• Non ci sono risultati.

3. ANALISI DEI GIUDIZI FINALI CON MODIFICA

3.9 IL CASO PREMUDA

PROFILO DEL GRUPPO Sede: Trieste (TS)

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 1918

Perimetro di consolidamento: Premuda S.p.A , Premuda International S.A.H., Premuda S.A.M., Four Vanguard – Servicos e Navegacao Lda, Australian FPSO Management Pty Ltd., Four Handy Ltd., Four Coal Shipping Ltd

Descrizione attività: il gruppo è uno dei principali operatori nei servizi di trasporto di merci liquide e secche alla rinfusa, con navi di proprietà e di terzi. Prima compagnia marittima italiana ad essere quotata alla borsa valori, Premuda dispone di una importante flotta di alto livello tecnico. Il gruppo opera inoltre nel settore off-shore petrolifero, attraverso un sistema di stoccaggio e ridistribuzione di prodotti petroliferi mediante una struttura galleggiante.

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Il mercato dei carichi secchi attraversa una congiuntura estremamente negativa: i noli per il trasporto di carichi secchi continuano a crollare. Secondo gli analisti, all’origine dei ribassi c’è soprattutto l’eccessiva offerta di navi, piuttosto che un crollo della domanda di trasporto di materie prime. Il mercato cisterniero registra un andamento positivo, confermando il trend positivo dell’esercizio precedente.

Il mercato petrolifero risulta meno favorevole rispetto al passato, in conseguenza della riduzione del prezzo del petrolio. In particolare con gli attuali livelli di prezzo del greggio l’estrazione off- shore potrebbe essere addirittura anti-economica.

121 Art. 2487-ter c.c.: 1.La società può in ogni momento revocare lo stato di liquidazione, occorrendo previa

eliminazione della causa di scioglimento, con deliberazione dell’assemblea presa con le maggioranze richieste per le modificazioni dell’atto costitutivo o dello statuto. Si applica l’articolo 2436. 2.La revoca ha effetto solo dopo sessanta giorni dall’iscrizione nel registro delle imprese della relativa deliberazione, salvo che consti il consenso dei creditori della società o il pagamento dei creditori che non hanno dato il consenso. Qualora nel termine suddetto i creditori anteriori all’iscrizione abbiano fatto opposizione, si applica l’ultima comma dell’articolo 2445

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

La situazione di scarsa redditività delle navi, evidenziata (con alcune eccezioni e con significative oscillazioni nel corso del periodo) a partire dal bilancio dell’esercizio 2009, continua a comprimere i relativi valori patrimoniali. Ciò ha comportato la necessitò di apportare consistenti riduzioni di valore ad alcune unità del gruppo.

Le priorità aziendali di Premuda risultano focalizzate sulla messa in sicurezza della posizione finanziaria e della struttura dell’indebitamento, oltre che sul mantenimento di un sufficiente livello di patrimonio.

Il bilancio del gruppo Premuda relativo all’esercizio 2015 ha chiuso con una perdita pari a 81,385 milioni di Euro.

La perdita conseguita dalla capogruppo (88,9 milioni di Euro) ha determinato il verificarsi della fattispecie prevista dall’art. 2446 c.c. In particolare il risultato conseguito da Premuda S.p.A. risente fortemente della riduzione del valore recuperabile della flotta della società, (per 11, 7 milioni di Euro) a seguito dell’impairment test122.

Il gruppo presenta un EBIT negativo pari a 63,745 milioni di Euro in consistente peggioramento rispetto al 31/12/2014 (21,512 milioni di Euro).

Sul conto economico gravano le differenze di cambio di alcuni finanziamenti in valuta, in attesa della definizione di nuovi piani di rimborso.

Analizzando la situazione patrimoniale-finanziaria è emerso che:

• il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammonta a 27,3 milioni di euro, a fronte del corrispondente valore di 98,0 milioni di Euro alla fine dell’esercizio precedente;

• tutti i debiti di natura commerciale risultano correttamente onorati. Non vi sono state pertanto, iniziative di alcun tipo da parte di singoli creditori o categorie degli stessi;

• a causa dell’inadempienza nei confronti degli istituti di credito, a partire dall’esercizio 2013 il gruppo ha avviato trattative con questi ultimi per ottenere un accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art. 67 della legge fallimentare, tutt’oggi in corso;

• nell’esercizio in esame - vista l’impossibilità di giungere alla stipula degli accordi definitivi entro la pausa estiva - sono stati sottoscritti con tutte le banche finanziatrici degli accordi di standstill (pacta de non petendo)123, aventi durate diverse, comunque

non oltre la data del 31/12/2015.

122 Nella consapevolezza che, in presenza di mercati fortemente depressi, i valori di mercato delle navi

risultano generalmente inferiori ai valori di bilancio, nella predisposizione del bilancio consolidato la flotta sociale è stata infatti nuovamente assoggettata ad impairment tet

123 Sono accordi tra il debitore e i propri creditori: i creditori aderenti si impegnano, per il periodo di

Questi accordi sono stati fatti con l’intento di porre la società nelle condizioni di poter effettuare le necessarie dismissioni di cespiti per ottenere liquidità indispensabile alla normale operatività;

• i tre istituti bancari maggiormente esposti verso il gruppo hanno registrato un interesse di Pillarstone Italy (operatore finanziario facente riferimento al fondo americano KKR e specializzato in operazioni di “distressed debt”) al subentro nelle relative posizioni. Quest’ultimo ha fornito indicazioni in merito al processo di ristrutturazione del debito del gruppo ed alla disponibilità a procurare nuovi mezzi finanziari a sostegno del ridotto cash flow aziendale.

