col-leècerto venutadalcastellochevierapiantato.
Di questo
non diremo
lelodi,essendogiànotoper altriscritti (t)quantofosse rinomatoe forte.Nè
cioccuperemo
dirispondereaLeandro
Alberti,il qualenellasua descrizionedell’Italia riferisce,che soprailnostro collefu
fattoilGirone,fortissima rocca,da
Francesco Sforza;poichétuttisannoche
quivi ioSforzatrovògiàanticoilcastello,eche sololoabbellìperdegnamente
ricevervi lanovella suasposa.Da
questabrevedigressione,doveciha porta-tolarocca fermana, ripigliandoilfilodella storia,apud Muratt.8,col:63a.„ Dom.HenricusDe Egnapotestà s
Veronaeetdom.Icarinusde ìtomanocuntveronensibusineam terramMontagnanaeiritraverunteteamniitigàverunt,etunum
ZIRONEM,
seurocham feceruntinea,,.Nel iaSSlacittàdi Fermocomprò GironemdiMonte Falcone,comedaistromeuto conservatonell’ arch.seg. diquestocomune.NiccolòSpeciale lib.li,cap* ia, della storia di Sicilianomina, CastrumIselae, ijuodGIRONUM
vocant.IlMoranonellaCronicadiModena all’annoi3aocosì parla:„ PassarinuspolitusCarpicastro, for-tissimamluneturrimillam posuit,quamZIRONVM
dixere,,AbbiamodaGiovanni Bazzano, cheilcastello diSavignano di-anzi ribellatoalmarchesed'Este,glifu restituito,,arusticis, seregente
ZIRO NE
percustodesforenses ibidemprò domino archiepiscopoMediolaniexistentes.,,PietroManlioantico scrit-tore, Hist. basii, vatic.cap.7,haleseguentiparole:„ Castel-lum Hadriani imperatorie,quodaedificiumrolundum fuilcum duobusGERONIBVS,
sioecastellis,,.Inuno strumentodell’anno is35 troviamo dachi fuvendutoalministro dipapa Gregorio IX,,medietalemGIRONIS
sivearcis ipsius castride Gualdo, vìdelicetacarbonariis ipsiusGIRONIS
intuscumipsis carbona-riisnelducalodiSpoleto Muratori,Dissertazioni soprale antichità italiane, Disser.XXYI,tomoI.(t)Catalani,Originicantichitàfermanep.19.
38
epartendodal secolodccimoterzo,
verremo
al sus-seguente fecondodifattimaravigliosi eterribili,come
appressodiremo.MercenariodiMonteverde, signoredel castellò dital
nome
(ora umileborgo),fudella nobile, antica epotente famigliadiBriinforte,laqualesi strinseanche in parentado co’Polentanidi Raven-na.Sitenne Mercenariofraisegnaci diLodovico ilBavaro, efu capitanodiparte ghibellinasi inFermo,
esì nelle vicinecitta,e co’suoi fautori po-tèdivenire signorediFermo
nel1331;edallefer-mane memorie
egliappariscepotentissimo findal 1320.Corse!Mercenariomolteterre,echiamato
per aiutoda’ghibelliniosimani sconfissecolacon500
cavallie3000
fanti l’esercitodellachiesa, cui ca-pitanavailmarchese Varano.Per
l'adesionsuaal partito ghibellinonell’anno1324, fu pronunciata controdiluisolennecondanna
dalgiudice gene-ralede’maleficiidellaprovincia.Fu
poscia tratto alpartitoguelfo,dacui franon moltosiritrasse:es’impegnò nel
primo
con tantacaldezza,chefu dichiaratopubblicamenteribelledella chiesa. In-dussealloracollaforza lacittàadichiararsi per l’antipapaNiccolò V, che era Pietro Corbario,il quale consacrò vescovodiFermo un
Vitale dell’or-dinedis.Francesco.Ma
allaperfinemancata in Italia lapotenzadelBavaro,escopertasiFermo
conmoltecittàmarchianein favor della chiesa,eglipentitodellasua condotta,di
nuovo
si rap-paciòconessaed ottenneperdono
(1).Dopo
ave-re tantoafflittalacittàper molti anni, con aver(i)Catalani,Zeccafermanap.37.
