ilqualesisforzò di manifestare la innocenzadi quelcapitano.Indiilconte
pugnò
con vantaggio contro SigismondoMalatestisignorediRimini, ge-nerodi lui(4),ilqualeerasideterminato con Al-fonzoc Filippo Viscontidiricominciare contradi essolaguerra,e dispogliarlo dellaMarca
d’An-cona; divisamentecuida più annierasiposto men-teda’que’potenti. Difattonuovo nembo
comin-ciòad addensarsisulcapoalloSforza,dacché il Malate'sta,ilpontefice,ilduca di Milano,eilre Alfonso controdi luinuovamente
siriunironoe„quasi di tuttelesu* genti,con pochisirifuggì inMontecchio, ,,dovesiaffortificòedifesotanto,cheinbrevetempotutte le
„suegentigliritornarono:,,c posciacontinua chedopola per-ditaavuta„NicolòarrivaloaMilano,cvedutosiaggiratoda
#JFilippo, e intesalarottaclapresadelfigliuolo (Francesco)
„pel doloromoril’anno >445» d’età d’anni 64, statopiù virtuo-,,sochefelicecapitano,,.AncheilCorio, Stor.Mil.ilPoggio, Vit. Nic. Piccinini; eilPollini,StordiPerugia,diconoesser suc-cedutapressoMilanolamortediNicolò.
(i)Lomonaco, Viledc’fumosi capitani d’Italia, inFrancesco Sforza.Pcruzzl,Stor.cit:p.ag5.
(9)NicolòeAdami,1.a,c. 98-(3)Corio,St.Milan. all’anno r445.
(4)Ilconte ebbe anche unafiglianaturalechiamata Drusia-na,laqualesisposòaIacopoPiccinino.Machiavelli, Stor.fior.
|ib.7.
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collegarono.Pareafatoche ladominazione sforze-scadovesseallafinecessarnelPiceno:ribellossi la città diAscoli,ed intromisegliaragonesi, cac-ciatoavivaforzaRinaldo Foglianifratellouterino delconte.Indiagradoagrado, quali per tradi-mento,qualiper ispontanca dedizione,qualiper forza,tuttiicastelliricettaronoglialleati.Peròil contesidecisea
munire
di fortepresidioFermo
eIesiequivi tenersi, tornata già nelpoteredella chiesatuttalaMarca, peruscireamigliortempo
a ricuperareilperduto.Onde
fu cheAlessandro Sforza conforte nervodigentipresestanza aFer-mo, mentre
ilconte Francescorivolse tutto l’eser-citocontroiMalatesta.Ma non
cosi tosto andos-sene,cheifermaninon
volleropiùstare sottoad
alcunadisciplina;traperlanoiadiquella assolu-tapotenza,traperidannidellenon
mai inter-rotteguerre.Il perchèalledue
oredinottedel24 novembre
1445ilpopolofermano
si ammuti-nò, gridando:Vìva
s.chiesaela libertà;ed assal-tòi soldatisforzeschi divisi in tuttiiquartieri del-lacittà(1).A
taleimprovvisotumulto Alessandro elafamiglasirifuggirononellarocca,ilcui pre-sidiopugnò
fortecoicittadininon
pochi giorni; anziinuna
sortitaimprigionò per tradimento i prioridel popolo.Ma
perlacostanzadeifermani(«)Unodiqueiche sostenneilmotodiFermofuCecco Bianchini,ilqualecontre suoifiglicombattèsìgloriosamente perla libertà della patria,che volendosiriconoscere nel mede-simounprodedifensorepelvaloremostratonelconquistodel Girone,fuordinatodalla città,chela nobilprosapia de’Bianchi fosseesente dalle gabelle.Vediillibrode’ registrideli445- e Ruccamadoro,Noti*, stor. diFermoinedite.
79
stessi,cheallapresadellaroccasitravagliavano,
e
per Faiutoaltresìche adessivenne da Giovanni.Forlijmi,che dimorava con lesuegenti in Santan-geloinPontano(1),
ad
Alessandromancarono
le vettovaglie,cosicchéfucostretto diuccidere tutti isuoi cavalli.Ma
indarno, perciocchéalla fine pre-valselafame
enon
potèpiùsostenerla.Non
con-sapevoliifermaniditantaangustia,condiscesero al1pagamento
di10000
fioriniaureiperla cessio-nedellarocca(2),d’onde Alessandrouscìcon tut-telesuegenti,esiritirò inCamerino
(3)pressoisignoriVaranisuoicognati,a’qualifurono
man-datidaifermani molti de’principaligentiluomini della cittainostaggio,onde
ad Alessandrofossero osservatelecondizionipromesse (4).Fu
dinoia grandissimaalcontecagionelanotizia della per-ditadiFermo»
perchèsipartìeglida Fiorenza, e tornòaPesaro,divisandodimuover
nuova guer-ra per riconquistarelaMarca;egiàaveva in or-dinetuttol’esercito,allorchéCosimo
con lettereed
ambasciateilpersuasea lasciarl’impresa,c a(t)Ant.di Nicolò.
(2)LucadiLinda,ovveroBisaccioni,malamenteasserisce chedaifermanisisborsarseroundici milafiorini.
(3)Ilcastello diFermo,situatoinluogofortissimo nella
ci-ma
della collinachestanelmezzodellacittà,riguardato sem-precomel'antemuraledellaprovincia, ecausadi tante guerre, adistanza de'èittadinidiFermofuconsegnatoalpopolodal card.Domenico Capranica d’ordine d’EugenioIVilgiorno del-lacattedra dis.Pietroperesserdemolito:esiconcesse in tal giornoindulgenzaplenaria a chi avessedevotamentevisitatola chiesa cattedrale.(4)Raccamadoro,Not. storiche diFermo.
