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I CONTESTI EDIT

CA 23/ASC Via Roma, 16-

69. Capomodine S Giovann

F. 121 IV; 1700577, 4794121; 270m slm; argille; sommità collinare; borro dello Stagno, fosso Val di Lama; seminativo; arato

Cronologia: 1024 - XIX secolo Notizie storiche

La prima attestazione dello scomparso edificio religioso proviene da un documento del 1024 per mezzo del quale alcuni esponenti della casata dei Berardenghi donano al monastero di Fontebona la tertia portione de ecclesia et capella Sancti Ioanni sito vocabulo Modini cum [...] casa iuxta ipsa ecclesia et cum pertinentia et abiacentia sua. Nel 1144, come sembra te- stimoniare una bolla di papa Lucio II, la struttura doveva rientrare nei possedimenti dell’Ab- badia di S. Lorenzo presso Civitella, mentre, nel 1251 Innocenzo IV l’avrebbe confermata sotto la giurisdizione dell’Abbadia di Torri. In seguito,la chiesa compare nelle decime di inizi Trecento mentre nel XV secolo risulta menzionata in un elenco diocesano del 1409 e in una serie di documenti del 1420, quando viene, prima, annessa alla vicina parrocchia di S. Bar- tolomeo di Leonina e, poi, dopo qualche mese, affidata alle cure del rettore di S. Florenzio

in Vescona. L’edificio religioso, già pericolante nel 1436, doveva presentarsi un ammasso di rovine nel 1645 se, in quello stesso anno, la diocesi senese concesse la vendita del relativo materiale edilizio a Monsignor Fabio Chigi per la costruzione di un oratorio privato nella propria villa di Modine. Di tale oratorio, intitolato a S. Bernardino e ricordato dalle fonti scritte almeno fino al XVIII secolo, riusciamo a conoscere l’esatta ubicazione grazie all’analisi del catasto Leopoldino di primo Ottocento.

Bibliografia

CAMMAROSANO 1974, pp. 94, 132n; CASANOVA 1927, n. 3; FALUSCHI, p. 59; GIUSTI-GUIDI 1942, p. 148; LISINI 1907, p. 193; LUSINI 1901, pp. 263, 270; MERLOTTI, pp. 225-226; PAS- SERI 1994, p. 18; PFLUGK-HARTTUNG 1886, n. 58.

Fonti d’archivio

ASS, Catasto Generale Toscano, Asciano, sez. UU, n. 267; GHERARDINI, p. 95.

70. Carlano

F. 121 IV; 1706102, 4788976; 243m slm; sabbia con argille e ciottoli; sommità collinare; borro della Coppa, fiume Ombrone; area edificata; edificato

Cronologia: 1197 - età contemporanea Notizie storiche

Alcuni uomini provenienti da Carlano sono annoverati nei giuramenti di fedeltà alla città di Siena, sottoscritti dagli abitanti di Asciano negli anni 1197 e 1212. Agli inizi del Trecento, la tavola delle possessioni registra l’esistenza di dieci case e di un casalino in questa località che sarà ulteriormente ricordata nello statuto ascianese del 1465.

Architettura CA 79/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia residenziale Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 79.1

Condizioni: Cattive

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Corpo di fabbrica situato ad ovest, in completo stato di degrado. Nei resti murari risultano impiegate varie bozze di travertino, plausibilmente recuperate dalle strutture originarie. CF 79.2

Condizioni: Cattive

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Corpo di fabbrica situato verso est, in completo stato di degrado. Nei resti murari si ri- conoscono varie bozze in travertino plausibilmente recuperate dalle strutture originarie. Bibliografia

CECCHINI 1931, nn. 64, 131; CIAMPOLI 2000, p. 97; CIAMPOLI-SZABO’ 1992, n. 169; PASSE- RI 1994, p. 4; POZZOLINI 1977-1978, II, pp. 97-98.

71. Carpineto

F. 121 IV; 1708080, 4785672; 285m slm; sabbia con argille e ciottoli; versante collinare; bor- ro La Copra; area edificata; edificato

Notizie storiche

La tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 registra un nucleo abitativo formato da sei case nel luogo detto Carpineta. Successivamente, con lo stesso toponimo, viene ricordato un podere, acquistato nel 1365 dai monaci di Monte Oliveto e caratterizzato, all’epoca di un contratto mezzadrile del 1380, da una petia terre partim vineate et partim laboratorie cum

canneto et cum domo et culumbario. Infine, gli olivetani acquisirono nuove proprietà nel

luogo grazie ad un successivo lascito del 1390. Bibliografia

LANCELLOTTI 1623, p. 33; PASSERI 1994, p. 11; PICCINNI 1982, p. 19; PICCINNI 1992, n. 72; SCARPINI 1952, p. 61.

72. Carraie

F. 121 IV; 1707051, 4790650; 186m slm; depositi alluvionali; pianura; fiume Ombrone; area edificata; edificato

Cronologia: XIII secolo - età contemporanea Notizie storiche

L’attuale località è probabilmente da associare al luogo detto fontem de Carrais, riportato nello statuto dei Viari di fine Duecento. In un contratto mezzadrile del 1347, invece, è atte- stata una casa in contrada le Carraie, di proprietà di Franceschino del fu Meo dei Foscherani di Siena.

Bibliografia

CIAMPOLI-SZABO’ 1992, n. 167; PINTO-PIRILLO 1987, n. 276.

73. Casalciccia

F. 121 IV; 1705358, 4794081; 286m slm; argille; versante collinare; fosso Camerone; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

La tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 registra una casa in luogo detto Casarsic-

cia, posizionato entro i confini della curia di Calceno.

