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Tassi di ELET e obiettivi nazionali in Europa 4

CAPITOLO 1: DEFINIZIONE E MISURAZIONE DELL’ABBANDONO PRECOCE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

1.2 Tassi di ELET e obiettivi nazionali in Europa 4

Osservando i tassi di ELET più recenti (Eurostat, 2013; vedi Figura 1.1) si riscontrano grandi disparità tra i paesi europei. Nei 28 Stati membri dell’UE, i tassi variano dal 3,9%

della Slovenia al 23,6% della Spagna, con una media UE pari al 12%. Altri paesi europei con tassi superiori al 20% sono Malta e Islanda, e nel 2013 la Turchia ha registrato un tasso di ELET del 37,5% (vedi anche il Capitolo 6 sui tassi di abbandono precoce e di-spersione scolastica basati su dati PIAAC).

Se paragonati ai dati del 2009, i tassi di ELET risultano diminuiti in gran parte dei paesi. In oltre metà dei paesi europei, i tassi di ELET sono attualmente al di sotto dell’obiettivo prin-cipale di Europa 2020 del 10%. Tuttavia, in Croazia, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia, i tassi di ELET sono in lieve aumento dal 2009; nonostante ciò, nel 2013 i tassi in Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia rimanevano al di sotto del 10%. Altri 15 paesi (5) hanno tassi di ELET inferiori al 10%. Alcuni paesi, pur avendo tassi superiori al 10%, hanno compiuto significativi progressi dal 2009 a oggi. È il caso di Spagna, Malta e Portogallo, dove si è registrata una diminuzione di oltre 6 punti percentuali nei tassi di ELET.

Nota esplicativa

L’indicatore si basa sulla percentuale di popolazione compresa tra i 18-24 anni che ha al massimo un li-vello di istruzione pari alla scuola secondaria inferiore (livelli ISCED 0, 1, 2 o 3c breve) e che non seguiva ulteriori percorsi di istruzione e formazione nelle ultime quattro settimane precedenti l’inchiesta.

Obiettivo UE: l’obiettivo principale di Europa 2020 è ridurre i tassi di abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione sotto al 10%.

5Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Francia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Slovenia, Finlandia e Svizzera.

Figura 1.1: Percentuale di giovani che abbandonano precocemente i percorsi di istruzione e formazione, 2009-13, e obiettivi nazionali in relazione all’obiettivo principale dell’UE

Fonte: Eurostat, EU-LFS [edat_lfse_14], (dati estratti nel mese di ottobre 2014).

2009 2013 Obiettivi nazionali Obiettivo principale UE 2020

% %

6http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/targets/index_en.htm.

7http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-your-country/index_en.htm.

8http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/targets_en.pdf.

9http://www.government.se/content/1/c6/23/92/30/08801d23.pdf.

34

Obiettivi nazionali: sono stati definiti dai 28 Stati membri dell’UE attraverso i Programmi nazionali per le riforme (NRP) o lo sviluppo di politiche più recenti (aggiornato al 3 marzo 2014).

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/europe_2020_indicators/documents/Europe_2020_Targets.pdf Note specifiche per paese

Francia: interruzione della serie temporale nel 2013.

Lussemburgo: interruzione della serie temporale nel 2009.

Regno Unito: nessun obiettivo fissato nel Programma nazionale per le riforme, dato che il contesto di per sé non era in linea con le politiche nazionali. Vedi

https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/298427/Balance_Of_C ompetence_-_Consultation_Document.pdf

Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia: non essendo Stati membri dell’UE, questi paesi non erano tenuti a presentare un NRP e/o fissare obiettivi nazionali relativi all’ELET.

Ridurre i tassi di ELET è un obiettivo fondamentale della Strategia Europa 2020. Uno degli obiettivi principali di tale Strategia è ridurre il tasso medio europeo a meno del 10% entro il 2020 (6). Questo e altri obiettivi principali dell’UE sono stati trasformati in obiettivi nazionali che riflettono le diverse condizioni sociali ed economiche di ciascuno Stato membro. I Pro-grammi nazionali per le riforme (NRP) (7) che gli Stati membri presentano ogni anno alla Com-missione europea mostrano i progressi registrati nel raggiungimento di tali obiettivi nazionali.

