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Aspetti economici del NAFTA

Accordi internazional

2.2. Aspetti economici del NAFTA

Questo accordo è stato rivoluzionario per l’economia della regione. La sua introduzione ha portato una costante crescita e sviluppo economico per i tre Paesi.

Tra l’altro ha spinto un aumento delle remunerazioni nella zona portando benefici ai cittadini, ha fomentato la libera concorrenza e aumentato il numero di produttori nei diversi mercati ampliando la varietà di beni offerti, migliorando il potere di acquisto dei consumatori dell’America del Nord. Oltre ciò, ha fatto si che le imprese avessero un migliore accesso alle materie prime, tecnologie, capitale di investimento e talenti disponibili nella regione, rendendo l’economia più competitiva verso il mondo. Economie di rapida crescita in Asia e America del Sud sfidano l’economia a rendersi più competitiva, sviluppando la crescita e prosperità nella regione.

Dall’inizio di questo trattato, il commercio delle merci tra i Paesi soci del NAFTA si è triplicato, raggiungendo i USD $946.100 milioni di dollari nel 2008. Durante questo periodo il commercio tra il Canada e Stati Uniti si è quasi triplicato, mentre quello tra Messico e Stati Uniti si è quadruplicato.

78 Si stima che nel 2008 gli scambi di beni tra i Paesi soci sia riuscito ad arrivare ad un totale di USD $2,6 milioni di dollari al giorno.

Il PIL del Canada, Messico e Stati Uniti, complessivamente ha superato i USD $17 mila miliardi di dollari nel 2007, un gran aumento in confronto ai USD $7,6 mila miliardi di dollari nel 1993. Nel 2008, l’investimento straniero diretto che hanno ricevuto il Canada e gli Stati Uniti dalla regione NAFTA è stata pari a USD $469.8 mila milioni di dollari. Dall’altra parte, il Messico è diventato uno dei maggiori recettori d’investimenti diretti dall’estero tra le economie emergenti, ricevendo più di USD $156 mila milioni di dollari provenienti dai Paesi soci del NAFTA tra il 1993 al 2008.

I livelli di lavoro nell’America del Nord, sono saliti di circa un 23% dal 1993, il quale ha favorito la creazione di circa 39,7 milioni di posti di lavoro.

3. ASEAN

Dall’inglese Association of Southeast Asian Nations, organizzazione regionale di Stati appartenenti al sud-est dell’Asia, creata nel 1967, è composta da 10 Paesi membri:

• Malesia. • Indonesia. • Brunei. • Cambogia. • Laos. • Myanmar. • Singapore. • Tailandia. • Filippine.

79 Nel suo insieme questa unione economica raggiunge in totale 600 milioni di abitanti e il PIL di tutti i membri è pari a USD $5,7 mila miliardi di dollari.33

I principali obiettivi di questa è la ricerca di una crescita economica e il mantenimento della pace e la stabilità in questa regione. I Paesi membri hanno stipulato degli accordi commerciali con altri importanti agenti economici, come il Giappone, con cui hanno istaurato un foro per trattative di ambito economico; si cominciano poi a sviluppare accordi e trattati di cooperazione con l’Unione Europea.

Nel 1992 si firma l’accordo nel quale si stabilisce una zona di libero commercio, e si realizza una riduzione delle imposte doganali per i prodotti non agricoli in un periodo di quindici anni.

Nel 2015, l’ASEAN ha firmato un accordo per la creazione di una Zona Bancaria Libera, dove le banche appartenenti ad una di queste nazioni potranno liberamente iniziare le loro attività negli altri Paesi membri con gli stessi diritti.

Fonti del FMI e della Banca Mondiale, stimano che l’ASEAN è composta per economie emergenti che rappresentano 11% del PIL in Asia Pacifico, e le sue esportazioni e importazioni rappresentano il 24% e il 23% rispettivamente del PIL.

Si sono conformate anche le denominate: ASEAN +3, la quale include oltre a suoi membri alla Cina, Giappone e la Repubblica di Corea; e ASEAN+6 ,la quale oltre agli Stati membri include alla Cina, Giappone, Repubblica di Corea, India, Australia e la Nuova Zelanda.

Da quest’anno 2016, è entrato in atto nel mercato un accordo unico, il quale permetterà la libera circolazione di beni, capitali e manodopera, che contano oltre 600 milioni di abitanti.

4.

Mercosur

Il Mercosur viene chiamato così per via del suo nome in spagnolo, Mercado del Sur (Mercato del Sud), fu creato nel 1991 per Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay con le posteriori incorporazioni di Venezuela e Bolivia, nel 2015 essendo tutte queste sei nazioni Stati membri.34 35

33 http://actualidad.rt.com/economia/169816-sudeste-asiatico-zona-bancos-libre.

34 MERCOSUR. «¿Cuáles son los países que integran el MERCOSUR?». Sito ufficiale del Mercosur. Dati dal 9

agosto 2015.

35 MERCOSUR. «¿Qué es el MERCOSUR?». Sito ufficiale del Mercosur. Archivi dall’originale il 29 novembre

80 Ufficialmente fanno anche parte di questo trattato, ma in condizione di associati, Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Guyana e Suriname.36 E anche, in condizione di osservatori, il Messico e Nuova Zelanda.

Nel 1995 si è giunti all’accordo di creare una zona libera d’imposte doganali tra i Paesi membri, ma con alcune eccezioni, come per esempio lo zucchero.37

Il Mercosur si sviluppa sulla base di una lettera democratica, la quale non permette che uno Stato faccia parte di questo trattato se non ha un regime democratico. Si è stabilita una zona di libero scambio commerciale e accordi di tassi comuni per tutti i membri, inoltre sono stati introdotti diversi meccanismi di complementazione produttiva e d’integrazione economica, sociale e culturale, includendo la libera circolazione dei cittadini di queste nazioni.

È considerato come una potenza economica con un PIL di USD $4,58 mila miliardi di dollari, il quale rappresenta l’82,3% del PIL totale del Sud America. Si estende per un territorio di circa 13 milioni di km2 e con più di 275 milioni di abitanti., comprendendo circa il 70% della popolazione dell’intero Sud America.

Il Mercosur è considerata come la quarta associazione economica a livello mondiale, in quanto a importanza e volumi di transazione, ed è la quinta economia a livello mondiale, se si considera il PIL nominale prodotto, essendo l’area economica più dinamica e sviluppata dell’emisfero sud. Ha una grande importanza geopolitica, dato che due dei suoi membri, Brasile e Argentina, appartengono al G-20.