Vergine proteggitrice da
una
parte,quellodella città(necessarioad
indicareilpaese,pressocui lamoneta
sieraconiata),emedesimamente
ia effigie dell’altroprotettors.Savino,collatutelatacittà dall'altra,parechealtritipimeglio che questinon
dovesserritrarreleprime
monete:protettrice; com-protettore;indicazionedellacittà. Cosìtrovasi av-veratochelaprima moneta
sisegnasseinquello, alcuionorefosseilmaggior tempiointitolato;e la metropolitana nostra antichissima portò appun-toiltitolodellaVergineassunta.Da
questapassandoalladescrizionedella se-conda moneta,vedesinellaparteanticaattornoaduna
crocefiorata,postaentroun
cerchiodipunti, laepigrafe:S
.MARIA. .NOSTRA.
Presentail ri-versoentroun
giroa puntiniilbustodella Ver-gineconfralebracciailBambino, amendue
ador-nidinimbisulcapo;elaiscrizioneCIV1TATIS FIRMI,
collaparolaFirmi
scrittacome
sivedeper intero,a differenza dell’antecedente.È
lamoneta
dirame
coniataper piccolo,epesasoligraniotto.Le
ragionistesse,checifecer decidereatenerelaprima
descrittamoneta
del principio del secolo terzodccimo,cifancredere chedinon
molto po-sterioresialapresente, correndofraicaratteri specialmentesìdell’unaesìdell’altratuttala si-miglianza.Non
èpoidapassarsela diuna
breveos^servazione.
Abbiamo
veduto chelemonete fermane hanno
costantementeVRB.
FIR.,mentre
ledue
no-streportanoCivitatisFirmi.Non
faremociòpuntel-(i)Zeccheitalianet.3, p.i36e 2o5.
3
34
Jo allanostra opinione,certo essendochela parola
Urbs non
differisceinsostanzadalCivitas;ma
èpur
da considerare cheVUrbs
fusempre
più ono-revole delCivitas,esprimendo
ilcaput gentis;e notisi araffermarelanostracongettura suU’antichi-tàdelledue
monete,cheintuttelealtre diFér-mo,
incominciatosiaporre l’aggiuntoYR13S non
silasciòmaipiù;
onde
inaltraepocadimezzonon
sisaprebbe render ragionedelcangiamento della epigrafe,
abbandonato
poisubitodibelnuovo,Descrittele
monete fermane
edite edue
ine-dite, ebrevemente
esposto ilparernostro in-tornoallemedesime, innanzidipassareadireal-cun
chedellealtre,cheal secoloXV
fuordi que-stionesiriferiscono, voglianoseguireilmetodo deb
lapiù parto de’monetografi, chelastoriamonetaria di
una
cittàmaidalla civilenon
iscowpagnano;ed
accennati perciòcon brevitàgliavvenimenti prin-cipali del secoloXIII,daremo
quindiconcise no-tiziedei novesignori, chedal1321 al1520
ten-neroilreggimentodellacittànostra(1).1
Le
storiemunicipalidellaMarca
cipresenta-no
infelicissimolostato di questaprovincia nel secolo lerzodecimo. Nel1208
ilcontediColanola corseed invase tuttaquanta, esercitandovi assai crudeltà;nèvalsecheilponteficeInnocenzoIII(?)Ileh.avv. CastellanonellasuaOpera:,,Lostato pon-tificione'suoi rapporti geografici, storici e politici.Roma1837, pag. 432;» accenna pocosapersi de’particlari signori diFermo.
Edeibendice:da checiòchesisadiessideducesi da crona-cheinedite, edaaltreopere pubblicatebensìconlestampe
;
madiqualcherarità.
35 contrapponessea costuiAzzone
VI marchese
d’Este;perchè,
prima
dipervenireallaimpresa di scaccia-redallaprovinciailtiranno, cessò di vivere. Inve-stito peròdellaMarca
ilsuofiglioAldovrandino, chedivalorenon
lacedeapunto
alpadre,venne qua
nel1214
econ moltevittorielaricuperòda’nemici(1);
ma
vollesventura che nel1515
sene morisse.A
questosuccesseAzzone VII,investitopur
dellaMarca da
OnorioIII;ma
pocovidurò. Ven-nero quindilecontinuesedizioni nellanostracittà, e leguerre chesempre
siebbe,cogli ascolani spe-cialmente;poichénelMCGXLVI
die martis(dieta) mensis septembris fuerunteonflictiasculani perfir-manos
incapitamontis; nelMCCLXXX
fuerunt debellatiasculaniper firmanosapud
castrums.Be-nedica
(2).Oltredichealtreguerre successerofra questedue
città;chedique’tempidi bestiale igno-ranza, l’ammazzarsiper gare municipali stimavasi ilpiùbelpregio.La
cittànostra,che nel1222
aveapreparatolearmi
per iscacciarel’esercitodi FedericoII, nel1241 dovettecedereallaforza diquel
conquistatore.Nel 1256
caddeinpotere del reManfredi.Di questotempo
fu,che ancheinFer-mo
cominciaronoad
insanguinarsiguelfie ghibel-lini;surserodimezzo
allemoltefazionipotenti ba-roni, altride’qualiavrianoamato
laservitù, altri la libertàdella patria.Questabuon tempo non
eb-be nèl’unà,nèl’altra:imperocchélibertànon può
darsi inuna
guerracivile quasicontinua,nèscr-ii)Muratori,Anticli.estensi cap.3ye4'Rinaldi,Ann. ec-cles.ann.iai3.
(3)AnnalesfinnaniAutouiiNicolai.
36
vitadove
un
tirannonon
abbia coirimpero tocca-to ilsommo
delpotere.Diversidique* principali signori,chedai castellilorosidavannome,
furon GentilediMogliano,Roggieroda Fallerone, Fidi—smondo
da Monteverde, Valerio da Massa, Claudia daPetriolo,Anseimo
da]Smcrillo,Gualtierida Lo-roed Andronico da Monteverde.IguelfidiFer-mo
nel1270azzuffatisi nellepianure delTenna
con RoggieroLuppi
loropodestà,ma
diparte ghi-bellina,l’uccisero(1).Inquestosecolo,eprecisa-mente
nel1236,si fabbricòlanuovafortezzanel Girfalcoo Girone;sulqualecisiapermessodi fa-requalcheosservazione.Appellasianche oggi Gi-ronequella vasta e deliziosapianura,che sorge nel-lavettadel colle,postonelmezzo
della città: il qualnome,
cheab anticosiappartenevaalla roc-ca,èrimasealluogoov’erasituata. Di -fatto ab-bianovistonellemonete
diFrancesco Sforzail tor-reggiarne castellocoll’appellazionediGò'falcus^e lo Sforzastessodatavalesuelettere:Ex
Girifal-co7iostroflrmiano,invito PetroetPanilo(2);per lochenon
èdubbiosidebba
intenderlarocca(3),(i)Ant.di Niccolò,Op.cit, (a)Machiavelli, Stor. fiorentine.
(3)DellaparolaGirone pareaiabbialadefinizione nel D«-Cange: Ziro prapugnaculispecies Italis; cbartaanno