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VIGILANZA CONGIUNTA CON L’ISPETTORATO DEL LAVORO SU INFORTUNI GRAVI E MORTALI, STATISTICHE INAIL E PREVENZIONE

2. RISULTATI DELL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA CONGIUNTA

1.2 Finanziamento di programmi di adeguamento (ISI 2)

Le domande pervenute a scala nazionale sono state 7146; in Valle d’Aosta a fronte di un porta-foglio costituito da 10.256 P.A.T. sono state presentate 18 domande con una percentuale rispet-to al portafoglio evidenziata nella Tabella 1. Soltanrispet-to 2 delle aziende che hanno presentarispet-to istanza di accesso ai finanziamenti ISI 1 hanno concorso anche per i finanziamenti dei pro-grammi di adeguamento.

I comparti produttivi, individuati secondo la classificazione ai gruppi della Tariffa dei Premi INAIL del 1988, che hanno aderito all’intervento sono indicati nella Tabella 3.

Tabella 2

Rischi rilevati nei singoli assi di finanziamento delle domande di accesso ai finanziamenti dei progetti di Formazione e Informazione (ISI 1)

Rischi Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 totale

Rischio incendio 2 0 6 0 8

Da cantieri edili (ponteggi, parapetti, etc.) 5 0 0 1 6

Posture incongrue, movimenti ripetuti,

movimentazione manuale dei carichi 3 0 0 0 3

Rischio chimico 3 0 0 0 3

Rischio VDT 3 0 0 0 3

Rischio elettrico 2 0 0 0 2

Rischio radiazioni 2 0 0 0 2

Da utilizzo attrezzature di lavoro

(tagli, contusioni etc.) 1 0 0 0 1

Rischio macchine 1 0 0 0 1

Rischio caduta gravi 1 0 0 0 1

Rischio rumore 1 0 0 0 1

Tabella 3

Domande, in ordine decrescente, di accesso ai finanziamenti dei progetti di Formazione e Informazione (ISI 1) e dei programmi di adeguamento (ISI 2) suddivise per lavorazione (gruppo di Tariffa).

Gruppo e descrizione N° domande Gruppo e descrizione (Tariffa88) ISI 2 N° domande (Tariffa88) ISI 1

02 - Servizi Sanitari 2 62 - Lavorazione Metallo 5

31 - Costruzioni Edili 2 33 - Movimenti di Terra 3

33 - Movimenti di Terra 2 31 - Costruzioni Edili 2

41 - Elettricità 2 Agricoltura 2

65 - Apparecchi diversi 2 22 - Carta e poligrafica 1

91 - Trasporti 2 35 - Palificazioni 1

08 - Servizi Vari 1 52 - Lavori in Legno 1

21 - Chimica, Plastica 1 64 - Mezzi di trasporto 1

36 - Impianti 1 65 - Apparecchi diversi 1

61 - Metallurgia 1 72 - Mineralurgia 1

71 - Mineraria 1

72 - Mineralurgia 1

Il maggior numero di domande è pervenuto per l’asse 1 (eliminazione di macchine non mar-cate CE e loro sostituzione con macchine marmar-cate CE) e l’asse 2 (modifica/ristrutturazio-ne/acquisto e installazione di impianti, apparecchi e dispositivi per incrementare i livelli di sicurezza contro gli infortuni), con rispettivamente il 35 e il 32 per cento delle richieste presentate. Una parte ancora consistente di domande (29%) ha riguardato l’asse 4 (ristrut-turazione e/o modifica strutturale degli ambienti di lavoro), una sola richiesta ha riguar-dato l’asse 5 (implementazione di sistemi di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro) e nessuna richiesta è stata avanzata per l’asse 3 (installazione di dispositivi di monitoraggio ambientale).

Rispetto alla tipologia dei richiedenti il maggior numero di domande è pervenuto dalle Piccole e Medie Imprese (56%), seguite dalle Imprese artigiane (33%) e quindi dalle Imprese Agricole (11%).

La Tabella 4 mostra il quadro consuntivo degli interventi proposti negli assi 2 e 4. Le risultanze dell’istruttoria hanno portato all’approvazione di 11 richieste di finanziamento per l’attuazione di interventi di cui beneficeranno 280 addetti.

Anche per le richieste di finanziamento dei programmi di adeguamento, il dato rilevato in Regione è confrontabile, per grandezze percentuali, con quello rilevato a scala nazionale.

Tabella 4

Interventi previsti negli assi di finanziamento richiesti nelle domande di accesso ai finanziamenti dei programmi di ade-guamento (ISI 2).

