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I CONTESTI EDIT

CA 23/ASC Via Roma, 16-

87. Chiusure Madonna delle Grazie

F. 121 IV; 1707862, 4783862; 362m slm; argille; sommità collinare; fosso della Borraia; area edificata; edificato

Cronologia: XV secolo - età contemporanea Notizie storiche

L’esistenza di una “Madonna con Bambino” affrescata nella seconda metà del Quattrocen- to nella parete terminale interna, costituisce l’unico appiglio cronologico di età tardo me- dievale. All’epoca, la struttura doveva presentarsi piuttosto come un tabernacolo viario e soltanto successivamente venne trasformata in una vera e propria chiesa. Nel XVIII secolo, grazie al lascito di Girolamo Capitani, il fabbricato fu interessato da un importante restauro. Architettura

CA 70/ASC

Classe edilizia originaria: edilizia ecclesiastica

Classe edilizia attuale: edilizia ecclesiastica CF 70.1

Condizioni: Medie

Stato di conservazione: Materiale di recupero Leggibilità: Parziale

Il fabbricato della chiesa ha subito vari inter- venti nel corso del tempo, tra i quali la sopra- elevazione del tetto e l’appoggio del portico in facciata entrambi da riferire con probabili- tà ai restauri settecenteschi (1738). Nel fian- co sinistro, tra le lacune dell’intonaco, sono ben visibili numerosi conci in travertino sulle cui superfici è possibile leggere i segni di uno strumento a lama piana (ascettino): il mate- riale è stato plausibilmente recuperato da una struttura di piena età romanica esisten- te negli immediati dintorni. Gli interni furono restaurati negli anni ‘60 del secolo scorso con

la realizzazione di una nuova pavimentazione e del soffitto a cassettoni. Nel portico di accesso è conservata una campana che riporta la data “1313”, forse proveniente dalla vicina canonica di Grossennano.

Bibliografia

GUIDUCCI 1999, p. 83; LUCATTI 1989, pp. 27-29; PECCI 2010, p. 197.

88. Chiusure - S. Giovanni

F. 121 IV; 1708012, 4783547; 370m slm; argille; versante collinare; fosso della Borraia, bor- ro Ponticelli; area edificata; edificato

Cronologia: 1278-1390 Notizie storiche

La chiesa di S. Giovanni, attualmente scomparsa, viene menzionata a partire dalle decime di XIII e XIV secolo, e risulta annoverata tra gli edifici religiosi della diocesi aretina esistenti intorno all’anno 1390.

Bibliografia

GIUSTI-GUIDI 1942, p. 101; GUIDI 1932, p. 87; LAMI, III, pp. 1594-1603.

89. Chiusure - S. Leonardo

F. 121 IV; 1707939, 4783538; 377m slm; argille; versante collinare; fosso della Borraia, bor- ro Ponticelli; area boschiva; edificato

Cronologia: 1257-1390 Notizie storiche

La chiesa scomparsa di S. Leonardo viene ricordata nelle decime dei secoli XIII e XIV, e ri- sulta annoverata tra gli edifici religiosi della diocesi aretina esistenti intorno all’anno 1390. Da una recente indagine sulle tavolette preparatorie dell’estimo senese (1318-1320) è stato possibile ubicare la struttura religiosa all’interno del borgo di S. Angelo a Luco, ovvero l’at- tuale abitato di Chiusure.

Bibliografia

BARLUCCHI c.s.; GIUSTI-GUIDI 1942, p. 101; GUIDI 1932, pp. 76, 87; LAMI, III, pp. 1594-

1603; PIERI-VOLPI 2006, p. 57. Fonti d’archivio

ASS, Estimo, Tavola delle Possessioni, 328.

90. Chiusure - S. Michele Arcangelo

F. 121 IV; 1708022, 4783517; 370m slm; argille; versante collinare; borro Ponticelli, fosso della Borraia; area edificata; edificato

Cronologia: 714 - età contemporanea Notizie storiche

Nel 714, viene menzionato il monastero di S. Angelo (o Arcangelo) ad lucum nel contesto della controversia tra i vescovi di Siena e di Arezzo per il possesso di alcune pievi. Fon- dato nei primissimi anni dell’VIII secolo da Zottone, figlio del gastaldo senese Wilerat, il

monasterium doveva configurarsi piuttosto come un oratorio privato, similmente ad altre

fondazioni promosse da personaggi di alto rango sociale. Dalla inquisitio del 715 condotta da Gunteram, notaio regio, sappiamo che la chiesa possedeva un popolo di fedeli che do- veva estendersi almeno in due vici, come sembrano comprovare i luoghi di provenienza di alcuni uomini ricordati nello stesso documento (Iohannes de vico Grecena e Mario de