Tutti i paesi, a eccezione del Regno Unito, hanno fissato i propri obiettivi quantitativi per la ridu-zione dell’ELET all’interno dei loro Programmi nazionali per le riforme. Gran parte dei paesi pun-tano a ridurre il tasso di abbandono precoce a meno del 10%, e alcuni hanno stabilito obiettivi ancora più ambiziosi. Repubblica ceca, Irlanda, Paesi Bassi, Slovacchia e Finlandia hanno sta-bilito i propri obiettivi nazionali pari o inferiori all’8%. I paesi con obiettivi del 5% e inferiori sono Croazia, Polonia e Slovenia, dove i tassi di ELET sono sempre stati bassi. Gli obiettivi nazionali in paesi con tassi più alti, come Bulgaria, Spagna, Italia e Romania, sono superiori al 10%.

In alcuni casi, i paesi hanno obiettivi nazionali superiori ai loro tassi effettivi di ELET. In Austria, ad esempio, è stato così nell’aprile 2011, quando sono stati introdotti per la prima volta gli obiettivi nazionali (8); la ragione di tale scelta è che tra il 2006 e il 2009 il tasso di ELET ha flut-tuato (più/meno 10%). In Svezia, le statistiche complessive basate sui dati di registro indicano che l’Indagine svedese sulla forza lavoro, e dunque anche l’Indagine sulla forza lavoro sulla quale si basano i dati Eurostat, sottostima, entro un certo limite, la percentuale di giovani che non hanno completato l’istruzione secondaria superiore. Ciò è probabilmente legato al fatto che chi non ha completato l’istruzione secondaria superiore ha un tasso di risposta al-l’indagine inferiore rispetto a chi l’ha invece completata. Di conseguenza, la reale percentuale di 18-24enni che non hanno completato l’istruzione secondaria superiore e non stanno se-guendo percorsi di istruzione è verosimilmente maggiore (9).

Alcuni paesi, come la Lettonia e Malta, hanno rivisto gli obiettivi nazionali fissati nel 2011 o lo stanno facendo attualmente. Ciò è dovuto ai progressi registrati nella riduzione dei tassi di ELET e/o al raggiungimento degli obiettivi quantitativi iniziali. Di conseguenza, questi

paesi hanno stabilito obiettivi più ambiziosi al fine di raggiungere gli obiettivi di Europa 2020.

Altri paesi non hanno apportato modifiche ai propri obiettivi nazionali iniziali. In Danimarca, ad esempio, non sono stati stabiliti nuovi obiettivi ELET, ma ci si impegna per garantire che sempre più giovani ottengano un’istruzione o una formazione di livello ISCED 3.

Sebbene il Regno Unito si sia rifiutato di stabilire obiettivi per la riduzione dell’ELET all’in-terno del NRP, Inghilterra, Galles e Scozia si sono impegnati specificamente per la ridu-zione dei tassi di giovani NEET (cioè «disoccupati e al di fuori dei cicli di istruridu-zione e formazione»). L’Inghilterra punta a ottenere la piena partecipazione di 16-17enni entro il 2015. In Galles, il numero di NEET tra i 16 e i 18 anni dovrebbe calare al 9% entro il 2017.

La Scozia si è impegnata a ridurre al 10% il tasso di abbandono precoce. Nell’Irlanda del Nord si auspica che i giovani accedano alle opportunità di formazione e ne usufruiscano.

Allo stesso modo, alcuni altri paesi hanno fissato i propri obiettivi nazionali o regionali in base alle raccolte dati nazionali sui giovani che abbandonano precocemente i percorsi di istruzione e for-mazione. Ad esempio, la Comunità fiamminga del Belgio ha stabilito un obiettivo regionale per ridurre il tasso di ELET al 4,3% entro il 2020, con obiettivo intermedio del 5,7% entro il 2016. La Lituania, all’interno della Strategia Nazionale per l’Istruzione 2013-2022 di recente approvazione, ha stabilito l’obiettivo nazionale di mantenere il tasso di ELET al di sotto dell’8% entro il 2022.

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