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I beneficiari ERP: una popolazione in via di trasformazione

5.2 La politica abitativa locale

5.2.2 L’edilizia residenziale pubblica a Bologna

5.2.2.2 I beneficiari ERP: una popolazione in via di trasformazione

Al fine di avere il quadro della situazione più completo possibile circa le trasformazioni che si stanno sviluppando nell’ambito del bisogno abitativo locale, il Comune di Bologna ha di recente pubblicato un rapporto sulla domanda di casa che ha preso in esame tre graduatori locali: la graduatoria ERP4-2015 (ultima graduatoria ERP disponibile al 2016), la CALM18 (ultima graduatoria del canone calmierato disponibile al 2016) e la FNL2015 (ultima graduatoria del contributo del Fondo affitti disponibile al 2016). Per una lettura più approfondita delle ultime due graduatorie si rimanda al report locale (Comune di Bologna, 2016), mentre l’attenzione verrà qui concentrata sulla domanda prodotta per accedere agli alloggi ERP, mettendo a confronto il profilo della popolazione che ha richiesto un alloggio ERP nel 2015 e quello della popolazione che invece lo abitava al 2016.

La graduatoria ERP4-2015è una graduatoria per l’accesso all’alloggio popolare del

Comune di Bologna, resa pubblica nel maggio 2016, composta da 5.332 domande e analizzata appunto in un recente rapporto locale (vedi Comune di Bologna, 2016), da cui vengono prese parte delle informazioni qui riportate. I dati sui beneficiari ERP sono stati invece reperiti grezzi presso il settore Politiche Abitative del Comune di Bologna (ultima estrazione: gennaio 2017).

Prendendo in esame gli aspetti comuni ai due gruppi di soggetti coinvolti, sono state considerate le evoluzioni riguardanti le fasce di età presenti, la cittadinanza, la

composizione numerica e il reddito dei nuclei famigliari55.

• Fasce d’età

Sorvolando sulla condizione dei minori che non possono produrre domanda ERP ma che sono naturalmente coinvolti nella popolazione che vive gli alloggi popolari (il 19% del totale), le differenze riscontrate che possono qui essere evidenziate riguardano la popolazione adulta.

55 Il limite principale dell’indagine è che mentre la popolazione dei beneficiari viene vagliata nella sua totalità, per le caratteristiche “età” e “cittadinanza”, i dati relativi agli aspiranti beneficiari riguardano solo i “richiedenti” e non tutti i membri delle famiglie coinvolte.

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Se sia nella domanda ERP del 200956 che in quella del 2015 la fascia d’età

“lavoratrice” (18-65 anni) coinvolgeva quasi la totalità delle domande prodotte (rispettivamente il 90% e il 94% del totale), essa interessa il 57% delle persone che già abitano un alloggio ERP (pari al 68% degli adulti). Tra i beneficiari si trova invece una più alta quota di persone anziane, pari al 32% degli adulti; fascia di età che tra i richiedenti era invece pari al 10% nel 2009 e scesa al 7% nel 2015 (vedi Tabella 5.2.2.2.1.).

Tabella 5.2.2.2.1. Fasce di età – domanda ERP 2015 e beneficiari ERP 2016

Fonte dato Fasce di età

18-44 45-64 65-69 ≥70 Tot. adulti

N/a % N/a % N/a % N/a % N/a %

Domanda ERP4-2015 3.256 61 1.711 32 170 3 195 4 5.332 100

Beneficiari ERP 2016 7.140 35 6.731 33 1.347 7 5.048 25 20.266 100

Fonte: elaborazione personale su dati del Comune di Bologna, 2016; adattato da Comune di Bologna (2016)

Questa situazione può avere spiegazioni contestuali ma essere anche l’effetto di due meccanismi.

Come vedremo nella sezione successiva (Cittadinanza), l’aumento della domanda da parte di persone straniere ha certamente contribuito alla diminuzione dell’età media dei richiedenti; il fenomeno migratorio extranazionale, ancora relativamente giovane in Italia, coinvolge infatti soprattutto persone in età lavorativa, per cui rappresentano effetti in parte scontati sia quello dell’innalzamento della domanda tra i giovani, sia la

contestuale diminuzione della domanda tra gli anziani57. D’altra parte, però, non va

dimenticato che l’alloggio popolare è uno strumento di supporto capace di produrre effetti positivi sul lungo periodo ed inadatto generalmente a funzionare come ammortizzatore di breve durata; ciò anche a fronte del pubblico di beneficiari che incontra, spesso in difficoltà irrisolvibili in brevi intervalli di tempo. Questo porta a considerare l’importanza del turn-over all’interno degli alloggi popolari, dove la

56 Il 2009 viene qui preso come riferimento perché risulta l’ultimo anno, prima del 2016, in cui il Comune di Bologna ha pubblicato un’analisi della graduatoria ERP locale.

