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I CONTESTI EDIT

CA 23/ASC Via Roma, 16-

99. Crofeno S Andrea

F. 121 IV; 1706027, 4793737; 234m slm; argille; versante collinare; borro Camerone; area edificata; edificato

Cronologia: 1257 – 1624 Notizie storiche

La chiesa viene attestata per la prima volta dalla lira della Pieve di S. Giovanni in Vescona del 1257. Ricordata successivamente in un elenco del 1390 riguardante gli edifici religiosi della Diocesi aretina, la struttura risulta già cadente all’epoca delle visite pastorali effettuate tra la fine del XVI e i primi decenni del XVII secolo (1592-1624).

Bibliografia

LAMI, III, pp. 1594-1603; PIERI-VOLPI 2006, p. 56; PIERI-VOLPI 2013, pp. 201, 459; PIE- RI-VOLPI 2015, pp. 94, 316, 411, 585.

100. Dienone

F. 121 IV; 1707623; 4788370; 296m slm; argille; sommità collinare; borro di Valdieno; area edificata; edificato

Cronologia: 1212 - età contemporanea Notizie storiche

La località medievale di Ghieno, può essere associata all’attuale area contraddistinta dalla presenza del podere Dienone e dalla permanenza di toponimi quali Dieno e Valdieno. La prima attestazione rimanda al giuramento di fedeltà che gli uomini di Asciano sottoscrissero nei confronti di Siena nel 1212: nel novero dei nomi possiamo infatti riconoscere un certo

Scianengus de Ghieno. Gli abitanti di questo luogo vengono nuovamente ricordati dallo

statuto dei Viari senesi della fine del XIII secolo, in occasione della costruzione di un ponte di legno sul fiume Ombrone, mentre agli inizi del Trecento, la tavola delle possessioni ci restituisce un quadro insediativo di tipo sparso, caratterizzato da due case presso Ghieno e tre case nella Valle de Ghino. La stessa toponomastica sarà rispettata anche in alcune dispo- sizioni sulle strade comunitarie contenute nello statuto ascianese del 1465.

Architettura CA 71/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia residenziale Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 71.1

Condizioni: Cattive

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Il fabbricato risulta in completo stato di abbandono ed è situato presso capannoni mo- derni adibiti all’allevamento e un ulteriore edificio in rovina distinto da arcate in mattoni. I paramenti del corpo di fabbrica in questione presentano varie bozze lapidee di riuso che per pezzatura e lavorazione sembrano associabili a quelle registrate in alcune strutture del territorio databili generalmente al XIII-XIV secolo.

Bibliografia

CECCHINI 1931, n. 131; CIAMPOLI 2000, pp. 97-98; CIAMPOLI-SZABO’ 1992, n. 169; PASSERI 1994, p. 4; VENEROSI PESCIOLINI 1934, p. 182.

101. Dolda

F. 121 IV; 1710133, 4788426; 248m slm; argille; sommità collinare; borro di Montepollini, borro del Bagnaccio; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

La tavola delle possessioni degli inizi del Trecento registra le proprietà terriere di Francesco Fini in vocabulo dicto Dolda e Solatia de Dolda; la località è ricordata anche nel 1499 in associazione ad un terreno lavorativo, acquistato dal convento di S. Francesco di Asciano. Bibliografia

ILARI 1847, p. 172; POZZOLINI 1977-1978, II, pp.170-171.

102. Faule

F. 121 IV; 1702744; 4796640; 320m slm; argille; sommità collinare; torrente, Biena, fosso Camerone; area edificata; edificato

Cronologia: 1024 - età contemporanea Notizie storiche

Vari documenti del monastero di S. Salvatore a Fontebona ricordano questa località in asso- ciazione a beni agricoli (tra 1153 e 1217) o, come nel 1024, ad una struttura abitativa (casa

in vocabulo Sabule). Nel 1201, nel novero degli uomini della Berardenga che giurano fedeltà

a Siena, viene menzionato anche un personaggio originario di questo luogo: Burnectus de

Favule.

Bibliografia

CASANOVA 1927, nn. 3, 112, 472, 548; CECCHINI 1931, n. 80.

103. Ferrale - Ponte sul borro Biena

F. 120I; 1698076; 4795320; 184m slm; depositi alluvionali; pianura; borro Biena; area edi- ficata; edificato

Cronologia: XIII secolo- età contemporanea Notizie storiche

Alcune disposizioni statutarie senesi della seconda metà del XIII secolo decretano il rifaci- mento di una serie di ponti nella valle del Biena, lungo la via per quam itur Scianum, Uno specifico ponte in mattoni sul borro Biena,

presso Leonina, è tuttavia attestato con preci- sione dalle delibere dei Viari del 1306: si trat- ta con probabilità della struttura denominata secoli dopo come “ponte di Ferrale”, che fu ricostruita quasi completamente in epoca Le- opoldina.. Attualmente non è possibile ricono- scerne alcuna traccia superstite anche se resta un’immagine scattata verso gli anni Trenta del XX secolo e pubblicata dal Venerosi Pesciolini in un suo importante saggio. L’autore, però, attribuisce erroneamente il ponte ad un rifaci- mento quattrocentesco.

