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3. ANALISI DEI GIUDIZI FINALI CON MODIFICA

3.6 IL CASO BIANCAMANO

PROFILO DEL GRUPPO Sede: Rozzano (MI)

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 2007

Perimetro di consolidamento: Biancamano S.p.A. ed Aimeri Ambiente S.r.l.

Descrizione attività: il gruppo svolge la sua attività nel segmento dei servizi di igiene urbana (ovvero spazzamento delle strade, cura dei parchi e dei giardini, operazione di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani).

104 Viceversa gli Amministratori nutrono fiducia in un mercato in espansione come il fotovoltaico e sulle

sue relative future possibilità di reddito

105 Le perdite realizzate da Salsonica al 30 giugno 2013 hanno determinato un’erosione del capitale sociale

tale da farla ricadere nella fattispecie prevista dall’art. 2447. Ems Italia, socio unico di tale controllata, ha effettuato un rafforzamento patrimoniale per la copertura delle perdite di gestione e la contestuale rimozione della causa di scioglimento della società altrimenti prevista dall’art. 2484 n.4 c.c.

Si occupa inoltre del trattamento e recupero finalizzato al riutilizzo e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Progetta, realizza e gestisce impianti di smaltimento finale, impianti di riciclo, impianti di stoccaggio ed Isole Ecologiche.

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Nel nostro Paese, il servizio di gestione e trattamento dei rifiuti solidi urbani è in una situazione di stallo: i dati più recenti mostrano infatti una sostanziale stabilità nella performance dei gestori. I fattori che concorrono a determinare una situazione di bassissima crescita sono molti, come ad esempio la scarsa chiarezza del quadro normativo, l’inerzia delle istituzioni, la scarsa dinamicità di molti operatori e le criticità della finanza pubblica.

È opportuno inoltre sottolineare che oggi si assiste a una riduzione significativa della produzione di rifiuti, attribuibile prevalentemente alle condizioni economiche delle famiglie.

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

Nell’esercizio 2011 il gruppo Biancamano ha iniziato un processo di riorganizzazione e ri- focalizzazione sul proprio core business.

Il titolo Biancamano è passato dal segmento STAR al mercato MTA: gli Amministratori hanno ritenuto che la collocazione sul segmento STAR non fosse ideale in quanto risulta prioritario concentrare tutta l’attenzione e le risorse aziendali sulla realizzazione del Piano Industriale106.

Il bilancio del gruppo Biancamano al 31/12/2014 ha chiuso con una perdita consolidata pari a 10,942 milioni di Euro.

Rispetto all’esercizio precedente è opportuno evidenziare una netta diminuzione di ricavi (- 23%). Il calo del fatturato è da attribuire prevalentemente a mutamenti normativi e di mercato (fattori esogeni) e all’impossibilità di partecipare a molte gare di appalto per mancanza del documento di regolarità contributiva positivo senza soluzione di continuità, per impossibilità di ottenere referenze bancarie diverse da quelle standard, per assenza di alcune certificazioni e per indisponibilità di risorse finanziarie per effettuare gli investimenti richiesti in mezzi dalle più importanti gare di appalto (fattori endogeni).

I costi totali della produzione - che ammontano a 130,517 milioni di Euro - mostrano una sensibile diminuzione rispetto all’esercizio precedente (169,101 milioni di Euro). Il presente decremento è l’effetto delle politiche del management sulla gestione operativa e sul contenimento dei costi mirato a contrastare il calo del fatturato.

106 La società una volta conclusa la fase di riorganizzazione in atto e ripreso il processo di sviluppo

industriale, si riserva la possibilità di richiedere nuovamente a Borsa Italiana l’inserimento nel segmento STAR

L’incidenza complessiva dei costi sui ricavi, in termini assoluti, mostra un aumento rispetto all’esercizio 2013, come conseguenza del predetto calo del fatturato. L’EBITDA margin, pari al 5,2% dei ricavi totali, è risultato in linea con il dato del 2013 (5,3% dei ricavi totali).