In seguito agli elementi sopra descritti e sulla base delle indicazioni fornite dai propri advisors “il Consiglio di Amministrazione ritiene che, ad esito delle trattative ed alla luce del previsto subentro di Pillarstone nelle posizioni creditorie dei tre principali istituti, Premuda e le sue controllate potranno trovare un accordo con i propri finanziatori (Pillarstone e le altre banche) in merito sia agli interventi necessari al riequilibrio della situazione economica e finanziaria della società e del gruppo che alle modalità di implementazione degli stessi”124. Il bilancio consolidato al 31/12/2015 è stato quindi redatto sulla base della continuità aziendale.

ANALISI DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

La società di revisione Pwc si è dichiarata impossibilitata ad esprimere un giudizio a causa delle molteplici e significative incertezze riscontrate.

Data l’attuale situazione di crisi del gruppo risulta fondamentale, ai fini del proseguimento della relativa attività, il raggiungimento degli accordi con gli istituti finanziatori.

Premuda presenta uno squilibrio economico, patrimoniale e finanziario da più esercizi, caratterizzato da una grave situazione di illiquidità che, nell’esercizio in esame l’ha costretta a sospendere il pagamento degli interessi inerenti i mutui e a stipulare degli accordi di standstill. L’operatività futura del gruppo è quindi soggetta a rilevanti incertezze, anche in considerazione delle previsioni dei risultati d’esercizio 2016 e 2017 per il mercato marittimo che sono di segno fortemente negativo.

I revisori, contrariamenti al CdA, riservono rilevanti dubbi sul raggiungimento di un accordo con gli istituti di credito per la ristrutturazione dell’indebitamento.

Le negoziazioni con il pool di banche procedono da oltre 30 mesi e vi è un continuo aggiornamento, in negativo, delle proposte via via presentate. Sono stati infatti rivisti al ribasso, in più riprese, sia il Piano Industriale sia la proposta di manovra finanziaria a causa del mancato rispetto di queste da parte del gruppo.

L’ingresso di Pillarstone nelle trattative apre nuove prospettive per Premuda, rendendo però al contempo la stipula dell’accordo di ristrutturazione soggetta a nuove e significative incertezze. L’ingresso di tale operatore finanziario comporta la ridiscussione dei termini della manovra finanziaria, per la quale alcuni istituti creditori del gruppo avevano già avviato (e in alcuni casi anche concluso) i processi deliberativi propedeutici alla stipula dell’accordo125. La nuova

manovra finanziaria - alla base dell’accordo di ristrutturazione - che dovrà essere presentata nuovamente a tutti gli istituti potrà discostarsi (anche in maniera significativa) dalle precedenti e risultare di difficile condivisione.

I revisori potrebbero ritenere probabile il verificarsi di tale scenario visto il prolungarsi degli accordi fino ad oggi, simbolo di evidenti difficoltà delle parti di giungere a definire una manovra finanziaria condivisa.

Viceversa l’interesse registrato da Pillarstone nel subentro delle posizioni creditorie - il quale potrebbe essere stato interpretato dal CdA come volontà di quest’ultima di giungere ad una positiva conclusione, in tempi brevi, delle negoziazioni126 - unito al fatto che nessuna delle

banche ha abbandonato le trattative - potrebbe aver indotto il CdA a confidare in una rapida conclusione dell’accordo di ristrutturazione.

È opportuno precisare che l’operazione di cessione a Pillarstone dei crediti verso il gruppo da parte delle banche non è ancora avvenuta: la sua realizzazione dipende da condizioni al di fuori del controllo della società.

Il subentro di Pillarstone nelle trattative con il CdA sembrerebbe scongiurare il verificarsi della causa di scioglimento della capogruppo Premuda S.p.A. ai sensi dell’art. 2484 n.4 c.c.. Dati i risultati previsionali relativamente all’esercizio 2016 e 2017 è probabile che si verifichi una perdita integrale del capitale sociale: la ricostituzione del capitale sociale a seguito del suo azzeramento per perdite è ipotesi prevista nell’ambito del protocollo d’intesa siglato dal gruppo con l’operatore finanziario.

125 Nonostante non si fosse ancora raggiunta una posizione condivisa da tutte le banche

126 Pillarstone ha infatti dichiarato di essere interessata al mantenimento della continuità aziendale,

Risulta quindi fondamentale concludere le negoziazioni con quest’ultimo in tempi brevi, ovvero prima del verificarsi delle prospettate perdite, altrimenti la continuità aziendale rischierebbe di essere seriamente compromessa.

Ad oggi non è possibile escludere quest’ultima ipotesi, in quanto tra Pillarstone e il gruppo è stato siglato solamente una protocollo d’intesa, non vincolante tra le parti: quindi, in ragione dell’evoluzione delle trattative e dell’andamento del gruppo gli accordi ivi stabiliti potrebbero essere soggetti a mutamento (comportando quindi un allungamento dei tempi per la sua conclusione).

È opportuno inoltre tenere conto che gli Amministratori confidano in Pillarstone anche per far fronte ad un eventuale bisogno di nuovi mezzi finanziari derivante dalla situazione di liquidità in quanto “a sostegno del ridotto cash flow del gruppo Pillarstone, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa, ha manifestato la propria disponibilità ad erogare nuova finanza, a termini e condizioni da definire” 127.

Risulta quindi evidente, alla luce di quanto sopra analizzato, che il gruppo confida molto - per la continuazione della propria operatività - sul buon esito delle negoziazioni con Pillarstone. Le incertezze inerenti le negoziazioni con Pillarstone e la stipula dell’accordo di ristrutturazione sono quindi molteplici, dipendenti sia dall’evoluzione delle trattative con il CdA che da eventi fuori dal controllo di Premuda.