Bibliografia

CIAMPOLI-SZABO’ 1992, n. 162; VENEROSI PESCIOLINI 1934, pp. 147, 150; ZDEKAUER 1897, dist. III, n. 113.

Fonti d’archivio

ASS, Quattro Conservatori, 2011, ins. 61.

104. Ferranesi

F. 121 IV; 1711229; 4783900; 354m slm; argille; sommità collinare; torrente Asso; area edi- ficata; edificato

Cronologia: 1318- età contemporanea Notizie storiche

La tavola delle possessioni di Chiusure degli anni 1318-1320 registra quattro case nella lo- calità di Ferranesi. Successivamente con lo stesso toponimo è ricordato un podere acquisito dai monaci olivetani attraverso il baratto delle terre che possedevano a Bettolle.

Bibliografia

BARLUCCHI 1997, p. 70n; PASSERI 1994, p. 11; PICCINNI 1982, p. 19.

105. Finerri

F. 121 IV; 1712160, 4787837; 337m slm; argille; sommità collinare; borro Meleta, borro del Bagnaccio; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

Foto d’epoca del ponte. Da VENEROSI PESCIOLINI 1934

La tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 registra in questa località un abitato di tre case.

Architettura CA 97/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia residenziale Classe edilizia attuale: edilizia residenziale CF 97.1

Condizioni: Buone

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Nel corpo principale sono forse riconoscibili alcune bozze lapidee recuperate da strutture preesistenti.

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 4.

106. Finerri - S. Maria

F. 121 IV; 1712806, 4788177; 362m slm; argille; sommità collinare; borro Meleta, borro del Bagnaccio; seminativo; incolto

Cronologia: 1178 – 1596 Notizie storiche

L’unica attestazione di epoca medievale relativa alla chiesa di S. Maria di Finerri, proviene dalla bolla di Alessandro III del 1178 che la confermava nella giurisdizione del piviere di S. Agata di Asciano. All’epoca della visita pastorale del 1596, l’edificio religioso risultava allo stato di rudere o già del tutto scomparso, venendo ricordato soltanto il toponimo “Madon- na di Finenzi” in associazione ad una località di pertinenza della Parrocchia di S. Savino a Montalceto (Poggio Pinci). Il sito dell’antico fabbricato va forse individuato in un piccolo promontorio non lontano da Finerri, dove si riconoscono vari accumuli di materiale da co- struzione (pietre e laterizi).

Bibliografia

LUCATTI 1992, p. 14; PIERI-VOLPI 2013, p. 395.

107. Fontanelle

F. 121 IV; 1704205, 4793929; 318m slm; sabbia con argille e ciottoli; sommità collinare; borro dell’Arbiola; area edificata; edificato

Cronologia: 1262 - età contemporanea Notizie storiche

L’attuale località di Fontanelle è forse da identificare con quella oramai scomparsa di S.

Marcellino, ricordata nella seconda metà del Duecento dallo statuto senese e da quello dei

Viari. Le informazioni geografiche qui contenute, infatti, collocano S. Marcellino tra Vesco- na, Calceno e la pieve di San Giovanni (Pievina). Il toponimo di Fontanelle, invece, viene menzionato per la prima volta nel 1345 in associazione ad alcuni terreni posseduti dal con- vento di S. Agostino di Siena.

Bibliografia

CIAMPOLI-SZABO’ 1992, nn. 173, 283; VENEROSI PESCIOLINI 1934, p. 182; ZDEKAUER 1897, Dist. III, nn. 113, 239.

108. Fontasciano

F. 121 IV; 1708975, 4789237; 227m slm; argille; sommità collinare; borro del Balloccio; area edificata; edificato

Cronologia: 1326 - età contemporanea Notizie storiche

La località è ricordata in alcuni contratti mezzadrili della prima metà del Trecento (1326, 1338), in associazione ad un podere e a vari terreni agricoli; successivamente, il toponimo Fonte a Sciano sarà menzionato nello statuto ascianese del 1465, in merito ad alcune dispo- sizioni sulle strade comunitarie.

Bibliografia

CIAMPOLI 2000, pp. 99-100; PINTO-PIRILLO 1987, nn. 141, 210.

109. Fonteviva

F. 121 IV; 1709132, 4793613; 277m slm; argille; sommità collinare; borro di Fonteviva; area edificata; edificato

Cronologia: 1318 - età contemporanea Notizie storiche

In questa località la tavola delle possessioni degli anni 1318-1320 registra l’esistenza di un piccolo abitato di due case.

Bibliografia

PASSERI 1994, p. 4.