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CASO STUDIO: IL PROGETTO ART & BUSINESS E L’ARTIFICA ZIONE DELLE IMPRESE

4. Approfondiamo la collaborazione tra Francesco Mattuzzi e Delineo Design

4.2 L’azienda: DelineoDesing

DelineoDesign (Delineo, dal latino “colui che disegna”) è uno studio di progettazione industriale nato nel 2000 a Montebelluna che offre servizi di consulenza nel campo del product design. Giampaolo Allocco, fondatore e dirigente dello studio definisce Delineo- Design come “la capacità di interpretare progetti vincenti sul mercato”. La sua forza sta, infatti, nella continua ricerca dell’innovazione, che porta ad individuare il settore di rife- rimento in cui il cliente opera, analizzandone i trend e gli orientamenti del consumatore. Gianpaolo inizia il suo percorso dalla gavetta. Frequenta la scuola per diventare perito elettronico e, durante il periodo estivo, lavora in una fabbrica che produce stampi di leve per scarponi da sci, dove lavorerà per un anno anche dopo il diploma, fino al periodo del servizio militare. E’ un percorso difficile, iniziato come garzone, ma offre molte possibi- lità perché basato su inventiva, ingegno e capacità: dal disegno tecnico si crea l’oggetto vero e proprio e il giovane Gianpaolo accetta la sfida, si impegna ed in breve tempo arriva a progettare e a realizzare prototipi di leve, acquisendo una preziosa esperienza ed imparando sul campo tutte le fasi operative del mestiere.

Dopo il servizio militare lavora come progettista di stampi in un’altra azienda simile alla precedente, poi per cinque anni in una ditta che produce scarponi da sci come controllore della qualità degli stampi prodotti dagli stampisti.

Pur gestendo progetti complessi e costosi che partono dall’ideazione del prodotto fino alla sua realizzazione, Gianpaolo si rende conto di non riuscire ad esprimere appieno la sua vena creativa e cerca nuove strade che gli permettano di farlo.

Lavora di giorno in azienda e di sera come grafico progettando vetrine, depliant ed inse- gne per due agenzie pubblicitarie locali. A 25 anni incorre in quella che lui chiama “una

sorta di crisi mistica” e, pur ricoprendo ormai un incarico importante con un’ottima retri-

buzione, decide di dare una svolta alla sua vita e di licenziarsi.

In precedenza, leggendo la rivista di design “Modo”, un articolo in particolare aveva col- pito la sua attenzione: in esso si parlava di uno studio di Treviso, Giacometti Associati, che progettava su commissione di marchi affermati, come Benetton e Aprilia. Incuriosito e desideroso di conoscere questa realtà trevigiana, Gianpaolo riesce a contattare lo studio e ad ottenere un appuntamento con il titolare, Franco Giacometti; da lui apprende che lo

studio assume solo eccellenze uscite da scuole di design e decide di tornare a studiare. Si iscrive alla Scuola Italiana Design di Padova gestita da docenti del Politecnico di Mi- lano e, grazie alle sue conoscenze in materia ottenute nella sua precedente esperienza lavorativa, frequenta solo il terzo anno integrato da materie aggiuntive.

Non è facile riprendere lo studio dopo tanto tempo, ma Gianpaolo si impegna duramente e si laurea con lode. Poco prima della laurea, viene contatto dallo Studio Giacometti che gli offre il posto di Direttore di prodotto. Rimane presso lo Studio per cinque anni, poi comincia a pensare di avviare un’attività tutta sua, apre una partita Iva e a 26 anni realizza un progetto per un team di Formula Uno.