57 A tal proposito va notato che all’aumentare dell’età dei beneficiari è riscontrabile la diminuzione della percentuale di cittadini non italiani coinvolti, stesso trend verificato nella domanda ERP del 2015.

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stabilità residenziale è molto elevata e in cui non di rado chi entra, finisce per abitare gli alloggi per molti anni. Un’ulteriore analisi ha permesso infatti di verificare che, ad esempio all’interno degli alloggi ERP di Bologna, annualmente cambia solo il 2% dei beneficiari58.

Non vanno poi escluse le dinamiche che riguardano il circolo vizioso in cui possono imbattersi i beneficiari e che può portarli a permanere in alloggi pubblici, per periodi anche molto lunghi, nell’ottica del mantenimento di un “privilegio” che può invece rivelarsi una sorta di gabbia all’emancipazione; né il dato sull’impoverimento dei giovani in Italia e la crescente difficoltà per la popolazione under 35 di accedere a mutui e misure mirate a questo target di utenti nel settore immobiliare (Lodi Rizzini, 2013). Entrambe contribuiscono infatti a delineare i tratti di locatari e aspiranti beneficiari ERP concorrendo alla trasformazione cui gli alloggi sociali stanno andando incontro.

• Cittadinanza

Rispetto alla cittadinanza di chi aspira a un alloggio ERP già il Comune di Bologna (2016), nel rapporto del 2016, aveva mostrato un cambio di direzione nella domanda di casa: dal 2009 al 2015 era cresciuto, infatti, il peso dei richiedenti non italiani, passati dal costituire una minoranza (il 40% delle domande) ad essere la maggioranza (60% delle domande) (Ibidem, p. 35). I residenti stranieri in alloggi popolari, nel 2016, erano invece il 32% del totale.

Non tutte le cittadinanze, naturalmente, sono state interessate nel medesimo modo: una grossa quota di domande nell’ERP4-2015 era arrivata da persone originarie del Bangladesh (9%), della Romania (8%), del Marocco (8%), della Moldavia (5%), delle Filippine (4%), del Pakistan (4%) e dell’Ucraina (4%). Allo stesso modo, sul totale dei beneficiari ERP al 2016 sappiamo che le cittadinanze maggiormente presenti sono quella marocchina (8%), bangladese (3%) e romena (3%).

Seppur le percentuali sul totale rimangano contenute (a fronte della rilevante quota di persone italiane) è significativo e va considerato con attenzione il “bisogno relativo”

58 L’analisi è stata realizzata utilizzando i dati resi disponibili dal Settore Politiche Abitative del Comune di Bologna e da Acer Bologna relativi agli assegnatari ERP del periodo 2012-2016.

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di alcuni gruppi nazionali non autoctoni. La graduatoria ERP4-2015 permetteva di verificare, ad esempio, che il 32% dei residenti provenienti dal Bangladesh aveva i requisiti per accedere ad un alloggio popolare, lo stesso accadeva per il 28% delle persone nigeriane e per il 23% di quelle marocchine. Una situazione molto simile si verifica prendendo in considerazione la cittadinanza dei beneficiari ERP del 2016: a fronte del 6% del totale dei residenti a Bologna coinvolti, la cittadinanza italiana è interessata per il 5% ma, ad esempio quella marocchina risulta coinvolta per il 51%, quella tunisina per il 41%, quella eritrea per il 38%, e così via (vedi Tabella 5.2.2.2.2).

Tabella 5.2.2.2.2 Beneficiari ERP 2016 su totale dei residenti a Bologna per cittadinanza

Cittadinanza (Paese) N/a (%) a Bologna In ERP Marocco 3.927 2.014 51 Tunisia 1.204 489 41 Eritrea 485 185 38 Egitto 661 130 20 Nigeria 828 154 19 Bangladesh 4.917 813 17 Perù 1.314 182 14 Sri Lanka 1.378 157 11 Albania 2.643 293 11 India 763 76 10 Pakistan 4.062 343 8 Ucraina 3.736 277 7 Moldavia 4.011 296 7 Romania 9.450 662 7 Polonia 1.099 62 6 Filippine 5.277 294 6 Italia 328.721 16.913 5 Cina 3.670 149 4 Altra cittadinanza 10.221 1.478 14 Tot. 388.367 24.967 6

Fonte: elaborazione personale su dati Comune di Bologna, 2016

Si segnala, inoltre, che se alcune cittadinanze risultano sovra-rappresentate all’interno degli alloggi ERP, ci sono alcune zone della città in cui questa situazione si acutizza e, anche in questo caso, non in modo indifferenziato per tutti i cittadini non italiani, bensì, in relazione alla cittadinanza e alla zona territoriale presa in considerazione. Se

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il 51% delle persone marocchine residenti a Bologna abita in un alloggio ERP, il 16% dei marocchini residenti in zona “Irnerio” vive in un alloggio popolare, mentre la stessa cosa accade per l’83% di quelli residenti in zona “Barca” (182 persone su 219 residenti marocchini). Le persone tunisine, coinvolte per il 41% in alloggi popolari, sono solo il 3% della zona “Murri” ma arrivano al 66% dei residenti tunisini della zona “San Donato” (112 persone su 169 in totale).