Commesso
efattocommettere
multas iniustitias,adulterio,etscelera multaindictotempore(1),il dì
20
febbraro 1340,giàstanchidi luiifermani, nelmentre
che cavalcava fuor portas.Francesco consettecavalieri,uscironodal claustro dis. Pie-trovecchio(poidettos.FrancescodiPaola) al-cuni congiuratiefuucciso, copertodimolte feri-te,equindida’ frati francescani sepoltonudo
,non
solo senzailcompiantodipersona,ma
corila maledizionedell’universale.Dopo
diche armatosi ilpopoloelesseilpretoreeipriori,per reggere ilgovernodellacitta(2).Sigovernò questa per alquanti anni da se;
ma
posciaarrogossi lostessodominio
Gentileda Mogliano
,dellapatriziafamiglia de’NobilidiFer-mo,
giàprode capitanodisuegenti; egiunsealla signorìa favoreggiatoda LodovicoilBavaro.Fune’
primi suoi anni,che ottenneil
comando
delle mi-liziediFermo
controqueidiCivitanova, chester-minò
desolando ancoraleterrevicine.Indidopo
assaitempo, usurpatalapotestàsuprema
della città,ebbe
assaichefarecon Malatcsta daRimino
gene-raidellachiesa,dalquale sebbene sconfitto più volte,il costrinseallafine a ritrarsi assai di lungi;Reggevanel
1348
lacattedra dis.Pietro Clemente VI,eGentileda Mollano eraalloragovernatoredcl-(1)Ant.diNicc.adanu.i34o.
(2
)Siècreduto da alcuno,especialmentedalconte Ales-sandroMaggiori,chefosseMercenariointerraloinnanziil
pri-mo
altare adestraentrandoneltempiodis.Francesco.Il Cata-lani riferisceunsigillo diesso,conleparolegoticamente scrit-te:Meccnarius deMonteViridi.Visiosservacomestemmaun leone rampante.40
lacittàe statofermano;
ma
succedutoadesso In-nocenzoVI
,Gentileincominciò adesercitarvi la sua tiranniavolgendol’anno1352(1). Ilcardinale EgidioAlbornoz spagnuolo,legatogeneraledi tutta l’Italiapelpapa, aveva intrapresodiscacciare o sot-tomettereitiranni,chesieranostabilitinegli sta-tidella chiesa.La
suapiù grand'arte,come
osservaun moderno
storico(2),eraquella di trarreal suopartitoalcunidiquei piccoli signori, loro ac-cordando vantaggiose condizioni. Gentileda Mu-gliano tiranno diFermo,
alleatodelghibclino ve-scovodiMilano ediAldobrandinod’Este, fuilprimo
signore cheilCardinalAlbornoztrasse dal-lasua.Egliinsul finiredel1355 aveva nomina-toGentilegonfaloniere dell’esercitopontificale,e gliavea concedutolasignoriadiFermo
e delsuo territoriocome
feudodellas.Sede(3).Ma
Gen-tile,
non
serbandoladatafede, entrò nellalega co’MalatestidiRimino,cogliOrdelaffi diForlì,e co’ManfredidiFaenza, ecacciòdaFermo
letrup-pe
della Chiesa introdottevida lui medesimo.Il legatoperòtrovavasi abbastanzaforte per Sfida-relalega:cRidolfoVarano
signorediCameri-no
chiese perseilcomando,
cui Gentileda Mo-glianoaveagiàrinunziato.IMalatesti furono di-sfatti,eabbandonarono
lalegasottomettendosial legato: ilche produsse larovinadiGentile: per-ciocchédopo
lasconfitta de’Malatesti deliberòilfi)GencsiusIo.,DerebusAegidiiAlbornotiiimpani.
(a)Sismondi,Delle rep.ital.
(3)MatteoVillani,lib.IV,c.3, p.s5g-Raynaldus, Auaal.
eccl.i354,$•3>PaS-55i.
