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Analisi dell’azienda: i’m è davvero una Born Global?

Nel documento Aziende Born Global e loro determinanti (pagine 130-133)

114 4.1.2 Il prodotto: i’m Watch

4.2. Analisi dell’azienda: i’m è davvero una Born Global?

La prima parte dell’analisi riguarda le caratteristiche strutturali di i’m e lo scopo di questa iniziale sezione è legato alla valutazione di quanto siano in linea tali caratteristiche con il concetto di azienda Born Global fornito nel corso dell’elaborato.

Di seguito vengono elencati alcuni dei principali fattori quantitativi che permettono di associare l’azienda alla definizione di Born Global.

1. Viene richiesta innanzitutto la giovane età dell’azienda. Nell’analisi non è mai stata data un’età aziendale massima al di sopra della quale l’azienda perda la possibilità di rientrare tra le Born Global. Neppure in questa analisi viene definita una soglia precisa (ma generalmente si preferisce rimanere all’interno dei 5-10 anni).

2. Una seconda caratteristica che accomuna le aziende Born Global è la dimensione aziendale. Sono molti gli studi, recenti e non, che fin da subito definiscono l’azienda Born Global come un’entità piccola (questo è dovuto in parte anche alla giovane età). I parametri richiesti per tale definizione vengono in questo caso associati alla definizione di piccola azienda che è stata data dalla Commissione Europea nel 2003.

3. Un terzo parametro da verificare per la classificazione di azienda BG è legato al fatturato estero espresso non in termini quantitativi ma piuttosto in termini percentuali rispetto al fatturato totale registrato dall’azienda. La quota del 25% di fatturato estero è una soglia minima richiesta per far rientrare l’azienda fra le BG, inoltre è preferibile che tale percentuale venga superata entro i primi due anni dalla nascita dell’azienda.

4. Gli studi letterali presentati precedentemente non hanno espressamente richiesto un numero minimo di Paesi nei quali l’azienda Born Global deve operare; in questo caso però si richiede che l’azienda sia presente in termini di esportazioni in almeno 5 Paesi diversi.

5. Gli imprenditori di una BG sono generalmente persone giovani perché maggiormente portate all’adattamento ai cambiamenti e all’internazionalizzazione in generale.

Vediamo di seguito se l’azienda i’m rispetta i parametri sopra definiti, per poi passare successivamente a valutare le motivazioni che hanno spinto alla sua nascita e i fattori competitivi con i quali è presente sul mercato.

4.2.1. Un’azienda giovane

Innanzitutto, una delle prime caratteristiche è legata all’età dell’azienda. In realtà non è mai stato definito un limite di età e non viene specificato neppure in questa sede. In qualsiasi caso, l’azienda i’m ricopre

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perfettamente tale prerequisito in quanto è sorta da circa un anno e mezzo: si può perciò definire molto giovane.

4.2.2. Un’azienda piccola

Anche la caratteristica dimensionale è molto importante per la definizione di azienda Born Global. La stessa ricerca del Mc Kinsey (1993), tappa importante nella quale si associa la nascita di questo concetto, studia gli esportatori australiani appartenenti alla categoria delle piccole e medie imprese (chiamati nella sua ricerca “emerging exporters”). Nel nostro caso però, in seguito alle considerazioni fatte nel corso dell’analisi, vengono considerate come BG le aziende che, fra gli altri aspetti, sono piccole, non medie.

Per quanto riguarda la definizione di “piccola azienda”, si prende come riferimento la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 124 del 20 maggio 2003. Con questo atto vengono definiti i parametri per la qualifica di microimprese, piccole e medie imprese.

Si è scelto appositamente di non prendere come riferimento il parametro dimensionale considerato dalla definizione di “gazzelle dell’innovazione” per il semplice motivo che nella letteratura le BG non vengono associate molto spesso a tale appellativo (nonostante ciò, l’azienda sembra avere i requisiti per rientrare anche nella definizione dimensionale di “gazzella”).

