RELAZIONE VALUTATIVA ANNO 2018 E INTRODUTTIVA 2019
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Il fenomeno della presenza di minori stranieri non accompagnati (msna) riguarda storicamente i capoluogo di provincia del centro – nord dell’Italia; solo il
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Sul territorio padovano, il fenomeno, nella sua ventennale storia, ha sempre avuto una più o meno intensa connessione al fenomeno migratorio generale che insiste sul medesimo contesto, tanto da poter rilevare una correlazione diretta tra la cittadinanza dei msna accolti e quella delle maggiori comunità straniere presenti in città (ad es. negli anni 2000 minori marocchini, romeni e moldavi, anni 2010 m. bengalesi, negli ultimi anni soprattutto minori albanesi, kossovari e tunisini).
I minori accolti sono per la quasi totalità maschi di età superiore ai 15 anni, prevalentemente con un progetto migratorio di tipo economico e che non intendono rientrare in patria.
Le caratteristiche salienti del fenomeno nel territorio di Padova possono essere così sintetizzate:
− per alcune realtà di provenienza, risulta che gran parte dei progetti migratori vengono definiti nel nucleo familiare di appartenenza del minore, precedentemente alla sua partenza, con il chiaro obiettivo che il minore venga assistito, una volta giunto in Italia e possa compiere qui il suo percorso formativo finalizzato al lavoro e all’acquisizione dei documenti di soggiorno, attraverso la presa in carico da parte di enti pubblici e privati preposti;
− vi è la sostanziale impossibilità di realizzare il rimpatrio del minore nelle situazioni in cui il medesimo si rivela incapace di affrontare le aspettative proprie di un progetto di integrazione sociale e civile e nelle situazioni in cui egli pone in essere dei comportamenti devianti;
− si è realizzata una situazione in cui l’ente locale ha dovuto sostenere autonomamente, senza adeguati finanziamenti esterni, i costi economici dovuti per l’accoglienza di questi minori;
− solo una minima parte dei minori accolti sono provenienti da aree di conflitto o comunque da esperienze particolarmente traumatiche e nell’impossibilità di rientrare nel loro paese perché rischioso per la loro incolumità psico fisica.
Alla data del 28/02/2019 sono in carico al servizio sociale dell’Ufficio Gestione Pronto Intervento Sociale n. 112 msna, provenienti prevalentemente da Albania e Kosovo (in totale il 66% dei msna) ma anche da Moldavia, Bangladesh e dagli Stati che si affacciano sul golfo di Guinea, solitamente msna richiedenti Protezione Internazionale; sono presenti a Padova, ma non sono in carico al servizio sociale, alcune decine di msna tunisini. I msna accolti sono quasi esclusivamente adolescenti maschi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Problema dell’età: se i minori provenienti dall’Est Europa esibiscono un documento di identità che attesta le loro generalità, non si riscontra altrettanto per i minori provenienti dai Paesi africani o asiatici. Si pone pertanto un problema di identificazione della persona e si sta cercando di creare con un Protocollo di Intesa con la Prefettura, la Questura e l’ULSS di Padova, le condizioni per l’accertamento dell’età e dell’identità degli stessi.
Si ritiene di individuare le seguenti azioni innovative per:
• l’implementazione delle procedure previste dalla Legge 7 aprile 2017 n.47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”;
• l’aggiornamento del Protocollo d’Intesa Comune di Padova – Az. ULSS 6 Euganea per gli accertamenti sanitari, con particolare riferimento alla determinazione dell’età del minore mediante le nuove procedure di legge;
• l’avvio di collaborazioni strutturate con gli Uffici della Prefettura e i relativi CAS autorizzati, nonché con gli Uffici preposti della Questura, ai fini della segnalazione e della presa in carico dei MSNA richiedenti asilo;
• l’avvio di azioni di sistema per garantire in tempi adeguati la rappresentanza legale dei MSNA richiedenti asilo, in accordo con il Garante Regionale dei Diritti della Persona e con il Giudice Tutelare competente;
• il potenziamento dell’équipe di servizio sociale per minori stranieri con l’aumento delle ore di servizio sociale professionale e di educatore;
• un maggiore investimento di lavoro per l’emersione dei parenti per incentivare l’affido familiare;
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• la sensibilizzazione per aumentare la disponibilità dei cittadini all’affido e accoglienza di Msna;
• l’avvio del progetto Siproimi Minori non accompagnati, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal Sistema Centrale SPRAR.
IMMIGRAZIONE
Il Veneto è la quarta regione italiana per presenze di cittadini stranieri, che sempre secondo il rapporto Caritas-Migrantes 2018 in Italia sono complessivamente 497.921 (residenti) di cui 262.968 uomini e 234.953 donne. La provincia di Padova registra circa il 10% della popolazione regionale di cittadini stranieri, in essa il numero degli stranieri regolarmente soggiornanti è di circa 93.268 di cui i gruppi più numerosi sono costituiti da romeni, moldavi , nigeriani , marocchini, albanesi, filippini, cinesi e srilankesi.
Nell’ambito del Piano Territoriale per l’Integrazione, annualità 2018, sono state realizzate alcune attività a cui hanno aderito anche Comuni della provincia (Abano, Cadoneghe, Noventa Padovana, Selvazzano e Veggiano). Le attività hanno riguardato in particolare la linea strategica 1 “orientamento e percorsi formativi e informativi in ambito lavorativo” con la realizzazione di tre corsi di formazione al lavoro a cura di ENAIP, e la linea strategica 2 “Supporto per la piena integrazione delle donne” attraverso l’attivazione di tre laboratori incentrati sulle tematiche della genitorialità, l’identità di genere e l’orientamento nel territorio, per donne immigrate particolarmente isolate dal contesto sociale
Attualmente nei 50 posti SPRAR del Comune di Padova sono presenti 7 nuclei monoparentali, 4 famiglie, 6 donne singole e 12 uomini singoli.
Azione innovativa riguarda il FAMI impact:
Il Comune di Padova partecipa al FAMI Impact con scadenza 31/12/2020, attraverso la realizzazione del progetto “Interventi a supporto dell’integrazione socio abitativa in aree critiche della città” con gli obiettivi di:
- promuovere la risoluzione o il contenimento di controversie tra vicini di casa anche in relazione alla presenza di appartamenti di CAS e SPRAR in collaborazione con i soggetti gestori;
- favorire la reciproca conoscenza tra condomini;
- sviluppare processi di convivenza valorizzando le risorse presenti nel territorio, favorendo la partecipazione dei cittadini e co-progettando strategie alternative per la gestione dei conflitti.
La relativa manifestazione d’interesse è stata pubblicata il 30/04/2019.
Il progetto diventerà operativo orientativamente da settembre 2019
Nel 2019 il Comune di Padova collabora attivamente al Progetto FAMI Spir-net: si tratta di un progetto promosso dall’Ulss 8 Berica in collaborazione con l’Ulss 6 che si occupa di creare una rete di supporto tra enti per la presa in carico di casi psichiatrici presenti nei CAS e negli SPRAR. Inoltre nell’ambito del progetto si sta mettendo a punto una metodologia di intervento per persone migranti con problematiche di disturbi post traumatici.
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PIANO DI ZONA 2011 – 2015