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AREA PERSONE ANZIANE VALUTAZIONE ANNO 2018

Nel documento DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE (pagine 36-40)

Nell’anno 2018, in continuità con la ripianificazione 2017, si è lavorato nell’assicurare il presidio delle priorità di intervento previste dal Piano di Zona 2011-2015 e approvate dal Comitato dei Sindaci.

La risposta alle problematiche delle persone anziane nel territorio dell’Alta Padovana, vede una forte integrazione fra i servizi istituzionali (UO Non Autosufficienza) e i servizi comunali in quanto l’Azienda gestisce in delega alcune funzioni sociali cogenti come il Servizio Sociale Professionale e il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD).

Questa integrazione favorisce una gestione coordinata ed efficace della rete dei servizi garantendo maggiormente risposte adeguate e connesse.

Anche per l’anno 2018 la domiciliarità e la residenzialità sono stati i due ambiti di intervento prioritari per i diversi attori della rete territoriale che si occupa di non autosufficienza presidiando l’orientamento ai servizi, la valutazione della domanda, la presa in carico delle situazioni di fragilità socio sanitaria, economica e sociale per favorire principalmente il permanere dell’anziano presso la sua abitazione e secondariamente, laddove non c’è spazio di intervento, la residenzialità.

INCONTRO DI RIPIANIFICAZIONE 2019

In data 20 giugno 2019 alle ore 9.30, si è riunito il Tavolo tecnico per l’area Anziani presso la sala riunioni D-E del Centro Distrettuale De Rossignoli di Camposampiero dedicando la sessione di lavoro all’analisi del documento di ripianificazione 2019.

Al Tavolo hanno partecipato:

Massimo Palmosi (Ufficio di Piano Distretto 4-A.Ulss 6), Chiara Piva (Assistente Sociale U.O.C. DisNa Distretto 4-A.Ulss 6), Paola Merlin, Lorena Barison, Luca Zanta (Fondazione OIC-Opera Immacolata Concezione), Marisa Scattolin e Patrizia Fortuni (Centro Servizi Don Orione), Stefano Gallo (Centro Servizi Bonora), Federica Ferrazzo (CRA Cittadella), Serenella De Gaspari e Valentina Beltrame (Consorzio Arcobaleno), Luca Sbrissa e Paola Gottardello (Cooperativa Nuova Vita), Suor Lucia Turato e Suor Liviana Fornasier (Casa Don Luigi Maran), Marina Beltrame (Assessore alle Politiche Sociali – Comune di Cittadella), Antonella Argenti (Sindaco Comune Villa del Conte).

I lavori sono stati coordinati dal Direttore della UOC Disabilità e Non Autosufficienza del Distretto n.4 dott.ssa Chiara Azzalin.

E’ stato ricordato il compito del Tavolo tecnico, quale rappresentanza di tutti gli attori del territorio che operano nell’area degli anziani e la titolarità dei Comuni sul Piano di Zona quale strumento di programmazione locale; sono stati inoltre presentati i dati relativi ai servizi che supportano la domiciliarità e la residenzialità evidenziando quelli a carattere istituzionale e quelli gestiti su delega dei Comuni.

Tutti gli attori che operano nell’area Anziani, coerentemente con le Politiche definite nel Piano di Zona, continueranno, anche per l’anno 2019, a garantire risposte integrate ai bisogni socio-assistenziali e socio-sanitari delle persone anziane e delle loro famiglie attraverso il mantenimento/rafforzamento della rete tra i servizi dell’Aulss 6 Euganea, i servizi comunali e del privato sociale.

I presenti evidenziano lo status quo della programmazione territoriale che risente delle numerose proroghe del Piano di Zona, proroghe che non hanno permesso di progettare percorsi innovativi ai nuovi bisogni che stanno emergendo nel territorio.

Viene evidenziato come il contesto sia radicalmente modificato basti pensare all’attivazione delle nuove strutture intermedie, Ospedale di Comunità e URT, che intervengono nel processo di presa in carico della cronicità della popolazione anziana e interagiscono con i servizi territoriali nel cercare la risposta più adeguata ai bisogni espressi.

Il segretariato Sociale, presente in tutti i Comuni (funzione sociale con delega facoltativa) è l’interfaccia con il cittadino anziano e la sua famiglia nel cogliere i bisogni e indirizzare verso i servizi più appropriati.

Le Politiche e le azioni perseguite sono:

1. Assicurare alla popolazione anziana e ai suoi famigliari l’ascolto della domanda, la valutazione e la presa in carico professionale accompagnando l’utente

nell’orientamento dell’offerta dei servizi(Politica1,2)

Il Servizio Sociale (funzione sociale con delega facoltativa) assicura, settimanalmente, in tutti i comuni dell’Alta Padovana l’attività di segretariato sociale, spazio di ascolto, inform azione e orientam ento al cittadino. Questo servizio ha la funzione di ascoltare i bisogni del cittadino anziani e della sua famiglia orientandolo nella scelta dei servizi più appropriati ai bisogni espressi.