41 fegatodispartire l’esercitoperesser in
un punto
sopraapiùtiranni,che dimoravansi l’un dall’al-tropocolontani.Furono
pertantolegentisue di-vise intrecorpi,uno
de’quali fudatoa capitana-reaFernando
Blasco,perispingersicontroGentile daMogliano.Sirecò tostamenteilprimo
versole ca-stelladiFermo:
edassaltatoFalcrone,l’ebbe espu-gnatoalprimo
impetofattovi,e nello stessotem-po
si resepadrone
diSantangelo:edopo
avereper dieci giorni dato il guastoa tuttoilcontado diFermo,
incominciò con ogni manieradi bellici tor-mentia combatterelacittà stessa.Rotto indi ilmuro
inuna
banda,ecacciatodi colàilpresidio, ordinòaisoldati accelerasseroper quivil’assalto, esi sforzassero collescale di salireaquella par-te,oveilmuro
piùfacilesioiFriaperavanzarsi.A
questo puntoifermanilevatisiin armi,si fecero a combattere controigentileschi,i quali cacciati a furiaper ogni
banda
sirincastellarono;però so-stenneroperdodicigiorni lostrettissimo assedio, finoache Gentile disperando vittoriaodaiuto,nèvedendo pure scampo
colla fuga,siarresecontutta lasuamiliziaalladiscrezionedel filasco,il qualenon
tantoil ricevèasalvamento,ma
conufficiose preghieregli impetròdalcardinaleilperdono
de’suoidelitti.Questi, avuto l’annunciodella vittoria e resa di
Fermo,
visirecòtantosto:e clementis-simo,com’era inversoquelli chegli sirendevano, bastoglisoloche Gentile da Moglianopartisse su-bitamentedallostatoecclesiastico; onorandolo pe-ròd’alcuni presenti, e dellaspesa pelviaggio. In-contanente ordinòsiristorassero lemura
della città, edilcastellorovinatod’assaidallemacchine
guer-resche: ecompostoviun
governo,vilasciòilBla-42
sco,ccon partedello gentimosse per Ancona.M.t Gentile,
sempre
fedifrago, abusandonon meno
dellaimpunita chedelleriportale beneficenze,si die
nuovamente
allamalavita,eunitoaRuggiero suofigliuoloeadaltriproseliti cominciò ad in-festarelecontrademarchiane; perchèillegato ilcondannò
nelcapo, epresodallesue gentiebbe
insiemeColfigliomozzalatesta(1). Questo car-dinale,grandepoliticoeguerriero,rilevanti van-taggirecòallostatodella Chiesa: poichéinuna
legazionediquattordicianniriconquistòe sotto-miseallas.Sedelatotalitàdeldominio
ecclesia-stico,efu ancheassaibenemerito dellacittà no-straperaverlafrancatadacotaloppressore:e do-vetteancheallora essere assaiin onoreilsuono-me,
leggendosinelcalendarioIobreviarioin co-dicemembranaceo
dell’anticachiesafcrmana: Au-gustusX,kal.iul.obitusdomini Egidii cardinalisde
Yspaniatlequaliparole,secondol’opinione del Catalani(2),vifuronoscrittenel secoloXV, essen-do
lamortedelporporato avvenutainViterbonel 1367.La
qualperdita,come
esprimesiuno
stori-corecente,fu di grave dolore cagionee alla cor-tediRoma
caipopolistessi, iqualiriguardan-do
allamente
eall’ingegno di lui assolveanola suamemoria
dellataccia,ond’era incolpatoin vita perlastranariunionedegliuffici, dicapitanod’esercito cioè,edi prelato disanta chiesa.
(i)Compendiodellaguerrafattadalcard.Albornozdell’
arcid.SavarodiMilelo.BolognapelMontiiCG/j.MalicoVillani, lib.IV,cap.5 a,p‘ag.272;lib.V,cap. 57, p. 33g.Raynaldus, Annal.eccl.i355,§.19, pag.56o.Cron.rim.lib.XV,p.902.
(2)Commentarmideecclesia firmana.