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I fattori alla base della chiusura del Free China Fortnightly e il “caso Lei Zhen”

3.2 Nascita e sviluppo del Free China Fortnightly

3.2.1 I fattori alla base della chiusura del Free China Fortnightly e il “caso Lei Zhen”

Come precedentemente accennato, il Free China Fortnightly in una prima fase iniziale (1949-1951) si è mantenuto in buoni rapporti con il governo di Jiang Jieshi, grazie all’indirizzo anticomunista dato agli articoli del periodico. Tuttavia, il fine ultimo del periodico, come rammentato dalla dichiarazione di intenti di Hu Shi, è quello di promuovere una società liberale e democratica, monitorando e guidando le istituzioni politiche nel graduale processo di riforma. Così, nel 1951 Xia Daoping, con l’appoggio di Yin Haiguang e di alcuni altri membri del consiglio di redazione, trova il coraggio di scrivere un forte articolo di critica, che rivela appieno lo scandalo finanziario emerso in quei giorni. Secondo quanto riportato dalla stessa Nie Hualing,98 che da due anni lavorava presso il periodico, esiste un accordo segreto tra le banche locali e i servizi segreti taiwanesi, affinché le prime concedano prestiti ad altissimi interessi, che naturalmente sono contrari alla legge, spingendo così gli ignari cittadini a pagare una salata multa ai servizi speciali dopo essere stati “colti in fallo”. L’obiettivo recondito dei suddetti è ovviamente quello di ricevere delle tangenti dalle banche. L’articolo di Xia Daoping “Il governo non deve indurre il popolo al crimine”, pubblicato nel giugno 1951, suscita un notevole clamore

97

Ibidem.

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non solo a livello nazionale, ma anche tra la stampa estera, attirandosi gli sguardi di ammirazione di alcune riviste di Hong Kong, oltre all’approvazione di Hu Shi:

这篇文字有事实,有胆气,态度很严肃负责,用证据的方法也很细密,可以说是《自

由中国》出版后数一数二的好文字,够得上《自由中国》的招牌。99

(L’articolo si fonda su fatti concreti, riportati con coraggio e trattati in modo estremamente responsabile e meticoloso, con prove oggettive. È forse il miglior articolo mai pubblicato dal nostro periodico, rispecchiandone gli intenti).

L’approvazione di Hu Shi è però di breve durata, poiché Lei Zhen, su consiglio del segretario del governo, preme per la pubblicazione di un articolo in cui si riveda apertamente la posizione del Free China Fortnightly, a causa dell’insoddisfazione dei servizi segreti, che avrebbero voluto arrestare i responsabili e far chiudere il periodico. L’articolo “Ulteriore analisi sulle misure di controllo economico” (Zai lun jingji guanzhi de cuoshi 再论经济管制的措施) è uno dei principali fattori scatenanti che hanno portato Hu Shi a lasciare il posto di editore nominale. Nella lettera che scrive a Lei Zhen l’11 agosto 1951, riportata nella traduzione del racconto “Lei Zhen e Hu Shi”, quest’ultimo afferma di non riuscire più a tollerare l’interferenza delle istituzioni militari nelle attività della stampa, frenando la diffusione della libertà di parola e impedendo così la creazione di una società veramente democratica. Il suo ritiro dal Free China Fortnightly deve dunque essere interpretato come un atto di protesta:

我正式辞去“发行人”的名义,一来是表示我一百分赞成《不可诱民入罪》的社评,

二来是表示我对于这种“军事机关”干涉言论自由的抗议。100

(Dunque, i motivi per cui voglio che il mio nome non sia più associato in via ufficiale al titolo di “editore” sono due: il primo è legato alla mia assoluta approvazione della tesi secondo cui “Il governo non deve indurre il popolo al crimine”, mentre il secondo è legato alla mia personale opposizione al modo in cui le “istituzioni militari” ostacolano la libertà di parola).

Il periodo che comprende gli anni 1951 e 1954 è una fase in cui emergono i primi attriti tra il Free China Fortnightly e il GMD, in cui Hu Shi, sebbene abbia volontariamente deciso di abbandonare il suo ruolo di editore, elogia comunque pubblicamente Lei Zhen, in onore del quale, afferma, “bisognerebbe erigere una statua”. Nei due anni successivi (1955- 1956) si ha un acuirsi dei rapporti fra le due parti e i numerosi articoli di critica pubblicati

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Nie Hualing, San sheng san shi , op. cit., p.161.

dal periodico portano gli alti livelli del Partito a intentare una causa legale nei suoi confronti.101 Non solo, Lei Zhen ha deciso di pubblicare anche alcune lettere spedite dai lettori, dei quali si occupa fondamentalmente Fu Zheng 傅正 (1927-91), perlopiù militari o civili emigrati a Taiwan dalla Cina continentale nel 1949, altamente insoddisfatti della situazione attuale e dall’atmosfera di oppressione e terrore che dilaga a causa del controllo ferreo e delle numerosissime limitazioni imposte dal GMD:

《自由中国》除了发表针砭时弊的社论,也登载反映老百姓民生疾苦的短评。102

(Il Free China Fortnightly, oltre a pubblicare editoriali volti a criticare gli aspetti negativi [della società e del governo], si è anche deciso a pubblicare le testimonianze del popolo, che ne mettono in luce la sofferenza e le avversità subite).

