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B.1 Principi generali e strategie comunitarie in materia di salute

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PARTE SPECIALE

X. B.1 Principi generali e strategie comunitarie in materia di salute

X.B.1.1 Premessa

Al fine di un esame relativo alle esigenze di attuazione della normativa comunitaria in relazione alla tutela della salute, sembra utile fornire un breve riassunto di carattere generale sull’operato delle istituzioni europee in questa materia.

L’intervento comunitario a tutela della salute è caratterizzato dalla particolare natura trasversale. L’art. 168 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (ex art. 152 del TCE), infatti, stabilisce l’impegno dell’Unione a garantire un livello elevato di protezione della salute umana nell’ambito di tutte le politiche e azioni e il ruolo dell’Unione in ambito sanitario pubblico, definito di completamento delle politiche nazionali. Il testo inoltre individua alcuni indirizzi da ritenere prioritari e alcuni specifici temi di rilevanza sanitaria che sono da ritenere attratti alla dimensione sopranazionale in base a un criterio sussidiario.

Gli indirizzi sono: il miglioramento della sanità pubblica, la prevenzione delle malattie e delle affezioni, l’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale.

Al paragrafo 4 dell’art. 168 è prevista l’applicazione della procedura legislativa ordinaria di cui all’art. 294 del TFUE (ex art. 251 del TCE), preceduta dalla consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle Regioni, per l’adozione di misure volte a fronteggiare problemi comuni di sicurezza (rientranti nella competenza concorrente dell’Unione, secondo quanto previsto dall’art. 4, paragrafo 2, lettera K del TFUE), quali:

- misure che determinano elevati parametri di qualità e sicurezza degli organi e sostanze di origine umana, del sangue e degli emoderivati;

- misure incidenti nei settori veterinario e fitosanitario, il cui obiettivo primario sia la protezione della sanità pubblica;

- misure che determinano elevati parametri di qualità e sicurezza dei medicinali e dei dispositivi di impiego medico.

Il paragrafo 7 dell’art. 168 ribadisce, infine, l’estraneità dell’intervento comunitario per quanto riguarda l’organizzazione, la fornitura di servizi sanitari, l’assistenza medica e dispone il pieno rispetto della disciplina degli Stati membri, con riguardo alla gestione dei servizi sanitari, all’assistenza medica e all’assegnazione delle risorse loro

assegnate, confermando così il principio secondo il quale l’amministrazione attiva resta di esclusiva competenza nazionale.

Si osserva inoltre che non è direttamente compresa nei compiti di tutela sanitaria, da integrare in altre politiche ed azioni, la salute veterinaria. Per la salute animale prevale la sistemazione nel settore agroalimentare (vedi il tema della sicurezza alimentare).

La salute è una priorità fondamentale per i cittadini europei. Spetta alle autorità pubbliche degli Stati membri garantire che le esigenze di tutela della salute trovino riscontro nelle loro politiche, ma l’Unione europea è chiamata anche a svolgere un ruolo chiave in virtù dei trattati europei. Le azioni comunitarie integrano le politiche sanitarie nazionali degli Stati membri ed apportano, allo stesso tempo, un valore aggiunto europeo: questioni quali le minacce sanitarie transfrontaliere (ad es.

l’influenza) o la libera circolazione dei pazienti e del personale medico esigono una risposta a livello europeo.

X.B.1.2 Nuova strategia in materia sanitaria per l'UE (2008-2013)

Questa nuova strategia crea un quadro strategico globale in materia di salute e sanità a livello europeo e definisce il percorso da seguire nei prossimi anni. La strategia non si limita alle attività del settore sanitario ma comprende tutti i settori di intervento.

Il Libro bianco - Un impegno comune per la salute: Approccio strategico dell’UE per il periodo 2008-201310ribadisce i valori condivisi in questo campo, quali il diritto a prestazioni di qualità, l'equità e la solidarietà.

Il libro bianco definisce una nuova strategia comunitaria in materia sanitaria fino al 2013 per fronteggiare problemi sempre più pronunciati per la salute della popolazione come l'invecchiamento, le minacce transfrontaliere per la salute o le malattie legate a stili di vita poco salubri. Si intende in questo modo rafforzare, in un quadro strategico unico, la cooperazione comunitaria nei settori nei quali gli Stati membri non possono agire soli, garantire una maggior comprensione della salute a livello europeo e globale e riservare più spazio alla salute nell'insieme delle politiche. A tal fine, il libro bianco propone quattro principi e tre obiettivi strategici per i prossimi anni.