2. Sostenere gli interventi domiciliari a supporto della famiglia con anziano non autosufficiente (Politica 3,4)

• Impegnative di Cura Domiciliare (Politica 3, Azione 3.1). Il sistema di gestione dei contributi regionali a sostegno della domiciliarità ha erogato 1.353 Impegnative di Cura Domiciliare. Nello specifico, si contano 18 ICDa, 222 ICDm, 1.113 ICDb di competenza dei

Comuni la cui gestione è stata delegata all’ULSS. I pagamenti agli utenti hanno rispettato i tempi previsti dalla Regione;

• Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) coordinato dalle Assistenti Sociali referenti dei Comuni. Il servizio ha assistito 604 persone di cui 511 anziani. Le prestazioni erogate dagli Operatori Socio Sanitari convenzionati sono quelli di aiuto e supporto alla persone nel mantenimento delle attività residue e nel contribuire, a fianco della famiglia, all’assistenza della persona gravemente non autosufficiente, erogando prestazioni particolarmente impegnative;

• Progetto Sollievo (Politica 4, Azione 4.6)

Prosegue il Progetto regionale Sollievo a favore delle persone affette da demenza, svolto in collaborazione con Comuni, Associazioni AUSER e Voi & Noi, Consorzio Arcobaleno e Coop.va Nuova Vita. Il progetto vede la forte integrazione con l’ambulatorio Disturbi Cognitivi (CDCD) per l’invio appropriato delle persone a questa esperienza di supporto alla famiglia.

Il forte radicamento di queste associazioni nelle nostre comunità locali, permette il coinvolgimento di una solidale rete di aiuto di natura informale che garantisce la continuità del progetto.

Il progetto è stato prorogato anche per la V^ annualità con DGRV 1975/2018 che ha assegnato complessivamente all’A.Ulss 6 un finanziamento pari a € 232.900,00. Nel territorio dell’Alta Padovana, sono attivi ben 7 Centri e prossimamente in apertura un nuovo Centro presso il Comune di Villanova di Camposampiero.

Con DDG n.627 del 15 luglio 2019 si è approvato lo schema tipo di convenzione da sottoscriversi con le associazioni di volontariato.

Centro Sollievo Ubicazione N.

Utenti

Le Mimose Cittadella 9

L’Edera Tombolo 7

Calicanto S. Martino di Lupari 7

Fiordaliso Camposampiero 7

Le Querce Curtarolo 9

Le Calle Campodarsego 6

Margherita S.Giustina in Colle – Villa del Conte

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3. Gestione del Registro Unico di residenzialità, libera scelta del cittadino e programmazione della residenzialità e semiresidenzialità (Politica 5, 6)

La programmazione dei posti letto di primo e secondo livello (1.507) non subisce alcuna

tra i posti letto programmati (1.507), i posti letto autorizzati ed accreditati (1.023) e la disponibilità di Impegnative di Residenzialità (905 totali1).

Il tavolo segnala:

• che l’attuale sistema di valutazione regionale della non autosufficienza (SVAMA) penalizza le richieste di protezione dei grandi vecchi (ultranovantenni) con ancora buone capacità di autonomia nelle ADL e IADL ma con la necessità di vivere in ambienti protetti. Queste persone, non presentando un quadro sanitario compromesso, realizzano punteggi (quadro sinottico) molto bassi (60-70) che non danno alcuna possibilità di ingresso in struttura residenziale con Impegnativa di Residenzialità (IDR);

• che l’offerta 2018 delle impegnative di residenzialità dedicata sia all’accoglienza definitiva sia all’accoglienza temporanea (pari al 2,5% sul totale delle impegnative) è insufficiente a rispondere ai bisogno dell’attuale utenza nel distretto Alta Padovana;

• che l’applicazione dell’art. 12 del nuovo RUR (DDG 1162 del 21-12-2018), per gli accoglimenti temporanei (“…accesso regolamentato attraverso il RUR…”), differentemente da quanto avveniva prima nell’Alta Padovana dove il 2.5% delle IDR dedicate all’accoglienza temporanea erano assegnate, proporzionalmente ai posti accreditati, alle strutture non risponde alle esigenze della popolazione. Le strutture gestendo un budget giorni definito con IDR, assicuravano alla persona richiedente una risposta rispettosa dei periodi richiesti;

• l’apertura degli Ospedali di Comunità (ODC) ha comportato una riduzione di 30posti letto di minimo livello assistenziale nel territorio che hanno creato una situazione di empasse sugli accoglimenti, in particolar modo nei “temporanei estivi”.

Il Tavolo auspica che siano facilitate le modalità di erogazione delle IDR per l’accoglienza temporanea in quanto tale servizio si riconferma come valido sostegno a chi assiste i loro anziani a domicilio e rappresenta l’opportunità di sollevare la famiglia dal carico assistenziale;

chiede pertanto che, nella revisione prevista del RUR, si ritorni alla precedente modalità di assegnazione di IDR, secondo la percentuale prevista in base ai posti accreditati ad ogni centro Servizi disponibile agli accoglimenti temporanei.

Il tavolo inoltre ha analizzato le richieste pervenute al Piano di Zona tramite bando riassunti in apposita tabella in cui è stato espresso il parere collegiale, da presentare al Comitato dei Sindaci.

1 IDR: 216 (II^livello)+689(I^livello)=905, oltre alle impegnative di cui alla DGRV 1837/2018.

Nel documento DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE (pagine 36-40)