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Analisi dei dati relativi alle ditte classificate o riclassificate nel periodo marzo 2002 - -ottobre 2003

LE ULTERIORI SPECIFICHE DI RISCHIO PER LA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI LAVORATIVI PER SCOPI ASSICURATIVI

2. MATERIALI E METODI

2.5 Analisi dei dati relativi alle ditte classificate o riclassificate nel periodo marzo 2002 - -ottobre 2003

Complessivamente, per le 740 voci delle tariffe di cui al D.M. 12.12.2000, sono state definite circa 2000 sottovoci, suddivise nelle gestioni come riportato in Tabella 2.

Tabella 2

Numero di voci e sottovoci per ciascuna gestione

GESTIONE N° VOCI SOTTOVOCI

Industria 317 978

Artigianato 217 763

Terziario 132 303

Altre Attività 74 222

L’aspetto peculiare delle Ulteriori specifiche di rischio, che ne rende l’utilizzo particolarmente agile, è il fatto che ad esse non è associato un tasso, che resta determinato unicamente per la voce di tariffa. Questo fa sì che le sottovoci possano essere riviste, aggiornate, aggiunte ogni volta che se ne presenti la necessità, senza dover procedere alla riclassificazione delle aziende.

D’altra parte la possibilità, in prospettiva, di dettagliare le retribuzioni e gli oneri per ciascuna sottovoce permetterà di valutare, con il sostegno di dati più capillari, la possibilità o l’oppor-tunità di disaggregare voci di tariffa comprendenti una o più sottovoci o aggregare secondo diversi principi le voci esistenti.

3. RISULTATI

In un anno e mezzo di applicazione delle Ulteriori specifiche di rischio, le Posizioni Assicurative (P.A.) classificate con questo sistema ammontano a 209.227 (dati aggiornati a ottobre 2003).

Le P.A. attribuite a sottovoci diverse dalla “01” (voce generica cui sono state attribuite le P.A.

precedentemente classificate) sono ripartite nelle quattro gestioni come indicato in Tabella 3.

Tabella 3

Numero di P.A. classificate riferite alle 4 gestioni

GESTIONE N° P.A. CLASSIFICATE

Industria 76.098 Artigianato 84.394 Terziario 179.902

Altre Attività 6.193

TOTALE 346.587

I totali indicati nel paragrafo precedente e nella tabella non coincidono, in quanto sono possi-bili anche sottoclassificazioni a più sottovoci. Al momento, il sistema fornisce informazioni riguardanti il numero di P.A. attribuite a ogni sottovoce, sia come sottocodifica, sia a più sot-tovoci. Sviluppi successivi, che sono in via di definizione con le altre Strutture dell’Istituto, con-sentiranno l’estrazione di informazioni significative riguardo indici specifici di rischio, distri-buzione territoriale e dimensione delle aziende.

Una delle più importanti applicazioni delle Ulteriori specifiche di rischio consiste nella possibili-tà di creare agevolmente nuove voci di tariffa, evitando il ricorso a monitoraggi spesso com-plessi ed onerosi. A puro titolo di esempio in Tabella 4 si riportano le attuali sottovoci della voce 2197 della gestione Industria, che potrebbero costituire il nucleo di nuove voci.

Tabella 4

Sottovoci della voce 2197 della gestione Industria: P.A. attribuite fino all’ottobre 2003

VOCE Descrizione Sotto voci Descrizione sottovoci P.A. attribuite

2197 Lavorazione e 1 Estrusione n.d.

Industria trasformazione materie plastiche

2 Stampaggio ad iniezione 108

3 Stampaggio soffiato 28

4 Produzione di film soffiati 15

5 Termoformatura sotto vuoto e sotto pressione 21

6 Calandratura 4

7 Stampaggio per compressione 262

8 Stampaggio rotazionale 37

9 Manufatti polimerici per spalmatura e coagulazione 119 10 Assemblaggio di manufatti in materie plastiche 630 11 Recupero per riciclaggio di materie plastiche 53 12 Impregnazione /avvolgim. automat. di fibre continue 14

13 Processi per compositi a stampo chiuso 20

14 Pultrusione di materiali compositi 21

15 Compositi con deposizione manuale 11

16 Compositi con spruzzatura automatica 178

Su circa 8.000 P.A. classificate alla voce 2197 per circa il 19% è stata eseguita una sottocodifi-ca nel corso di una prima applisottocodifi-cazione del sistema. Tra le varie sottovoci sono in evidenza le aziende che realizzano articoli semplicemente assemblando pezzi in materiali plastici; notevo-le, nel complesso, anche la presenza delle lavorazioni di materiali compositi (comunemente detti vetroresina, fibra di carbonio, eccetera). Nonostante il sistema sia in una fase iniziale, i dati relativi alle aziende afferenti ad alcune sottovoci della voce 2197 sono stati sufficienti per l’utilizzo nei lavori di revisione delle tariffe attualmente in corso.

Un’altra interessante possibilità fornita dalle Ulteriori specifiche di rischio riguarda l’analisi della distribuzione delle P.A. all’interno di una voce. Un esempio è dato dalla voce 3110 della gestione Artigianato, “Lavori generali totali o parziali di costruzione, finitura, manutenzione, riparazione, demolizione e ristrutturazione …”, le cui sottovoci sono mostrate nella Tabella 5.