vico Ceune). Dopo la fase longobarda, S. Angelo viene ricordato nuovamente dalle decime

papali due-trecentesche e dalla tavola delle possessioni degli anni 1318-1320. Una recente e più attenta rilettura di quest’ultima fonte, colloca l’edificio religioso in luogo detto Prato, identificabile nelle vicinanze dell’attuale podere Bellaria, e non all’interno dell’omonimo borgo come era stato precedentemente pubblicato dal Passeri. Soltanto in seguito, quindi, la chiesa fu trasferito nell’abitato di S. Angelo a Luco, ovvero l’odierno nucleo di Chiusure; di sicuro era qui ubicata nel 1423 quando gli uomini del luogo richiesero alle autorità senesi di costruire un nuovo castello sul poggio di ”S. Angelo a Luco, dov’è oggi la chiesa”. Il fabbrica- to, riportato dalle fonti nella parte sommitale di Chiusure fino agli inizi del XIX secolo, venne ricostruito nel 1841 nel sito attuale; alla base dell’abbandono e della riedificazione della struttura più a valle, ci sono gravi ragioni statiche, rimarcati anche in una perizia compilata dall’ingegner Pini nel 1834.

Bibliografia

BRUHL 1973, n.13; GASPARRI 1990, p. 244; GIUSTI-GUIDI 1942, p. 101; GUIDI 1932, pp. 76, 87; LAMI, III, pp. 1594-1603; LUCATTI 1989, p. 12; MARONI 1973, p. 215; PASQUI 1899, nn. 3, 5, 6, 7; PASSERI 1994, p. 11; PASSERI 2002, p. 124; PECCI 2010, pp. 195-196; PIERI-VOLPI 2006, p. 57; SCHIAPARELLI 1929, nn. 17, 19, 20; VIOLANTE 1982, pp. 1028-1030.

Fonti d’archivio

ACA, 589, relazione sopra la chiesa di S. Michele Arcangelo a Chiusure, 13 novembre 1834; ASS, Catasto Generale Toscano, Asciano, sez. DD, n. 336; ASS, Estimo, Tavola delle Posses-

sioni, 328.

91. Cipollona

F. 121 IV, 1701749, 4787731; 260m slm; argille; sommità collinare; borro di S. Lucia, borro La Causa; area edificata; edificato

Cronologia: 1169 - età contemporanea Notizie storiche

Nel 1169 vengono donati al monastero di Rofeno alcuni beni in luogo detto Cipollona in

Camporia, compreso nel territorio del castello di Montebernardi.

Bibliografia

92. Collanza

F. 120 I; 1695171, 4794136; 249m slm; argille; sommità collinare; borro Rigo, Il Fossatone; area edificata; edificato

Cronologia: XIII secolo - XV secolo Notizie storiche

Collanza (dal Trecento S. Giovanni in Collanza), viene ricordata come sede di una comunità del contado senese nei vari registri fiscali redatti tra XIII e XV secolo. La tavola delle pos- sessioni degli anni 1318-1320, in particolare, registra nell’area in questione la presenza di un abitato sparso che si estendeva in più luoghi contraddistinti da toponimi oggi non più riconoscibili nella cartografia.

Bibliografia

GINATEMPO 1988, p. 608; PASSERI 1994, pp. 34-35; REDON 1982, pp. 17, 179, pianta rias- suntiva; REDON 1999, p. 290, pianta riassuntiva; VENEROSI PESCIOLINI 1934, p. 165.

93. Collanza - S. Giovanni

F. 120 I; 1695252, 4794120; 249m slm; argille; sommità collinare; fosso Rigo, Il Fossatone; area edificata; edificato

Cronologia: 1187 - età contemporanea Notizie storiche

La prima menzione della chiesa risale all’anno 1187, quando in un documento compaiono come testimoni presbiter Martino e presbiter Guido di S. Iohannis de Collansoli. Annoverata nelle decime di XIII e XIV secolo, nel 1363 la chiesa beneficia di un lascito di tre fiorini da parte del pittore senese Buonaccorso di Pace, per il restauro dei propri edifici. Nel 1409 la struttura religiosa viene ricordata in un elenco diocesano, mentre l’anno successivo, con decreto del vescovo senese, viene accorpata al convento vallombrosano di S. Michele Ar- cangelo a Siena. Il fabbricato della chiesa risulta restaurato quasi completamente nel XIX secolo.

Bibliografia

GIUSTI-GUIDI 1942, p. 144; GUIDI 1932, pp. 107, 114; LUSINI 1901, pp. 260, 268; MERLOTTI, pp. 142-143; SCHNEIDER 1911, nn. 331, 659.