I quattro principi fondamentali sono:

– i valori comuni nel campo della salute,

10 Libro bianco della Commissione del 23 ottobre 2007 dal titolo "Insieme per la salute: un approccio strategico dell'UE per il periodo 2008-2013" [COM(2007) 630 definitivo - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

– la salute come bene più prezioso,

– la necessità di inserire la salute al centro di tutte le politiche,

– il rafforzamento del ruolo dell'UE nelle questioni sanitarie a livello mondiale.

Di particolare interesse appare l'approccio HIAP, della salute in tutte le politiche.

Infatti, la politica sanitaria non rappresenta l'unica politica determinante in materia di salute. Altre politiche come l'ambiente, la ricerca, la politica regionale, la regolamentazione dei prodotti farmaceutici e dei prodotti alimentari, il coordinamento dei regimi di sicurezza sociale nonché la fiscalità sul tabacco sono essenziali. Di conseguenza è importante instaurare delle sinergie fra tutti i settori primordiali per la salute.

La sanità in tutte le politiche – “healt in all policies” - consente di mettere in atto un'azione comunitaria più efficace.

La mondializzazione obbliga anche ad applicare l'approccio HIAP alla politica esterna, fra cui lo sviluppo e il commercio.

La Commissione e gli Stati membri sono quindi tenuti ad accrescere l'integrazione della sanità nelle politiche comunitarie, quelle degli Stati membri e quelle delle regioni.

Oltre a questi principi, tre obiettivi strategici definiscono l'azione comunitaria in materia sanitaria per i prossimi anni:

– la protezione della salute in un’Europa che invecchia, – la protezione dei cittadini dalle minacce alla loro salute,

– la promozione di sistemi sanitari dinamici e di nuove tecnologie.

Le azioni previste nella strategia in oggetto sono finanziate dagli strumenti finanziari esistenti fino alla fine dell’attuale quadro finanziario (2013), senza ulteriore incidenza di bilancio. I piani di lavoro annuali del secondo programma di azione comunitaria in materia di salute, recentemente adottato, saranno uno strumento fondamentale a sostegno degli obiettivi della strategia.

Anche le azioni previste nel quadro di altre strategie e programmi comunitari come la strategia per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro 2007-2012, svolgeranno un ruolo importante.

Vari altri programmi comunitari forniscono anche finanziamenti in relazione alla salute, ad esempio il settimo programma quadro di ricerca e i programmi di politica regionale.

X.B.1.3 Programmi e iniziative

- Secondo programma d’azione comunitario in materia di salute (2008-2013)

Nell’ambito della Direzione generale Salute e Tutela dei Consumatori (DG SANCO), la strategia è sostenuta dal programma di salute pubblica.

Il secondo programma d'azione comunitario in materia di salute (2008-2013)11 succede al primo programma d’azione comunitaria in materia di salute pubblica (2003-2008) - primo programma integrato in questo settore, che ha contribuito a miglioramenti essenziali in materia di salute e che ha finanziato centinaia di progetti e azioni di vario genere - lo sostituisce, lo integra e sostiene le politiche degli Stati membri. Il secondo programma persegue tre grandi obiettivi:

- migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini;

- promuovere la salute, compresa la riduzione delle ineguaglianze in materia;

- produrre e diffondere informazioni e conoscenze in materia di salute.

La Commissione assicura la realizzazione del programma in stretta collaborazione con gli Stati membri nel quadro dei rispettivi settori di competenza.

Il programma è aperto alla partecipazione dei paesi dell’EFTA/SEE (Associazione europea di libero scambio/Spazio economico europeo), di paesi terzi (i paesi cui si applica la politica europea di vicinato, i paesi che hanno richiesto l’adesione, candidati all’adesione o in via di adesione all’Unione), nonché i paesi dei Balcani occidentali partecipanti al processo di stabilizzazione e di associazione, conformemente alle condizioni fissate dai vari accordi bilaterali o multilaterali. Inoltre viene anche incoraggiata la cooperazione con i paesi terzi non partecipanti e le organizzazioni internazionali competenti in materia di sanità pubblica, quali l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

- Lotta contro il cancro: un partenariato europeo (2009-2013)

Per far fronte al considerevole numero di cittadini europei colpiti dal cancro in Europa, la Commissione europea ha deciso di istituire un partenariato europeo per la lotta contro il cancro per il periodo 2009-2013.

La comunicazione COM(2009) 291 della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 24 giugno 2009, delinea gli obiettivi del partenariato, che riunisce Stati membri, esperti, operatori sanitari, ONG, associazioni di pazienti, rappresentanti della società civile e del mondo dell'industria, al fine di condurre la lotta contro il cancro in modo collettivo, per individuare e condividere le informazioni, le capacità e le conoscenze nel campo della prevenzione e del trattamento.

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