80
volgersi invecealducato,eascenderea
Roma
;e cosicessònelloSforzalasignorìa diFermo
(1).Questo principe,
comecché
attendesse quasisempre
l’animoall’artedellaguerra,nellaquale fu inveroassaichiaroecelebrato,nondimeno
portòun
grandeamore
allelettere,edacoloro che le professavano.Niuno
scritto, per.quantosappiamo
, cilasciò,cheil facessedistinguerefraicoltivatori dellescienze edeliberalistudi di queitempi.Ma
Filippo daBergamo
cosìparladilui:Era
disom-momento
fieraed
eloquente favella,echeper
fa-condia,grandezza e sapere,gliantichicapitani%senza contrasto,quasidissi,ei soverchio: enel combattere
mai sempre
sìfortunato,che, salvoCe
-sare,
non
dièV
Italiachia petto alui stare si possa(2).Non
cosìtostosi fupartitoAlessandro, cheifcrmanisidierooo furiosamentea guastare dalle
fondamenta
ilcastello,causaprincipaledi tante(i)Ioh.Simonetta,Hist.Fr.Sforti.ie.Stor.fermanecitate, all’anno:4'J6.Corio,Stor.Mil.
(a}11eh.sig.march.Bruti Libcrnti, nella biografiadi San-teTanurzi dettoSantinoda Ripa,sullascoriadelSimonetta edelCorioba mostralodesideriod’indagaresesipotasse attri-buireaquestocelebrecapitano1’onorediaverd-.tounlume anche lontanoall’invenzionedegli attualipontidi(erro, ado-peratidaessonel(434sulTevere,avendone forniitounodi grossissimicanapidetti carnei!,ilquileperchèdinuova forma ed inusitata dettegrandestupore.,,(mpcrcioechò(cosiilSimonetta trad.lib.3, pag.agc3o)fece fare ottocanapigrossissimi, lun-ghiquantoeralalarghezzadelfiume;poividistesescialberi legandolialo pile delrovinato ponte,etdal’uno et l’altro lato netiròdue piùalti,qualifacesserosponda
,etognicosa
co-persedi assi, et incolonùedi legno,lequalificcònelfiume, fermòilponte, aciòche perlasua lunghezzanonvacillasse
81 guerre,
onde
eranostatitravagliati:di cheoltre essercirimasamemoria
ne’nostri cronisti,sene leg-geva ricordo inuna
figulina, che fu giàin casa ilZambecchini
:1446
,20
febbraio fubriccolatoil Girone. Bartolomeo Faccinellasuastoria(1) rac-conta alcunifatti,che accadderoinFermo
negli an-nidella dominazione sforzesca,e particolarmente descrivela cittàela rocca del Girone:Erat ea urbsmagna
, etopulenta, totius Piceni longe munitissima.In
ea eminebat rupesquaedam
tan-taealtitudinis,utex
eaperinde atque e speculaquadam
excelsaomnis propa Piceni ager despecta -retur.In
eiusrupiscacumine
planitievmodica
ine -rat,quae muro
cincta,crebris turribusinterpositis,arcem inexpugnabilem
fecerat.Eam
veroarcem,quod
inorbispropeformam
natura circumcisa ru-pesfuerat,Gironem
vulgo appellabant,quam
qui tenebatuniversam
picentiumprovinciam tumultu ac terrorequatiebat.Nel palazzocomunale
esisteun
dipintorappresentante lafortezzadelGirone,ed
altro sene osservainun
anticomessaledella me-tropolitana, colprospetto orientale del Gìrfalcoe della cattedrale,cheilMaggiori riprodussenelsuo libroDe
firmarne urb.origine.Vedi
ciòche nefu dettodanoinel giornaleletterario di Perugianu-mero 28
del1836. BenedettoMoro
nelsuopoema
:Ut
carpiereviam,et celtitenuerecacumen
Gironis, funditseubiletavirentibusherbis Planities,nitidoqueextructum marmore templum Undique
conspicuam portenditinethera turrim(2).(1)Dereb. gest.abAlpbunsoIncapol. rege,lib.8,fot.a5«
al267.
(2)Raccamadori, Not.stor.ferui.
6
82
Allo Sforzaconlainvestitura della
Marca
fu-ronotribuitituttiiprivilegi,che asi splendido grado andavano uniti(1);fra’qualieraquello del-la zecca.Ed
infatti,come dicemmo,
novemonete
colnome
di lui pubblicòilCatalani, allequaliora si aggiungonoledue
altre da noi rinvenute. In tutte, eccettouna
sola,usòilcognome
dei Viscon-tiionde
parrebbe daprima
chetuttefossero po-steriori almatrimonio
con Bianca Maria.Per
altrocoma
potrà supporsi,chedal1433
al 1441 eglinon
facessemai coniarealcunamoneta
?Ma sap-piamo
che in molti diplomi esaminatidal Catala-ni(2)fin dall'anno1436
sinominava
parimenti Visconti.IlDecembri
nella vita diFrancesco Sfor-za(3)citoglied'impaccioraccontando alc.XIXs Eodem anno
,qui trigesimusprimus
post superio-res a nobis adnotatur(idest1431),BiancaMaria
Philippifilia,quaenunc cum
consorte pariterme
-diolanensispopuliducatum
possidet, Francisco Sfortiae inuxorem
promissaest.IpseFicecomitum
et soceri suidesumpsitinsigniti,