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37 L'appellazione dunque di Girone al nostro

col-leècerto venutadalcastellochevierapiantato.

Di questo

non diremo

lelodi,essendogiànotoper altriscritti (t)quantofosse rinomatoe forte.

ci

occuperemo

dirisponderea

Leandro

Alberti,il qualenellasua descrizionedell’Italia riferisce,che soprailnostro colle

fu

fattoilGirone,fortissima rocca,

da

Francesco Sforza;poichétuttisanno

che

quivi ioSforzatrovògiàanticoilcastello,eche sololoabbellìper

degnamente

ricevervi lanovella suasposa.

Da

questabrevedigressione,doveciha porta-tolarocca fermana, ripigliandoilfilodella storia,

apud Muratt.8,col:63a.„ Dom.HenricusDe Egnapotestà s

Veronaeetdom.Icarinusde ìtomanocuntveronensibusineam terramMontagnanaeiritraverunteteamniitigàverunt,etunum

ZIRONEM,

seurocham feceruntinea,,.Nel iaSSlacittàdi Fermocomprò GironemdiMonte Falcone,comedaistromeuto conservatonell’ arch.seg. diquestocomune.NiccolòSpeciale lib.li,cap* ia, della storia di Sicilianomina, CastrumIselae, ijuod

GIRONUM

vocant.IlMoranonellaCronicadiModena all’annoi3aocosì parla:„ PassarinuspolitusCarpicastro, for-tissimamluneturrimillam posuit,quam

ZIRONVM

dixere,,

AbbiamodaGiovanni Bazzano, cheilcastello diSavignano di-anzi ribellatoalmarchesed'Este,glifu restituito,,arusticis, seregente

ZIRO NE

percustodesforenses ibidemprò domino archiepiscopoMediolaniexistentes.,,PietroManlioantico scrit-tore, Hist. basii, vatic.cap.7,haleseguentiparole:„ Castel-lum Hadriani imperatorie,quodaedificiumrolundum fuilcum duobus

GERONIBVS,

sioecastellis,,.Inuno strumentodell’anno is35 troviamo dachi fuvendutoalministro dipapa Gregorio IX,,medietalem

GIRONIS

sivearcis ipsius castride Gualdo, vìdelicetacarbonariis ipsius

GIRONIS

intuscumipsis carbona-riisnelducalodiSpoleto Muratori,Dissertazioni soprale antichità italiane, Disser.XXYI,tomoI.

(t)Catalani,Originicantichitàfermanep.19.

38

epartendodal secolodccimoterzo,

verremo

al sus-seguente fecondodifattimaravigliosi eterribili,

come

appressodiremo.

MercenariodiMonteverde, signoredel castellò dital

nome

(ora umileborgo),fudella nobile, antica epotente famigliadiBriinforte,laqualesi strinseanche in parentado co’Polentanidi Raven-na.Sitenne Mercenariofraisegnaci diLodovico ilBavaro, efu capitanodiparte ghibellinasi in

Fermo,

esì nelle vicinecitta,e co’suoi fautori po-tèdivenire signoredi

Fermo

nel1331;edalle

fer-mane memorie

egliappariscepotentissimo findal 1320.Corse!Mercenariomolteterre,

echiamato

per aiutoda’ghibelliniosimani sconfissecolacon

500

cavallie

3000

fanti l’esercitodellachiesa, cui ca-pitanavailmarchese Varano.

Per

l'adesionsuaal partito ghibellinonell’anno1324, fu pronunciata controdiluisolenne

condanna

dalgiudice gene-ralede’maleficiidellaprovincia.

Fu

poscia tratto alpartitoguelfo,dacui franon moltosiritrasse:

es’impegnò nel

primo

con tantacaldezza,chefu dichiaratopubblicamenteribelledella chiesa. In-dussealloracollaforza lacittàadichiararsi per l’antipapaNiccolò V, che era Pietro Corbario,il quale consacrò vescovodi

Fermo un

Vitale dell’or-dinedis.Francesco.

Ma

allaperfinemancata in Italia lapotenzadelBavaro,escopertasi

Fermo

conmoltecittàmarchianein favor della chiesa,

eglipentitodellasua condotta,di

nuovo

si rap-paciòconessaed ottenne

perdono

(1).