In seguito ai fatti sopra riportati, tra il 1956 e il 1958 si ha una rottura definitiva dei rapporti tra il governo e il Free China Fortnightly, mentre Lei Zhen si vede annullare l’appartenenza al Partito, così come gli vengono tolte tutte le cariche pubbliche precedentemente ricoperte e la maggior parte dei suoi sostenitori lo abbandona.

Gli anni 1959 e 1960 sono gli ultimi in cui il Free China Fortnightly può ancora “liberamente” pubblicare prima della sua chiusura definitiva e dell’arresto della maggior parte dei membri del consiglio di redazione. In questa ultima fase, che si potrebbe definire “di resistenza”, tutte le personalità del periodico sono poste sotto stretta sorveglianza dagli agenti speciali dei servizi segreti, mentre si inaspriscono le prese di posizione all’interno della redazione stessa, dove Lei Zhen cerca di convincere i membri ad adottare una linea più prudente, mentre altri come Xia Daoping spingono per una linea decisamente più aggressiva, incuranti delle probabili ritorsioni del GMD. Nel frattempo, Lei Zhen propone di fondare un nuovo Partito, che si erga in opposizione politica al GMD, in quanto paladino di libertà di parola e democrazia. Hu Shi, seppur incoraggiando l’amico a perseguire i suoi ideali, si rende forse conto della pericolosità e della non attuabilità del piano, poiché rifiuta la carica di futuro leader del Partito a favore di quella di semplice membro qualora il suddetto piano sia portato a termine con successo.

Lo spauracchio di un nuovo Partito rappresenta di fatto la molla che ha spinto Jiang Jieshi a ordinare l’arresto di Lei Zhen e di molti dei suoi collaboratori più attivi

101

“Shidai de beiju—Lei Zhen an pingfan shi nian huiwang” 时代的悲剧——雷震案平反十年回望 (La tragedia di un’epoca: una speranza lunga dieci anni per la riapertura del caso Lei Zhen), Fenghuang (Fazhi zhoumo), 11/04/2012. URL: http://news.ifeng.com/shendu/fzzm/detail_2012_04/11/13812677_1.shtml (consultato il 22/01/2017).

politicamente, sebbene egli ha sempre negato che quella fosse la vera causa, visto che sono state avanzate accuse di “spionaggio per i comunisti” e di “preparazione alla rivolta popolare”:

雷震绝没有叛乱行为,所谓“叛乱”,就是组织新党。103

(Lei Zhen non aveva mai voluto sobillare una rivolta, pertanto, la “ribellione” di cui lo avevano accusato non faceva riferimento che alla creazione di un nuovo Partito).

In realtà, il divieto di associazionismo è applicato sono al di fuori della famiglia Jiang, poiché nel 1952 il figlio del presidente Jiang Jieshi, Jiang Jingguo 蒋经国 (1910-88), fonda un’organizzazione governativa chiamata Zhongguo qingnian fangong jiu guo tuan 中 国青年反共救国团 (China Youth Corps), di stampo anticomunista, come si evince dal nome, con lo scopo di allenare e plasmare i giovani prima che entrino ufficialmente a far parte dell’esercito nazionalista. Dopotutto, far valere i propri interessi personali sopra tutto il resto della popolazione risulta essere il modus operandi preferito della famiglia Jiang:

這正是他們數十年來的心態,無論他們做什麼事情,是否合法,均在所不計,只要他 們高興,即使違法,大家也毫無異議地支持與擁戴,否則便是反民主,也就是“叛

亂”,應該接受最嚴厲的製裁。104

(L’indifferenza nel commettere azioni più o meno contrarie alla legge è stata una loro prerogativa negli ultimi dieci anni. È sufficiente che loro siano felici, per cui tutti, anche se consapevoli che quanto fatto dalla famiglia Jiang è illegale, debbano sostenerli senza obiezioni di alcun genere. In caso contrario, chi si oppone verrebbe tacciato di essere antidemocratico e di essere un “ribelle”, e verrebbe sanzionato di conseguenza).

Dalla panoramica sopra riportata, appare evidente come la causa fondamentale per cui il Free China Fortnightly è stato chiuso e molti suoi esponenti, come Lei Zhen e Fu Zheng, sono stati arrestati è dipesa dalla difficile situazione politica del periodo. La diffusione di un periodico di stampo liberale e democratico durante il Terrore Bianco non può che avere una tragica fine, sebbene la figura di Lei Zhen da quel momento in poi sia diventata un baluardo della libertà di parola in ambito sociale.

103

Nie Hualing, San sheng san shi , op. cit., p.157.

104

Zhan Dacheng 詹大成, “1988 Ji Lei Zhen de minzhu fangong” 1988 憶雷震的民主反共 (1988: Ricordando Lei Zhen tra democrazia e anticomunismo), Taiwan Tati Cultural & Educational Foundation, 24/04/1988.