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3. ANALISI DEI GIUDIZI FINALI CON MODIFICA

3.5 IL CASO EEMS

PROFILO DEL GRUPPO Sede: Cittaducale (RI)

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 2006

Perimetro di consolidamento: Eems Italia S.p.A., Eems Asia Pte Ltd, Eems China Pte Ltd, Eems Suzhou Co Ltd, Eems S. Tech Co Ltd, Eems Sing. Pte Ld, Solsonica S.p.A., Solsonica Energia S.r.l., Kopernico S.r.l.

Descrizione attività: Eems è un gruppo internazionale con un business diversificato: opera nel settore dei semiconduttori e nel settore fotovoltaico. Fino all’esercizio 2011 è stato tra i primi operatori a livello mondiale nell’assemblaggio, collaudo e finitura di memorie a semiconduttore.

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Il mercato dei semiconduttori - che risulta particolarmente sensibile agli andamenti macroeconomici - ha subito nel corso del 2012 un’evoluzione significativamente negativa. Tale settore ha infatti continuato a mostrare prezzi in diminuzione e volumi in contrazione a causa soprattutto del perdurare dello stato di crisi dei consumi a livello mondiale.

Il mercato del fotovoltaico è in espansione, con alti potenziali di crescita. Nel 2012 questo mercato ha però registrato un rallentamento a causa della forte crescita dei Paesi Extra UE, che probabilmente rappresenteranno il primo mercato mondiale del fotovoltaico a partire dal 2013. Il business fotovoltaico è soggetto ad effetti di stagionalità, di forti variazioni di prezzi con scarsa correlazione fra quelli di vendita e quelli per gli acquisti di fattori produttivi.

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

Le azioni ordinarie della capogruppo sono quotate nel mercato MTA di Borsa Italiana. Eems Italia S.p.A. nell’esercizio in esame ha infatti fatto richiesta di esclusione dal segmento STAR92 a causa

del processo di riorganizzazione intrapreso93.

Il gruppo ha dovuto fare i conti con fattori esogeni sfavorevoli che hanno contribuito al mancato rispetto di alcuni impegni presi, portandolo in una situazione di incertezza e difficoltà.

Eems ha conseguito, nell’esercizio 2012, un risultato negativo pari a 86,684 milioni di Euro. La capogruppo Eems Italia S.p.A ha causa della consistente perdita realizzata si è trovata nella fattispecie disciplinata dell’art. 2447 c.c.94.

Il risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) ammonta a -12,16 milioni di Euro, in peggioramento di circa il 35,4 % rispetto al periodo precedente.

Il totale dei ricavi e proventi operativi del gruppo ha registrato una netta diminuzione rispetto all’esercizio precedente prevalentemente a causa della forte riduzione dei prezzi medi di vendita dei moduli fotovoltaici. In particolare, sono due gli eventi che hanno maggiormente contribuito alla sua riduzione: ampia sovraccapacità produttiva venutasi a creare, in particolare in Cina, a partire dalla seconda metà dell’anno 2011 e riforma del settore fotovoltaico entrata in vigore nell’esercizio in esame95.

Per mitigare gli effetti negativi descritti, il gruppo ha messo tempestivamente in atto un programma di riduzione dei costi, tra i quali una componente significativa è assunta dalla messa in cassa integrazione di almeno 300 addetti o più.

92Il segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana è il segmento rappresentativo delle eccellenze

italiane quotate. Una società che vuole quotarsi sul segmento STAR deve rispettare requisiti di ammissione più stringenti e in particolare: alta trasparenza ed alta vocazione comunicativa, alta liquidità (35% minimo di flottante), capitalizzazione compresa tra 40 milioni di euro e 1 miliardo, corporate

governance (insieme delle regole che determinano la gestione dell’azienda) allineata agli standard

internazionali

93 La capogruppo ha intenzione, una volta terminato il processo di riorganizzazione aziendale, di richiedere

nuovamente l’inserimento in STAR

94Art. 2447 c.c.: 1.Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al disotto del minimo

stabilito dall'articolo 2327, gli amministratori o il consiglio di gestione e, in caso di loro inerzia, il consiglio di sorveglianza devono senza indugio convocare l'assemblea per deliberare la riduzione del capitale ed il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società

