RIPIANIFICAZIONE 2019 - AREA MARGINALITA’ E INCLUSIONE SOCIALE
AZIONI DI MANTENIMENTO E DI POTENZIAMENTO Tavoli istituzionali di concertazione e programmazione
Comunità di Pratica Veneta sul diritto d’asilo: nel 2013 la Giunta Comunale ha approvato il nuovo protocollo d’intesa di durata triennale che riunisce i progetti aderenti allo SPRAR della Regione Veneto che si riunisce con regolarità. Tale comunità è attualmente attiva, con appuntamenti generalmente trimestrali
Piano Territoriale per l’Integrazione (LR 9/1990)
Il Piano delle Azioni d’Integrazione Sociale Scolastica per l’a.s. 2014/2015 è stato progettato ed attuato nell’ambito dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’
ex ULSS 16.
Le priorità progettuali sono state individuate secondo le indicazioni del Piano Triennale per l’Immigrazione, ai sensi della LR 9/90 e DGR d’indirizzo ed in continuità con la programmazione realizzata negli anni precedenti.
Ogni comune ha avuto il trasferimento da parte della Regione della sua quota parte a seconda dei servizi progettati.
Nel 2015 è stato finanziato il Centro Donne dal Mondo con l’attività di informazione, ascolto, presa in carico e orientamento al lavoro di donne straniere, risulta un servizio consolidato all’interno della rete territoriale e riconosciuto nella funzione di aiuto anche a sostegno della genitorialità. Tali attività sono volte a sostenere l'inserimento nella comunità locale e a sviluppare potenzialità lavorative e sociali con interventi specifici.
Nell’ambito del Piano Territoriale per l’Integrazione, annualità 2018, sono state realizzate alcune attività a cui hanno aderito anche Comuni della provincia (Abano, Cadoneghe, Noventa Padovana, Selvazzano e Veggiano).
Le attività hanno riguardato in particolare la linea strategica 1 “orientamento e percorsi formativi e informativi in ambito lavorativo” con la realizzazione di tre corsi di formazione al lavoro a cura di ENAIP, e la linea strategica 2 “Supporto per la piena integrazione delle donne” attraverso l’attivazione di tre laboratori incentrati sulle tematiche della genitorialità, l’identità di genere e l’orientamento nel territorio, per donne immigrate particolarmente isolate dal contesto sociale
FAMI impact scadenza 31/12/2020
Il Comune di Padova partecipa al FAMI Impact con scadenza 31/12/2020, attraverso la realizzazione del progetto “Interventi a supporto dell’integrazione socio abitativa in aree critiche della città” con gli obiettivi di:
- promuovere la risoluzione o il contenimento di controversie tra vicini di casa anche in relazione alla presenza di appartamenti di CAS e SPRAR in collaborazione con i soggetti gestori
- favorire la reciproca conoscenza tra condomini
- sviluppare processi di convivenza valorizzando le risorse presenti nel territorio, favorendo la partecipazione dei cittadini e co-progettando strategie alternative per la gestione dei conflitti.
La relativa manifestazione d’interesse è stata pubblicata il 30/04/2019 Il progetto diventerà operativo orientativamente da settembre 2019
Sportello RAR (Richiedenti Asilo e Rifugiati)
Tale servizio a fine anno 2018 ha trasferito la sua sede in Vicolo Ponte Molino n.7 a Padova agisce nell’ambito del progetto Rondine quale punto di accesso per le persone richiedenti/titolari di protezione internazionale presenti nel territorio, gestisce attività di counseling sulle procedure d’asilo, offre servizi di orientamento e informazione, supporto nelle procedure per la richiesta di protezione internazionale nel raccordo con la Questura e la Prefettura di Padova; opera, inoltre, nelle procedure per la segnalazione di progetti di Rimpatrio Volontario Assistito (RVA).
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Nel 2019 si intende potenziare l’attività dello sportello RAR, attraverso l’ampliamento delle giornate di apertura e dei servizi da offrire alla popolazione immigrata.
Lo sportello verrà messo a disposizione anche degli operatori dei Sevizi Pubblici e del Privato Sociale che lavora con la popolazione stranieraper consulenze e invio ai servizi.
Servizi per richiedenti/titolari di protezione internazionale: Progetto Rondine SPRAR
Il Comune di Padova aderisce al Sistema nazionale SPRAR del Ministero dell’Interno con il “Progetto Rondine” che nel 2016 ha messo a disposizione 36 posti per accoglienza di persone richiedenti/titolari di protezione internazionale, uomini e donne adulti e nuclei monoparentali (ventisei ordinari e dieci aggiuntivi).