Analizzando la situazione patrimoniale-finanziaria emerge che:

• il patrimonio netto è negativo (- 4,695 milioni di Euro) a causa della perdita dell’esercizio precedente portata a nuovo e a quella conseguita nell’esercizio in esame;

• il capitale circolante netto consolidato mostra un decremento rispetto all’esercizio precedente, imputabile all’aumento dei debiti tributari e previdenziali. Tali debiti risultano scaduti per complessivi 61,221 milioni di Euro;

• è presente un importo rilevante di debiti commerciali scaduti che sono stati riclassificati tra le passività correnti a causa del mancato rispetto degli accordi di riscadenziamento del debito stipulati con alcuni partner commerciali. Il gruppo, come concordato, prosegue con i rimborsi rateali in quanto sono in corso di formalizzazione i necessari addendum finalizzati a riallineare sostanza e forma degli accordi originari;

• in data 20 gennaio 2014, Biancamano S.p.A. e la propria controllata Aimeri Ambiente S.r.l. hanno stipulato un accordo di ristrutturazione con banche finanziatrici e società di leasing ai sensi dell’art. 67 l.f..

La manovra finanziaria nel corso dell’esercizio ha registrato ritardi rispetto alle previsioni iniziali ed ha messo in luce i limiti di alcune soluzioni tecniche adottate;

• gli istituti finanziatori hanno promesso di erogare 18,4 milioni di Euro di nuova finanza a fronte della formalizzazione della cessione pro-solvendo di crediti oggetto di certificazione/riconoscimento da parte dei debitori a favore degli istituti finanziatori. Il gruppo è quindi riuscito ad ottenere nuove risorse solo in seguito alla cessione pro- solvendo di crediti.

In considerazione dei risultati realizzati nel corso dell’esercizio 2014 e delle probabili evoluzioni future della situazione economica, patrimoniale e finanziaria il Consiglio di amministrazione in data 7 aprile 2015 ha approvato un nuovo Piano Industriale 2015-2020 che, insieme ad una proposta di possibile nuova manovra finanziaria, è stato presentato agli istituti finanziatori. Questi ultimi, in data 22 aprile 2015, hanno ribadito la propria disponibilità a proseguire le discussioni in merito al Piano e alla relativa manovra finanziaria.

Confidando nella realizzazione del Piano Industriale e della relativa manovra finanziaria, gli Amministratori ritengono che la società possa continuare ad operare in un prevedibile futuro. Hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio chiuso al 31/12/2014.

Figura 8: Relazione di revisione sul bilancio consolidato di Biancamano al 31/12/2014

ANALISI DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

La società di revisione Mazars ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato del gruppo a causa delle molteplici incertezze sulla continuità aziendale.

I revisori ritengono che il presupposto della continuità sia soggetto a molteplici incertezze derivanti dalla realizzazione del Piano Industriale 2015-2020 e dalla relativa manovra finanziaria. Il gruppo potrebbe avere difficoltà a realizzare la manovra finanziaria, in quanto questa prevede:

concessione di uno standstill fino al 30 novembre, con relativa moratoria a far data dal 31/03/2015;

ripatrimonializzazione con l’emissione di strumenti finanziari partecipativi: vista la situazione non è facile individuare soggetti (soci e terzi) che investono nel gruppo. Ciò è reso ancora più difficile dal fatto che Biancamano, almeno da quanto emerge dai documenti redatti dagli Amministratori, non ha intenzione di aumentare il capitale sociale. In primis sono quindi i soci che non voglio investire nel gruppo con capitale di rischio e ciò è sintomo di scarsa fiducia sulle prospettive future dell’azienda che scoraggia quindi i terzi investitori.

È opportuno sottolineare che Biancamano nell’esercizio in esame è riuscito ad ottenere nuove risorse solo dagli istituti finanziatori ed in seguito alla cessione pro-solvendo di crediti;

riscadenziamento del rimborso dei debiti rappresentati da nuova finanza, chirografo e leasing, con rinegoziazione dei relativi tassi: il gruppo ha intenzione di allungare le scadenze per il rimborso della nuova finanza appena ottenuta grazie all’accordo di ristrutturazione. Come conseguenza probabilmente verranno rivisti al rialzo i relativi tassi di interesse. È possibile ipotizzare che il ritardo del gruppo nell’attuazione della manovra finanziaria renda difficile l’ottenimento di tale riscadenziamento. È invece probabile che il CdA confidi nel riscadenziamento in virtù dell’accordo di ristrutturazione avvenuto nell’esercizio, che ha confermato l’interesse e l’impegno delle banche a giungere ad una positiva conclusione delle negoziazioni;

rimodulazione delle linee di credito concesse;

erogazione della residua nuova finanza prevista dalla precedente manovra a fronte dell’integrazione del monte crediti ceduto (l’accordo prevede che i crediti e la relativa nuova finanza vengano rispettivamente ceduti e concessi in due tranche): in data 24/04/2014 è avvenuta anche la seconda tranche di cessione dei crediti prevista, ma gli istituti finanziatori non hanno corrisposto la relativa somma stabilita, cioè 6 milioni di Euro.