Nel 2000 nasce Delineodesign, lo studio che a tutt’oggi esprime la creatività, l’ingegno, l’esperienza e la passione di Gianpaolo Allocco. Il luogo scelto da Allocco non è casuale: acquista una vecchia stalla, che ritiene l’ambiente ideale per rappresentare il suo messag- gio, perché, come dice lui stesso: “l’idea era quella di prendere un ambiente in grado

di rappresentare la memoria storica e declinarvi fisicamente il design che è il futuro, l'avanguardia”

Allocco sperimenta, sceglie mezzi alternativi e materiali inconsueti; è il primo al mondo ad usare l’Apocem, una pelle di cemento grigio che riveste l’intero edificio caratterizzato da fascioni in lamiera nera che collegano le finestre tra tetto e base. Riscaldato a pompa di calore – tecnologia tedesca - il tetto è privo sia di coppi che di grondaie.

All’interno, notevole è la soluzione per la sala riunioni: paratie mobili, armadi con ruote e un grande tavolo realizzato con cavalletti a scomparsa consentono dismontarla in pochi minuti.

L’azienda cresce velocemente, vincendo nel solo periodo 2011/2012 otto Award Interna- zionali ed alcuni suoi progetti sono esposti nella sezione Design del Museo di Chicago. Lavora per BMW Husqvarna, Lasportiva, Manfrotto, Scubapro Ifi Industrie, Head, Ga- ber, Casamania, Doimo, Bosa Ceramiche, Kubico.

DelineoDesign, secondo le parole del suo fondatore, non è uno studio di designer, ma un’

industria del design.

Il designer ha il compito di disegnare progetti ed il Progetto vive in stretto rapporto con l’industria e tutti i suoi dipartimenti. Giampaolo descrive la figura del designer come “un direttore d’orchestra, che coordina un lavoro più grande e convoglia tutti, armonio-

samente, verso l’idea vincente”. Nelle sue parole risulta evidente il ruolo della creatività

nell’azienda: tutto in DelineoDesign è creativo, l’innovazione è costante e si basa su gran- de affidabilità ed alta competenza tecnica. Innovativa è la stessa concezione di design, non più “funzione ed estetica, come ci hanno insegnato i grandi maestri. Non è la forma

qualsiasi idea, prende forma concreta. Le parole diventano segno sul foglio.”

Per Giampaolo Allocco “la creatività nasce dalla curiosità: se una persona è curiosa è

anche creativa. Essere creativi significa continuamente delle domande.” Nel suo lavoro la

creatività non è presente solo nella fase iniziale di ideazione ma è costante durante tutto il processo di creazione del progetto, ed è fondamentale soprattutto per risolvere i problemi che si presentano quotidianamente.

Delineodesign è uno studio di design in cui lavora un team composto da 5 persone, sud- diviso in due gruppi: il primo si occupa di comunicazione e il secondo di design; molto spesso lo studio si affida anche a dei collaboratori esterni.

Ciò nonostante, ad ogni gruppo è richiesta una preparazione completa per ogni fase del progetto, dall’intuizione iniziale, al suo sviluppo, alla comunicazione.

I clienti di DelineoDesign sono principalmente aziende e si possono citare grandi nomi quali Lavazza, La Sportiva, Head, Scarpa e Corà.

Il punto di partenza è sempre la richiesta del cliente, nel momento in cui viene rilevato nel mercato di riferimento, di sviluppare uno specifico prodotto per incrementare il proprio business o per cogliere nuove opportunità.

Per prima cosa è necessario studiare l’identità aziendale e accertare il posizionamento dei prodotti sul mercato; in seguito, sulla base di idee, suggerimenti, intuizioni, suggestioni, si determinano due o tre strade alternative da seguire. Nel corso della presentazione del progetto viene esposta anche l’analisi aziendale, in modo da guadagnarsi la fiducia e la stima del cliente.

Ottenuto il feedback dall’azienda, il team prosegue con lo sviluppo in 3D del prodotto e con la realizzazione dei prototipi.

