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La cooperazione intersettoriale e intergovernativa nello sviluppo e nell’attuazione di sistemi di garanzia per i giovani

CAPITOLO 4: GOVERNANCE E COOPERAZIONE INTERSETTORIALE NELL’AMBITO DELL’ABBANDONO PRECOCE

4.5. La cooperazione intersettoriale e intergovernativa nello sviluppo e nell’attuazione di sistemi di garanzia per i giovani

La Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una Garanzia per i giovani (9) mira a contribuire a tre obiettivi della strategia Europa 2020, ossia l’occupa-zione (il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni dovrebbe avere un lavoro), l’abbandono scolastico precoce (i tassi dovrebbero essere inferiori al 10%) e la povertà e l’esclusione sociale (20 milioni di persone dovrebbero esserne liberate). In tal senso, la garanzia per i giovani è uno degli strumenti raccomandati a livello europeo per ridurre l’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione facilitando la transizione dei giovani nel mercato del lavoro. Le garanzie per i giovani sono per lo più inserite nelle po-litiche per l’impiego. Tuttavia, dal momento che una delle ragioni principali della disoccu-pazione giovanile è l’istruzione o la formazione inadeguata o incompleta, le misure per migliorare l’occupabilità impedendo l’abbandono precoce o incoraggiando i giovani a rientrare nei percorsi di istruzione e formazione per acquisire qualifiche e competenze sono elementi importanti della garanzia per i giovani.

La Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 sulle politiche di riduzione del-l’abbandono scolastico si focalizza sul rafforzamento del legame tra sistemi di istruzione e di formazione e il settore del lavoro (10). La Raccomandazione del Consiglio sulla ga-ranzia per i giovani, inoltre, sottolinea la necessità di attuare approcci basati sul partena-riato e l’importanza cruciale di un’efficace cooperazione intersettoriale. La Commissione pertanto raccomanda riforme strutturali, mirate ad esempio a consentire ai servizi pubblici per l’impiego di cooperare più strettamente con le altre parti coinvolte e a permettere partenariati tra sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro, istituzioni educative e autorità pubbliche allo scopo di incoraggiare una maggiore partecipazione all’istruzione e alla for-mazione.Tuttavia, l’analisi delle politiche dei paesi intrapresa dal Gruppo tematico della Commissione europea sull’abbandono scolastico giunge alla conclusione che, in molti paesi europei, la cooperazione intersettoriale figura come uno degli elementi più deboli nella lotta contro l’abbandono precoce (Commissione europea, 2013a).

11http://www.lrsocialresearch.at/files/Endbericht_UeBA_Evaluierung_final_LR.pdf

12http://www.scotland.gov.uk/Resource/0040/00408815.pdf

13http://www.empleo.gob.es/ficheros/garantiajuvenil/documentos/EEEJ_Documento.pdf

14http://www.nuorisotakuu.fi/en/youth_guarantee

Tutti gli Stati membri dell’UE hanno presentato i loro piani di attuazione della garanzia per i giovani e adesso stanno muovendo i primi passi nella creazione dei sistemi di ga-ranzia per i giovani.

Diversi paesi/regioni hanno già sviluppato politiche volte a migliorare la transizione dall’i-struzione al lavoro e a prevenire la disoccupazione giovanile prima della Raccomanda-zione del Consiglio del 2013 sulla creaRaccomanda-zione della garanzia per i giovani. I sistemi che sono stati istituiti hanno obiettivi e principi molto simili a quelli proposti dal Consiglio. I dati mo-strano che, nella loro attuazione, gli approcci di partenariato si sono rivelati cruciali.

In Austria, ad esempio, il sistema di garanzia per i giovani è portato avanti all’interno del sistema duale del settore VET. Introdotto inizialmente nel 1998 come «rete di sicurezza» per i giovani che non erano in grado di trovare un posto di apprendista, è diventato nel 2008 la «garanzia di formazione», istituita dal Ministero della scienza, della ricerca e dell’economia, dal Ministero dell’istruzione e delle questioni femminili, dalle parti sociali e dal Servizio pubblico per l’impiego, che lo finanzia. Il sistema di IVET sovraziendale, compresi i meccanismi di cooperazione, è stato valutato diverse volte (11).

