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3. ANALISI DEI GIUDIZI FINALI CON MODIFICA

3.1 IL CASO K.R ENERGY

PROFILO DEL GRUPPO Sede: Milano

Anno quotazione in borsa della capogruppo: 2001

Perimetro di consolidamento: K.R. Energy S.p.A., Tolo Energia S.r.l., Solare Italia Investimenti S.r.l., Sunelectrics S.r.l., Murge Green Power S.r.l., Krenergy Cinque S.r.l., Krenergy Sei S.r.l., Krenergy Dieci S.r.l., Krenergy Undici S.r.l., Salento Sole S.r.l., Fotovoltaico Puglia S.r.l., Puglia Sole S.r.l., Nuova Energia S.r.l., Sviluppo Solare S.r.l., Gestimm S.r.l., Soleagri S.r.l., SC Eurinvest Energy S.r.l., FDE S.r.l., Sogef S.r.l., CO.S.E.R. S.r.l.

Descrizione attività: K.R.Energy è un Investment Company69 attiva nel settore delle energie rinnovabili. Attraverso le proprie società partecipate, produce energia utilizzando diverse fonti rinnovabili. Svolge il proprio business attraverso l’acquisizione di impianti già operativi, lo sviluppo e la realizzazione di progetti propri. Concentra la propria attenzione prevalentemente nel settore idroelettrico ed eolico.

69 Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.: Il termine “investment

companies” indica quelle società il cui oggetto sociale prevede l’investimento in partecipazioni di maggioranza o minoranza, quotate o non quotate ovvero in strumenti finanziari nonché le attività strumentali che hanno le caratteristiche stabilite dal Regolamento

AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Il mercato delle fonti rinnovabili negli ultimi anni ha registrato tassi di crescita record. Il volume d’affari futuro generato dalle fonte rinnovabili è previsto in aumento in Italia: si tratta di un settore in crescita e anticiclico.

Il business delle fonti rinnovabili risente però dei frequenti cambiamenti normativi, che rendono tale mercato soggetto ad incertezza e variabilità.

SITUAZIONE ATTUALE DEL GRUPPO

K.R.Energy S.p.A. è quotata nel settore MTA di Borsa Italiana70.

Ha partire dal 2010 ha avviato un processo di turnaround, ovvero azioni volte a reperire i mezzi finanziari necessari per migliorare la propria posizione economica e patrimoniale, e per consentire di compiere alcuni investimenti ritenuti necessari.

Con la recessione che ha colpito l’Europa e in particolar modo l’Italia, K.R.Energy sta attraversando un periodo di forte tensione finanziaria che la porta a riverificare il proprio modello di business.

Il gruppo K.R. Energy in data 27/12/2011 ha perfezionato l’acquisizione della società Milanesio S.r.l. attraverso l’acquisto del 50% del capitale sociale della società Anghiari S.r.l. e del 50% della società Fimas S.r.l. Il prezzo di acquisto – liberamente determinato fra le parti – ammonta a 9.950 milioni di Euro71.

Tale operazione ha comportato il possesso delle partecipazioni nelle società appena menzionate e la loro relativa rappresentazione nel bilancio chiuso al 31/12/2011.

Gli Amministratori nel determinare il valore di iscrizione delle partecipazioni hanno tenuto conto di quanto stabilito dal Principio Contabile Internazionale n. 3672.

Come emerge dal bilancio gli Amministratori hanno mantenuto tali partecipazioni al loro costo di acquisto, senza procedere a riduzioni durevoli di valore.

70 MTA è il Mercato Telematico Azionario all’interno del quale si negoziano azioni, obbligazioni

convertibili, diritti di opzione e warrant. MTA si rivolge principalmente alle imprese di media e grande capitalizzazione offrendo loro un mercato allineato ai migliori standard internazionali, in grado di supportare le esigenze di raccolta di capitali domestici e internazionali provenienti da investitori istituzionali, professionali e dal pubblico risparmio ed in grado di garantire un’elevata liquidità dei titoli - http://www.borsaitaliana.it/azioni/mercati/mta/perche/perchemta.htm - ultima consultazione il 26/07/2017

71 In data 17/01/2012 il gruppo ha poi provveduto all’acquisto del restante 50% del capitale delle suddette

società

I manager hanno ritenuto – dalle valutazioni effettuate - che non siano emersi indicatori di perdita di valore tali da comportare lo svolgimento della procedura dell’impairment test73.

Tale loro decisione, è stata supportata da perizie svolte da periti indipendenti disponibili alla data di redazione del bilancio, dalle quali emerge che il prezzo di acquisto di dette partecipazioni non supera il loro valore recuperabile.