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 7.

74. Casanuova

F. 121 IV; 1701707, 4794207; 335m slm; argille; sommità collinare; borro di Vescona; area edificata; edificato

Cronologia: 1092 - età contemporanea Notizie storiche

In corrispondenza di questa località, il Venerosi Pesciolini identifica il toponimo di Decimo dove, nel 1092, vengono ricordati alcuni beni donati al monastero di S. Salvatore a Fontebo- na. Tale toponimo sembra trarre origine dal decimo miglio di una direttrice stradale romana che si sarebbe sviluppata tra Siena e Asciano, forse l’antico percorso dell’attuale Strada Lau- retana. Il Venerosi Pesciolini, inoltre, ipotizza di poter associare la località Casanuova anche con il luogo detto Fiacciano, attestato da alcune disposizioni dei Viari senesi nel 1306. Bibliografia

75. Casole

F. 121 IV; 1712611, 4786833; 355m slm; argille; sommità collinare; borro Mabbione; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

Nei luoghi detti Casori e Avanella, la tavola delle possessioni degli anni 1318-1320, relativa alla comunità di Castelnuovo Bersi, registra un nucleo abitativo composto da quattro case. Bibliografia

PASSERI 1994, p. 8.

76. Castel Verdelli

F. 121 III; 1708257, 4775550; 332m slm; argille; sommità collinare; torrente Asso; area edi- ficata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

La località è identificabile con quella di Castelluccio ricordata dalla tavola delle possessioni degli inizi del Trecento in associazionie ad un casamentum di proprietà della famiglia Picco- lomini. A partire dalla lira del 1453, invece, la fortezza del Castelluccio di Val d’Asso, era una possessione dei Verdelli, che, come è evidente, lasceranno il nome all’attuale toponimo; nelle denunce degli anni 1478 e 1481, viene fatto particolare riferimento a strutture realiz- zate in terra (la fortezza è tutta di terra murata, rovina di una cantonata in terra).

Architettura CA 10/MTA

Classe edilizia originaria: struttura difensiva Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 10.1

Condizioni:Cattive

Stato di conservazione:Parziale Leggibilità: Parziale

Localizzato nella parte settentrionale, si tratta con probabilità del fabbricato più antico dell’intero complesso. La struttura, a pianta rettangolare, presenta paramenti murari in mattoni caratterizzati da un basamento a scarpa con soprastante cordone in cotto. Sui vari prospetti sono ben leggibili numerosi

interventi di epoca posteriore. - Tecniche Murarie (TM) CH 1, tipo 5a

Campione rilevato nella parte superiore del prospetto settentrionale. Per difficoltà di accesso, non sono state realizzate tutte le analisi richieste.

Composizione: mattoni

Posa in opera: mattoni disposti su filari

orizzontali e paralleli per testa e per fascia senza un ordine preciso

Lavorazione e finitura: -

Giunti e letti di posa: -

CF 10.2

Condizioni: Medie

Stato di conservazione: Parziale

Leggibilità: Parziale

Parte restante del complesso che si appoggia al CF 10.1 formando il cortile interno. Sono visibili molti interventi costruttivi e accorpamenti databili a varie fasi storiche. Il prospet- to meridionale è caratterizzato dai resti di un portale in pietra ad arco acuto, successiva- mente tamponato e sostituito dall’attuale ingresso.

Bibliografia

CAMMAROSANO-PASSERI 2006, pp. 406-407; FELICI 2012, p. 48; PASSERI 2002, p. 64.

77. Castelletto Accarigi

F. 121 III; 1709743, 4780005; 344m slm; sabbia con argille e ciottoli; sommità collinare; tor- rente Asso; area edificata; edificato

Cronologia: 1397- età contemporanea Notizie storiche

Come è ben evidente dal toponimo, la località appartenne alla famiglia senese degli Accari- gi che possedeva beni nella Val d’Asso almeno dagli inizi del Trecento. Le prime informazioni puntuali sul fortilitio, incluso nella curia di Monterongriffoli, provengono da documenti re- datti tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. La proprietà degli Accarigi, invece, è attestata nella lira degli anni 1453-1484. quando già alcuni esponenti della famiglia lamentano il cat- tivo stato dei fabbricati e i grandi sforzi economici per la sua manutenzione: in particolare viene dichiarato che l’edificio, costituito da antiche mura realizzate per la maggior parte in terra (muraglie antiquissime, mura a terra), è tutto conquassato da tremuoti e per le ghuer-

re e sta ritto per forza.

Architettura CA 6/MTA

Classe edilizia originaria: struttura difensiva Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 6.1

Condizioni: Cattive

Stato di conservazione: Parziale Leggibilità: Parziale

Corpo di pianta rettangolare, forse realizzato nella se- conda metà del Trecento, con scarpa delimitata supe- riormente da un cordone in cotto. E’ situato nell’angolo orientale del complesso.

- Tecniche Murarie (TM) CH 1, tipo 5a

Campione rilevato nella scarpatura in mattoni del pro- spetto nord.

Composizione: mattoni

Posa in opera: mattoni disposti su filari orizzontali e pa-

ralleli per testa e per fascia senza alcun ordine preciso. Dimensioni mattoni (29x13/14x5,5/6 cm)

Lavorazione e finitura: -

Malta: -

Bibliografia

CAMMAROSANO-PASSERI 2006, p. 406; FELICI 2012, pp. 44, 71-72; MARAMAI 1982, p. 101; PASSERI 2002, pp. 53-54.