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L’APPLICAZIONE DEL D.Lgs 38/2000: ANALISI DELLE CLASSIFICAZIONI TARIFFARIE AI FINI DELL’OTTIMIZZAZIONE DELLE TARIFFE

3. RISULTATI E DISCUSSIONE 1 Campione per le verifiche

Complessivamente sono state analizzate circa 10.000 PA. Di queste circa 3500 hanno costituito il campione per la verifica delle Sedi.

Il campione delle PA è stato scelto in modo del tutto indipendente rispetto alla collocazione geografica; ne è risultata la distribuzione territoriale riportata in Figura 1.

3.2 Criticità classificative

Le considerazioni che seguono si riferiscono all’analisi di circa il 60% del campione, con parti-colare riferimento alle voci per le quali è stato verificato un numero di PA più elevato.

Per la gestione Industria appare significativo il campione relativo alla voce 2197 (produzione e lavorazione materie plastiche), costituito da 337 PA. Si è riscontrato che una parte delle ditte esaminate svolgevano in realtà la lavorazione della gomma, prevista alla voce 2195.

Per la gestione Artigianato sono state analizzate le PA comprese nelle due voci di nuova crea-zione 0120 e 0130, relative alle attività di vendita all’ingrosso rispettivamente con o senza attrezzature meccaniche. Infatti si è ritenuto opportuno verificare:

1. se si trattasse effettivamente di vendita all’ingrosso o piuttosto di depositi, visto che nella Tariffa dei Premi ed. 1988 vendita e deposito erano comprese nelle medesime voci 9310 e 9320 a seconda dell’uso o meno di attrezzature meccaniche;

2. se si trattasse effettivamente di ditte artigiane che vendono merce prodotta, o piuttosto di attività prettamente commerciali da inquadrare nella gestione Terziario.

Dall’analisi delle risposte pervenute è risultato che per parte delle PA le Sedi hanno ritenuto opportuno variare la classificazione alle voci specifiche dell’attività produttiva artigianale o alle voci relative alle attività di deposito, o ancora di inquadrarle nella gestione Terziario.

Per la medesima gestione, sono state analizzate le PA comprese nel gruppo 4100 (esercizio di impianti compresa la manutenzione) per verificare se non si trattasse piuttosto di attività di sola

Fig. 1: Distribuzione territoriale del campione di PA individuato

manutenzione da riferire al gruppo 3600 (impiantistica civile e industriale: installazione, manu-tenzione, ecc.). Di fatto, si è riscontrata talora una certa difficoltà nella comprensione del campo di applicazione delle due voci.

Per la gestione Terziario è stata analizzata la voce 2197 (produzione e lavorazione materie pla-stiche), in quanto il tipo di lavorazione descritto dalla voce non sembrava giustificare il cospi-cuo numero di PA riscontrato. Le verifiche effettuate hanno mostrato che effettivamente molte PA erano correttamente classificate perché relative alle attività di manutenzione di attrezzatu-re sportive (sci, ecc.) con applicazione di materiali polimerici nell’ambito di esercizi commer-ciali. Invece, a seguito della verifica, una piccola parte delle PA è stata inquadrata alla gestio-ne Industria in quanto relativa ad attività di vera e propria produziogestio-ne.

Tra le PA della gestione Terziario sono state analizzate anche quelle classificate alla voce 3100 (edilizia civile e industriale, costruzione di condotte), per verificare che le ditte non effettuas-sero piuttosto attività di vendita di prodotti per l’edilizia o attività di intermediazione immobi-liare o ancora attività di sopralluogo in cantieri, da riferire ad altre voci di tariffa. E’ risultato che una buona parte delle PA era relativa ad attività edile vera e propria da inquadrare in altra gestione, mentre per altre PA è stata modificata la classificazione alla nuova voce 0724, relati-va al personale d’ufficio che effettua accessi nei cantieri.

Per la gestione Altre Attività è stato analizzato il sottogruppo 2200 (carta e poligrafia, pelli e cuoi) le cui attività non parevano essere tipiche di enti o istituzioni. Di fatto le verifiche hanno mostrato la correttezza della classificazione, dovuta alla presenza di tipografie proprie di ammi-nistrazioni comunali, provinciali, regionali, ecc..