Il Piano prevede:

2015 leggero calo del fatturato (poiché il management è concentrato a rigenerare il portafoglio in scadenza), dal 2016 ritorno alla crescita;

ebitda in progressiva crescita: è opportuno sottolineare che nonostante nell’esercizio vi sia stato un forte contenimento dei costi rispetto all’anno precedente l’EBITDA è rimasto invariato, a causa prevalentemente della drastica diminuzione di fatturato. Vista la situazione di stallo del mercato in cui il gruppo opera è probabile che anche nei futuri esercizi il fatturato non riesca a crescere;

investimenti in mezzi e attrezzature: il gruppo nell’esercizio 2014 non ha effettuato nessun nuovo investimento. Data la situazione economica, patrimoniale e finanziaria non sarà facile reperire le risorse necessarie per dotarsi di mezzi che permettono una produzione più in linea con i tempi e con le richieste di mercato;

sviluppo di nuovi businness;

ri-organizzazione della struttura societaria finalizzata a migliorare la competitività del gruppo e il go to market: nell’esercizio 2014 è stata costituita la società consortile Ambiente 2.0 (finalizzata a creare un’organizzazione comune con altri partners per favorire lo sfruttamento ottimale delle singole capacità tecniche, operative, amministrative e gestionali ed intercettare nuovo fatturato) e sono stati conclusi importanti accordi strategici di collaborazione.

Il gruppo prevede di aumentare la propria presenza nei paesi esteri, prevalentemente mediante partecipazione a gare di appalto internazionali107. Queste ultime sono ritenute

una grande opportunità per l’incremento del fatturato e il miglioramento della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali importanti obiettivi potrebbero essere pregiudicati dal mancato aggiudicamento delle gare di appalto, come già accaduto nell’esercizio in esame, a causa della situazione di crisi in cui versa il gruppo;

risultati netti consolidati positivi, con un miglioramento della posizione finanziaria netta dal 2016.

L’impossibilità di esprimere un giudizio, oltre che da quanto sopra descritto, è stata determinata dall’incerta riscossione di 19,8 milioni di Euro di crediti scaduti da oltre nove mesi e riferibili a società in liquidazione. I revisori ritengono, in linea con quanto affermato dagli Amministratori, che in futuro ci possano essere variazioni dei fondi accantonamento già appostati. La messa in stato di liquidazione della società Joniambiente S.p.A. e Terra dei Fenici S.p.A. crea significative incertezze sulla capacità di tali aziende di onorare i propri impegni.

Ai fini di prevedere le possibili variazioni dei fondi accantonamento potrebbe essere utile conoscere le cause che hanno portato alla liquidazione, per comprendere meglio la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda debitrice108.

107 A tale scopo è nata Biancamano Utilities S.r.l., una subholding destinata a detenere e coordinare le

future partecipazioni operative estere

108 Art. 2484 c.c.: [1] Le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata si

sciolgono:1) per il decorso del termine;2) per il conseguimento dell'oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo, salvo che l'assemblea, all'uopo convocata senza indugio, non deliberi le opportune modifiche statutarie;3) per l'impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell'assemblea;4) per la riduzione del capitale al disotto del minimo legale, salvo quanto è disposto dagli articoli 2447e 2482-ter;5) nelle ipotesi previste dagli articoli 2437-quater e 2473;6) per deliberazione dell'assemblea;7) per le altre cause previste dall'atto costitutivo o dallo statuto.[ La società semplificata a responsabilità limitata si scioglie, oltre che i motivi indicati nel primo comma, per il venir meno del requisito di età di cui all'articolo 2463-bis, in capo a tutti i soci ] [2] La società inoltre si scioglie per le altre cause previste dalla legge; in queste ipotesi le disposizioni dei seguenti articoli si applicano in quanto compatibili.[3] Gli effetti dello scioglimento si determinano, nelle ipotesi previste dai numeri 1), 2), 3), 4) e 5) del primo comma, alla data dell'iscrizione presso l'ufficio del registro delle imprese della dichiarazione

I professionisti hanno espresso incertezze anche riguardo i valori dell’avviamento e delle imposte anticipate.

Sulla base dell’analisi sopra svolta il loro ammontare è soggetto a variabilità in quanto dipende dal perfezionamento dell’accordo con il ceto bancario e dalla successiva realizzabilità del Piano Industriale 2015-2020.