Nel 2018 sono state attivati 50 posti di accoglienze SPRAR come da richiesta di ampliamento presentata nel 2017 al Ministero dell’Interno e delle Libertà Civili. Le strutture sono state tutte occupate dai beneficiari. Nel 2018 sono stati n. 67 i destinatari di accoglienze S.P.R.A.R.
Attualmente sono presenti 7 nuclei monoparentali, 4 famiglie, 6 donne singole e 12 uomini singoli.
Inoltre, negli ultimi mesi l’ufficio incaricato sta ricevendo segnalazioni di persone particolarmente vulnerabili da parte dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinari) . Questi ultimi infatti tendono a segnalare le persone in difficoltà allo SPRAR. Questo fenomeno si aggiunge alla presenza di molte donne incinte o sole con bambino provenienti spesso, sembra, dal mondo della tratta e della prostituzione. A tutto questo si somma la sempre maggiore richiesta di accoglienza di persone con patologie sanitarie importanti. Questa nuova e particolare situazione sta modificando le tipologie di accoglienza provocando inevitabilmente interrogativi e difficoltà. Il tentativo che si sta facendo è quello di fronteggiare e lavorare in sinergia con l’ULSS 6 Euganea per seguire questi casi molto complessi ma nel contempo senza dimenticare che lo SPRAR si configura come uno strumento di integrazione e autonomia quindi più adeguato a persone con risorse e capacità.
Nel 2019 il Comune di Padova collabora attivamente al Progetto FAMI Spir-net: si tratta di un progeto promosso dall’Ulss 8 vicentina in collaborazione con l’Ulss 6 che si occupa di creare una rete di supporto tra enti per la presa in carico di casi psichiatrici presenti nei CAS e negli SPRAR. Inoltre nell’ambito del progetto si sta mettendo a punto una metodologia di intervento per persone migranti con problematiche di disturbi post traumatici.
Nel 2019 il Progetto SPRAR adulti intende realizzare azioni innovative per ampliare il proprio paternariato :
per i progetti di orientamento/formazione al lavoro attraverso collaborazione con enti formatori quali la Scuola Edile, per finalità di autonomia abitativa attraverso accordi con cooperative per appartamenti di sgancio.
Per implementare i percorsi di inclusione nel territorio attraverso interventi rivolti anche alla cittadinanza in collaborazione con associazioni del territorio per corsi di italiano e altre attività socio-culturali.
Sono diversi i progetti SPRAR attivati nel territorio ex ULSS 16:
• Progetto gestito dalla coop. Città Solare e dai Comuni di Ponte San Nicolò, Piove di Sacco, Rubano e Montegrotto Terme;
• 50 posti gestiti dai comuni di Cadoneghe (21 accoglienze) e Vigonza (4 accoglienze). Le accoglienze sono previste per uomini singoli, famiglie monoparentali e nuclei familiare composti dalla coppia genitoriale e figli.
Il Comune di Cadoneghe che sta investendo molto su questa importante progettualità realizzando l’ampliamento da 25 a 50 posti ed in previsione aumenterà ulteriormente le accoglienze a 60 posti. Le scelte che tale Ente descrive come strategiche sono state: l’aver puntato su un confronto e contatto
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l’aver assunto un assistente sociale ed un istruttore amministrativo dedicati a tale progettualità. Durante gli incontri del Tavolo l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cadoneghe ha descritto come l’inserimento graduale delle persone inserite nello SPRAR abbia consentito una buona accoglienza da parte della cittadinanza.
Sportelli CISI
Gli sportelli Cisi svolgono servizi a favore di persone straniere, relativi a informazione e supporto nel disbrigo delle pratiche per il rilascio/rinnovo dei permessi/carte di soggiorno e per le istanze di ricongiungimento/coesione familiare, ricezione e rilascio delle attestazioni d’idoneità alloggiativa, dichiarazione di ospitalità e cessione di fabbricato su banca dati informatica, servizio di prenotazione appuntamenti attraverso collegamento informatico con la Questura e lo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura per la consegna dei titoli di soggiorno.
Nell’agosto del 2018 è stata riattivata una sede CISI di Via Astichello in collaborazione con l’Associazione Migranti.