95 Nel mese di agosto 2012 è entrato in vigore il V° Conto Energia: esso comporta una sostanziale riduzione

del mercato, in quanto ridimensiona significativamente - attraverso maccanismi di contingentamento e una drastica riduzione delle tariffe incentivanti - l’ammontare di spesa per l’incentivazione del fotovoltaico limitando la quasi totalità degli impianti inferiori ai 12 KWp

Il risultato d’esercizio del gruppo risente anche della drastica riduzione degli acquisti da parte del più importante cliente della controllata Eems Suzhou Co Ltd, a causa della crisi che ha colpito il mercato dei semiconduttori in cui quest’ultimo opera96.

Analizzando la situazione patrimoniale-finanziaria emerge che:

• i mezzi propri sono negativi per 12,345 milioni di Euro. La consistente diminuzione rispetto all’esercizio precedente è imputabile alla perdita consolidata conseguita nell’esercizio;

• le attività fisse hanno subito una drastica diminuzione rispetto all’esercizio precedente (da 113,221 milioni di Euro a 15,765 milioni di Euro): tale decremento è attribuibile principalmente agli effetti della cessione delle attività delle controllate cinesi. A fronte della difficile situazione e delle negative prospettive a breve-medio termine dell’intero settore dei semiconduttori, Eems Italia S.p.A. si è attivata per la vendita dei relativi asset in tale settore. Nell’esercizio in esame la capogruppo ha infatti deciso che, ha partire dall’esercizio 2013, opererà esclusivamente nel settore fotovoltaico;

• il gruppo ha onorato puntualmente le proprie principali obbligazioni commerciali, tributarie e previdenziali;

la violazione di alcuni obblighi finanziari (covenants) previsti dal contratto di finanziamento - stipulato nel maggio 2007 - e l’avvenuto mancato pagamento della rata di rimborso in scadenza al 31/12/2012 hanno determinato la possibilità che le banche finanziatrici si avvalgano del diritto a richiedere il rimborso anticipato dell’intero finanziamento in questione. Gli istituti di credito hanno comunque manifestato la volontà di non esercitare tale prerogativa;

• a seguito dei fatti sopra menzionati sono in corso trattative con gli istituti di credito per il raggiungimento dell’accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art. 182-bis comma 6 della Legge Fallimentare;

• Eems si trova in una situazione di illiquidità a breve termine: in caso di mancato ottenimento dei finanziamenti a supporto delle attività operative potrebbe vedere pregiudicata l’operatività quotidiana e/o la situazione finanziaria.

96Naya - principale cliente di Eems Suzhou Co Ltd con circa il 75% dei ricavi – è in gravi difficoltà finanziarie

e continuando a realizzare forti perdite operative nel corso degli ultimi semestri ha ridotto di oltre la metà le proprie attività nel segmento di mercato dei semiconduttori in cui opera il gruppo

Considerata l’attuale situazione del gruppo, gli Amministratori hanno provveduto a redigere il bilancio consolidato al 31/12/2012 con il presupposto del going concern in quanto confidano - in particolare - sulla buona riuscita del Nuovo Piano Industriale 2013-2016 e sul perfezionamento dell’accordo di ristrutturazione con le banche finanziatrici.

ANALISI DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

I revisori affermano l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato di Eems al 31/12/2012.

Le principali difficoltà e problematiche che hanno portato al sorgere dell’incerta situazione attuale del gruppo sono sorte prevalentemente in seguito a fattori esogeni a cui il gruppo è soggetto97. Eems ha affrontato la situazione di incertezza ponendo tempestivamente in essere

interventi mirati al fine di contenere i rischi e di limitare le perdite subite e attese.

La decisione di Eems di operare esclusivamente nel settore fotovoltaico - al fine di imporsi come una realtà produttiva di rilievo nell’industria fotovoltaica nazionale ed internazionale - apre nuove possibilità di guadagno.

97 In particolare ricordiamo la crisi del mercato dei semiconduttori, la riforma del fotovoltaico e la

Gli Amministratori, fiduciosi delle opportunità che un mercato ad alto potenziale di crescita come il fotovoltaico può offrire, prospettano risultati positivi in futuro.

