• Non ci sono risultati.

Approcci didattici nel curricolo

CAPITOLO 5: IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE NELLA LOTTA ALL’ABBANDONO PRECOCE

5.2. L’orientamento scolastico e professionale a scuola

5.2.2. Approcci didattici nel curricolo

Lo spazio destinato all’orientamento scolastico e professionale nei curricoli dei paesi eu-ropei tende a riflettere l’importanza attribuita a questo ambito. La Figura 5.2 fornisce una panoramica dello spazio che occupa nelle scuole a tre livelli di istruzione: primario, se-condario inferiore e sese-condario superiore.

Laddove l’orientamento scolastico e professionale è inserito nel curriculum obbliga-torio, può essere offerto in classe come materia a sé stante, come tematica integrata in altre materie o come tematica crosscurricolare obbligatoria. La Figura 5.4 mostra gli approcci all’orientamento adottati dai paesi e le età alle quali si applicano.

114

22Nel testo, le espressioni «materia distinta» e «a sé stante» sono usate in modo intercambiabile.

In nove sistemi educativi i curricoli di livello centrale comprendono l’orientamento scola-stico e professionale come materia obbligatoria distinta (o a sé stante) (22) in almeno uno dei tre livelli di istruzione coperti. Il nome della materia cambia da paese a paese: ad esempio lo si definisce orientamento alla scuola e alla professione (Grecia) e consulenza e pianificazione della carriera/consulenza e orientamento (Turchia). La lunghezza dei corsi a sé stanti varia in base al paese. Possono durare da un anno (a Cipro) fino a undici (in Romania).

In oltre una dozzina di paesi, l’orientamento scolastico e professionale è integrato in nu-merose materie o aree di istruzione/apprendimento, che venga o meno insegnato come materia obbligatoria distinta. Un’area di apprendimento riunisce gli obiettivi di diverse di-scipline o materie strettamente legate in un blocco di insegnamento separato. Le materie che inglobano elementi di orientamento scolastico e professionale comprendono: scienze sociali (ad esempio in Repubblica ceca, Lettonia, Malta e Islanda), economia domestica e tecnologie (ad esempio in Bulgaria, Lettonia e Malta), imprenditorialità (ad esempio in Bulgaria) ed educazione civica (ad esempio nella Repubblica ceca), sviluppo personale e sociale (ad esempio a Malta), stile di vita e capacità pratiche (ad esempio in Ungheria).

Nella Repubblica ceca, la preparazione alla vita lavorativa viene svolta nell’ambito dell’area educativa «Individui e mondo del lavoro» a livello secondario superiore. In Germania le materie in cui si insegna orientamento scolastico e professionale vengono stabilite a livello di Land. In genere questa tematica viene insegnata per diversi anni.

In alcuni paesi (ad esempio Spagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Inghilterra e Svizzera), l’orientamento scolastico e professionale è, a un certo momento, una tematica obbligatoria del curriculum ma le scuole (nel caso del Lussemburgo, dei Paesi Bassi e dell’Inghilterra) o le regioni (nel caso della Spagna e della Svizzera) sono libere di decidere la modalità di offerta in base al regolamento della scuola o all’autonomia regionale. Ad esempio, le scuole possono organizzare un modulo specifico che copre questa tematica oppure l’orienta-mento può essere introdotto come materia a sé stante. In Germania e in Austria l’organiz-zazione della materia legata all’orientamento dipende dal percorso educativo.

In Germania, a livello secondario inferiore, l’introduzione al mondo del lavoro è un elemento obbli-gatorio ini tutti i corsi di studi ed è offerto sia come materia distinta come l’Arbeitslehre (nei corsi pre-professionali), sia come parte di altre materie o aree. Se l’Arbeitslehre è una materia a sé stante, può essere sia obbligatoria che facoltativa, a seconda del Land. Analogamente, in Austria l’orientamento professionale (Berufsorientierung) viene offerto come materia a sé stante oppure integrato in un gruppo di materie.

