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I CONTESTI EDIT

CA 23/ASC Via Roma, 16-

41. Bagni di Montalceto

F. 121 IV; 1712509, 4788522; 306m slm; argille; versante collinare; borro del Bagnaccio, sorgente Acquapassante; area edificata; edificato

Cronologia: 1334 - età contemporanea Notizie storiche

L’esistenza di acque e di bagni termali nella zona di Montalceto è attestata per la prima volta dalla relazione di Simone di Jacopo Tondi del 1334, effettuata su ordine della Repubblica di Siena. Più di un secolo dopo, nel 1468, Matteo di Pinoccio edificherà dei bagni in un terreno di sua proprietà (un bagno per gli uomini, uno per le donne, ed uno per levar sangue), an- dando a sostituire il semplice lavacro, o ricettacolo d’acqua senza alcun fabbricato esistente in precedenza. Per recuperare le risorse impiegate, inoltre, ottenne dalle autorità la facoltà di poter riscuotere una gabella per la durata complessiva di 45 anni. Passati di proprietà alla Repubblica senese, i bagni furono donati nel 1531 a Niccolò Borghesi e restaurati, nel corso del XVIII secolo, da due esponenti della stessa famiglia: Flaminio e Marco Antonio Borghesi. Architettura

CA 61/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia pubblica Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 61.1

Condizioni: Buone

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Nell’angolo meridionale di uno dei corpi centra- li del complesso, si individuano due conci fram- mentari di grandi dimensioni recanti sulle super- fici alcuni motivi decorativi scolpiti, tra i quali dei nodi di Salomone. Non è da escludere la prove- nienza di questo materiale dalla scomparsa chie- sa di S. Savino, localizzabile nel diruto castello di

CF 61.2

Condizioni: Buone

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Nei paramenti esterni del corpo posizionato a sud, si riconoscono numerose bozze lapi- dee plausibilmente recuperate dalle strutture preesistenti.

Bibliografia

CAMMAROSANO-PASSERI 2006, p. 170; GUARDUCCI 2002, pp. 307-308, 310, 315, 320, 326; LIBERATI 1903, pp. 84-85; LUCATTI 1989, p. 105; PECCI 2014, pp. 512, 518; REPETTI, I, voce

Bagni di Montalceto; REPETTI, III, voce Montalceto; ROMOLI 2005, pp. 24, 26n; TARGIONI

TOZZETTI 1835, pp. 13-17.

42. Balloccio

F. 121 IV; 1711014, 4789835; 276m slm; argille; sommità collinare; borro del Balloccio; area edificata; edificato

Cronologia: 1465 - età contemporanea Notizie storiche

In una serie di disposizioni sulle strade comunitarie, inserite nello statuto di Asciano del 1465, viene ricordata la cosiddetta casa del Balloccio o che fu de’ Ballocci.

Architettura CA 102/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia residenziale Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 102.1

Condizioni: Cattive

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Nei paramenti del corpo principale, così come in un annesso antistante, si riconoscono alcune bozze lapidee probabilmente recuperate dalle strutture preesistenti.

Bibliografia

CIAMPOLI 2000, p. 98.

43. Bellerino

F. 121 IV; 1708405, 4789265; 235m slm; Travertini e calcari organogeni; versante collinare; borro La Copra; area edificata; edificato

Cronologia: 1318-età contemporanea Notizie storiche

La tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 documenta la presenza di un nucleo abi- tativo di due case in località Bellarino. Il luogo è ricordato di nuovo in un atto di vendita del 1380.

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 4; LUGARINI 2011, p. 268.

44. Bengode

F. 121 IV; 1711297, 4784465; 350m slm; argille; sommità collinare; torrente Asso; area edi- ficata; edificato

Cronologia: 1380 - età contemporanea Notizie storiche

La località di Bengode è associata ad un podere acquisito nel 1380 dai monaci di Monte Oliveto.

Bibliografia

PICCINNI 1982, p. 19.

