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Politiche intraprese dall’UE per lo sviluppo

Accordi internazional

1.3. Politiche intraprese dall’UE per lo sviluppo

Tra le politiche economiche intraprese dall’Unione Europea, vi è quella di promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo, s per rendersi più competitivi, allineandosi con la spesa per ricerca e sviluppo che hanno gli Stati Uniti e il Giappone. Nella Tabella 2.2 è possibile osservare l’investimento, in termini percentuali del PIL, che ogni Paese membro dell’Unione Europea realizza in ricerca e sviluppo.

30«Commercio internazionale di servizi», Commissione europea, utilizzato in data 21 dicembre 2015

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Tabella 2.2: “Spesa complessiva per ricerca e sviluppo in percentuale del PIL”31

Paese Imprese Pubblica

Amministrazione Istruzione Superiore Settore Privato non Profit Austria 2,1 0,13 0,72 0,01 Belgio 1,72 0,2 0,51 0,01 Bulgaria 0,39 0,29 0,06 0 Cipro 0,07 0,07 0,26 0,06 Croazia 0,41 0,21 0,2 0 Danimarca 1,96 0,07 1,02 0,01 Estonia 0,82 0,15 0,73 0,02 Finlandia 2.26 0,29 0,71 O,02 Francia 1,45 0,29 0,47 0,03 Germania 1,9 0,42 051 -- Grecia 0,27 0,23 0,3 0,01 Irlanda 1,13 0,07 0,34 -- Italia 0,72 0,18 0,37 0,04 Lettonia 0,17 0,18 0,26 -- Lituania 0,24 0,19 0,52 -- Lussemburgo 0,68 0,38 0,24 -- Malta 0,47 0,07 0,3 0 Paesi Bassi 1,09 0,24 0,63 -- Polonia 0,38 0,23 0,25 0 31

73 Portogallo 0,63 0,09 0,59 0,02 Regno Unito 1,06 0,13 0,44 0,03 Rep. Ceca 1,03 0,35 0,52 0,01 Romania 0,12 0,19 0,08 0 Slovacchia 0,38 0,17 0,27 0 Slovenia 1,99 0,34 0,27 0 Spagna 0,67 0,24 0,35 0 Svezia 2,28 0,12 0,9 0,01 Ungheria 0,97 0,21 0,2 --

Com’è possibile osservare, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono effettuati maggiormente nel settore delle imprese private, le quali grazie a questi possono generare maggiori sviluppi tecnologici e rendersi più competitivi verso la concorrenza internazionale aumentando i suoi volumi di vendite, il quale genera dei ricavi per lo Stato nel ricavo delle imposte.

In quanto all’energia consumata dall’Unione Europea si cerca di incrementare l’utilizzo di fonti rinnovabili ed è riuscita ad aumentare questo tipo di fonte energetica con l’incentivo per esempio agli investimenti in energia eolica. Come si può osservare nella Tabella 2.3 sono i Paese membri con la sua corrispondente percentuale di utilizzo di energie generate da fonti rinnovabili.

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Tabella 2.3: “ Percentuale di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili”32

Paese % Paese %

Malta 1.6 Slovacchia 20.8

Lussemburgo 5.3 Grecia 21.2

Cipro 6.6 Germania 25.3

Ungheria 6.6 Finlandia 30.9

Paesi Bassi 10.0 Italia 31.3

Polonia 10.7 Slovenia 33.1

Belgio 12.4 Spagna 36.7

Rep. ceca 12.8 Romania 37.5

Estonia 13.0 Croazia 42.2

Lituania 13.1 Danimarca 43.1

Regno Unito 13.8 Lettonia 48.8

Francia 16.8 Portogallo 49.1

Bulgaria 18.9 Svezia 61.8

Irlanda 20.8 Austria 68.0

1.4. Conclusioni

In conclusione l’Unione Europea copre il ruolo di unificare tutte le nazioni che fanno parte di essa e per i mercati esterni si rende più attraente iniziare affari con questo mercato, dato che le normative e barriere d’accesso si superano una volta e si lavora come un gran mercato unico. Anche per i Paesi membri interagire tra di loro è molto più semplificato ed anche nell’interazione con i Paesi non membri dell’EU hanno una posizione di vantaggio e di potere contrattuale, considerando che controllano la possibilità di realizzare affari con questa gran potenza economica.

