪奔

I monti, compatti, ostacolano il libero fluire di un fiume,

拦得溪声日夜喧

che, giorno e notte, fa riecheggiare senza tregua la propria voce,

到得前头山脚近

finché, finalmente, non riesce a liberarsi e a raggiungere la valle sottostante,

堂堂溪水出前村

ora così impetuoso e potente da giungere al limitare di un villaggio.

Dalla scelta del componimento appare evidente la fiducia e il rispetto che Hu Shi nutre per l’amico in carcere. I “monti” in questo caso specifico rappresentano il GMD e l’azione di controllo dei servizi segreti taiwanesi, mentre Lei Zhen è il “fiume”, il cui corso è continuamente bloccato, ma la cui voce è così potente da non poter essere trattenuta all’infinito. La prigione, dunque, è solo un ostacolo che si erge temporaneamente sulla sua strada, poiché l’esempio che Lei Zhen ha posto rimarrà nel tempo e le conseguenze (positive) delle sue azioni contribuiranno a formare il futuro dell’isola (“ora così impetuoso e potente da giungere al limitare di un villaggio”).

A discapito della reale posizione di Hu Shi nell’ambito del “caso Lei Zhen”, molti intellettuali dell’epoca lo hanno apertamente criticato, poiché non erano a conoscenza di quanto scritto nel suo diario:

这算什么审判?在国外实在见不得人,实在抬不起头来。110

(Che tipo di processo è mai stato? Vivendo all’estero, provo una certa vergogna, tanto che

non riesco nemmeno ad alzare la testa e a guardare in faccia le persone).

109

Nie Hualing, San sheng san shi, op. cit., p.164-65.

Tra i maggiori oppositori, Nie Hualing ha deciso di ricordare il collega Zhou Qizi 周 弃子 (1912-1984), riportandone il componimento satirico:111

Conoscere Liu Bei non è servito a cambiare il destino di Beihai,

Così come tra chi loda il valore dei libri, imperituro sarà sempre il ricordo di Chu Yuan. Vuote sono le parole che inneggiano alla costruzione di una statua di bronzo,

Mentre il tempo scorre impietoso dietro le sbarre di una prigione.

Le qualità morali legate alla tua prestigiosa posizione dovrebbero esserti di aiuto, Ma come si può andare avanti dopo la sconfitta?

Se mai mi sono dimenticato di elencare le tue più belle qualità, Lasciami, allora, scriverle in questa poesia.

Ritengo che l’intera poesia abbia una natura estremamente ironica, che si nota già a partire dai primi due versi: l’accenno a Beihai 北海 è un riferimento storico a Kong Rong 孔融 (153-208), un signore della guerra risalente all’epoca della dinastia degli Han Orientali (Dong Han 东汉, 25-220), quando era il funzionario a capo della prefettura del Beihai, da cui deriva appunto il suo soprannome. Liu Bei (刘备, 161-223), a sua volta signore della guerra e fondatore della dinastia degli Shu Han (蜀汉, 221-63), lo salvò in occasione della Rivolta dei Turbanti Gialli (184-205), ma, il conoscerlo non gli evitò la morte per mano di Cao Cao 曹操 (155-220). Chu Yuan (褚渊, 435-82), invece, era un alto funzionario della dinastia Liu Song (刘宋, 420-79), la cui reputazione, dopo la loro caduta, fu macchiata a causa del sospetto che fosse stato implicato nel complotto che aveva posto termine alla suddetta dinastia. Ecco, quindi, che con soli due versi Zhou Qizi lancia l’insinuazione che Hu Shi abbia un cuore potenzialmente sleale (nei confronti di Lei Zhen) e che le sue conoscenze politiche (Jiang Jieshi) ormai non siano più sufficienti a salvarlo da un’eventuale futura incriminazione.

I successivi due versi non contengono riferimenti storici, bensì indicano rispettivamente l’elogio che Hu Shi ha dedicato a Lei Zhen dopo il suo arrivo a Taiwan nel 1952, in occasione del quale ha avanzato l’ipotesi di erigere in suo onore una statua di bronzo, e la condizione di prigionia in cui Lei Zhen versa a seguito della condanna a dieci anni di carcere.

111 Ivi, p.166.

Il quinto e il sesto verso sono indirizzati direttamente a Hu Shi e alle qualità personali che gli hanno permesso di diventare un personaggio molto influente sia in ambito letterario e culturale che in ambito politico. Tuttavia, dopo l’”incidente” con il Free China Fortnightly e l’arresto di Lei Zhen, sembra che non sia più riuscito a far leva su quelle stesse qualità e abilità che gli hanno permesso di emergere in precedenza. Inoltre, il dolore e il tormento per quanto stava accadendo all’amico e agli ex colleghi lo hanno portato alla morte per collasso cardiaco nel 1962.112

Naturalmente, i versi conclusivi sono rivelatori del punto di vista estremamente critico adottato da Zhou Qizi, in quanto il riferimento alle “tue più belle qualità” altro non indica se non i difetti imperdonabili di Hu Shi.