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Concetti base

Nel prossimo capitolo si presenterà l’economia dell’Italia e del Cile, dove si parlerà di concetti economici che saranno definiti a continuazione con la finalità di avere la base su questi argomenti a trattare.

3.1

Calco del Prodotto Interno Lordo PIL

Per calcolare la produttività di una nazione si parla dell’ingresso nazionale, il quale si può dividere in due, a seconda del sistema economico:

i. In un’economia chiusa: nel caso di un’economia in cui non si realizzano scambi con altre nazioni, la formula per il calcolo dell’ingresso nazionale in questo caso non contempla il settore pubblico.

58 In questa formula Y rappresenta l’ingresso di un Paese, o anche denominato Prodotto Interno Lordo (PIL), il quale viene condizionato da C che rappresenta i consumi aggregati di beni e servizi finali e anche dalla variabile I che rappresenta gli investimenti fissi lordi comprensivi delle variazioni delle scorte.

ii. In un’economia aperta: nel caso in cui sia un’economia che realizza scambi con altre nazioni, questa funzione diviene più complessa aumentando il numero di variabili da considerare.

Y=C+I+G+XN

Come si può osservare, rispetto a un’economia chiusa ora ci sono, oltre a quelle prima considerate, la variabile G che rappresenta la spesa pubblica dei beni e servizi finali, e XN il quale rappresenta il saldo della sotto-sezione della bilancia dei pagamenti relativo ai beni e servizi scambiati con l’estero, il quale viene dato dalla differenza tra esportazioni ed importazioni.

Nel caso di un’economia aperta, com’è stato detto prima, la complessità aumenta e ciò comporta anche altri calcoli, come per esempio il calcolo del saldo corrente della bilancia dei pagamenti denominato CA.

CA=XN+YN

XN rappresenta la differenza tra l’esportazione e l’importazione (X-M) e YN rappresenta redditi netti, sia da lavoro che da capitale e pubblici o privati, e trasferimenti unilaterali correnti netti dall’estero, siano questi pubblici o privati. In sintesi questa variabile YN rappresenta la differenza tra redditi dei residenti italiani dall’estero e i redditi dei non residenti italiani dall’Italia che non sono originati da contropartite di merci o servizi.

Oltre a questo possiamo calcolare il reddito nazionale lordo disponibile RNLD, il quale si calcola:

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RNLD=Y+YN+Tr-T = C+YN+I+G+XN+Tr-T

Tale grandezza misura il valore del reddito che compete ai fattori produttivi nazionali. La variabile Tr rappresenta il trasferimento dal settore pubblico al settore privato, includendo gli interessi sul debito pubblico. E la variabile T rappresenta le imposte.

3.2. Bilancia commerciale

La bilancia commerciale è dove si grava la differenza registrata tra esportazioni ed importazioni che una nazione realizza in un periodo di tempo determinato. È un elemento fondamentale della bilancia dei pagamenti.

Il risultato della bilancia commerciale si calcola con la differenza tra il valore di tutti i beni che un Paese esporta e il valore che di tutti i prodotti che questa nazione acquista dall’estero. Si parla di deficit nella bilancia commerciale quando le esportazioni sono inferiori rispetto all’importazione, invece la bilancia commerciale sarà in attivo quando le esportazioni saranno maggiori rispetto alle importazioni.

I fattori che possono influenzare sulle esportazioni e importazioni sono:

• I gusti dei consumatori sui beni nazionali o su beni provenienti dall’estero.

• I prezzi dei beni nazionali ed esteri.

• Variazioni nel tipo di cambio per acquistare beni valutati in moneta diversa.

• I salari dei consumatori all’interno del Paese e quelli all’estero.

• Il prezzo del trasporto dei beni da un Paese verso un altro.

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3.3. L’inflazione

Con il termine “inflazione” ci si riferisce al fenomeno dell’aumento continuo e generalizzato dei prezzi. Si ha inflazione nel caso in cui gli aumenti dei prezzi siano diffusi nel sistema economico e tendano a ripetersi nel corso del tempo, in modo contrario, si parla di “deflazione” qualora i prezzi mostrino una tendenza diffusa e persistente alla diminuzione. Da questo punto di vista, un aumento dell’inflazione corrisponde a una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione dell’inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur essendo in aumento, crescono a una velocità minore.

La misura dell’inflazione consiste nel calcolo mensile della variazione dei prezzi di un insieme prefissato di beni e servizi, il quale si denomina “paniere”. In Italia, come negli altri Paesi europei, il calcolo dell’indice è affidato all’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). L’ISTAT produce tre diversi indici:

i. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC).

ii. L’indice ammortizzato dei prezzi al consumo (IPCA).

iii. L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).

L’indice NIC è quello utilizzato per la misura dell’inflazione nazionale. L’indice IPCA è calcolato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile con i Paesi dell’UE; l’indice FOI, senza tabacchi, è utilizzato generalmente per le rivalutazioni monetarie. Per gli indici nazionali NIC e FOI, per il 2015, il calcolo della variazione dei prezzi riguarda un paniere di 1.441 prodotti, dalla pasta al trasporto aereo passeggeri, dal pane ai personal computer, dalla benzina alle consumazioni al bar ecc., rappresentativi di tutti quelli consumati dalle famiglie. Per l’indice IPCA, il paniere è costituito da 1.457 prodotti.

Per la costituzione dell’indice dei prezzi al consumo i prezzi rilevanti per il 2015, considera beni e servizi rappresentativi dei consumi delle famiglie, si tratta del cosiddetto paniere, articolato in dodici divisioni di spesa, ognuna con un proprio peso: prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e

61 combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricettivi e di ristorazione; altri beni e servizi.

All’interno delle divisioni di spesa, ogni bene e servizio partecipa al calcolo dell’indice con un peso pari all’importanza che assume sul totale dei consumi.15

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Capitolo 2