Nel Regno Unito (Scozia), la strategia per l’Occupazione giovanile, introdotta nel 2012, comprende l’impegno preso dal governo scozzese chiamato «Opportunità per tutti» (12) ed è attuata tramite par-tenariati tra le autorità locali, i datori di lavoro privati, pubblici e del terzo settore, il piano scozzese di sviluppo delle competenze (SDS), le università, il Dipartimento per il lavoro e le pensioni (DWP) e il settore del volontariato.

In diversi paesi membri dell’UE è stato recentemente introdotto un sistema di garanzia per i giovani, in risposta alla Raccomandazione del Consiglio. Un elemento chiave di tali sistemi è la cooperazione tra i diversi settori e le diverse parti.

La Spagna, ad esempio, ha recentemente approvato la Strategia per l’Imprenditorialità e l’occupa-zione giovanile 2013-2016 (13), mirata a ridurre la disoccupazione tra i giovani. Le misure inserite in questa strategia promuovono un maggiore cooperazione tra i servizi per l’impiego, gli enti erogatori di orientamento professionale, i centri di istruzione e formazione e i servizi di sostegno per far sì che tutti i giovani siano informati al meglio sui servizi e il sostegno disponibili.

In Portogallo, il sistema di garanzia per i giovani è in fase di graduale implementazione a partire dal 2014. La sua attuazione è coordinata dalle autorità pubbliche e dai servizi pubblici per l’impiego e coinvolge numerosi partner, tra cui ONG, istituzioni del settore sociale, imprese e associazioni indu-striali. Il lavoro si svilupperà tramite un approccio di partenariato e un comitato coordinerà e monito-rerà la Garanzia per i Giovani. Si prevede che questi partner parteciperanno a seconda della loro area di competenza e mobiliteranno non solo le loro organizzazioni e risorse, ma anche le parti inte-ressate a livello locale e regionale con cui cooperano, ricostruendo e rafforzando così le reti, allo scopo di garantire opportunità per i giovani e di rispondere ai loro bisogni.

In Finlandia, il sistema di Garanzia per i giovani (14) si basa sulla cooperazione tra il Ministero del-l’occupazione e dell’economia e il Ministero dell’istruzione e della cultura, oltre che con altri ministeri e autorità nazionali e locali che monitorano la sua attuazione e valutano le esigenze di sviluppo dei servizi. Il sistema è basato su un approccio di «partenariato pubblico-privato-personale» in cui i gio-vani partecipano attivamente nel dare forma al proprio futuro. Il programma «ombrello» globale as-sicura il coordinamento sistematico nazionale e il lavoro in rete.

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15https://www.welfare.ie/en/downloads/Youth-Guarantee-Implementation-Plan.pdf

16http://www.mddsz.gov.si/en/newsroom/news/article/1939/7340/0055456df1c1e241449fb5209624ad68

Infine, in alcuni paesi, in cui lo sviluppo di un sistema di garanzia per i giovani è ancora nelle prime fasi, è già stata avviata una cooperazione tra settori d’intervento e altre parti interessate.

In Irlanda, nel dicembre 2013, il Dipartimento della protezione sociale ha completato il Piano di at-tuazione della garanzia per i giovani (15) con la partecipazione del Dipartimento dell’istruzione e delle competenze, del Dipartimento per l’infanzia e gli affari giovanili, del Dipartimento del lavoro, dell’im-presa e dell’innovazione e del Dipartimento della spesa pubblica e delle riforme.

In Slovenia, lo sviluppo della garanzia per i giovani (16) ha coinvolto rappresentanti dei giovani e delle loro organizzazioni e i ministeri responsabili dell’istruzione, del lavoro, dello sviluppo economico e dell’amministrazione pubblica al fine di stabilire un legame tra il mercato del lavoro e il sistema edu-cativo. Il Gruppo speciale di lavoro, che comprende rappresentanti di tutti i ministeri responsabili oltre a quelli dei giovani e delle parti sociali, monitorerà l’attuazione della garanzia per i giovani e pre-parerà un rapporto finale per il periodo 2014-2015 da sottoporre al governo della Repubblica di Slovenia.

Gli esempi sopra citati dimostrano che la cooperazione intergovernativa e intersettoriale è un elemento essenziale nello sviluppo e nell’attuazione di sistemi di garanzia per i gio-vani e di altri sistemi analoghi. Può servire da esempio per rafforzare la cooperazione tra le parti coinvolte nelle strategie, politiche e misure per combattere l’ELET.

CAPITOLO 5: IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E

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