Tabella 5

Sottovoci della voce 3110 della gestione Artigianato: P.A. attribuite ad ottobre 2003

Voce Sottovoci Descrizione sottovoci P.A. attribuite

3110 Artigianato 1 Opere in cemento armato e muratura n.d.

2 Opere edili in legno 442

3 Opere metalliche 246

4 Opere di contrasto ai dissesti strutturali 69

5 Lavori generali in sotterraneo 66

6 Ristrutturazione di edifici 17944

Come si può vedere dalla tabella, circa il 95% delle P.A. alle quali è stata attribuita la sottoco-difica (circa il 30% del totale delle P.A. classificate alla voce 3110) ricadono nella sottovoce 6

“Ristrutturazione di edifici”. Già da questo rapporto preliminare emerge la possibilità che il tasso calcolato per la voce 3110 sia determinato principalmente dalle attività afferenti a poche sottovoci: in questo modo il rischio associato a tutte le altre attività considerate nella voce ver-rebbe ad essere “nascosto” dalle attività più rappresentate. Queste osservazioni possono esse-re utili nella riformulazione delle voci, che, nel caso specifico, potesse-rebbe esseesse-re orientata all’am-pliamento della descrizione delle attività di ristrutturazione e alla sintesi delle attività rappre-sentate nelle altre sottovoci.

4. CONCLUSIONI

Le Ulteriori specifiche di rischio si stanno dimostrando uno strumento valido per monitorare in maniera più precisa la distribuzione delle aziende all’interno delle voci di tariffa, soprattutto per fornire in modo immediato le informazioni necessarie per valutare la possibilità di modifi-care e aggiornare le voci di tariffa. Tale sistema di sottocodifica permette di analizzare in det-taglio la distribuzione delle attività produttive e di seguirne l’evoluzione. Attualmente è già in corso una revisione delle sottovoci per aggiornarle sulla base delle osservazioni emerse nel corso di questo primo periodo di prova, durante il quale sono stati effettuati controlli sull’ap-plicazione e sulla congruità delle varie sottovoci.

È ancora in corso di studio il sistema che permetterà di estrarre le informazioni relative all’an-damento infortunistico delle diverse sottovoci all’interno di una voce: tale strumento permet-terebbe di simulare, almeno in prima approssimazione, gli effetti economici derivanti dalla crea-zione di nuove voci, con la possibilità di attribuire ad esse un tasso virtuale. Inoltre, questo strumento permetterebbe di analizzare il fenomeno infortunistico relativo a ciascun singolo processo produttivo omogeneo dal punto di vista tecnologico, il che agevolerebbe lo studio degli interventi di prevenzione specifici per il settore considerato.

RINGRAZIAMENTI

Gli autori ringraziano gli altri professionisti del Settore I Tariffe della CONTARP Centrale che hanno partecipato al progetto qui presentato: E. Ferro, M.R. Fizzano, F. Marra, R. Maialetti, R.

Vallerga, G. Zarrelli, nonché U. Magna della Direzione Centrale Servizi Informativi e Telecomunicazione dell’INAIL, che ha fornito i file relativi agli elenchi delle P.A. per ciascuna voce e sottovoce di tariffa.

BIBLIOGRAFIA

DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000, N. 38: Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della Legge 17 maggio 1999, n. 144, in G.U. n. 50 del 1° marzo 2000.

DECRETO MINISTERIALE 12 DICEMBRE 2000: Nuove tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali delle gestioni: industria, artigianato, terziario, altre attività, e relative modalità di applicazione, in G.U. n. 17 del 22 gennaio 2001 - Suppl. Ord.

FIZZANO M. R., SCHNEIDER GRAZIOSI A., L’applicazione del D.Lgs. 38/2000: analisi delle classi-ficazioni tariffarie ai fini dell’ottimizzazione delle tariffe, Atti del 3° Seminario di Aggiornamento dei Professionisti CONTARP, INAIL, Napoli, 2004.

LEGGE 8 AGOSTO 1985, N. 443: Legge-quadro per l’artigianato, in G.U. n. 199 del 24 agosto 1985.

SPINELLI A. E., FIORETTI P., PANARO P., TERRACINA A., ZARRELLI G., VALLERGA R. Un possibile quadro evolutivo della classificazione dei cicli tecnologici, Atti del 2° Seminario della CONTARP, INAIL, 2001

TERRACINA A., ZARRELLI G., VALLERGA R., PANARO P., Evolution in the classification of working processes, Atti del XVIth World Congress on Safety and Health at Work (CD-ROM), 2002.

MICROFUSIONE A CERA PERSA: TECNOLOGIA E PROCESSI PRODUTTIVI E. Ferro*, G. Zarrelli*

* INAIL - Direzione Generale - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione

RIASSUNTO

Negli ultimi anni la tecnologia della fusione di precisione ha trovato nuovi campi di applicazio-ne soprattutto applicazio-nella realizzazioapplicazio-ne di forme complesse e sofisticate. Ciò ha comportato un aumento del numero di aziende che applica su larga scala il processo di microfusione a cera persa. A fronte di questa circostanza, sotto l’impulso delle richieste promosse da associazioni datoriali e di categoria, l’Istituto si è immediatamente attivato per offrire un servizio sempre più preciso e puntuale alle aziende, a tal fine è stato intrapreso uno studio dettagliato del ciclo tecnologico e da questo sono derivate utili indicazioni tariffarie sia per l’attività fusoria vera e propria che per quelle collaterali svolte nell’ambito del processo produttivo.

SUMMARY

During the last years the technology of micro-casting has found new applications fields, parti-cularly those with complex and sophisticated shape. This lead to an increase in the number of companies which apply the lost wax micro-casting process on a large scale.

This circumstance and the requests made by the associations of employers have taken the Institute to an immediate change in order to offer a better services to the companies. For this reason a detailed study of the technological cycle has been undertaken, and useful INAIL’s Premium Tariff indications came out both for lost wax micro-casting and related activities.