Inoltre, è possibile trovare materie facoltative a sé stanti o aree curricolari dedicate all’o-rientamento (non riportate nella Figura 5.4) anche nei cicli di istruzione primaria e/o se-condaria, in base alla scuola e alle esigenze degli studenti, come ad esempio nel caso di Bulgaria, Estonia, Spagna, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi, Romania e Portogallo.

In Lituania, oltre all’orientamento offerto come tematica integrata, nel ciclo di istruzione secondaria può essere organizzato un modulo specifico sulla carriera sotto forma di corso obbligatorio (e/o fa-coltativo) che fa parte di attività di tipo cognitivo, artistico, sociale o di altro genere.

Nota esplicativa

In questa figura è mostrato soltanto l’insegnamento obbligatorio dell’orientamento scolastico e profes-sionale. La figura non copre l’esperienza di lavoro obbligatoria presso le aziende (vedi Paragrafo 5.2.3).

Note specifiche per paese

Germania: l’orientamento scolastico e professionale (Berufsorientierungsprogramm) viene offerto come materia obbligatoria oppure come materia a sé stante, a seconda del tipo di scuola e del Land.

Spagna: le scuole, in una certa misura, sono libere di decidere l’organizzazione della tematica seguendo le linee guida riportate nei documenti di indirizzo emanati dalle istituzioni di livello superiore.

Croazia: in base al Quadro curricolare nazionale (2010), l’orientamento scolastico e professionale deve essere inserito nel curriculum. Sebbene sia già stato recepito dall’ordinamento giuridico, non è stato ancora attuato.

Malta: dal settembre 2014 lo Sviluppo personale, sociale e professionale verrà introdotto come parte del curricolo comune di tutti gli studenti dei cicli di istruzione primaria e secondaria.

Paesi Bassi: in alcune scuole l’orientamento scolastico e professionale può essere insegnato come te-matica integrata. Le scuole in genere sono libere di decidere come proporlo.

Austria: l’orientamento scolastico e professionale è offerto come materia integrata oppure a sé stante, a seconda della scuola.

Svizzera: ogni cantone ha la propria normativa per l’orientamento scolastico e professionale nelle scuole. In quasi tutti i cantoni viene insegnato come materia obbligatoria integrata o crosscurricolare al livello ISCED 2.

Figura 5.4: L’orientamento scolastico e professionale come tematica obbligatoria, suddiviso per età, in base ai documenti di indirizzo di livello superiore per l’istruzione primaria e secondaria generale, 2013/14

Integrato A sé stante Crosscurricolare La scuola o l’autonomia regionale decidono

come organizzarlo

L’orientamento è citato solo come parte degli obiettivi generali dell’istruzione

116

La distinzione fra materia a sé stante e materia integrata non implica necessariamente grandi differenze negli obiettivi e nei contenuti dell’orientamento scolastico e professionale (vedi Paragrafo 5.2.1). Alcuni paesi sottolineano solo che è importante che i contenuti teorici siano completati da insegnamenti e apprendimenti pratici, il che può essere fatto con attività extracurricolari come visitare mostre e fare escursioni e con l’apprendimento basato su progetti legati a situazioni di vita reale (vedi Paragrafo 5.2.3):

L’Ungheria sottolinea che l’orientamento può essere efficace solo se attuato per lunghi periodi di tempo e se sfrutta le possibilità insite nelle varie materie, lezioni e aree e attività extracurricolari.