Interventi proposti Asse 2 Asse 4 Totale

Adeguamento impianto elettrico 7 0 7

Adeguamento impianto condizionamento 4 0 4

Adeguamento impianto antincendio 4 0 4

Adeguamento impianto di illuminazione 3 0 3

Dispositivi di protezione da agenti chimici 3 0 3

Installazione di dispositivi di sicurezza su macchine 2 0 2

Installazione di dispositivi fonoisolanti 2 0 2

Rimozione coperture in amianto 0 2 2

Adeguamento servizi igienici 2 2

Installazione di dispositivi di abbattimento polveri 1 0 1

Installazione parapetti 0 1 1

Messa in sicurezza di pavimentazione 0 1 1

Installazione ripari termoisolanti per lavorazioni svolte in quota 0 1 1

1.3 L’oscillazione del tasso medio di tariffa per prevenzione (art. 24 D.M. 12/12/2000 Nuove Tariffe dei premi)

L’esame della ripartizione, per tipologia di azienda richiedente, delle domande pervenute in Valle d’Aosta per il triennio 2001-2003, rivela una netta prevalenza di istanze presentate da aziende con numero di addetti inferiore o pari a 10 (47%) e, con uno scarto dell’11% rispetto a queste ultime, da aziende operanti nel settore dei cantieri temporanei o mobili. Poco significa-tivo il dato relasignifica-tivo alle aziende con numero di addetti superiore a 10 mentre si attesta all’un per cento il numero di richieste avanzate da aziende a rischio di incidente rilevante.

L’analisi dei comparti produttivi da cui sono pervenute le richieste, individuati sulla base della classificazione ai Gruppi delle Tariffe dei Premi INAIL del 2000, indica che il settore costruzio-ni, e in particolare le costruzioni edili, si è dimostrata, con il 46% di domande pervenute, la realtà produttiva più recettiva a questa innovativa modalità di oscillazione del tasso. Ancora percentualmente significative (30%) sono le domande pervenute dal comparto attività varie, con netta prevalenza del settore relativo alle attività di ufficio e quelle pervenute dal compar-to dei servizi di riscompar-torazione e delle attività turistico alberghiere (26%).

La fotografia degli interventi spontaneamente realizzati sul territorio in ottemperanza alla nor-mativa cogente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come auto certificata dalle azien-de, è mostrata nelle Tabelle 5 e 6.

Per ragioni di significatività è presentato il dato limitatamente alle aziende operanti nell’area Cantieri Temporanei o Mobili e alle aziende con fino a 10 addetti. La circostanza che la sezione C risulti quella meno compilata, con percentuali non superiori al trenta per cento per i cantieri temporanei e mobili e inferiori all’uno per cento per le aziende con fino a 10 addetti, va letta alla luce della considerazione che la sorveglianza sanitaria ricorre obbligatoria solo nei casi pre-visti dalla normativa. È emerso anche che fra tutti i soggetti richiedenti uno solo, nell’ambito delle aziende con fino a 10 addetti, ha autocertificato di essersi dotato di un sistema di gestio-ne della sicurezza e di avere implementato sistemi qualità e di gestiogestio-ne ambiente.

Tabella 5

Interventi prevenzionali posti in atto dalle aziende operanti nel settore Cantieri Temporanei o mobili come desunti dall’e-same delle richieste presentate, nel triennio 2001-2003, per l’applicazione dell’oscillazione del tasso per prevenzione.

Sezione

4: I lavoratori sono stati coinvolti nell’organizzazione della sicurezza con questionari, circolari interne, opuscoli informativi e audiovisivi 5: Sono periodicamente aggiornate specifiche procedure per l’effettivo

coinvolgimento dei lavoratori o loro rappresentanti per la sicurezza prima di affrontare cambiamenti tecnologici che comportano muta-menti nell’organizzazione del lavoro

6: Esiste personale specificatamente preposto alla sorveglianza del can-tiere

7: Sono periodicamente aggiornate specifiche procedure per la verifica delle dotazioni di pronto soccorso e antincendio

12: Il datore di lavoro ha provveduto alla sostituzione di impianti, macchi-ne o attrezzature migliorative per la condiziomacchi-ne di sicurezza e igiemacchi-ne del lavoro

13: Il datore di lavoro ha provveduto alla periodica pulitura ed alla perio-dica manutenzione tecnica di impianti, macchine ed attrezzature anno-tando gli intereventi sulla scheda di manutenzione e controllo in dota-zione alla singola macchina, al singolo impianto e alla singola attrez-zatura

15: Sono stati rispettati i principi ergonomici nelle cabine dei macchinari utilizzati

17: E’ stata condotta una analisi per la valutazione quantitativa dell’indi-ce di rischio per i lavoratori addetti ad attività di movimentazione manuale dei carichi

18: In caso di ditte subbappaltatrici o di lavoratori autonomi all’interno del cantiere di cui l’azienda è appaltatrice esistono specifiche proce-dure di coordinamento fra i medici competenti 2/o fra i servizi di pre-venzione e protezione

19: Altro (sono state indicate prevalente

20: E’ stato redatto un programma di informazione annuale dei lavoratori 24: il datore di lavoro ha aderito ali organismi paritetici bilaterali

29: Sono periodicamente aggiornate specifiche procedure per una corret-ta gestione dell’igiene dei locali di cantiere (uffici, spogliatoi, WC e docce, refettori)

33: Sono periodicamente aggiornate specifiche procedure di sicurezza per lavorazioni comportanti montaggio e smontaggio di prefabbricati, attività sotterranee, dismissione di amianto, sviluppo di polveri conte-nenti silice

Alla luce delle sinergie fra l’Istituto e gli Enti che operano in tema di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, e ai sensi del comma 5 dell’art. 24 delle MAT, la sede regionale di Aosta, la scrivente CON-TARP e la USL Valle d’Aosta hanno allo studio, nell’ambito dei rispettivi ruoli istituzionali, la fatti-bilità di una verifica sulle aziende cui è stata concessa l’oscillazione del tasso per prevenzione.