Servizi per le persone richiedenti e titolari di protezione internazionale
La Prefettura di Padova gestisce le accoglienze dei richiedenti asilo che nell'anno 2016 sono aumentate molto: risultano essere state circa 2500 le persone accolte nel territorio provinciale padovano, nell'ambito dell'accoglienza straordinaria presso i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).
La Prefettura di Padova, durante gli incontri del Tavolo ha descritto alcune delle problematiche emerse nell’accoglienza all’interno dei CAS: la gestione complessiva del Centro di accoglienza da parte degli enti gestori; le importati problematiche e patologie sanitarie psicosociali delle persone accolte; la percezione e la risonanza che tali accoglienze hanno sul territorio e sulla cittadinanza. Anche la Prefettura ha evidenziato le difficoltà di accoglienza e di gestione dei soggetti Vulnerabili che sono in continuo aumento anche all’interno dei CAS. La Prefettura evidenzia come l’ancora esiguo numero degli SPRAR attivati dai diversi Comuni abbia come conseguenza sia l’aumento delle accoglienze nei CAS sia la difficoltà dell’inclusione sociale delle persone.
La Prefettura ha inoltre incentivato l’utilizzo dei fondi FAMI per progetti specifici finalizzati alla formazione e all’assunzione di personale e/o alla costruzione di buone prassi operative per facilitare e semplificare sia l’attivazione di nuovi SPRAR sia la presa in carico personalizzata degli accolti.
Il Piano nazionale ANCI di riparto dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale o umanitaria stabilisce la quota di posti SPRAR che ciascun Comune dovrebbe attivare nell'ambito dell'accoglienza diffusa (2,5 ogni 1000 abitanti). Il Piano prevede inoltre l'applicazione c.d. clausola di salvaguardia connessa all'attivazione di un progetto SPRAR per un numero di posti uguali o superiori al piano di riparto che consentirebbe di non vedere la presenza nel territorio di accoglienze CAS.
La preferenza per il modello SPRAR è dovuta al fatto che le persone vengono inserite in accoglienze diffuse e sono poi accompagnate al raggiungimento di una autonomia e verso l’integrazione attraverso percorsi educativi individualizzati.
La Struttura A.P. Immigrazione della AULSS 6 Euganea è il riferimento per tutta la provincia di Padova per le visite mediche preliminari all’accoglienza nei CAS ha visitato negli anni:
• nel 2014 n. 299 profughi;
• nel 2015 n. 1438 profughi;
• nel 2016 n. 1651 profughi (da gennaio al 21 dicembre 2016);
• nel 2017 n. 1120 profughi (da gennaio al 20 dicembre 2017);
• al giugno 2018 n. 112 profughi (da gennaio al 6 giugno 2018).
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Il Dipartimento per le Dipendenze dell’ULSS 6 Euganea ha esplicitato un aumento dei soggetti tossicodipendenti in carico che nel 2017 sono stati 2.576 di cui 26 cittadini comunitari e 168 extra-comunitari (la maggioranza di provenienza Tunisia e Marocco).
Nel mese mese di marzo 2017 l’Amministrazione Comunale è intervenuta per la realizzazione di un progetto di inclusione sociale a favore del gruppo di migranti che aveva occupato Casa Don Gallo a Padova. Questa progettualità vede la gestione condivisa tra il Comune di Padova e le cooperative che si occupano di gestione di CAS nel territorio e in collaborazione con la Fondazione Cariparo per l'attivazione di borse lavoro. Le persone seguite sono state circa una quarantina e molte di loro si sono integrate attraverso i tirocini proposti. Attualmente sono ancora seguite 9 persone con progettualità diversificate e con aspettative di inserimento sociale nell'anno in corso.
PRIORITÀ 1
Da un’attenta analisi del territorio, considerate dunque le priorità emerse e coerentemente al quadro normativo di riferimento le strategie di indirizzo che verranno esplicitate di seguito tengono conto di quanto consolidato nel periodo precedente. Le politiche di intervento individuate sono proposte con le finalità generali di sostenere i processi per l’integrazione dei cittadini stranieri con servizi rivolti ai singoli e alle famiglie, favorire la convivenza tra cittadini italiani e stranieri, promuovere la partecipazione dei cittadini stranieri alla vita pubblica locale.
PRIORITÀ 2
PRECARIETÀ DELLA SITUAZIONE DI VITA DI PERSONE RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E DIFFICOLTÀ DI INSERIMENTO NEL TESSUTO