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Centri di distribuzione realizzati nelle città tedesche

La logistica e il trasporto urbano delle merc

2.4. Esperienze internazionali e nazionali di gestione della movimentazione delle merci in ambito urbano

2.4.3. Esperienze internazional

2.4.3.1. Centri di distribuzione realizzati nelle città tedesche

Nel modello tedesco (CDU liberi e sovvenzionati) l’iniziativa proviene da trasportatori privati che hanno deciso di raggrupparsi in una cooperativa. I trasportatori interessati ed esterni alla cooperativa possono depositare le loro merci al centro di distribuzione ed un

trasportatore designato è incaricato della distribuzione finale.

I CDU di questo tipo operano con le stesse regole che valgono per i trasportatori non raggruppati, tuttavia le amministrazioni comunali, sovente assistite dalle Camere di Commercio, intervengono spesso sotto forma di sovvenzione o di partecipazione al capitale del CDU.

Talune amministrazioni attribuiscono altresì un “label” di qualità ai trasportatori associati. Questo modello è stato applicato in alcune città tedesche e svizzere (Brema, Kassel,

Essen, Friburgo, Berlino-Metro, Norimberga, Basilea), in cui, sostenuti da sovvenzioni

pubbliche, sono stati gli stessi trasportatori ad accordarsi per assegnare ad un unico vettore la distribuzione urbana delle merci a partire dal City Logistic Center. I risultati ottenuti con questo sistema di distribuzione sono stati abbastanza positivi.

A Brema, il progetto, avviato nel 1998, prevedeva la creazione, ai confini dell’area urbana, di una struttura destinata alla distribuzione delle merci nel centro città. Questa piattaforma, dal nome City Logistik, è costata circa 600 milioni di marchi ed è stata finanziata per circa il 40% da capitale pubblico e per il rimanente 60% da capitale privato.

Relativamente ai risultati ottenuti, la creazione della City Logistik ha consentito di migliorare il tasso di carico medio dei mezzi del 28%, diminuendo di conseguenza di circa il 13% il numero di viaggi effettuati dai veicoli merci al giorno e quindi anche il consumo di gasolio e il numero di veicoli utilizzati. La realizzazione di un centro di distribuzione non solo ha migliorato l’efficienza del trasporto urbano, ma ha anche stimolato l’utilizzo di modalità diverse dalla strada ed una maggiore collaborazione tra gli operatori che ne hanno ricavato considerevoli economie di scala.

Un altro esempio è Kassel. Il progetto nasce nel 1994 dalla collaborazione volontaria di 10 imprese di spedizione che si sono accordate privatamente ed hanno affidato ad uno unico operatore di logistica cittadina il compito di raccogliere e consegnare le merci in ambito urbano.

Tale operatore logistico riceve ogni giorno via e-mail dai singoli spedizionieri i volumi di merce da consegnare in giornata; intorno alle 6 del mattino inizia le operazioni di raccolta e i 5 mezzi che normalmente utilizza visitano i diversi depositi degli spedizionieri per ritirare i prodotti da distribuire. Questi ultimi vengono quindi depositati al CDU per essere raggruppati in base all’ubicazione dei rispettivi destinatari ed a determinati percorsi.

Intorno alle 10.30 del mattino ha inizio la prima delle due consegne giornaliere (se i volumi da trasportare lo richiedono) effettuata con 2 o 3 mezzi da 7,5 tonnellate. La trasmissione della documentazione che accompagna le varie operazioni (raccolta, consegna,…) non avviene elettronicamente ma tramite supporto cartaceo.

Secondo un’indagine effettuata presso i diversi operatori coinvolti nel progetto (imprese di trasporto, commercianti e collettività), questa soluzione appare vantaggiosa in quanto:

- non implicherebbe costi aggiuntivi di distribuzione;

- ridurrebbe in modo sensibile il numero dei veicoli in circolazione;

- costituirebbe un esempio di impresa di trasporto innovativa e socialmente responsabile. Ad Essen, il progetto, di nome Stadtlogistik Essen, è stato avviato nel 1997 e vede la collaborazione del Comune di Essen con alcune aziende logistiche ed altri operatori economici (Camera di commercio ed industria, Associazione dettaglianti di Essen, …).

Una piattaforma cittadina situata ai margini del centro urbano (ossia un deposito di proprietà di un partner del progetto) riceve e distribuisce le merci di sei imprese di trasporto. Tale piattaforma tratta ogni giorno 10 tonnellate di merci ed effettua le consegne sia presso i punti vendita sia a domicilio utilizzando tre diversi mezzi: un camion da 18 tonnellate, uno da 7,5 ed un furgone da 3,5.

Per il futuro la Stadtlogistik Essen intende sviluppare le seguenti iniziative:

- cercare una maggiore collaborazione con i dettaglianti tramite la messa a punto di una specie di CTCard che consentirebbe, a chi effettua acquisti nel centro città, di usufruire della consegna a domicilio gratuita;

- acquistare un proprio deposito in grado di soddisfare le esigenze attuali e potenziali della struttura.

A Friburgo, il progetto di una piattaforma di distribuzione urbana (Freiburger City Logistik) nasce nel 1993 da una cooperazione informale e privata inizialmente di 12 poi di 14 aziende di trasporto divise in quattro gruppi (a seconda della zona geografica trattata). Ciascun gruppo si avvaleva di un’organizzazione interna autonoma e le operazioni di consegna, che comunque sottostavano alle disposizioni cittadine in materia di distribuzione delle merci, potevano essere effettuate a turno da un trasportatore del gruppo oppure terziarizzate.