Situazione analoga si registra anche per le cittadinanze meno numerose in città: i nigeriani in ERP sono il 45% dei residenti nella zona “Barca”; i bangladesi il 49% della zona “Barca” e lo 0% della zona “S. Viola”; i peruviani il 34% nella zona “San Donato”; le persone provenienti dallo Sri Lanka, le quali per l’11% vivono in un alloggio popolare, in zona “Bolognina” rappresentano soltanto il 3% (cioè solo 6 residenti su 218) ma a “San Donato” diventano il 46% all’interno di una casa popolare con 67 residenti coinvolti sul totale di 145; medesima situazione per le persone albanesi: su 205 residenti a “Santa Viola” e nessun beneficiario ERP, a “San Donato” il 26% dei residenti albanesi (42 persone su 162) vive in un alloggio popolare (vedi Tabella 5.2.2.2.3.).

• Nuclei famigliari

Anche i nuclei famigliari che accedono all’edilizia residenziale pubblica stanno evolvendo col passare degli anni. Al 2016 10.629 nuclei abitavano un alloggio ERP e si distribuivano come illustrato nella Tabella 5.2.2.2.4, con una predominanza dei piccoli nuclei: il 37% delle famiglie era composto da single, il 30% da due componenti, dunque quasi il 70% delle famiglie beneficiarie comprendeva nuclei con al massimo due componenti.

La domanda ERP4-2015 ha mostrato, però, una richiesta di abitazione in parte differente, perché i nuclei con uno o due componenti rappresentavano solo il 40% del totale, mentre i nuclei con almeno 4 componenti arrivavano al 36%.

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Tabella 5.2.2.2.3. Cittadinanze – beneficiari ERP 2016 (su totale dei residenti a Bologna per cittadinanza) per zona statistica

Cittadinanza

Zone statistiche – Comune di Bologna

Barca Bolognina Borgo Panigale Corticella Lame S. Viola Costa Saragozza Saffi Marconi Malpighi S. Donato S. Vitale Galvani Murri Irnerio Mazzini S. Ruffillo Colli

% relativa in ERP Albania 19 12 11 4 20 0 10 15 4 5 26 15 13 5 0 7 10 0 Bangladesh 49 19 3 2 28 0 30 5 4 4 40 21 10 6 8 8 26 0 Cina 7 2 3 2 0 0 0 4 0 15 15 3 63 5 0 9 0 0 Filippine 7 4 2 3 34 2 4 6 8 1 26 6 9 0 0 2 11 0 India 51 6 0 0 0 27 0 20 0 0 14 9 0 0 0 0 12 0 Italia 8 6 3 4 15 2 3 5 2 2 16 6 2 1 1 4 5 0 Marocco 83 40 29 17 59 27 56 49 32 22 80 65 45 26 16 44 71 0 Moldavia 6 6 2 1 22 0 5 7 10 7 16 14 11 4 4 2 16 0 Nigeria 45 12 8 5 16 17 7 18 0 0 35 31 46 0 7 0 30 0 Pakistan 6 6 5 0 20 0 26 8 5 24 18 12 0 7 7 2 7 0 Perù 16 14 2 10 19 7 20 24 9 2 34 15 3 7 5 7 20 0 Polonia 6 12 3 0 11 0 5 2 19 0 13 6 9 0 0 3 6 0 Romania 5 7 2 2 19 2 9 6 6 2 20 8 9 1 6 1 12 0 Sri Lanka 0 3 1 0 27 0 10 16 27 4 46 13 13 6 0 8 15 0 Tunisia 49 32 15 10 61 18 52 47 37 46 66 52 46 3 19 35 43 0 Ucraina 14 6 3 8 8 4 1 4 6 2 24 13 2 1 9 2 10 0 Altre Cittadinanze 30 17 6 7 33 3 11 14 4 3 45 17 8 4 1 13 19 0 Tot. 10 8 3 4 17 3 4 6 3 3 20 8 3 1 2 4 7 0

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Tabella 5.2.2.2.4. Nuclei famigliari - domanda ERP 2015 e beneficiari ERP 2016