Alla luce dei risultati conseguiti in tale settore nell’esercizio appena trascorso, sorgono però rilevanti incertezze sulle prospettive future del gruppo in un settore caratterizzato da frequenti cambiamenti normativi e instabilità dei prezzi di vendita.

Un’influenza negativa alle condizioni di mercato potrebbe inoltre essere determinata dalla difficile situazione economica che sta attraversando il Paese, in particolare se le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese e dei privati dovessero complicarsi ulteriormente nel corso del 2013.

Nell’effettuare previsioni future sul settore del fotovoltaico è inoltre opportuno tener conto del rapido emergere dei paesi extra UE, i quali potrebbero raggiungere importanti quote di mercato a livello mondiale.

Eems ha intrapreso azioni correttive e di contenimento dei costi del settore fotovoltaico volte ad adeguarsi alla riforma avvenuta nell’esercizio, che ha colpito negativamente i risultati di settore e mutato le condizioni di mercato. La realizzazione di tali azioni - previste nel Nuovo Piano Industriale 2013-2016 - è però subordinata alla concessione di nuova finanza. I revisori, considerando l’attuale situazione del gruppo, potrebbero ritenere estremamente difficile la concessione di nuova finanza.

Un ruolo fondamentale ai fini della sostenibilità della continuità aziendale è assunto dalla stipula dell’accordo di ristrutturazione dei debiti. La realizzazione di quest’ultimo è incerta in quanto le trattative con il poll di istituti bancari sono in corso. Il mancato perfezionamento di tale accordo potrebbe avere importanti ripercussioni sulla situazione del gruppo: a fronte di una possibile richiesta di rimborso integrale ed immediato del debito residuo (ammontante a 45,4 milioni di Euro) Eems probabilmente sarebbe costretto a chiedere nuovi finanziamenti aggravando così la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

La presentazione del ricorso ai sensi dell’art. 182-bis comma 6 della Legge Fallimentare ha consentito agli Amministratori di rinviare a nuovo la consistente perdita realizzata nell’esercizio98. In caso di mancato raggiungimento dell’accordo di ristrutturazione, Eems Italia

S.p.A. si troverebbe nuovamente nella fattispecie dell’art. 2447 c.c e potrebbe così operare la causa di scioglimento art. 2484 n.4 c.c. 99.

98 Gli effetti di cui all’art. 2447 e 2484 n.4 sono infatti stati sospesi per effetto della procedura di cui al

comma 6 dell’art. 182-bis

99 L’accordo di ristrutturazione del debito propone alle controparti bancarie la conversione dei debiti,

residui dopo un parziale rimborso, in strumenti finanziari partecipativi convertibili in azioni ordinarie Eems Italia S.p.A. per un importo tale da consentire il ripristino del patrimonio netto, e quindi del capitale sociale. La realizzazione di tale accordo determinerebbe quindi la rimozione – per Eems Italia S.p.A. – delle fattispecie previste dall’art. 2447 c.c. e dall’art. 2484 n.4 c.c.

3.5.1 IL CASO EEMS

PROFILO DEL GRUPPO: Sede: Cittaducale (RI)

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 2006

Perimetro di consolidamento: Eems Italia S.p.A., Eems Asia Pte Ltd, Eems China Pte Ltd, Eems Suzhou Co Ltd, Eems S. Tech Co Ltd, Eems Sing. Pte Ld, Solsonica S.p.A., Solsonica Energia S.r.l., Kopernico S.r.l.

Descrizione attività: il gruppo, a partire dall’esercizio in esame, ha mutato la tipologia di servizi offerti: è uscito dal settore dei semiconduttori al fine di operare esclusivamente nel settore fotovoltaico100.

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Il mercato italiano del fotovoltaico nell’esercizio in esame è stato caratterizzato da una forte riduzione dei volumi di installazioni, dovuta principalmente alla riforma del settore fotovoltaico entrata in vigore nell’anno 2012.

Lo scenario europeo è stato influenzato significativamente dalle misure “anti-dumping” adottate della Comunità Europea nei confronti dei produttori cinesi101: oltre a generare un

allargamento del mercato per i produttori europei, ha comportato l’incremento dei costi di acquisto delle celle fotovoltaiche che rimangono “ancorate” al valore del prezzo minimo imposto alle celle cinesi.