L’orientamento scolastico e professionale è a volte una dimensione crosscurricolare del curricolo. Laddove ciò avviene, l’orientamento può essere combinato con gli approcci pre-cedentemente citati basati sulle materie. Quando la tematica assume una dimensione cros-scurricolare, tutti gli insegnanti devono contribuire all’attuazione degli obiettivi definiti nei curricoli. In una certa misura, l’orientamento scolastico e professionale ha una dimensione crosscurricolare in tutti i paesi, dal momento che tutti inseriscono nei loro curricoli degli obiettivi generali legati a questo tema. Oltre a tali obiettivi generali, i curricoli di diversi paesi evidenziano l’orientamento scolastico e professionale nelle sezioni relative ai temi crosscur-ricolari, tra le competenze chiave o nelle aree dei contenuti che hanno a che fare con il pro-cesso di insegnamento o apprendimento oppure con altri aspetti della vita scolastica.

Questo è ciò che avviene in quasi tutti i paesi che hanno adottato un approccio crosscur-ricolare, ma in altri (ad esempio in Spagna e in Italia) le linee guida sull’orientamento scola-stico e professionale sono pubblicate all’interno di documenti generali di indirizzo o in specifici decreti/documenti sull’orientamento.

Una dozzina di sistemi educativi riferiscono che l’orientamento scolastico e professionale è una materia crosscurricolare. In gran parte dei casi, ciò vale per tutti e tre i livelli di istru-zione: Comunità tedesca e Comunità fiamminga del Belgio, Estonia, Spagna, Italia, Un-gheria, Slovenia, Slovacchia e Regno Unito (Scozia). In altri tre paesi (Austria, Finlandia e Islanda), l’orientamento è materia crosscurricolare in uno o due dei livelli di istruzione.

Una guida alle competenze (2011) adottata dalla Comunità tedesca del Belgio si pone l’obiettivo di preparare gli studenti a compiere scelte informate di carriera nel corso dell’istruzione primaria e secon-daria. In base alla guida, le scuole sono tenute a informare e consigliare gli studenti e le loro figure di ri-ferimento sulle opzioni di istruzione, formazione e carriera. L’orientamento professionale fa parte dell’istruzione scolastica e costituisce un legame cruciale tra la scuola e il mondo del lavoro.

I Curricoli nazionali in Estonia (2011) comprendono la tematica crosscurricolare «Apprendimento per-manente e pianificazione della carriera» mirato «a modellare la capacità degli studenti di trovare pron-tamente il loro impiego ottimale nel mercato del lavoro, prendere decisioni autonome, ricoprire diversi ruoli nella vita e prendere parte all’apprendimento permanente». Gli studenti vengono stimolati a con-siderare l’apprendimento permanente uno stile di vita e un mezzo per sviluppare la propria carriera, vengono incoraggiati a imparare a valutare i propri interessi, capacità e conoscenze in relazione alle opportunità di lavoro e studio e a utilizzare tali informazioni in un processo decisionale continuo».

Il Curricolo comune dell’Ungheria (aggiornato nel 2012) descrive l’orientamento al lavoro come una tematica crosscurricolare da inserire in tutte le materie nel corso degli anni scolastici. In base all’età e alle abilità degli studenti, le scuole devono offrire un quadro completo del mondo del lavoro. Per rag-giungere questo obiettivo, devono offrire attività che permettano agli studenti di valutare le proprie ca-pacità, approfondire la conoscenza nei campi di interesse, scegliere una posizione adatta a loro e impegnarsi per ottenerla. Per queste ragioni è necessario sviluppare e gestire comportamenti positivi legati al lavoro, come la cooperazione, la leadership e la competizione.

In Slovacchia l’orientamento scolastico e professionale è inserito nella materia crosscurricolare obbli-gatoria chiamata «Sviluppo personale e sociale».

Nel Regno Unito (Scozia) le capacità di «pianificazione dell’apprendimento individuale e gestione della carriera» sono inserite fra le principali competenze per l’apprendimento, la vita e il lavoro riportate nel

«Curricolo per l’eccellenza» (2009). Questo documento specifica che «le capacità di gestione della car-riera dovrebbero essere inserite nel più ampio approccio delle istituzioni all’apprendimento, allo sviluppo personale e allo sviluppo delle competenze».

Documenti correlati