Fonte dato

Nr. componenti nuclei famigliari (%)

1 2 3 4 ≥5

ERP2-2008 40 23 18 13 7

ERP4-2015 23 17 24 23 13

Beneficiari ERP 2016 37 30 14 9 10

Fonte: elaborazione personale su dati Comune di Bologna, 2016; adattato da Comune di Bologna (2016)

Rispetto alla domanda ERP, l’aumento delle famiglie numerose richiedenti è attribuibile al generico aumento della domanda di casa proveniente da persone non autoctone. Nella domanda ERP4-2015, infatti, i nuclei con 4 o 5 componenti e quelli con più di 5 componenti avevano un “capofamiglia” non italiano nel 77% e nel 74% dei casi e costituivano in totale il 36% delle domande prodotte.

Tra i beneficiari ERP 2016, dove circa il 20% delle famiglie è costituito da almeno 4 componenti, non è verificata la stessa tendenza. Nel caso delle famiglie con 4 componenti vi è una preponderanza di persone italiane (57%) mentre nel caso di famiglie con almeno 5 componenti una preponderanza di quelle non autoctone, seppur meno marcata rispetto ai tratti della domanda di casa (53% del totale).

• Reddito

Il reddito è il dato principale capace di indicare l’impoverimento della popolazione che cerca di accedere agli alloggi popolari. Se Federcasa (2015) ha documentato che un terzo delle persone che vivono in ERP in Italia possiede un reddito inferiore a 10.000 Euro, sappiamo che a Bologna il 16% dei beneficiari ERP nel 2016 registrava un valore ISEE inferiore a tale cifra; nella domanda di casa prodotta nel 2015, invece, il 78% dei

richiedenti (4.134 nuclei famigliari) aveva un reddito effettivo59 inferiore a 10.000 Euro

e il 91% un ISEE inferiore a 10.000 Euro. Tra i locatari si registra un ISEE medio di 8.800 Euro, valore che sale a 9.800 Euro per gli italiani e scende a 4.000 Euro per i non italiani.

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Tra i richiedenti ERP del 2015, però, l’ISEE medio era di 4.400 Euro (in particolare 5.500 Euro per gli italiani e 3.800 Euro per i non italiani) (vedi Tabella 5.2.2.2.5).

Tabella 5.2.2.2.5. Valore ISEE – Domanda ERP e Beneficiari ERP

Fonte dato

ISEE60 medio (€)

Autoctoni Non autoctoni

Domanda ERP4-2015 4.455 5.473 3.789

Beneficiari ERP 2016 8.836 9.854 4.076

Fonte: elaborazione personale su dati del Comune di Bologna, 2016; adattato da Comune di Bologna (2016)

Due considerazioni meritano spazio. Da una parte appunto quella relativa all’impoverimento della popolazione. Con il passare del tempo si stanno abbassando i redditi di chi accede all’edilizia pubblica e stanno aumentando i livelli reddituali nulli: tra la domanda di casa del 2009 e quella del 2015 le persone con ISEE pari a zero sono passate dal 12% al 15% dei richiedenti (ovviamente a fronte di due graduatorie con un totale di richiedenti differente) e all’interno degli alloggi ERP il 14% dei nuclei famigliari ha reddito nullo. D’altra parte merita attenzione la condizione di maggiore svantaggio in cui versano i non autoctoni. In questo caso, infatti, scende l’ISEE medio, sia tra i beneficiari ERP, sia tra chi ha fatto domanda nel 2015 e aumenta la quota di soggetti con ISEE nullo: se all’interno degli alloggi popolari il 22% degli stranieri ha ISEE pari a zero, nella domanda di casa del 2015 circa il 50% dei richiedenti con ISEE nullo aveva cittadinanza non italiana.

Per concludere questo paragrafo è quindi importante sottolineare che la popolazione che vive gli alloggi ERP è evidentemente una popolazione in via di trasformazione: i richiedenti sono giovani, soprattutto stranieri e c’è una quota più alta di famiglie numerose rispetto al passato. Questa “nuova” popolazione va a convivere con un pubblico di locatari invece per lo più anziani, soli o in piccoli nuclei famigliari, e ancora soprattutto italiani.

60 Il valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) permette di calcolare la condizione economica famigliare e viene calcolato in base al rapporto tra redditi, patrimoni mobiliari e immobiliari, numero dei componenti e tipologia del nucleo famigliare secondo una scala di equivalenza stabilita per legge.

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Non si può prescindere da questi elementi se l’obiettivo è quello di valutare come il mix cittadino può evolvere, anche a fronte, in particolare, della concentrazione spaziale di cui sono caratterizzati gli alloggi ERP nella città di Bologna.