Dopo

ave-re tantoafflittalacittàper molti anni, con aver

(i)Catalani,Zeccafermanap.37.

Commesso

efatto

commettere

multas iniustitias,

adulterio,etscelera multaindictotempore(1),il dì

20

febbraro 1340,giàstanchidi luiifermani, nel

mentre

che cavalcava fuor portas.Francesco consettecavalieri,uscironodal claustro dis. Pie-trovecchio(poidettos.FrancescodiPaola) al-cuni congiuratiefuucciso, copertodimolte feri-te,equindida’ frati francescani sepolto

nudo

,

non

solo senzailcompiantodipersona,

ma

corila maledizionedell’universale.

Dopo

diche armatosi ilpopoloelesseilpretoreeipriori,per reggere ilgovernodellacitta(2).

Sigovernò questa per alquanti anni da se;

ma

posciaarrogossi lostesso

dominio

Gentile

da Mogliano

,dellapatriziafamiglia de’Nobilidi

Fer-mo,

giàprode capitanodisuegenti; egiunsealla signorìa favoreggiatoda LodovicoilBavaro.

Fune’

primi suoi anni,che ottenneil

comando

delle mi-liziedi

Fermo

controqueidiCivitanova, che

ster-minò

desolando ancoraleterrevicine.Indi

dopo

assaitempo, usurpatalapotestà

suprema

della città,

ebbe

assaichefarecon Malatcsta da

Rimino

gene-raidellachiesa,dalquale sebbene sconfitto più volte,il costrinseallafine a ritrarsi assai di lungi;

Reggevanel

1348

lacattedra dis.Pietro Clemente VI,eGentileda Mollano eraalloragovernatore

dcl-(1)Ant.diNicc.adanu.i34o.

(2

)Siècreduto da alcuno,especialmentedalconte Ales-sandroMaggiori,chefosseMercenariointerraloinnanziil

pri-mo

altare adestraentrandoneltempiodis.Francesco.Il Cata-lani riferisceunsigillo diesso,conleparolegoticamente scrit-te:Meccnarius deMonteViridi.Visiosservacomestemmaun leone rampante.

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lacittàe statofermano;

ma

succedutoadesso In-nocenzo

VI

,Gentileincominciò adesercitarvi la sua tiranniavolgendol’anno1352(1). Ilcardinale EgidioAlbornoz spagnuolo,legatogeneraledi tutta l’Italiapelpapa, aveva intrapresodiscacciare o sot-tomettereitiranni,chesieranostabilitinegli sta-tidella chiesa.

La

suapiù grand'arte,

come

osserva

un moderno

storico(2),eraquella di trarreal suopartitoalcunidiquei piccoli signori, loro ac-cordando vantaggiose condizioni. Gentileda

Mu-gliano tiranno di

Fermo,

alleatodelghibclino ve-scovodiMilano ediAldobrandinod’Este, fuil

primo

signore cheilCardinalAlbornoztrasse dal-lasua.Egliinsul finiredel1355 aveva

nomina-toGentilegonfaloniere dell’esercitopontificale,e gliavea concedutolasignoriadi

Fermo

e delsuo territorio

come

feudodellas.Sede(3).

Ma

Gen-tile,

non

serbandoladatafede, entrò nellalega co’MalatestidiRimino,cogliOrdelaffi diForlì,e co’ManfredidiFaenza, ecacciòda

Fermo

le

trup-pe

della Chiesa introdottevida lui medesimo.Il legatoperòtrovavasi abbastanzaforte per Sfida-relalega:cRidolfo

Varano

signoredi

Cameri-no

chiese perseil

comando,

cui Gentileda

Mo-glianoaveagiàrinunziato.IMalatesti furono di-sfatti,e

abbandonarono

lalegasottomettendosial legato: ilche produsse larovinadiGentile: per-ciocché

dopo

lasconfitta de’Malatesti deliberòil

fi)GencsiusIo.,DerebusAegidiiAlbornotiiimpani.

(a)Sismondi,Delle rep.ital.

(3)MatteoVillani,lib.IV,c.3, p.s5g-Raynaldus, Auaal.

eccl.i354,$•3>PaS-55i.