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2.

Il NAFTA

È un trattato di libero commercio tra i Paesi del Nord America, il quale è l’acronimo inglese per North American Free Trade Agreement. Questo accordo internazionale è composto da: Canada, Messico e Stati Uniti, e ha la finalità di creare una zona di libero scambio commerciale tra queste tre nazioni.

Nel 1988 si stabilisce un accordo bilaterale tra il Canada e gli Stati Uniti per cominciare a formalizzare le relazioni economiche tra queste due nazioni. Dal 1990 inizia una negoziazione per includere anche il Messico ai Paesi membri, e alla fine del 1992 è stato firmato l’accordo commerciale tra le tre nazioni, messo poi in validità dal 1994.

Inizialmente questo trattato commerciale prevedeva che in un periodo di quindici anni si dovessero eliminare i dazi doganali imposti tra questi tre Paesi. Oltre a ciò, dovevano essere rimosse le restrizioni di entrata di diversi prodotti, tra cui i veicoli a motori e suoi ricambi, i computer, i tessuti e l’agricoltura. Il trattato include anche la protezione della proprietà intellettuale e l’eliminazione delle restrizioni per realizzare investimenti tra di essi. Misure di protezione al lavoratore e all’ambiente furono incluse solo in un secondo momento.

A differenza dell’Unione Europea il NAFTA non crea un insieme di organismi di amministrazione governativa sovranazionale, e nemmeno ha la facoltà di creare delle leggi che siano superiori alla legge di ogni nazione coinvolta. Questo è un trattato in virtù del diritto internazionale.

Questo trattato ha aiutato lo sviluppo economico dell’America del Nord, beneficiando in gran parte l’economia messicana, ha inoltre contribuito ad attenuare la concorrenza con il Giappone e l’UE. L’utilizzo del dollaro americano come moneta unica di scambio implicò una forte resistenza da parte del Messico.

La commissione del NAFTA è composta dai ministri di commercio dei tre Paesi soci. Essi hanno l’incarico di implementare ed interpretare il trattato, e collaborano nel risolvere possibili differenze d’interpretazione.

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2.1. Regolamentazione del NAFTA

Questo trattato regola nelle sue otto sezioni e ventidue capitoli, l’accesso al mercato dei beni:

• Eliminazione dei dazi doganali di migliaia di beni che si scambiano dentro l’America del Nord.

• Riduzione a scaglioni dei tassi doganali e regolamenti speciali per prodotti dei settori agricoli, automobilistici e testile e abbigliamenti.

• Diritti per i fornitori e utenti del trattato nei settori previsti.

• Trattative speciali relative alle telecomunicazioni e servizi finanziari.

• Processi formali per le soluzioni nei confronti di interpretazione e/o del rispetto delle regole del NAFTA.

Protezione degli investimenti esterni:

• Accordo reciproco di rivolgersi agli investitori originari di questi tre Paesi con il medesimo trattamento riservato agli investitori interni.

• Dare un tratto migliore agli investitori appartenenti al NAFTA rispetto a quelli esterni.

• Meccanismo di soluzione delle controversie in modo trasparente e coinvolgente, concepito specialmente per l’approccio degli investimenti.

Protezione alla proprietà intellettuale.

Protezione adeguata ed effettiva, applicazione rigorosa di un’ampia gamma di diritti di proprietà, assicurando che le misure adottate per garantire questi diritti non interferiscano come barriere nei confronti dei business.

77 Facilitare l’acceso per le visite con finalità economiche. Dare libero acceso alle persone, appartenenti a una di queste tre nazioni, che abbia il bisogno di visitare le altre per affari.

In quanto agli accordi ambientali, le tre nazioni hanno firmato l’Accordo di Cooperazione Ambientale di America del Nord (ACAAN), mediante il quale si impegnano a rispettare tutte le normative ambientali adottate. La violazione di queste norme può essere segnalata sia da entità appartenenti ai governi membri che da qualunque persona o organizzazione appartenenti a questi Paesi.

In quanto a materie di cooperazione lavorativa, i Paesi membri hanno concordato un compromesso, per promuovere il compimento effettivo delle leggi e regolamentazioni sul lavoro in ognuno di questi Paesi e facilitare una maggiore cooperazione in quest’ambito.