73 L’impairment test si fonda sulla determinazione del valore recuperabile, dato dal maggiore tra valore di

realizzo diretto (o faire value) e valore di realizzo indiretto (o valore d’uso). Poiché l’impairment test è un procedimento lungo e complesso, non è richiesto che venga effettuato sistematicamente per tutte le attività e sistematicamente in ogni esercizio, bensì è richiesto che venga effettuato: - per la generalità delle immobilizzazioni materiali e immateriali e delle partecipazioni in controllate, collegate e a controllo congiunto solo al verificarsi di determinate condizioni sintomatiche che possano far presagire una perdita di valore; - per le immobilizzazioni immateriali “in corso” si rende necessaria l’applicazione dell’impairment test con cadenza annuale; - per le immobilizzazioni immateriali con vita indefinita, tra le quali in primis, l’avviamento, l’impairment test deve essere compiuto ogni esercizio, tenuto conto della maggiore aleatorietà del loro valore - I principi contabili internazionali: caratteristiche, struttura,

ANALISI DELLA RELAZIONE DI REVISIONE

La società di revisione Deloitte incaricata di svolgere la revisione contabile del bilancio consolidato di K.R.Energy chiuso al 31/12/2011 rileva una non corretta valutazione delle partecipazioni acquisite nella società Anghiari S.r.l. e Fimas S.r.l..

I professionisti ritengono che il valore recuperabile delle partecipazioni su cui il gruppo K.R.Energy ha basato le proprie valutazioni (ossia il fair value74) sia frutto di perizie inattendibili

e imprecise.

In particolare secondo i revisori queste ultime non possono essere prese a riferimento per la determinazione del valore di bilancio delle partecipazioni menzionate in quanto:

alcune perizie che stimano il fair value delle centrali sono state elaborate nel 2009: si tratta di perizie già esistenti, che oggi non sono ritenute più attendibili. Il valore di realizzo diretto può infatti essere soggetto a cambiamenti nel corso del tempo, in quanto la sua determinazione dipende da una serie di fattori variabili;

altre perizie, richieste dagli Amministratori successivamente all’acquisizione della società, giungerebbero ad identificare il fair value delle centrali idroelettriche – e dunque non delle aziende che le posseggono – senza descrivere né motivare la metodologia, il procedimento di stima e le fonti dei dati: si tratta di perizie inattendibili in quanto non permettono di analizzare e comprendere il procedimento che sottostà alla determinazione del valore. Non è quindi possibile esprimersi sulla correttezza del valore a cui la perizia è giunta;

ulteriori perizie, richieste dalla società dopo l’acquisizione delle suddette partecipazioni al fine di determinare il valore d’uso75 non sembrano essere state predisposte in modo

appropriato.

Come emerge dalla relazione di revisione, gli Amministratori una volta accertato che il fair value risulta maggiore del valore contabile hanno esaminato - preliminarmente all’approvazione del bilancio - anche un impairment test predisposto dalla società in base ai valori d’uso (o valore di realizzo indiretto). Da tale impairment test emergeva una minusvalenza di circa 7,2 milioni di Euro.

74Nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) il fair value viene definito come il corrispettivo al quale

un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili

75Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi di cassa attesi nel futuro derivanti dall’utilizzo continuo

È opportuno specificare che non era necessario che i manager provvedessero anche a determinare il valore d’uso in quanto i Principi Contabili Internazionali non richiedono di determinare sia il valore di realizzo diretto che indiretto: è sufficiente osservare che uno qualsiasi dei due sia superiore al valore contabile per rendere inutile la determinazione del secondo76.

È possibile ipotizzare che i manager si siano avvalsi anche della determinazione di tale valore d’uso poiché probabilmente erano consapevoli della non attendibilità delle perizie usate, e quindi avvertivano la necessità di confrontarsi anche con altri valori.

È possibile ipotizzare che però successivamente abbiano preferito non esaminare ed approfondire le perizie sulle quali hanno basato le proprie valutazioni (o farne altre) per evitare di dover imputare a conto economico una minusvalenza (costo), ed aggravare così ulteriormente il risultato di esercizio (chiuso con una perdita di 20,86 milioni di Euro).

Durante lo svolgimento del procedimento di revisione i professionisti hanno riscontrato delle limitazioni, che non hanno consentito loro di potersi esprimere pienamente sul bilancio in esame. Essi hanno emesso un giudizio con rilievi riguardanti i possibili effetti connessi alla limitazione della procedura di revisione: non sono stati in grado di accertare se le operazioni di acquisto delle partecipazioni sopra menzionate rispettano tutte le caratteristiche di operazioni con parti terze.

Le limitazioni riscontrate sono ritenute dai revisori significative per gli utilizzatori del bilancio, in quanto potrebbero avere notevoli riflessi sul bilancio consolidato e sulla sua informativa.

È opportuno sottolineare la presenza nella relazione di revisione dei richiami d’informativa riguardanti il presupposto del going concern: i professionisti affermano che, dopo aver svolto la revisione contabile, sussistono significative incertezze in merito alla continuità aziendale. Tale problematiche aziendali non hanno però influito sul giudizio rilasciato dalla società di revisione in quanto gli Amministratori ne hanno dato un’adeguata informativa in bilancio, illustrando ed esponendo le difficoltà aziendali e i dubbi sul suo superamento.

Secondo la società di revisione Deloitte le incertezze afferenti al gruppo non sono significative per il bilancio nel suo complesso tali da portare all’impossibilità di esprimere un giudizio77.

76I principi contabili internazionali: caratteristiche, struttura, contenuto, A. Quagli - G. Giappichelli Editore

(2013)