L’esercizio 2013 è stato inoltre caratterizzato da uno spostamento del “focus” del mercato fotovoltaico dall’Europa all’aerea Asia-Pacifica che oggi rappresenta più della metà del mercato e che si presume manterrà la stessa quota anche negli anni successivi.

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

Le azioni ordinarie di Eems S.p.A. sono quotate nel segmento MTA di Borsa Italiana.

Il gruppo, a partire dall’esercizio 2012, versa in uno stato di crisi dovuto principalmente al trend negativo del settore dei semiconduttori e ad altri fattori esogeni, relativi al mercato fotovoltaico, a cui il gruppo è stato soggetto.

100 In data primo gennaio 2013 sono state cedute le attività detenute dalle società cinesi impegnate nel

settore dei semiconduttori

101 Le politiche di dumping - ovvero messa sul mercato estero di un bene a un prezzo inferiore rispetto a

quello messo sul mercato di origine - effettuate dai produttori cinesi sono state considerate illegittime dalla Comunità Europea e tali da imporre elevati dazi all’importazione dei moduli fotovoltaici di produzione cinese nel mercato europeo

Il fatturato di Eems relativo all’esercizio in esame conferma l’andamento negativo dei ricavi e proventi operativi del gruppo verificatosi negli ultimi due esercizi. In particolare il totale ricavi e proventi operativi del gruppo, relativi tutti al settore fotovoltaico, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 è stato pari a 30,892 milioni di Euro rispetto a 67,712 milioni di Euro dell’esercizio precedente.

Tale decremento è prevalentemente attribuibile all’ulteriore riduzione dei prezzi di vendita registrati nell’esercizio in esame (- 19% rispetto all’esercizio 2012) e agli effetti negativi della riforma V° Conto Energia.

Ad alimentare la contrazione del fatturato è stata inoltre la situazione di crisi in cui versa il gruppo: la principale società controllata operante nel settore fotovoltaico è stata costretta a rifiutare numerosi ordinativi di vendita pervenuti a causa della mancanza di linee di credito a supporto del capitale circolante.

Il conto economico consolidato presenta un EBITDA negativo per 5,032 milioni di Euro, in consistente aumento rispetto all’esercizio precedente ( -12,166 milioni di Euro): la riduzione dei ricavi e proventi è stata in parte compensata da una serie di azioni di contenimento di costi di struttura e di produzione, iniziate nell’esercizio 2012, che hanno generato un risparmio nei costi pari a circa 9,2 milioni di Euro.

Il risultato netto consolidato di esercizio è negativo per 10,683 milioni di Euro rispetto al saldo parimenti negativo di 38,697 dell’esercizio precedente.

Analizzando la situazione patrimoniale-finanziaria è emerso che:

• il patrimonio netto presenta un saldo negativo pari a 24,614 milioni di Euro, causato dalla perdita dell’esercizio precedente portata a nuovo e da quella dell’esercizio in esame;

• il gruppo presenta un carente livello di liquidità;

• le passività a breve termine hanno subito una consistente riduzione rispetto all’esercizio precedente, principalmente grazie all’utilizzo dei proventi derivanti dalla vendita delle attività cinesi;

• si è reso necessario effettuare consistenti accantonamenti a fondo svalutazione crediti per far fronte a potenziali rischi di recuperabilità di alcune posizioni creditorie, le cui prospettive di esigibilità si sono deteriorate in conseguenza della crisi economica generale e di quella specifica del settore fotovoltaico e dei semiconduttori;

• in data 27 novembre 2013 è stato siglato l’accordo di ristrutturazione del debito con il pool di banche creditrici ai sensi dell’art. 182-bis comma 6 della Legge Fallimentare (le cui trattative erano iniziate nel precedente esercizio);

• alla data di approvazione del bilancio, l’accordo non ha ancora prodotto gli effetti previsti a seguito di alcune difficoltà incontrate da Eems Italia S.p.A. nell’effettuare parte di un rimborso previsto. Le banche creditrici – nel caso in cui non concedessero la proroga richiesta dalla società - avrebbero diritto di dichiarare risolto l’accordo.