2. CONCLUSIONI

La risposta delle parti datoriali alle iniziative promosse dall’INAIL indica come la Valle d’Aosta abbia mostrato un elevato grado di sensibilità all’opportunità fornita dall’Istituto di avvalersi di interventi di sostegno economico finalizzati all’attività prevenzionale. Risultato ancora più significativo se si considera l’offerta nel territorio di numerose e ben radicate nel tempo forme di sostegno alle imprese promosse dal Governo Regionale valdostano. I valori percentuali otte-nuti dall’analisi degli indicatori individuati per le diverse tipologie di finanziamento sono del tutto in linea con quello che è risultato il dato nazionale. La realtà produttiva regionale, rap-presentata prevalentemente da piccole, talvolta piccolissime, e medie imprese, spesso a carat-tere artigianale, trova pieno riflesso nella tipologia di aziende che hanno presentato istanza per fruire delle opportunità offerte.

5: I lavoratori sono stati coinvolti nell’organizzazione della sicurezza con questionari, circolari interne, opuscoli informativi e audiovisivi 7: Sono periodicamente aggiornate specifiche procedure per la verifica

delle dotazioni di pronto soccorso e antincendio

10: Il datore di lavoro ha provveduto alla sostituzione di impianti, macchi-ne o attrezzature migliorative per la condiziomacchi-ne di sicurezza e igiemacchi-ne del lavoro

11: Il datore di lavoro ha provveduto alla periodica pulitura ed alla periodica manutenzione tecnica di impianti, macchine ed attrezzature annotando gli intereventi sulla scheda di manutenzione e controllo in dotazione alla singola macchina, al singolo impianto e alla singola attrezzatura 14: Il medico competente ha visitato gli ambienti di lavoro almeno due

volte l’anno e ha redatto un verbale di sopralluogo, anche congiunta-mente al servizio di prevenzione e protezione

15: E’ stata condotta una analisi per la valutazione quantitativa dell’indi-ce di rischio per i lavoratori addetti ad attività di movimentazione manuale dei carichi

16: Il datore di lavoro ha offerto la possibilità agli addetti al videotermi-nale di sottoporsi ad accertamenti medici indipendentemente dalle ore di attività al video

18: E’ stato redatto un programma di informazione annuale dei lavoratori 20: il datore di lavoro ha aderito ali organismi paritetici bilaterali 93%

22: L’investimento medio annuale ha riguardato almeno uno di questi argomenti: ristrutturazione, adeguamento di impianti tecnologici, indagini ambientali, corsi di specializzazione per lavoratori

23: L’azienda si è dotata di un sistema di gestione della sicurezza 24: L’azienda ha implementato un sistema di gestione di qualità 25: L’azienda ha implementato un sistema di gestione ambiente

% Richieste

Interventi prevenzionali posti in atto dalle aziende con fino a 10 addetti come desunti dall’esame delle richieste pre-sentate, nel triennio 2001-2003, per l’applicazione dell’oscillazione del tasso per prevenzione

L’analisi del dato rivela infatti che le parti più consistenti dei comparti produttivi da cui sono pervenute le richieste sono del tutto coerenti con quella che è la realtà produttiva più signifi-cativa della Regione. Rivela altresì, a giudicare sulla base dell’autocertificazione prodotta dalle parti datoriali per accedere all’oscillazione del tasso per prevenzione, che l’adeguamento alla normativa cogente in materia di sicurezza supera il limite inferiore dell’osservanza dei requisiti minimi previsti dalla legge.

In definitiva i dati presentati attestano inequivocabilmente la validità del percorso intrapreso dall’Istituto per incentivare la prevenzione in azienda con l’obiettivo di radicare la consapevo-lezza che i costi della sicurezza debbano essere considerati sempre più, e da un numero cre-scente di datori di lavoro, costi di produzione finalizzati all’abbattimento dei costi materiali e sociali derivanti dagli infortuni e dalle tecnopatie.

RINGRAZIAMENTI

L’autore ringrazia il Dr. O. Di Gennaro per la lettura critica del manoscritto

BIBLIOGRAFIA

INAIL - Rapporto Annuale 2002

INAIL - Rapporto Annuale Regionale Valle d’Aosta 2000 e 2001

INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE: ESITI DELL’ANALISI DI UN CAMPIONE DI