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Analisi del Programma di lavoro della Commissione per il 2011

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PARTE SPECIALE

III) ORGANIZZAZIONE, PERSONALE, SISTEMI INFORMATIVI, E TELEMATICA

III.2 Analisi del Programma di lavoro della Commissione per il 2011

In attuazione degli artt. 5 e 8 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 16 (“Norme sulla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione ed attuazione del diritto comunitario, sulle attività di rilievo internazionale della regione e sui suoi rapporti

interregionali. Attuazione degli articoli 12, 13 e 25 dello Statuto regionale”), in previsione della Sessione Comunitaria 2011, sono state esaminate le materie che formano oggetto del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2011 e tra gli istituti di diretta competenza della Direzione Organizzazione si segnalano le iniziative comunitarie di seguito illustrate.

III.2.1 Iniziative strategiche da adottare nel 2011

- Iniziativa strategica legislativa indicata al n. 33 e denominata “Un nuovo quadro giuridico per la protezione dei dati personali nell’UE”, con la quale la Commissione si propone di adottare, entro il 2° trimestre del 2011, un nuovo quadro giuridico globale per la protezione dei dati personali al fine di modernizzare l'attuale sistema di protezione dei dati personali in tutti i settori di attività dell'Unione,

In relazione ai contenuti di tale iniziativa, si ricorda che la Regione Emilia-Romagna ha già realizzato varie attività finalizzate a rafforzare il sistema di policy interne all’Ente, allo scopo di ridurre i rischi che possono minare la protezione dei dati personali e dell’ampio patrimonio informativo dell’Ente stesso. Nel 2011 si procederà ad aggiornare le policy per gli amministratori di sistema istituendo anche un registro informatico degli stessi. E’ tuttora in corso l’istruttoria, in sinergia con le altre Regioni e con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, per l’aggiornamento del Regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari ai sensi dell’art. 20 comma 2 del Codice per la protezione dei dati personali che sarà approvato dalla Giunta e dall’Assemblea Legislativa non appena l’Autorità Garante avrà espresso parere positivo sullo schema tipo.

Per le possibili ricadute pratiche sulle attività svolte dalla Direzione organizzazione si devono menzionare inoltre, anche se estranee alle competenze normative regionali: a) l’iniziativa strategica legislativa di crescita inclusiva indicata n.

19, con la quale la Commissione si propone l’obiettivo di adattare la direttiva sull’orario di lavoro (n. 2003/88) alle nuove realtà createsi in seguito all’evoluzione dell’organizzazione del lavoro; b) l’iniziativa strategica non legislativa indicata n. 21

“Libro bianco sui regimi pensionistici”, mediante la quale la Commissione si prefissa di riesaminare nel suo complesso il quadro europeo di coordinamento e regolamentazione al fine di sostenere ed integrare efficacemente l'azione svolta dagli Stati membri volta ad assicurare ai cittadini pensioni adeguate e sostenibili

III.2.2 Iniziative allo studio

Tra le iniziative allo studio per l’anno 2011, appare particolarmente significativo – per le possibile ricadute sulle attività di competenza della Direzione Organizzazione, il pacchetto di proposte riguardanti la “Agenda digitale”, che rappresenta una delle

“sette iniziative faro” della strategia Europa 2020 e mira a stabilire il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per raggiungere gli obiettivi che l’Europa si è prefissata per il 2020. La Commissione ha già adottato a tal proposito la Comunicazione COM (2010) 245, che individua le azioni fondamentali per affrontare in modo sistematico le aree problematiche nel settore delle ICT, delineando una vasta gamma di azioni “trasversali”.

I contenuti della “Agenda digitale europea” sembrano solo in parte riconducibili ad ambiti di competenza legislativa delle Regioni ma l’atto appare comunque rilevante per l’Amministrazione regionale in quanto soggetto tenuto ad applicare le future disposizioni comunitarie.

Tra le iniziative del pacchetto “Agenda digitale” si segnalano in particolare:

- l’iniziativa legislativa indicata al n. 6 “Revisione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico”.

In relazione ai contenuti di tale proposta, si sottolinea, infatti, che nel corso del 2011 verrà attivata una collaborazione con la Regione Piemonte per condividere le esperienze e proseguire il percorso avviato sul tema dell'open data del settore pubblico, in linea con quanto previsto dalla PSI Directive (Direttiva sulle Informazioni detenute dal settore pubblico) e dalla normativa nazionale. In particolare si esamineranno i vincoli normativi legati all'interscambio ed alla cooperazione fra enti locali al fine di costituire e gestire banche dati condivise, ufficiali e certificate. Un'altra linea di analisi affronterà il tema dell'open data nei confronti degli utenti della Pubblica Amministrazione: cittadini, professionisti e imprese;

- l’iniziativa non legislativa indicata al n. 16 “Comunicazione sulla digitalizzazione e sulla conservazione digitale”.

Con riferimento alla materia oggetto di tale Comunicazione, la Regione Emilia-Romagna ha già realizzato varie attività per favorire la cooperazione con gli Enti Locali del territorio; nell’ambito della Comunità Tematica di riferimento ed in stretto raccordo con il CCD (Centro di Competenza per il Dispiegamento delle soluzioni di e-government”), in particolare, si è lavorato per consolidare e condividere un modello per l’effettiva dematerializzazione dei flussi documentali all’interno della Pubblica Amministrazione emiliano-romagnola, e nella sua relazione con i cittadini, le imprese ed i professionisti. Questo al fine di presidiare, sin dalla loro formazione, la corretta

creazione e gestione dei documenti digitali e favorire così, anche grazie al versamento nel Polo Archivistico Regionale (PAR-ER), l’integrità e la fruibilità nel tempo.