I risultati accertati prodotti dalla presenza della piattaforma di distribuzione sono stati i seguenti:

- una riduzione mensile del 50% del numero dei veicoli adibiti alla consegna e del 33% del numero dei viaggi nel centro cittadino;

- una riduzione mensile del 50% del tempo di circolazione dei mezzi nel centro città; - l’ottimizzazione del tasso di riempimento dei veicoli merci (nel 1994: dal 45% senza il CDU al 75%);

- una riduzione del 50% dei chilometri per viaggio (da 10 a 5 km.).

Nonostante i buoni risultati ottenuti, l’iniziativa, che non ha usufruito di alcuna sovvenzione pubblica, si è interrotta nel 1997.

Il progetto, di nome Citylogistik Berlin-Metro, è stato avviato nel 1993 con l’obiettivo di rifornire il deposito del Gruppo Metro situato a sud della città (Metro-Süd). L’anno seguente il progetto è stato ampliato con lo scopo di rifornire un altro deposito Metro cittadino, il Metro

Berlin-Spandau.

Le imprese di trasporto che inizialmente, senza alcun obbligo contrattuale, si unirono ed aderirono all’iniziativa privata furono 5 alle quali successivamente se ne aggiunsero altre 5. Queste 10 aziende affidano, oggi, le loro spedizioni a due trasportatori che hanno il compito di accorpare e consegnare le merci presso i due depositi Metro.

I suddetti trasportatori incaricati della distribuzione, per lo svolgimento della loro attività: - utilizzano esclusivamente veicoli leggeri;

- devono sottostare alle disposizioni cittadine in termini di distribuzione delle merci ma godono di una priorità di accesso presso il destinatario;

- vengono retribuiti in base ad una tariffa decisa in comune.

Il progetto Citylogistik Berlin-Metro ha prodotto i seguenti risultati accertati: - una riduzione giornaliera del 68% del numero dei viaggi;

- un tasso di riempimento dei mezzi dell’80%;

- una sensibile riduzione dell’inquinamento atmosferico e sonoro; - una riduzione del 20-30% dei costi di consegna di ciascun partner.

A Norimberga, il progetto di nome ISOLDE è stato avviato nel 1996 dall’azione comune dei dettaglianti del centro città. Questi ultimi, in collaborazione con le aziende di trasporto che partecipano al progetto, hanno costituito una società in accomandita semplice e pagano mensilmente una quota in funzione della superficie del loro magazzino.

Il progetto, che alla partenza è stato finanziato per il 50% da capitale pubblico, fornisce 4 servizi principali: consegna ai commercianti, stoccaggio, gestione degli imballaggi e consegne particolari. Attualmente solo il servizio di distribuzione pacchi funziona attivamente ma occorre precisare che il numero dei veicoli a disposizione della struttura (4 di cui 1 elettrico) è oggi insufficiente per garantire un servizio di qualità.

Relativamente ai risultati raggiunti nel 1998 la piattaforma ha movimentato il 10% del volume totale di traffico del centro città ed il numero dei veicoli diesel al km. è passato da 250 a 104 al giorno.

A Basilea, il progetto, di nome Basel City Logistik nasce nel 1994 come iniziativa pubblica ma ben presto, nel 1996, si trasforma in iniziativa privata. Le dieci aziende di trasporto e

spedizioni che collaborano volontariamente al progetto consegnano le proprie merci al terminale situato alla periferia della città. Questa piattaforma viene gestita da un gruppo di tre operatori che giornalmente distribuiscono nel centro cittadino tutte le merci che sono state consegnate nel terminale entro le 18.00 del giorno precedente. I beni di consumo, ad eccezione dei prodotti freschi, sono distribuiti utilizzando tre furgoni da 3,5 ton. Ecologici con il label “City Logistiks” ed il prezzo varia in funzione del peso della merce da distribuire (da 10,00 € per 100 kg. a 60,00 € per 750 kg.).

I risultati prodotti dall’iniziativa sono i seguenti:

- un numero di consegne medie al giorno per veicolo che è passato da 8 a 15; - una riduzione del consumo di gasolio per autotrazione del 2%;

- un incremento del fattore di carico del 19%; - un contenimento del 45% dei veicoli utilizzati.

Nonostante i benefici ottenuti il progetto oggi non è più operativo. Dopo un inizio promettente, la piattaforma logistica distribuiva solo 40 ton. di merci al mese (meno dello 0,01% delle consegne nel centro città) e i tre mezzi a disposizione erano ben poca cosa in confronto ai 10.000 furgoni che quotidianamente entrano nel centro cittadino.

Di fatto, gli elementi che hanno decretato l’insuccesso dell’iniziativa sono i seguenti: - mancanza di domanda dovuta al rifiuto da parte delle imprese di trasporto di pagare per il servizio di consegna;

- nessuna disposizione municipale (ad esempio una limitazione di accesso) che favorisse la distribuzione effettuata dai mezzi della City Logistik rispetto a quella tradizionale;

- scarso interesse dei cittadini nei confronti dei problemi ambientali e di traffico; - poca disponibilità, da parte degli aderenti al progetto, di pubblicizzare l’iniziativa.