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33 Benvoglienti e dello Zannetti (1) : il nome della

Vergine proteggitrice da

una

parte,quellodella città(necessario

ad

indicareilpaese,pressocui la

moneta

sieraconiata),e

medesimamente

ia effigie dell’altroprotettors.Savino,collatutelatacittà dall'altra,parechealtritipimeglio che questi

non

dovesserritrarrele

prime

monete:protettrice;

com-protettore;indicazionedellacittà. Cosìtrovasi av-veratochela

prima moneta

sisegnasseinquello, alcuionorefosseilmaggior tempiointitolato;e la metropolitana nostra antichissima portò

appun-toiltitolodellaVergineassunta.

Da

questapassandoalladescrizionedella se-conda moneta,vedesinellaparteanticaattornoad

una

crocefiorata,postaentro

un

cerchiodipunti, laepigrafe:

S

.

MARIA. .NOSTRA.

Presentail ri-versoentro

un

giroa puntiniilbustodella

Ver-gineconfralebracciail

Bambino, amendue

ador-nidinimbisulcapo;elaiscrizione

CIV1TATIS FIRMI,

collaparola

Firmi

scritta

come

sivedeper intero,a differenza dell’antecedente.

È

la

moneta

di

rame

coniataper piccolo,epesasoligraniotto.

Le

ragionistesse,checifecer decidereatenerela

prima

descritta

moneta

del principio del secolo terzodccimo,cifancredere chedi

non

molto po-sterioresialapresente, correndofraicaratteri specialmentesìdell’unaesìdell’altratuttala si-miglianza.

Non

èpoidapassarsela di

una

breveos^

servazione.

Abbiamo

veduto chele

monete fermane hanno

costantemente

VRB.

FIR.,

mentre

le

due

no-streportanoCivitatisFirmi.

Non

faremociò

puntel-(i)Zeccheitalianet.3, p.i36e 2o5.

3

34

Jo allanostra opinione,certo essendochela parola

Urbs non

differisceinsostanzadalCivitas;

ma

è

pur

da considerare che

VUrbs

fu

sempre

più ono-revole delCivitas,

esprimendo

ilcaput gentis;e notisi araffermarelanostracongettura suU’antichi-tàdelle

due

monete,cheintuttelealtre di

Fér-mo,

incominciatosiaporre l’aggiunto

YR13S non

silasciòmaipiù;

onde

inaltraepocadimezzo

non

sisaprebbe render ragionedelcangiamento della epigrafe,

abbandonato

poisubitodibelnuovo,

Descrittele

monete fermane

edite e

due

ine-dite, e

brevemente

esposto ilparernostro in-tornoallemedesime, innanzidipassareadire

al-cun

chedellealtre,cheal secolo

XV

fuordi que-stionesiriferiscono, voglianoseguireil

metodo deb

lapiù parto de’monetografi, chelastoriamonetaria di

una

cittàmaidalla civile

non

iscowpagnano;

ed

accennati perciòcon brevitàgliavvenimenti prin-cipali del secoloXIII,

daremo

quindiconcise no-tiziedei novesignori, chedal1321 al

1520

ten-neroilreggimentodellacittànostra(1).

1

Le

storiemunicipalidella

Marca

ci

presenta-no

infelicissimolostato di questaprovincia nel secolo lerzodecimo. Nel

1208

ilcontediColanola corseed invase tuttaquanta, esercitandovi assai crudeltà;nèvalsecheilponteficeInnocenzoIII

(?)Ileh.avv. CastellanonellasuaOpera:,,Lostato pon-tificione'suoi rapporti geografici, storici e politici.Roma1837, pag. 432;» accenna pocosapersi de’particlari signori diFermo.

Edeibendice:da checiòchesisadiessideducesi da crona-cheinedite, edaaltreopere pubblicatebensìconlestampe

;

madiqualcherarità.

35 contrapponessea costuiAzzone

VI marchese

d’Este;

perchè,

prima

dipervenireallaimpresa di scaccia-redallaprovinciailtiranno, cessò di vivere. Inve-stito peròdella

Marca

ilsuofiglioAldovrandino, chedivalore

non

lacedea

punto

alpadre,

venne qua

nel

1214

econ moltevittorielaricuperòda’

nemici(1);

ma

vollesventura che nel

1515

sene morisse.

