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3. ANALISI DEI GIUDIZI FINALI CON MODIFICA

3.2 IL CASO MOVIEMAX

PROFILO DEL GRUPPO Sede: Milano (MI)

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 2005

Perimetro di consolidamento: Moviemax Media Group S.p.A., Moviemax Italia S.r.l., Mondo Entertainment GmbH

Descrizione attività: il gruppo si occupa delle acquisizioni, delle produzioni e della distribuzione di prodotti cinematografici. Moviemax è presente principalmente nel segmento dell’home video, della cinematografica e della televisione.

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Il cinema ha iniziato a soffrire all’accentuarsi della crisi economica, nonostante sia un settore tradizionalmente anticiclico e dal costo relativamente contenuto rispetto ad altri svaghi. Negli ultimi anni ha mostrato un’alternanza tra annate relativamente positive e annate fallimentari, in balia dei successi o degli insuccessi di singole pellicole.

Il settore dell’home video risulta essere in declino. La difficoltà di questo settore può essere attribuita all’introduzione sul mercato di piattaforme di distribuzione online e al dilagante fenomeno della pirateria informatica. La flessione di tale settore risulta comunque essere contenuta grazie alla crescita dei supporti del Blu-ray, i quali hanno permesso di mitigare il drastico calo del noleggio (che ha registrato un decremento del 21,6% rispetto all’anno precedente).

Il mercato televisivo nell’esercizio in esame per la prima volta non cresce: il suo valore è inferiore a quello del 2010 e si prevede che risalirà molto lentamente negli anni successivi. L'andamento è condizionato dalla congiuntura economica sfavorevole, che sta colpendo le risorse tradizionali come la pubblicità.

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

Le azioni ordinarie di Moviemax Media Group S.p.A. sono quotate nel segmento MTA di Borsa Italiana.

Il gruppo negli ultimi anni, visto il periodo di difficoltà che sta attraversando, ha inteso intraprendere nuove aree di business78.

78In particolare ha iniziato a partecipare in proprio alla produzione di opere cinematografiche, ritenendola

un’importante opportunità in quanto permette di acquisire i diritti di proprietà sui film senza limiti di tempo, per tutti i canali di vendita presenti e futuri e per tutto il mondo

Ha inoltre rifocalizzato la propria attività sull’acquisizione dell’intera gamma dei diritti sulle opere cinematografiche (full-right) e sulla loro distribuzione in tutti i canali disponibili.

Il bilancio annuale consolidato al 31/12/2011 del gruppo Moviemax presenta una perdita di esercizio pari a 4,339 milioni di Euro. Si tratta di un risultato in diminuzione rispetto al precedente esercizio (utile pari a 1,201 milioni di Euro) e alle previsioni di budget annuale (utile di circa 1,6 milioni di Euro).

Tali scostamenti sono dovuti prevalentemente alla diminuzione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni: i segmenti di mercato che hanno registrato una maggiore flessione – rispetto all’esercizio precedente ed alle previsioni - sono stati quello dell’home video e quello cinematografico.

Il gruppo ha conseguito una perdita operativa pari a 3,146 milioni di Euro, a fronte di un utile operativo di 3,335 milioni dell’esercizio precedente.

Analizzando la situazione patrimoniale-finanziaria emerge che:

• il risultato negativo del patrimonio netto è determinato della perdita dell’esercizio e dalle perdite dei precedenti esercizi portate a nuovo (quest’ultime ammontanti a 14,629 milioni di Euro);

• il gruppo presenta un indebitamento nei confronti dei fornitori scaduto per circa un terzo del suo ammontare: data la sua rilevanza vi è il rischio che alcuni fornitori possano intraprendere azioni giudiziarie di carattere esecutivo79;

• una consistente parte dei debiti tributari risulta scaduta: l’ultimo termine di pagamento per evitare l’iscrizione a ruolo è fine dicembre 2012;

• le passività correnti (incluso l’indebitamento bancario) risultano essere superiori di 26,273 milioni di Euro rispetto alle attività correnti (in peggioramento rispetto ai 20,285 milioni di Euro del delta al 31/12/2010);

• i debiti finanziari verso gli istituti di credito sono interamente scaduti e i relativi fidi revocati dall’esercizio 2010.

Sono in corso trattative volte alla ristrutturazione del debito bancario ai sensi dell’art. 67 della Legge Fallimentare: la prima bozza di proposta di ristrutturazione del debito è avvenuta in data 9 giugno 2010.