Il CdA ha redatto il bilancio nella prospettiva di continuazione dell’attività “nonostante siano stati identificati taluni aspetti di incertezza, associati in particolare alla situazione di deficit patrimoniale e finanziario in cui il gruppo versa, ed alla impossibilità per il gruppo di rispettare gli impegni relativi ad un debito finanziario sottoscritto con un pool di banche che ammonta, alla data di bilancio, a circa Euro 47,7 milioni”102.

In particolare, gli Amministratori hanno adottato il presupposto del going concern sulla base dell’aspettativa di realizzare le azioni previste nel Piano Industriale, aggiornato in data 14 aprile 2014, e di ottenere la proroga dell’accordo di ristrutturazione.

ANALISI DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

A causa della rilevanza delle incertezze riscontrate la società di revisione Ernest&Young si è dichiarata impossibilitata ad esprimere un giudizio sul bilancio consolidato.

L’incerta concessione della proroga all’accordo di ristrutturazione crea significativi dubbi sulla capacità futura del gruppo e della società di continuare a svolgere la propria attività.

In particolare, l’accordo di ristrutturazione con le banche finanziatrici, perfezionato in data 27 novembre 2013, non ha ancora prodotto gli effetti ritenuti fondamentali per risollevare il gruppo dalla situazione di crisi.

Ad oggi Eems Italia S.p.A si trova ancora nella fattispecie prevista dall’art. 2447 c.c e potrebbe così operare la causa di scioglimento art. 2484 n.4 c.c.103.

Da quanto emerge dalla relazione finanziaria annuale gli azionisti non sembrano intenzionati ad apportare nuove risorse nella società: la ripatrimonializzazione della società e l’eliminazione della causa di scioglimento sembrano essere strettamente dipendenti dalla realizzazione dell’accordo di ristrutturazione.

103 La presentazione del ricorso ai sensi dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare aveva consentito di

rinviare a nuovo la consistente perdita realizzata nell’esercizio 2012. A seguito della scadenza dell’effetto sospensivo, intervenuto il 10 dicembre con il deposito del raggiunto accordo, l’assemblea degli azionisti ha deliberato - sulla base della situazione al 30 settembre 2013 - in conformità a quanto previsto dall’accordo: la copertura delle perdite al 30 settembre 2013 con tutte le riserve disponibili e dell’integrale importo riveniente dalla sottoscrizione del strumenti finanziari partecipativi Eems da parte del pool e mediante abbattimento di capitale sociale fino a 1 milione di euro. L’efficacia di tale deliberazione risulta quindi subordinata alla realizzazione dell’accordo

Un ruolo fondamentale nella decisione del pool di istituti bancari in merito alla proroga sarà assunto dalla valutazione della fattibilità del nuovo Piano Industriale.

Il settore fotovoltaico, l’unico in cui opera il gruppo attraverso le controllate Salsonica e Salsonica Energia, è caratterizzato da elevati rischi e incertezze che pongono significativi dubbi sul rispetto dei futuri Piani Industriali formulati dagli Amministratori. I revisori probabilmente ritengono molto incerta la fattibilità del Nuovo Piano Industriale e la concessione della proroga relativa all’accordo di ristrutturazione alla luce delle caratteristiche del mercato in cui il gruppo opera104.

Nell’esercizio in esame, gli eventi verificatesi nel settore fotovoltaico, uniti alla situazione di squilibrio del gruppo, hanno reso necessarie azioni correttive dei Piani programmati che hanno progressivamente rivisto al ribasso le prospettive di crescita e di profittabilità del gruppo. In particolare, le modifiche apportate al Piano Industriale hanno risento dei risultati economici negativi registrati dalla controllata Salsonica, che hanno messo a rischio la relativa operatività della società che rappresenta il principale asset sul quale si fonda l’intero accordo di ristrutturazione e quindi il Piano Industriale sottostante105.

La scelta di operare esclusivamente nel business del fotovoltaico ha esposto il gruppo a un elevato rischio di concentrazione, rendendolo strettamente dipendente da un settore caratterizzato da continui cambiamenti normativi e da instabilità dei prezzi.