L’azienda offre, inoltre, un servizio di Industrial design Consultancy accurata che prevede lo sviluppo di progetti sulla base di un metodo affinato nel tempo, molto dettagliato nei suoi diversi passaggi e facilmente adattabile ai diversi ambiti merceologici di intervento che spesso richiedono diverse competenze di disegno o di sviluppo tecnico.

In DelineoDesign viene data moltissima importanza all’immagine, con attenzione par- ticolare a Mission, Vision e valori d’impresa che convogliano nel marketing del brand. Nonostante la naturale associazione dell’Industria creativa con gli ambiti della ricerca artistica, DelineoDesign non collabora frequentemente con artisti: “abbiamo collaborato

con fotografi e video maker che sono sicuramente grandissimi artisti, ma ci siamo incro- ciati solo in ambito professionale”.

Tuttavia, recentemente, DelineoDesign ha curato l’allestimento di Artificare l’impresa, mostra temporanea accolta dal Museo dello Scarpone di Montebelluna, all’interno del progetto di formazione SportMuse, promosso da Fondazione Ca’ Foscari.

Per l’azienda è stata, sicuramente, una bella occasione per tornare a collaborare con la storica istituzione dello Sportsystem District e mettere il proprio lavoro ed esperienza al servizio dell’arte e delle imprese.

La mostra temporanea, visitabile da 25 marzo al 31 maggio 2017, trova nelle installazioni interattive ideate dall'artista Raffaella Rivi, l’esito di un lavoro di ricerca che parte dall’in- crocio tra linguaggi d’arte contemporanea e comunicazione di brand identity aziendale, per indagare i possibili modi in cui questi due mondi possono dialogare.

Nascono così queste visioni contemporanee di quattro noti marchi della calzatura spor- tiva, che esplorano una modalità di fare storytelling innovativo interagendo con il visi- tatore: in mostra opere su Scarpa Spa, Lotto Sport Italia, Stonefly e Tecnica Group SpA. La mostra si pone in modo complementare al progetto Artificare/ Art&Business: pur non essendo i due progetti esplicitamente collegati, mostrano numerose affinità nella ricerca di interazioni nuove e sorprendenti tra il mondo dell’arte e quello dell’impresa.

Il progetto di segnaletica progettato da DelineoDesign per guidare il visitatore alla e at- traverso la mostra è semplice, ma rispondente alle diverse necessità individuate in pre- cedenza: in particolare la necessità di segnalare da subito e in maniera chiara e univoca, i diversi percorsi disponibili nella struttura E’ stata quindi realizzata una segnaletica a terra di forte impatto, dal colore verde lime: una tinta molto legata al mondo sportivo, accattivante e grintoso; la segnaletica conduce alla mostra e ne indica le varie installazio- ni, diventando struttura fisica in ognuna di esse: dei leggii prendono forma dalle strisce, permettendo al visitatore di comprendere appieno l’opera.

Tale segnaletica è stata inoltre l’input per lo sviluppo delle varie grafiche e dei pannelli informativi coordinati.

Anche l’artista Mattuzzi ha lavorato, in passato, con diverse imprese, sempre in ambito strettamente professionale in veste di fotografo per spot e campagne pubblicitarie, soprat- tutto nel periodo da assistente di studio a Milano e come tirocinante presso lo studio di Francesco Iodice.

Tra le commesse artistiche più importanti, la già citata collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti nel 2012 e il progetto, non concluso, con il Gruppo Prysmian per la rea- lizzazione di un libro artistico fotografico.

L’artista ci tiene particolarmente a sottolineare la differenza tra commissione commercia- le e commissione artistica, affermando “solitamente le imprese non chiamano gli artisti

per spot pubblicitari, chiamano professionisti, siano essi anche artisti – nel senso comune del termine – o agenzie pubblicitarie. Quando un’azienda chiama un’artista gli lascia carta bianca e libertà d’azione, ma questo caratterizza le grandi imprese, che più che un artista ricercano la sua firma, talvolta , purtroppo, anche a discapito della qualità.”