A

questosuccesseAzzone VII,investito

pur

della

Marca da

OnorioIII;

ma

pocovidurò.

Ven-nero quindilecontinuesedizioni nellanostracittà, e leguerre che

sempre

siebbe,cogli ascolani spe-cialmente;poichénel

MCGXLVI

die martis(dieta) mensis septembris fuerunteonflictiasculani per

fir-manos

incapitamontis; nel

MCCLXXX

fuerunt debellatiasculaniper firmanos

apud

castrums.

Be-nedica

(2).Oltredichealtreguerre successerofra queste

due

città;chedique’tempidi bestiale igno-ranza, l’ammazzarsiper gare municipali stimavasi ilpiùbelpregio.

La

cittànostra,che nel

1222

aveapreparatole

armi

per iscacciarel’esercitodi FedericoII, nel1241 dovettecedereallaforza di

quel

conquistatore.

Nel 1256

caddeinpotere del reManfredi.Di questo

tempo

fu,che anchein

Fer-mo

cominciarono

ad

insanguinarsiguelfie ghibel-lini;surserodi

mezzo

allemoltefazionipotenti ba-roni, altride’qualiavriano

amato

laservitù, altri la libertàdella patria.Questa

buon tempo non

eb-be nèl’unà,nèl’altra:imperocchélibertà

non può

darsi in

una

guerracivile quasicontinua,nè

scr-ii)Muratori,Anticli.estensi cap.3ye4'Rinaldi,Ann. ec-cles.ann.iai3.

(3)AnnalesfinnaniAutouiiNicolai.

36

vitadove

un

tiranno

non

abbia coirimpero tocca-to il

sommo

delpotere.Diversidique* principali signori,chedai castellilorosidavan

nome,

furon GentilediMogliano,Roggieroda Fallerone, Fidi—

smondo

da Monteverde, Valerio da Massa, Claudia daPetriolo,

Anseimo

da]Smcrillo,Gualtierida

Lo-roed Andronico da Monteverde.Iguelfidi

Fer-mo

nel1270azzuffatisi nellepianure del

Tenna

con Roggiero

Luppi

loropodestà,

ma

diparte ghi-bellina,l’uccisero(1).Inquestosecolo,e

precisa-mente

nel1236,si fabbricòlanuovafortezzanel Girfalcoo Girone;sulqualecisiapermessodi fa-requalcheosservazione.Appellasianche oggi Gi-ronequella vasta e deliziosapianura,che sorge nel-lavettadel colle,postonel

mezzo

della città: il qual

nome,

cheab anticosiappartenevaalla roc-ca,èrimasealluogoov’erasituata. Di -fatto ab-bianovistonelle

monete

diFrancesco Sforzail tor-reggiarne castellocoll’appellazionediGò'falcus^e lo Sforzastessodatavalesuelettere:

Ex

Girifal-co7iostroflrmiano,invito PetroetPanilo(2);per loche

non

èdubbiosi

debba

intenderlarocca(3),

(i)Ant.di Niccolò,Op.cit, (a)Machiavelli, Stor. fiorentine.

(3)DellaparolaGirone pareaiabbialadefinizione nel D«-Cange: Ziro prapugnaculispecies Italis; cbartaanno

n58

apud Ugliel.tom.a, p.368,36g:„ Cumplebeet capellis suiset cur-te inintegro et loto

Z1RONE

supradicticastri Rollandinus inChron.lib. 5.c.i3.„linde inpraesenti dominus Eccelinus fecit fieriunum

ZIRONEM

inAnoale,ettres

ZIRONES

in Mestre,ubi soprastantibus et custodibus constitutis, et licentiato exercltu, reversus est ipsePaduam,Cap.17.Fecitsuoquefieri

ZIRONES

incampofranco,ibiquepositus suprastanlibus et cu-stadibus.„Parisde CcrctainChron.veron.adaunum

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