79 Al fine di minimizzare tale rischio il gruppo ha stipulato piani di rientro per un ammontare pari al 29%

del debito scaduto ed ha adottato, specialmente nei confronti dei principali fornitori, tutte le azioni volte a contenere il rischio di azioni giudiziarie

Gli Amministratori nella predisposizione dei dati di bilancio annuale consolidato al 31/12/2011 hanno adottato il presupposto della continuità aziendale.

La valutazione effettuata dai manager sulla possibilità del gruppo di continuare ad operare come entità in funzionamento si basa – soprattutto - sulla capacità di quest’ultimo di:

- realizzare i piani economici previsti per l’anno 2012;

- realizzare l’aumento di capitale sociale al fine di dotare il gruppo di adeguate risorse necessarie a finanziare lo sviluppo del business sia nell’ambito dell’acquisizione di diritti full- rights sia in quello di produzione cinematografica;

- stipulare nei tempi previsti contratti relativamente alla cessione dei diritti TV; - gestire in maniera adeguata la problematica legata al debito scaduto con i fornitori; - raggiungere un accordo con gli istituti di credito sulla ristrutturazione del debito.

ANALIS DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

La società Pwc ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato oggetto di revisione. Sul gruppo gravano molteplici e significative incertezze che non permettono di esprimersi sull’andamento della sua attività futura.

I manager confidano in un consistente aumento di capitale sociale da realizzare in breve tempo. Spinti dalla necessità ed urgenza di dotare il gruppo di nuovi mezzi propri l’assemblea straordinaria degli azionisti ha deliberato la delega della facoltà di aumentare il capitale sociale al Consiglio di amministrazione ai sensi dell’art. 2443 c.c. É possibile ipotizzare che il conferimento di tale delega abbia contribuito, nei manager, a ritenere possibile l’aumento di capitale sociale: gli Amministratori sono infatti, solitamente, maggiormente capaci di scegliere il momento più opportuno per effettuare tale operazione e sperare che le azioni siano sottoscritte (ciò consente inoltre di evitare i tempi lunghi relativi alle convocazioni e decisioni dell’assemblea straordinaria).

L’aumento di capitale sociale è ritenuto fondamentale per il perseguimento degli obiettivi strategici e di crescita del gruppo: la mancata conoscenza dell’esito di tale operazione ha influito sull’emissione del giudizio rilasciato dalla società Pwc.

In caso di mancata o parziale sottoscrizione delle nuove azioni gli Amministratori si troverebbero costretti a rivedere i Piani effettuati, con importanti ripercussioni sulla situazione del gruppo. La ricapitalizzazione del gruppo è ritenuta fondamentale soprattutto ai fini della realizzazione degli investimenti previsti dal Piano Industriale 2012-2018 in quanto - data l’attuale situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Moviemax - vi sarebbero notevoli difficoltà ad ottenere i finanziamenti necessari per affrontare un mercato in continua evoluzione. Inoltre, l’ottenimento di nuovi finanziamenti comporterebbe l’applicazione di interessi, che andrebbero ad aggravare l’attuale situazione di tensione finanziaria del gruppo.

Il prospettato aumento di mezzi propri permetterebbe inoltre di ridurre i rischi di una futura possibile riduzione di capitale sociale ai sensi dell’art. 2446 c.c.80: considerando le rilevanti

perdite conseguite negli ultimi esercizi e la difficile ed incerta situazione attuale è possibile infatti ipotizzare risultati economici negativi anche in futuro.

Se l’andamento di mercato previsto dai manager nei budget previsionali non si dovesse confermare la mancata realizzazione dei Piani ricavi avrebbe un effetto negativo sui risultati prospettici del gruppo sia a livello economico che finanziario, e rischierebbe di compromettere la continuità aziendale del gruppo. In particolare il gruppo confida molto sulla crescita del mercato Pay tv che attualmente ha aperto nuove e significative prospettive di reddito.

La realizzabilità dei budget è basata anche sull’assunzione della piena disponibilità delle risorse finanziarie derivanti dall’aumento di capitale sociale previsto.

80Art. 2446 c.c.:1. Quando risulta che il capitale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite, gli amministratori o il consiglio di gestione, e nel caso di loro inerzia il collegio sindacale ovvero il consiglio di sorveglianza, devono senza indugio convocare l'assemblea per gli opportuni provvedimenti. All'assemblea deve essere sottoposta una relazione sulla situazione patrimoniale della società, con le osservazioni del collegio sindacale o del comitato per il controllo sulla gestione. La relazione e le osservazioni devono restare depositate in copia nella sede della società durante gli otto giorni che precedono l'assemblea, perché i soci possano prenderne visione. Nell'assemblea gli amministratori devono dare conto dei fatti di rilievo avvenuti dopo la redazione della relazione. 2.Se entro l'esercizio successivo la perdita non risulta diminuita a meno di un terzo, l'assemblea ordinaria o il consiglio di sorveglianza che approva il bilancio di tale esercizio deve ridurre il capitale in proporzione delle perdite accertate. In mancanza gli amministratori e i sindaci o il consiglio di sorveglianza devono chiedere al tribunale che venga disposta la riduzione del capitale in ragione delle perdite risultanti dal bilancio. Il tribunale provvede, sentito il pubblico ministero, con decreto soggetto a reclamo, che deve essere iscritto nel registro delle imprese a cura degli amministratori.3.Nel caso in cui le azioni emesse dalla società siano senza valore nominale, lo statuto, una sua modificazione ovvero una deliberazione adottata con le maggioranze previste per l'assemblea straordinaria possono prevedere che la riduzione del capitale di cui al precedente comma sia deliberata dal consiglio di amministrazione. Si applica in tal caso l'articolo 2436.

È possibile ipotizzare che l’aumento di capitale sociale ad oggi non ancora effettuato, unito al mancato rispetto dei Piani Industriali precedenti possa aver contribuito ad aumentare nei revisori l’incertezza sul rispetto dei budget.

Un dato preoccupante risulta essere inoltre quello relativo al mancato pagamento dei debiti nei confronti dei fornitori: ad oggi sono stati definiti dei piani di rientro che coprono solamente poco più di un quarto dello scaduto stesso.

L’andamento negativo della gestione non ha consentito al gruppo di adempiere agli impegni presi nei confronti degli istituti di credito: i finanziamenti e gli affidamenti bancari sono scaduti o revocati.

Il mancato raggiungimento dell’accordo di ristrutturazione del debito ha aggravato ulteriormente il risultato d’esercizio – a causa della presenza di elevati oneri finanziari - e ha costituito una significativa incertezza che può far sorgere dubbi sulla capacità del gruppo di continuare a operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.

Tuttavia gli Amministratori ritengono che “sulla base dell’evoluzione delle trattative in corso e delle informazioni attualmente disponibili, ad oggi non sono emersi elementi che facciano ritenere non ragionevole la positiva conclusione della proposta di ristrutturazione del debito contenuta nel piano inviato agli istituti di credito” 81. Viceversa la società di revisione Pwc ritiene

soggetta a rilevanti incertezze la stipula dell’accordo, probabilmente anche alla luce dell’ampio periodo di tempo da cui sono in corso le trattative con il pool di banche senza giungere a una conclusione: ciò potrebbe essere interpretato come scarsa fiducia degli istituti di credito sulla realizzabilità dei relativi Piani Industriali predisposti dal CdA.

La società di revisione Pwc si è dichiarata impossibilitata ad esprimere un giudizio anche a causa della significatività e pervasività delle limitazioni riscontrate alla propria attività:

le limitazioni al procedimento di audit descritte nei punti 3 e 4 della relazione di revisione sono sorte in seguito alla società depositaria Ims82.

Lo squilibrio economico, patrimoniale e finanziario e la dichiarazione di fallimento di quest’ultima - avvenuta in data 5 dicembre 2011- hanno influito sulle difficoltà incontrate dai revisori nel determinare il valore delle merci depositate presso la società stessa e l’importo dei crediti relativi agli ordini evasi da essa;

81 Relazione finanziaria annuale di Moviemax Media Group S.p.A. al 31 dicembre 2011

82 Con contratto del 7 maggio 2007 Mondo Home Entertainment S.p.A. ha conferito a IMS International

Media Service S.r.l. (IMS) l’incarico di provvedere alla custodia e alla consegna di supporti di riproduzione audio e video prodotti da Mondo Home Entertainment S.p.A.

la limitazione al procedimento di audit descritta nel punto 5 della relazione di revisione si riferisce alla mancata risposta da parte dell’istituto di credito in merito alla richiesta di conferma di dati inerenti il finanziamento da questi concesso.