45. Bollano

F. 121 IV; 1705110, 4783576; 284m slm; sabbia con argille e ciottoli; sommità collinare; fosso delle Pinzure; area edificata; edificato

Cronologia: XIII secolo - età contemporanea Notizie storiche

Bollano era una località conosciuta fin dal XIII secolo come sede di una comunità del con- tado senese; la tavola delle possessioni del 1318-1320, invece, associa a tale toponimo un insediamento sparso che si estendeva in parte nella curia di Avena (in luogo detto Bollano 3 case e 1 frantoio) e in parte in quella di Chiusure (in luogo detto villa di Bollano 11 case e 1 frantoio).

Bibliografia

PASSERI 1994, pp. 5, 11; REDON 1982, pp. 17, 179, pianta riassuntiva; REDON 1999, p. 290, pianta riassuntiva.

46. Bolsinina

F. 121 IV, 1701154, 4785991; 213m slm; argille; sommità collinare; borro Causa; area edifi- cata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

La tavola delle possessioni degli anni 1318-1320, relativa alla curia di Montauto Giuseppi, attesta a Bolsenina un nucleo abitativo di due case. Un contratto mezzadrile del 1429, inve- ce, ricorda l’esistenza di un podere presso questo stesso luogo, di proprietà della Certosa di Maggiano (Siena).

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 19; PICCINNI 1992, n. 109.

47. Caggiolo

F. 121 IV; 1708446, 4783097; 359m slm; argille; sommità collinare; borro Ponticelli; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

Questa località viene ricordata in associazione ad un terreno e ad una casa, acquistati nel 1318 da Antonio di Meo di Incontrato Tolomei.

Bibliografia

MUCCIARELLI 1995, pp. 326, 336 n. 106.

48 Calcaia

F. 121 IV; 1702623, 4789386; 278m slm; argille; sommità collinare; borro di S. Lucia, borro dei Boschi Comuni; area edificata; edificato

Cronologia: XIII secolo - età contemporanea Notizie storiche

La comunità rurale di questa località, ricordata dalle fonti fiscali senesi sin dal XIII secolo, risulta accorpata con la vicina Ucinilla già agli inizi del Trecento; in specifico, la tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 registra in luogo detto Calcaia la presenza di una singola casa.

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 16; REDON 1982, pp. 17, 179, pianta riassuntiva; REDON 1999, p. 290, pianta riassuntiva.

49. Calceno

F. 121 IV; 1704865, 4794012; 328m slm; argille; sommità collinare; borro di Carnesecca; area edificata; edificato

Cronologia: 1081- età contemporanea Notizie storiche

Il Monastero di S. Eugenio di Siena aveva dei possedimenti a Calceno confermati nei diplomi imperiali di Enrico IV del 1081 e di Federico I del 1185 e dalle bolle papali di Alessandro III e Innocenzo III (anni 1176 e 1207). Nel corso del XIII secolo, Calceno compare come comunità del contado tra i registri senesi della Biccherna, mentre la successiva tavola delle posses- sioni del 1318-20 attesta nella località di S. Bartolomeo di Calceno un villaggio di piccole dimensioni composto da 5 case. Presente negli elenchi della tassa del contado (1436-1485), Calceno è anche annoverato nello statuto di Asciano del 1465, fra i comuni rurali che dove- vano pagare il salario del podestà ascianese. In seguito, nel 1471 e nel 1479 la comunità di Calceno sarà chiamata a contribuire alla ristrutturazione delle mura del castello di Monte Sante Marie.

Bibliografia

ASCHERI 1993, p. 139; CAMMAROSANO-PASSERI 2006, p. 168; CIAMPOLI 2000, p. 93; GI- NATEMPO 1988, pp. 180n, 329n-330n, 605; LAMI, I, pp. 522-524; MGH, VI, n. 333; MGH, X-IV, n. 914; PARDI 1925, p. 23; PASSERI 1994, p. 7; PASSERI 2002, p. 35; REDON 1982, pp. 17, 179, pianta riassuntiva; REDON 1999, p. 290, pianta riassuntiva; VENEROSI PESCIOLINI 1934, p. 165.