Per questa gestione sono state anche esaminate le PA afferenti alla voce 0110 relativa alla ven-dita al dettaglio. In alcuni casi è stato rilevato che si trattava in effetti di attività di bar eser-citata da associazioni da classificare correttamente alla voce 0212, mentre in altri casi è stata segnalata l’opportunità di inquadrare la PA alla gestione Terziario.

3.3 Scheda per successivi monitoraggi

I risultati ottenuti attraverso questo processo di verifica hanno suggerito l’adozione di un siste-ma di monitoraggio continuato basato sull’utilizzo di una scheda in forsiste-mato Excel sulla quale CONTARP e Sedi possono riportare le osservazioni principali nei campi di competenza. Lo svi-luppo concettuale della scheda è rappresentato nella Tabella 2.

Nel definire l’esito della verifica, si prevede la possibilità per la Sede di indicare in apposite colonne una delle seguenti situazioni:

- classificazione confermata

- classificazione variata (specificare nuova voce e/o gestione) - accertamenti in corso

- PA cessata.

Tabella 2

Nuova scheda proposta per i monitoraggi

Dati forniti dalla DCSIT Note CONTARP Dati forniti dalla Sede

Attività Ditta Esito della verifica Richiesta di chiarimenti

La scheda è stata progettata in modo tale da divenire un utile strumento di confronto tra le varie strutture dell’INAIL che in modo diverso operano per l’ideazione, l’applicazione e la revi-sione delle tariffe dei premi.

4. CONCLUSIONI

La CONTARP, in quanto struttura deputata alla revisione del nomenclatore delle tariffe dei premi, ha uno spiccato interesse ad acquisire informazioni inerenti da un lato l’evoluzione dei cicli tec-nologici e dell’organizzazione del lavoro, dall’altro le problematiche tariffarie conseguenti.

In passato tali indicazioni venivano desunte principalmente dai ricorsi delle ditte al Consiglio di Amministrazione o dalle richieste esplicite delle associazioni di categoria.

I risultati qui descritti, relativi ai primi due anni di attuazione delle verifiche, mostrano la vali-dità del sistema di monitoraggio impostato nell’anticipare le eventuali richieste dal mondo imprenditoriale e nel perfezionare in modo continuo l’applicazione della tariffa.

L’attivazione di un tale sistema ben si accorda con altre iniziative della CONTARP quali la verifi-ca e il continuo aggiornamento delle sottovoci delle “Ulteriori specifiche di rischio” che a par-tire dal marzo 2002 forniscono dettagli significativi sulle attività svolte dalle Ditte (FIORETTI et al., 2004).

RINGRAZIAMENTI

Gli autori ringraziano i professionisti E. Ferro, P. Fioretti, R. Maialetti, F. Marra, A. Terracina, N.

Todaro, R.Vallerga, G. Zarrelli per il lavoro di monitoraggio svolto nell’ambito del progetto gestionale del Settore I - Tariffe della CONTARP Centrale e il dott. M. Lo Polito della Direzione Centrale Rischi per la rilettura finale di questo lavoro.

BIBLIOGRAFIA

DECRETO 12 DICEMBRE 2000: Nuove tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali delle gestioni: industria, artigianato, terziario, altre attività, e relative modalità di applicazione, in G.U. n. 17 del 22 gennaio 2001 - Suppl. Ord..

DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000, N. 38: Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della Legge 17 maggio 1999, N. 144, in G.U. n. 50 del 1° marzo 2000.

FIORETTI P., SCHNEIDER GRAZIOSI A., TERRACINA A., TODARO N., Le ulteriori specifiche di rischio per la classificazione dei processi lavorativi per scopi assicurativi, Atti 3° Seminario di Aggiornamento dei Professionisti CONTARP, INAIL, Napoli, 2004.

LEGGE 8 AGOSTO 1985, N. 443: Legge-quadro per l’artigianato, in G.U. n. 199 del 24 agosto 1985.

SPINELLI A.E., FIORETTI P., PANARO P., TERRACINA A., ZARRELLI G., VALLERGA R.: Un possibile quadro evolutivo della classificazione dei cicli tecnologici. Atti 2° Seminario dei Professionisti CONTARP, INAIL, Cuneo, 2001.

LE ULTERIORI SPECIFICHE DI RISCHIO PER LA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI