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CAPITOLO 4. ANALISI QUANTITATIVA

4.4. Bristol-Myers Squibb

Bristol-Myers Squibb è una delle principali aziende farmaceutiche a livello mondiale; la società ha sede a New York ed è quotata al NYSE. Produce farmaci da prescrizione in diverse aree terapeutiche, tra cui il cancro, l'HIV/AIDS, le malattie cardiovascolari, il diabete, l'epatite, l'artrite reumatoide e i disturbi psichiatrici.

4.4.1 Gli ESG score

Gli ESG score a disposizione per l’azienda Bristol-Myers Squibb sono quelli relativi agli anni 2007-2016.

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

ESG SCORE A- A- A- A- B+ A- A- B+ B+ B+ x

ESG COMBINED SCORE C+ C+ A- C+ B- C+ C+ C+ B+ C+ x

Tabella 19. ESG score - Bristol-Myers Squibb

L’andamento dell’ESG score è relativamente costante: il range di punteggio è compreso tra A- e B+, quindi un indice sostanzialmente positivo. L’ESG Combined score, invece, mostra un trend più variabile, segno che, nonostante gli sforzi profusi dall’azienda per adottare soluzioni sostenibili ed etiche, si trova spesso implicata in controversie e questioni difficili, che peggiorano la valutazione ESG. Questo avviene soprattutto tra il 2007 e il 2010 e tra il 2012 e il 2013, quando, a fronte di un ESG score ottimo (A-), il Combined score risulta pari a C+: si può notare che più l’azienda pubblicizza documentazioni attente alle pratiche socialmente responsabili, più risulta poi coinvolta in dibattiti o polemiche. In ogni caso non stupisce particolarmente un andamento di questo tipo, poiché si è visto essere piuttosto comune alle aziende finora analizzate, multinazionali appartenenti al settore dell’industria farmaceutica.

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Inoltre, la stessa letteratura afferma che, nel momento in cui un’azienda si dimostra attiva e zelante nell’affermazione di principi etici e sostenibili, spesso attira su di sé un’attenzione ancora più scrupolosa e diffidente da parte di enti istituzionali o organizzazioni no profit.

ENVIRONMENTAL

Resource

Use Emissions Innovation

2007 A+ A- C 2008 A A- C- 2009 A+ A- A+ 2010 A+ A A+ 2011 A A A 2012 A A A 2013 A A A 2014 A A+ A 2015 A A D- 2016 A A D+

Tabella 20. ESG "environmental" score - Bristol-Myers Squibb

Il trend segnato dagli ESG score relativi alla categoria “environmental” testimonia ancora una volta un’attenta applicazione delle pratiche ambientali sostenibili, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse e le emissioni inquinanti: i punteggi si attestano tutti sul livello ottimale. Le performance in fatto di innovazione, invece, sono più incostanti, come riscontrato anche negli altri casi analizzati: si nota un netto miglioramento nel 2009, con lo score passato da C- ad A+, segno che l’azienda ha investito moltissimo nello studio di soluzioni innovative orientate alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali per innovare i suoi prodotti o, ancora più probabilmente, i suoi processi produttivi. Tuttavia, questo andamento si mantiene solo fino al 2015 e il 2016 segna un ulteriore peggioramento, decisamente significativo, con un punteggio che passa da A a D- a causa della scelta dell’azienda di creare prodotti poco sostenibili e dal più alto impatto ambientale.

SOCIAL Workforce Human Rights Community Product Responsibility 2007 B A- A+ A+ 2008 A- B+ A- A+ 2009 A- B B+ A- 2010 A B- A A 2011 A B- A- B 2012 A+ C+ A- A- 2013 A+ C+ A A- 2014 A C+ A A 2015 A+ B A A 2016 A+ B+ A B-

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La categoria “social” evidenzia alcuni andamenti degli ESG score abbastanza variabili e, in certi casi, diversi rispetto alle aziende analizzate precedentemente. In particolare, il dato che più sorprende è quello relativo alla categoria “human rights”: gli ESG score, infatti, sono tutt’altro che positivi, soprattutto tra il 2012 e il 2014 quando il punteggio associato è C+; dai dati che si hanno a disposizione si osserva come l’azienda non presenti un’ampia documentazione a riguardo della tutela dei diritti, ad esempio non sottoscrive policy contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

Le altre tre categorie presentano andamenti generalmente più positivi; l’ambito relativo ai lavoratori migliora da B ad A- tra il 2007 e il 2008 per poi attestarsi sempre intorno al livello di ottimo; lo stesso discorso vale anche per il trend della categoria “community”, che mantiene un ottimo punteggio ad eccezione di un leggero peggioramento (da A- a B+) tra il 2008 e il 2009. Anche l’ambito della responsabilità di prodotto è molto positivo: si nota un peggioramento tra il 2010 e il 2011 (da A a B), seguito da un ritorno immediato al livello ottimale e un ulteriore declino nel 2016, quando l’indice scende di nuovo a B.

GOVERNANCE Management Shareholders CSR Strategy 2007 A+ B- A+ 2008 A+ B A+ 2009 A- D+ A+ 2010 B C+ A+ 2011 B- C A+ 2012 C+ A- A+ 2013 C+ C A+ 2014 D+ C A+ 2015 B D+ A+ 2016 B C A+

Tabella 22. ESG "governance" score - Bristol-Myers Squibb

L’andamento degli ESG score riferiti alla governance aziendale risulta molto variabile. Mentre il punteggio ottimo della CSR strategy dimostra un eccellente impegno dell’azienda nella messa in pratica della responsabilità sociale d’impresa, gli score relativi alle altre due categorie mettono in luce maggiori difficoltà. Il management riscontra un peggioramento progressivo tra il 2009 e il 2014, passando da A+ a D+ con un aggravamento graduale della situazione: si rileva infatti il passaggio, nel tempo, ad un minor controllo esterno dell’operato dei manager e alla riduzione del numero di membri indipendenti nel Consiglio di Amministrazione. Tuttavia, si assiste a un miglioramento in corso a partire dal 2015, quando l’indice relativo alla categoria torna al livello B. Altrettanto altalenante risulta il trend relativo alla valutazione ESG degli shareholder: tra il 2008 e il 2009 il punteggio passa da B a D+, per poi migliorare di nuovo

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l’anno successivo (C+); un ulteriore miglioramento significativo avviene nel 2012, anno in cui lo score è a livello ottimale (A-), ma la situazione peggiora di nuovo l’anno successivo; la complessità del trend sembra essere da attribuirsi in primis all’ammontare delle spese legali dichiarate dall’azienda relativamente a questo ambito, il cui andamento segue quello più o meno positivo dell’ESG score.

4.4.2 La corporate reputation

Si forniscono i dati aggregati relativi alla reputazione aziendale dell’azienda Bristol-Myers Squibb.

REPUTATION

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 65,82 66,12 66,42 64,38 66,31 66,69 64,69 69,87 60,03 68,17 x

Tabella 23. Valore reputazionale Bristol-Myers Squibb - Reputation Institute

Dai dati in tabella si nota che Bristol-Myers Squibb gode, generalmente, di una buona reputazione durante tutto l’arco temporale considerato: i valori non superano mai i 70 punti, come invece avviene per alcune delle altre aziende osservate, ma, al contempo, non scende nemmeno sotto i 60 punti. Tra il 2007 e il 2013 il valore medio associato alla corporate reputation è di circa 65 punti; il 2014 mostra, invece, un buon miglioramento, passando a quasi 70 punti. Il drastico aggravamento della situazione relativa alle performance dell’azienda in ambito di innovazione sostenibile, testimoniato dal passaggio da A a D- dell’ESG score, potrebbe aver influenzato in buona misura la diminuzione sostanziale del valore reputazionale che avviene tra il 2014 e il 2015. In ultima analisi si osserva un ulteriore miglioramento della situazione l’anno immediatamente successivo, il 2016; è lecito pensare che, dopo una serie di anni in cui il dato reputazionale si è mantenuto sostanzialmente costante, attestandosi su un valore intermedio, si siano create delle condizioni di mercato per cui è diventato molto più complesso garantirsi una buona valutazione della reputazione aziendale e, ogni “passo falso” compiuto ha potuto determinare immediatamente un discreto peggioramento del giudizio.