A partire dal modello elaborato in piena collaborazione con PARER – che, oltre ad assicurare i servizi di conservazione a norma, rappresenta il punto di supporto e consulenza per gli Enti Locali per la corretta gestione documentale – è stata avviata la realizzazione della piattaforma documentale. Si tratta di un tassello fondamentale del sistema cooperativo in costruzione, sviluppato in evoluzione rispetto a soluzioni preesistenti, diffuse presso gli Enti della regione, in un’ottica di consolidamento di un sistema che ha gettato le sue fondamenta già da alcuni anni permettendo alla PA emiliano-romagnola di essere ai primi posti per l’elevato grado di dematerializzazione raggiunto.

Si è inoltre proceduto alla diffusione della tecnologia del timbro digitale presso gli enti, sempre con l’obbiettivo di favorire il processo di dematerializzazione delle procedure. Le prime sperimentazioni sono state avviate nel rilascio dei certificati demografici e di stato civile.

Tra le altre iniziative allo studio per l’anno 2011 si evidenziano, inoltre:

- l’iniziativa non legislativa indicata n. 23 (inserita nell’elenco relativo al settore

“Occupazione, affari sociali e inclusione”), relativa alla protezione della salute dei lavoratori dai rischi legati all’esposizione al fumo passivo nei luoghi di lavoro, con la quale la Commissione si propone di realizzare una seconda fase di consultazione delle parti sociali europee.

Nel 2011 tale materia sarà oggetto di intervento da parte della Direzione Organizzazione; si provvederà, in particolare, alla formazione di ulteriori agenti accertatori per il presidio dei luoghi di lavoro in materia di divieto di fumo;

- l’iniziativa non legislativa indicata n. 78 (inserita nell’elenco relativo al settore

“Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza”) che prevede la consultazione delle parti sociali europee sull’opportunità di nuove misure legislative per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, compresi paternità e congedo filiale.

Si ricorda a tale proposito che nell’anno 2010 è stato presentato il progetto di legge di modifica della L. R. n. 43 del 2001 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna), il quale contempla anche una riforma dell’art. 32 della legge; tale disposizione nel definire le modalità di partecipazione del comitato per le pari opportunità all’organizzazione dell’Ente regionale, prevede la consultazione dello stesso sulle misure che incidono sulla qualità dell’ambiente di lavoro, sull’organizzazione dell’attività lavorativa, sulle indicazioni della

contrattazione collettiva e delle direttive dell’Unione Europea nonché sugli interventi che concretizzano azioni positive.

Per le materie che formano oggetto del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il triennio 2012-2014, tra gli istituti di diretta competenza della Direzione Organizzazione si segnalano: l’iniziativa non legislativa n. 5 relativa ai settori Agenda digitale e Concorrenza “Revisione degli orientamenti sugli aiuti di Stato per le reti a banda larga” e l’iniziativa non legislativa n. 9, ambito “Occupazione, affari sociali e inclusione”, relativa alla Comunicazione con la quale la Commissione definirà un nuovo quadro strategico per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro per il periodo 2013-2020. In merito a questa ultima iniziativa la Regione sta predisponendo percorsi specifici a carattere informativo e formativo rivolti ai collaboratori dell’Ente ed in particolare ai neoassunti, al fine di garantire il rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza della salute nei luoghi di lavori, nel rispetto di quanto disposto dagli artt. 36 e 37 del D. Lgs. 81/2008.

III.2.3 Iniziative di semplificazione e iniziative per la riduzione degli oneri amministrativi

In merito all’Allegato III del Programma di lavoro della Commissione per il 2011 -Programma di semplificazione aperto e iniziative per la riduzione degli oneri amministrativi - si segnalano, tra gli istituti di diretta competenza della Direzione Organizzazione, le seguenti iniziative comunitarie:

- l’iniziativa indicata al n. 3, con la quale la Commissione si prefissa di integrare, in un unico strumento legislativo, le disposizioni riguardanti la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori dalle patologie muscoscheletriche connesse al lavoro, in particolare derivati dalla movimentazione manuale dei carichi e dalle attività lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali.

La Regione Emilia-Romagna, mediante sopralluoghi, ha realizzato una specifica valutazione del rischio in materia di movimentazione manuale dei carichi (NIOSH-OCRA) ed una verifica delle postazioni di lavoro munite di videoterminali; ha inoltre effettuato appositi corsi di formazione per il personale esposto ai rischi suddetti.

Tali iniziative vengono gestite dall’Ente come attività continuative, sia attraverso azioni di approfondimento della valutazione del rischio che percorsi di formazione ed aggiornamento. Si precisa, infine, che, essendo tali mansioni considerate a rischio, sono soggette alla conseguente sorveglianza sanitaria da parte del medico competente;

- l’iniziativa indicata al n. 12 sui dispositivi di protezione individuale. In relazione ai Dispositivi di Protezione Individuale che l’Ente utilizza a protezione dei propri dipendenti durante le attività a rischio, si segnala la necessità, da parte dei fabbricanti, di esplicitare per ciascun DPI, in base al corretto utilizzo, la vita media consigliata per ciascun dispositivo;

- l’iniziativa indicata al n. 20 sul quadro comunitario per le firme elettroniche.

IV) PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI

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