41 fegatodispartire l’esercitoperesser in

un punto

sopraapiùtiranni,che dimoravansi l’un dall’al-tropocolontani.

Furono

pertantolegentisue di-vise intrecorpi,

uno

de’quali fudatoa capitana-rea

Fernando

Blasco,perispingersicontroGentile daMogliano.Sirecò tostamenteil

primo

versole ca-stelladi

Fermo:

edassaltatoFalcrone,l’ebbe espu-gnatoal

primo

impetofattovi,e nello stesso

tem-po

si rese

padrone

diSantangelo:e

dopo

avereper dieci giorni dato il guastoa tuttoilcontado di

Fermo,

incominciò con ogni manieradi bellici tor-mentia combatterelacittà stessa.Rotto indi il

muro

in

una

banda,ecacciatodi colàilpresidio, ordinòaisoldati accelerasseroper quivil’assalto, esi sforzassero collescale di salireaquella par-te,oveil

muro

piùfacilesioiFriaperavanzarsi.

A

questo puntoifermanilevatisiin armi,si fecero a combattere controigentileschi,i quali cacciati a furiaper ogni

banda

sirincastellarono;però so-stenneroperdodicigiorni lostrettissimo assedio, finoache Gentile disperando vittoriaodaiuto,nè

vedendo pure scampo

colla fuga,siarresecontutta lasuamiliziaalladiscrezionedel filasco,il quale

non

tantoil ricevèasalvamento,

ma

conufficiose preghieregli impetròdalcardinaleil

perdono

de’

suoidelitti.Questi, avuto l’annunciodella vittoria e resa di

Fermo,

visirecòtantosto:e clementis-simo,com’era inversoquelli chegli sirendevano, bastoglisoloche Gentile da Moglianopartisse su-bitamentedallostatoecclesiastico; onorandolo pe-ròd’alcuni presenti, e dellaspesa pelviaggio. In-contanente ordinòsiristorassero le

mura

della città, edilcastellorovinatod’assaidalle

macchine

guer-resche: ecompostovi

un

governo,vilasciòil

Bla-42

sco,ccon partedello gentimosse per Ancona.M.t Gentile,

sempre

fedifrago, abusando

non meno

dellaimpunita chedelleriportale beneficenze,si die

nuovamente

allamalavita,eunitoaRuggiero suofigliuoloeadaltriproseliti cominciò ad in-festarelecontrademarchiane; perchèillegato il

condannò

nelcapo, epresodallesue genti

ebbe

insiemeColfigliomozzalatesta(1). Questo car-dinale,grandepoliticoeguerriero,rilevanti van-taggirecòallostatodella Chiesa: poichéin

una

legazionediquattordicianniriconquistòe sotto-miseallas.Sedelatotalitàdel

dominio

ecclesia-stico,efu ancheassaibenemerito dellacittà no-straperaverlafrancatadacotaloppressore:e do-vetteancheallora essere assaiin onoreilsuo

no-me,

leggendosinelcalendarioIobreviarioin co-dice

membranaceo

dell’anticachiesafcrmana:

Au-gustusX,kal.iul.obitusdomini Egidii cardinalis

de

Yspaniatlequaliparole,secondol’opinione del Catalani(2),vifuronoscrittenel secolo

XV, essen-do

lamortedelporporato avvenutainViterbonel 1367.

La

qualperdita,

come

esprimesi

uno

stori-corecente,fu di grave dolore cagionee alla cor-tedi

Roma

caipopolistessi, iquali

riguardan-do

alla

mente

eall’ingegno di lui assolveanola sua

memoria

dellataccia,ond’era incolpatoin vita perlastranariunionedegliuffici, dicapitanod’

esercito cioè,edi prelato disanta chiesa.

(i)Compendiodellaguerrafattadalcard.Albornozdell’

arcid.SavarodiMilelo.BolognapelMontiiCG/j.MalicoVillani, lib.IV,cap.5 a,p‘ag.272;lib.V,cap. 57, p. 33g.Raynaldus, Annal.eccl.i355,§.19, pag.56o.Cron.rim.lib.XV,p.902.

(2)Commentarmideecclesia firmana.

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