Vediamo di seguito quali sono le caratteristiche dimensionali utilizzate dalla raccomandazione della CE per classificare le aziende:

 E’ definibile micro-impresa l’azienda il cui organico comprende un numero di persone dipendenti inferiore a 10 ed il cui fatturato sia inferiore a 2 milioni di euro;

 E’ piccola impresa quella che presenta un organico inferiore a 50 persone ed il cui fatturato sia altresì inferiore ai 10 milioni di euro;

 Infine, se un’azienda ha meno di 250 dipendenti e meno di 50 milioni di euro di fatturato, rientra nella definizione di media impresa.

Le aziende dunque, in base a questo atto normativo, vengono classificate congiuntamente in funzione del loro organico e del fatturato che figura nel bilancio annuale, schematicamente:

Classificazione Numero di dipendenti Entità del fatturato (mln. di euro)

Micro impresa Inferiore a 10 Inferiore a 2

Piccola impresa Inferiore a 50 Inferiore a 10 Media impresa Inferiore a 250 Inferiore a 50

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Anche attraverso l’intervista si è potuto concludere che l’azienda in questione rientra all’interno della definizione di piccola azienda e dunque soddisfa uno dei requisiti necessari per l’associazione ad azienda BG. Infatti i’m ha un organico inferiore a 50 persone: sono 15 i dipendenti che attualmente lavorano per l’azienda (due sono designer, cinque si occupano di R&S, gli altri sono addetti al customer care quindi si occupano di rispondere alle email e alle telefonate e gestiscono i rapporti con distributori e clienti in generale). E’ stato inoltre confermato anche il secondo requisito in quanto l’azienda ha un fatturato inferiore a 10 milioni di euro. Nonostante l’azienda sia nata da un anno e mezzo circa, non ha cominciato fin da subito la produzione e commercializzazione del prodotto perché i primi mesi sono stati dedicati all’ideazione, allo sviluppo e ai vari miglioramenti, necessari in fase iniziale cioè prima di immettere un nuovo prodotto così innovativo in un mercato che ancora non esiste. La distribuzione di i’m è cominciata molto recentemente, nel mese di luglio. Prima di tale periodo comunque l’azienda ha ricevuto preordini molto importanti (finora 15.000 tramite le vendite online e altri 10.000 tramite la richiesta da parte dei distributori) perciò, nonostante debba probabilmente ancora quantificare a livello operativo di bilancio l’entità del suo fatturato, con i preordini e gli ordini ricevuti finora ha potuto avere delle entrate molto consistenti ma nel totale comunque inferiori ai 10 milioni di euro.

Con il rispetto di questi due requisiti (un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro e un organico inferiore ai 50 dipendenti), l’azienda oggetto di analisi rientra perfettamente nella classificazione di piccola azienda perciò questo aspetto le permette, assieme agli altri, di rientrare nel concetto di azienda Born Global.

4.2.3. Un fatturato estero sopra il limite imposto

Come detto nel corso del primo capitolo, le Born Global nella letteratura vengono classificate spesso in base alla percentuale di esportazioni che fanno entro un determinato periodo di tempo. Per ipotesi, in uno studio condotto da Moen e Servais (2000), si conclude che tre su quattro delle aziende che si internazionalizzano (in termini di esportazioni) entro i primi due anni dalla nascita, hanno una quota di esportazioni importante e sicuramente superiore al 25 %. Nell’analisi di i’m Watch si è scelto di considerare questo dato perché anche in tempi più recenti sembra essere una percentuale accettata da diverse analisi.

Per quanto riguarda il fatturato estero (probabilmente stimato ancora una volta in termini di ordini e preordini, oltre che di vendite effettive), durante l’intervista si è avuta la conferma che rappresenta una percentuale davvero molto importante per il prodotto in questione, tanto da ritenersi sicuramente superiore al 25%. Quindi i’m dimostra di essere in linea anche con questo importante requisito.

Molte ricerche controllano questo requisito con l’aspetto temporale: alcune richiedono che si raggiunga questa percentuale entro i primi due anni dalla nascita, altre entro i primi tre (Knight e Cavusgil, 2004). Nonostante ciò, in questo caso il limite di tempo non viene considerato per il semplice motivo che l’azienda è nata da poco tempo.

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Nel documento Aziende Born Global e loro determinanti (pagine 130-133)