4.4.3 L’analisi della stampa internazionale

Si presentano anche in questo caso i risultati ottenuti elaborando il contenuto dei testi della stampa internazionale principale a proposito di Bristol-Myers Squibb, pubblicati tra il 2006 e il 2017.

In questo caso, il dato relativo al valore medio percentuale di termini che rappresentano emozioni positive risulta pari a 2,01777, mentre quello relativo alla presenza di emozioni

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negative è pari a 1,09040. Anche in questo caso si collega questo dato ai risultati sulle dimensioni della CSR; la distribuzione percentuale media di termini riferiti alle quattro categorie della CSR è riportata nella seguente tabella.

human rights employees social&community environment

0,0829 1,1823 1,1403 1,2088

Tabella 24. Medie categorie CSR - Bristol-Myers Squibb

La distribuzione media percentuale delle categorie tematiche è piuttosto interessante: si nota infatti che, ad eccezione del tema dei diritti umani, le altre tre categorie hanno un valore piuttosto simile ma, a differenza dei casi precedenti, è il tema dei lavoratori ad essere più affrontato dalla stampa rispetto a quello sociale. Si ritiene opportuno, quindi, ricercare l’interpretazione di questi dati collegandoli allo studio delle correlazioni tra le variabili. Di seguito è riportato il grafico (Figura 11) che mostra l’andamento temporale del valore medio percentuale delle quattro categorie tematiche nei testi analizzati a proposito di Bristol-Myers Squibb.

Figura 11. Andamento temporale medie categorie CSR - Bristol-Myers Squibb

È possibile rilevare alcune considerazioni interessanti dallo studio di questo grafico e delle correlazioni. Innanzitutto, è evidente che i trend relativi alle variabili “employees”, “social and community” e “environment” sono molto simili, oltre al fatto che l’incidenza di queste tre tematiche negli articoli analizzati è altrettanto somigliante. Dall’analisi delle correlazioni tra queste tre variabili si evince, effettivamente, che sono tutte e tre positivamente correlate tra loro con ottima significatività (inferiore al livello 0,01), per cui l’attenzione mediatica ricevuta dai tre temi, nel caso di Bristol, è piuttosto uniforme: è probabile che gli articoli affrontino spesso

,0000 ,2000 ,4000 ,6000 ,8000 1,0000 1,2000 1,4000 1,6000 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 human rights employees social&community environment

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il tema della responsabilità sociale d’impresa in generale riferendosi a questa azienda, tematica che raggrupperebbe tutte e tre le categorie.

Nello specifico, la categoria “environment” è correlata positivamente, con forte significatività, alla variabile delle emozioni positive: il grafico mostra un andamento in ascesa tra il 2009 e il 2010 delle notizie riguardanti la tematica ambientale e questo dato si può ricollegare ai miglioramenti ottenuti dall’azienda nel campo delle innovazioni sostenibili in questi due anni. Le categorie “social and community” e “employees” risultano positivamente correlate tra loro, con forte significatività, e questo aspetto è chiaro anche osservando il grafico: entrambe le curve presentano un picco intorno all’anno 2011, quando gli ESG score relativi all’ambito sociale e lavorativo sono piuttosto positivi; allo stesso tempo, infatti, la variabile “social and community” è positivamente correlata alle emozioni positive, per cui è opportuno pensare che l’attenzione mediatica sia principalmente dedicata alle pratiche sostenibili, in ambito sociale e di tutela dei lavoratori, dell’azienda. La variabile “employees”, però, risulta correlata positivamente e con forte significatività sia con le emozioni positive che con le emozioni negative; per questo motivo, lo stesso picco osservato nel 2011, potrebbe essere dovuto in generale ad una forte risonanza mediatica delle azioni dell’azienda, sia in positivo, per alcuni aspetti legati ai dipendenti, sia in negativo, per altri aspetti, come quelli che riguardano il management e gli shareholder, oppure la tutela dei diritti umani.

Si è osservato come Bristol-Myers Squibb sia meno coinvolta in attività di tutela dei diritti umani, soprattutto in alcuni degli anni osservati, rispetto alle altre aziende farmaceutiche valutate; questo aspetto si riflette anche nella stampa internazionale, poiché in questo caso, la variabile “human rights” è correlata positivamente anche con le emozioni negative.